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A che punto siamo col COVID?


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21 hours ago, passworld said:

Ci sono miliardi di virus, ne conosciamo solo 167. Di questi, pochissimi pericolosi per l'uomo e, alcuni, tenuti d'occhio perchè potenzialmente mutanti in  senso anti umano.

Ce n'è uno, però, che resta in ombra: si chiama ACTW 1 , mutazione di un virus vegetale(clorella)

Questo virus si insedia in gola,sale al cervello e interferisce,tra l'altro, con alcune sostanze piacevolizzanti stimolandone  la produzione.

La cosa sembrerebbe interessante ma non lo è affatto: l'effetto, infatti,   è un leggero  spegnimento mentale e, per questo, il virus è stato chiamato "della stupidità".

Adesso vi propongo un ragionamento: il virus è stato scoperto nel 2014 e considerato infettante,allora, il 25% circa degli esseri umani in parte portatori sani.

Da allora, non se n'è più parlato.

In teoria, questo virus potrebbe aver già contagiato più di metà della popolazione mondiale!

Eppure, niente studi alla luce del sole, nessuna mediatica, nessuna informazione OMS, figurarsi il.parlare di vaccini, ecc...

Poi "esce" il COVID e, guarda caso, il COVID si diffonde come l' ACTW1 attraverso  l'aria e la respirazione, è identificabile con tamponi locali e nasali(!) e può essere combattuto con le stesse misure prese contro il COVID.

Allora, vi chiedo: vuoi vedere che la pandemia è stata usata per combattere due virus  invece che uno?

Perchè non se ne sarebbe parlato?

Perché, forse ACTW1, in particolare, potrebbe aver già contagiato miliardi di persone e,quindi,spiegare questo alla gente, avrebbe causato uno scandalo e baillamme mediatic, provocato il panico, test  a tutti i livelli, misure discorso di vaccini e così via OLTRE AI PROBLEMI COVID!

Viceversa, forse, prendere due piccioni con una fava è stata la cosa migliore perlomeno per ora!

A proposito di minaccia -vera o fittizia- c'è questa profezia: "UN VIRUS PSICHICO, TERRIBILE, HA INVASO IL CERVELLO DELL’UOMO DELLA TERRA: L’HARBAR, LA PESTE DEI NEURONI DEL CERVELLO"...

12 hours ago, cincin said:

Con i se non si va da nessuna parte, ci vogliono le prove per fare certe affermazioni.

Tra i due "se", preferisco quello più logico. Ci si illude di aver dimostrato qualcosa che non si è mai dimostrato - perché tutti cercano certezze senza raggiungerle realmente allora si comincia ad usare trucchi del mestiere. Succede in "politica" con la propaganda ideologica e nelle "scienze" con il marketing dei finanziamenti. Si crede di aver compiuto un cambiamento. Ma sottolineo, si crede. Un po' lo stesso concetto esposto da Fabio Ghioni nel video qui sotto sulle "rivoluzioni".

RIVOLUZIONE O EVOLUZIONE

Quote

E comunque i medici non possono solo essere bravi quando salvano le vite e cattivi quando ci mettono in guardia da un virus.

Il mio compito non è quello di valutare/ giudicare i medici come categoria e nemmeno come persone ma valutare/ giudicare il loro lavoro. Non esistono medici buoni o cattivi, bravi o pessimi, ci sono esseri umani, e come tali possono sbagliare come tutti. Non li considero Divinità, tutto qui, ecco perché il loro lavoro andrebbe analizzato caso per caso. L'infallibilità non esiste, eh.

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certezze e incertezze sono poi la stessa cosa vista da punti di vista diversi.

Il fotone può essere visto come particella,stringa o chissà che cosa: il punto di vista di Plank (quantistica)sul fotone è uno dei possibili,ma lui ne ha fatto una teoria "elegante" e matematizzata.

Un altro potrebbe dire che il fotone  è solo un'onda che si espande e si chiude su sè stessa in un oceano di onde di ogni genere(e pare ci stiano arrivando...)

 

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Un medico su cinque con long-COVID non può più lavorare
Sintomi paralizzanti, carriere perdute e redditi erosi: questa è la dura realtà per i medici che soffrono di long-COVID, secondo il primo importante sondaggio condotto tra i medici affetti da questa condizione.
L’ indagine , condotta dalla British Medical Association (BMA) e dal gruppo di supporto Long COVID Doctors for Action, fa luce sugli effetti persistenti del COVID lungo su oltre 600 medici malati cronici e disabili affetti da questa condizione.
Mette in luce anche ciò che descrivono come una mancanza di sostegno medico e finanziario da parte del governo e dei datori di lavoro del Servizio sanitario nazionale (NHS).
https://www.bma.org.uk/bma-media-centre/first-major-survey-of-doctors-with-long-covid-reveals-debilitating-impact-on-health-life-and-work-and-wider-implications-for-workforce-and-health-services#:~:text=Of 506 doctors who answered,14 (2.8%) said retired
"Ci sentiamo traditi e abbandonati", ha affermato Kelly Fearnley, MBChB, presidente e co-fondatrice di Long COVID Doctors for Action. "In un momento di crisi nazionale, quando è stato chiesto agli operatori sanitari di farsi avanti, lo abbiamo fatto.
Quando la nazione aveva bisogno di noi, ci siamo fatti avanti. Abbiamo messo in gioco le nostre vite. Abbiamo messo in gioco le vite delle nostre famiglie. E ora che siamo rimasti feriti dopo essere stati consapevolmente non protetti e deliberatamente e ripetutamente esposti a un rischio biologico di livello tre, ora ci troviamo in questa posizione."
Fearnley si è ammalata mentre lavorava nel reparto COVID di un ospedale nel novembre 2020. È una dei circa due milioni di persone nel Regno Unito, comprese migliaia di dipendenti del servizio sanitario nazionale , affette da long-COVID.
Non è riuscita a tornare al lavoro da quasi 3 anni.
Il long-COVID colpisce più di 65 milioni di persone in tutto il mondo. Si stima che 1 persona su 10 infettata dal virus sviluppi sintomi a lungo termine.
Nel Regno Unito, gli operatori sanitari e di assistenza sociale hanno sette volte più probabilità di aver avuto una forma grave di COVID-19 rispetto ad altri tipi di dipendenti.
I medici che hanno risposto al sondaggio della BMA hanno riportato un’ampia gamma di sintomi COVID a lungo termine, tra cui affaticamento, mal di testa, dolori muscolari, danni ai nervi, dolori articolari e problemi respiratori.
Tra i principali risultati del sondaggio, il 60% dei medici ha affermato che il long-COVID ha influito sulla loro capacità di svolgere regolarmente le attività quotidiane. Quasi 1 su 5 (18%) ha dichiarato di non essere più in grado di lavorare, mentre meno di 1 su 3 (31%) lavora a tempo pieno. Ciò si confronta con più della metà (57%) degli intervistati che lavoravano a tempo pieno prima dell’inizio della malattia COVID, con un calo del 46%.
Quasi la metà (48%) degli intervistati ha affermato di aver subito una qualche forma di perdita di guadagno, e quasi la metà dei medici non è mai stata indirizzata a una clinica del servizio sanitario nazionale contro tali complicanze.
Un medico ha detto: "Ho quasi perso la mia vita, la mia casa, il mio partner e la mia carriera. Ho ricevuto poco sostegno per mantenerli. L'impatto sulla mia salute mentale mi è quasi costato di nuovo la vita".
Un medico consulente senior ha commentato: "La vita è assolutamente miserabile. Ogni giorno è una lotta. Mi sveglio esausto, l' insonnia e gli incubi notturni sono orribili mentre vivo ogni notte le mie peggiori paure. Qualsiasi attività come mangiare, lavarmi ecc. significa che devo andare a letto per qualche ora. Non sono in grado di prendermi cura di me o di mio figlio, di fare esercizio o mantenere relazioni sociali. Non ho sicurezza finanziaria. Il long-COVID ha completamente distrutto la mia vita."
Anche Raymond Agius, copresidente del comitato di medicina del lavoro della BMA, ha attribuito la colpa alle inadeguate misure di sicurezza per i medici. Queste misure inadeguate persistono ancora oggi, in quanto gli ospedali del Regno Unito hanno abbandonato i requisiti di mascheramento.
"Durante la pandemia di COVID-19, i medici sono rimasti esposti e non protetti sul lavoro", ha affermato in un comunicato stampa della BMA. "Spesso non avevano accesso ai giusti DPI... Non sono state effettuate troppe valutazioni dei rischi sui luoghi di lavoro e soprattutto sui medici vulnerabili."

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6 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

ci sono esseri umani, e come tali possono sbagliare come tutti.

Se non altro ammetti che non c'è alcun complotto per farci fuori coi vaccini, e questo è già tanto.

Tutti gli uomini possono sbagliare, quindi anche i medici. Se non che tutte le cure proposte dai medici devono passare il vaglio di tutta la comunità scientifica; e non per alzata di mano o simpatia ma per protocolli che chiunque nel mondo può validare o invalidare. Fatti avanti se ne hai i titoli e le competenze.

I medici non sono divinità ma persone che cercano di salvare vite umane. E scusa se é poco. 

Ma mi fermo perché stiamo uscendo dal tema principale.

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Quando BA.2.86 è emerso per la prima volta, è stato detto che causava solo infezioni asintomatiche o lievi e che non era così trasmissibile. Le affermazioni erano che non stava causando alcuna gravità della malattia.
Era considerato immuno-evasivo, e si afferma che il nuovo richiamo monovalente del COVID19 con le proteine spike della variante XBB.1.5 sarà efficace contro la variante BA.2.86, ma di recente sono state identificate più di 107 sequenze genomiche del BA.2.86 da campioni di individui infetti dal nuovo SARSCoV2 con una percentuale considerevole di ricoverati in ospedale.
I dati più recenti hanno dimostrato che il ceppo BA.2.86 ha una fusogenicità inferiore rispetto alla variante XBB.1.5 …il che implica che abbiamo un fattore in meno che contribuisce alla gravità della malattia.
Tuttavia non disponiamo ancora di dettagli completi sulla patogenesi del BA.2.86, quindi esiste la possibilità che la variante BA.2.86 possa causare gravità della malattia in alcuni individui con a certo profilo genetica e causano anche problemi più seri non durante la fase acuta dell'infezione ma più tardi.
È interessante notare, tuttavia, che anche i nuovi dati provenienti dalla Cina provengono dal virologo Dr Richard Yunlong Cao suggeriscono che BA.2.86 ha un’affinità di legame molto forte con il recettore ACE2, il che implica che è anche più contagioso e trasmissibile.

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In una prestampa dei principali virologi giapponesi, il professor Kei Sato, a commento sulla ricerca ha anche indicato che il BA.2.86 è trasmissibile quanto l'attuale variante EG.5.1 se non di più!
"Trasmissibilità, infettività e resistenza immunitaria della variante SARS-CoV-2 BA.2.86"
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2023.09.07.556636v1   .... i risultati suggeriscono che BA.2.86 è una delle varianti più immuno-evasive  di sempre.

 

 

Edited by mario61
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secondo me c'è un solo grande "complotto"  volto a tenere a galla la "cara vecchia Terra". Un complotto che accomuna governi,complottisti e anticomplottisti,scienza,   papa et similia.

Basato su una illusione e un autoimbroglio che funziona da quasi sempre.

L'illusione è:

noi siamo soli e i soli...

L'autoimbroglio è:

noi sappiamo che non siamo soli e i soli, ma facciamo finta di non saperlo nella speranza che uegli altri SI e CI salvino il c....o!!!

IL CHE È UN AUTOGOL DA GUINNESS GALATTICO!!!

 

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l'imbroglio" Cinese....

1) utilità precoce delle misure non farmacologiche
I lockdown e le mascherine riducono “inequivocabilmente” la diffusione del Covid
La revisione della Royal Society esamina gli interventi non farmaceutici quando applicati in pacchetti di diverse misure
https://royalsociety.org/-/media/policy/projects/impact-non-pharmaceutical-interventions-on-covid-19-transmission/covid-19-examining-the-effectiveness-of-non-pharmaceutical-interventions-executive-summary.pdf
Le misure adottate durante la pandemia di Covid, come il distanziamento sociale e l’uso di mascherine, hanno ridotto “inequivocabilmente” la diffusione delle infezioni, ha rilevato un rapporto.
Gli esperti hanno esaminato l’efficacia degli interventi non farmaceutici (NPI) – non dei farmaci o dei vaccini – quando applicati in pacchetti che combinano una serie di misure che si completano a vicenda.

2) necessità di una vaccinazione immediata, in particolare nella popolazione anziana .... con omicron una "strage" 
https://www.nytimes.com/2023/07/19/world/asia/china-covid-data-toll.html
L’anno scorso, utilizzando un metodo completamente diverso basato su test di infezioni, efficacia del vaccino e altri fattori in Cina, lo stesso gruppo di ricerca ha stimato un valore più probabile di 1,5 milioni di decessi per un periodo leggermente più breve entro un intervallo plausibile compreso tra 1,2 e 1,7 milioni. . La somiglianza di queste cifre con la stima attuale indica probabilmente che il Covid si è diffuso in tutte le province della Cina in modo simile dopo la fine della politica zero Covid.

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On 9/7/2023 at 8:59 AM, cincin said:

Se non altro ammetti che non c'è alcun complotto per farci fuori coi vaccini, e questo è già tanto.

Sì, confermo, non c'è nessun complotto, a quel livello. E lo posso dimostrare. Il medico di base che trovi sotto casa nemmeno conosce la composizione esatta e precisa dei farmaci random che prescrive ai pazienti, che spesso non conosce in modo approfondito. Come dunque potrebbe complottare contro qualcuno, privo degli strumenti di mestiere? Di solito non ha una laurea in farmacologia, non ha studiato quei farmaci specifici, sa poco o nulla sugli effetti benefici/ malefici/ placebo di codesti rimedi assunti da un determinato paziente, ognuno dei quali diverso. Si potrebbe combattere senza conoscere le armi a disposizione e il presunto nemico? Possiamo affermare che lui non fa parte della catena degli avvelenatori, eventuali. La sua unica colpa, prescrivere farmaci che non conosce bene, o quanto dovrebbe. Ma allora perché lo fa? Non certo per distruggere l'umanità, lo fa per abitudine, lo fa perché 'così fan tutti', lo fa perché applica un protocollo. Se mai ci fosse un complotto occorre guardare molto più in alto, i medici non c'entrano. Discorso uguale per la Regione, per il Ministero, per (sempre più numerosi) teleEsperti etc presentati come organi di informazione indipendenti ma che sono tutto fuorché indipendenti. Ha per caso voce in capitolo, il medico di base di cui sopra, sulla tipologia di cura da adoperare in caso di questa o quella malattia, vera o finta che sia? Lui, come tanti, semplicemente si fida, e ubbidisce agli ordini. C'è molta religione nella medicina - e della peggior specie. Tizio crede in quello che ha detto Caio e quest'ultimo crede in quello che ha detto Sempronio. Tutto senza verifiche personali ogni cosa delegata a chi sa chi, con nessuno responsabile. Forse ci si dovrebbe chiedere chi formula tali protocolli. E chi gestisce la OMS. I medici? Hmm, direi di no. I politici? Mah neanche loro. Bill Gates è un medico? Bill Gates è un politico? Non risulta; o mi son perso qualcosa? La O.M.S. viene gestita da chi la finanzia (il gran ballo degli sponsor) praticamente si regala tutto il potere decisionale all'industria, con la scusa che è quella che fa girare l'economia di un Paese. In ogni caso se qualche sponsor ha pianificato di sterminarci, non sarebbe né la prima né l'ultima volta e a me non cambierebbe assolutamente niente. Come già detto siamo troppi sulla Terra, facciano quello che vogliono io non mi oppongo. 🙂

Quote

Tutti gli uomini possono sbagliare, quindi anche i medici. Se non che tutte le cure proposte dai medici devono passare il vaglio di tutta la comunità scientifica; e non per alzata di mano o simpatia ma per protocolli che chiunque nel mondo può validare o invalidare. Fatti avanti se ne hai i titoli e le competenze. I medici non sono divinità ma persone che cercano di salvare vite umane. E scusa se é poco. Ma mi fermo perché stiamo uscendo dal tema principale.

Brevemente, tu parti dal presupposto che un medico sia convinto al 100% di quello che fa. Eppure non è così, a volte fa quello che dicono gli altri, altre volte non sa proprio cosa fare. Non tutti sono specializzati in ogni campo ma prendono decisioni lo stesso perché costretti dalle circostanze. Esempio, chimica o farmacologia e medicina sono percorsi molto differenti. Per te è giusto così? Prendere decisioni anche su cose ignote e fidarsi degli sconosciuti? Ma non c'è intenzionalità solo abitudine e superficialità. Ti immagini uno che si risveglia spiritualmente delegando tutto il lavoro ad un altro?

12 hours ago, passworld said:

secondo me c'è un solo grande "complotto"  volto a tenere a galla la "cara vecchia Terra". Un complotto che accomuna governi,complottisti e anticomplottisti,scienza,   papa et similia.

Basato su una illusione e un autoimbroglio che funziona da quasi sempre.

L'illusione è:

noi siamo soli e i soli...

L'autoimbroglio è:

noi sappiamo che non siamo soli e i soli, ma facciamo finta di non saperlo nella speranza che uegli altri SI e CI salvino il c....o!!!

IL CHE È UN AUTOGOL DA GUINNESS GALATTICO!!!

Il progetto segreto era che rimangano in piedi i più forti, resistenti, e resilienti. Non lo trovi divertente? Il diavoletto imita dio (la concorrenza) che proprio ora stava organizzando un giudizio "finale" ovvero la selezione della popolazione secondo criteri predeterminati dalla notte dei tempi. Non so se gli Sponsor sono stati informati ma si racconta che dietro i poteri forti ci sono Enti ed Entità particolari, sovranazionali e si dice anche sovrumani, gente che non perdona..

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https://www.avvenire.it/attualita/pagine/covid-44-di-casi-in-7-giorni-tornano-i-tamponi-in-pronto-soccorso

Ovvero: "arrivano i covid, sono piccoli e veloci, sorpassano agli incroci correndo a testa in giù...." come i cinesi di questa divertente e pure profetica canzoncina:

Guadagni miliardari, poteri militari, dati "straordinari", vaccini "lampadari" e omissis tutti in -ari!

COVID:

Chi Osa... Vince Il Denaro!!!

Edited by passworld
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Il 10/9/2023 at 21:51, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

C'è molta religione nella medicina

Su questo non sono d'accordo: gli studi vengono sottoposti a rigidi controlli.

Si potrebbe, semmai, discutere se la medicina ufficiale guarisca o, semplicemente, salva la vita; ecco, io penso che la medicina ufficiale non guarisca ma salva la vita. 

Ma siamo OT, mi fermo.

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La caseina del latte inibisce l’effetto delle teaflavine galloilate del tè nero per inattivare la SARS-CoV-2 in vitro
https://www.mdpi.com/2306-5354/10/9/1068
Bioengineering 2023, 10(9), 1068; : 9 September 2023
È necessaria continua cautela contro la potenziale comparsa di nuovi mutanti SARS-CoV-2 che potrebbero rappresentare le prossime minacce socioeconomiche e sanitarie globali.
Se il virus nella saliva può essere inattivato da una bevanda, tale bevanda può essere utile perché la saliva delle persone infette è la principale origine di goccioline e aerosol che mediano la trasmissione virale da uomo a uomo.
Abbiamo precedentemente riferito che il SARS-CoV-2 è stato significativamente inattivato dal trattamento in vitro con tè, inclusi tè verde e tè nero.
Le catechine e i suoi composti derivati galloilano le teaflavine (gTF) legate al dominio di legame del recettore (RBD) della proteina S e bloccano l'interazione tra RBD e ACE2.
Il tè nero viene spesso consumato con zucchero, latte, succo di limone, ecc., e non è chiaro se questi ingredienti possano influenzare l’effetto anti-SARS-CoV-2 del tè nero. Qui, abbiamo esaminato l'effetto del tè nero sulle sottovarianti di Omicron in presenza di questi ingredienti.
L’infettività delle sottovarianti di Omicron è diminuita a 1/100 o meno dopo il trattamento con tè nero per 10 secondi.
Uno o due cucchiaini di latte (4~8 ml) hanno bloccato completamente l’effetto antivirale di una tazza di tè (125 ml), mentre l’aggiunta di zucchero o succo di limone non è riuscita a farlo.
L’effetto soppressivo è stato esercitato in modo dose-dipendente dalla caseina del latte ma non dalle proteine del siero di latte.
I gTF sono stati coprecipitati con caseina dopo l'acidificazione del tè nero integrato con latte, suggerendo fortemente il legame dei gTF alla caseina.
Il presente studio dimostra per la prima volta che l’aggiunta di latte ha annullato l’effetto anti-SARS-CoV-2 del tè nero dovuto al legame della caseina con i gTF.
L’ingestione di tè da parte di persone infette in occasioni appropriate può potenzialmente attenuare la diffusione virale alle persone vicine, e il tè nero senza latte può essere applicabile a questo scopo. Inoltre, l’ingestione ripetitiva di tè nero senza latte subito dopo l’infezione da SARS-CoV-2 potrebbe potenzialmente portare un effetto benefico sulla progressione della malattia nelle persone infette, poiché l’amplificazione virale nella cavità orale nelle prime fasi dell’infezione può svolgere un ruolo importante nelle successive fasi dell’infezione nel polmone e in altri organi.

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9 hours ago, cincin said:

Su questo non sono d'accordo: gli studi vengono sottoposti a rigidi controlli.

Il gommista sotto casa ordina pneumatici dal fornitore "1". Il suo cliente lo informa che quelle gomme sono scoppiate o che hanno una qualità inadeguata al che il gommista corregge il tiro e subito ordina altri pneumatici dal fornitore "2", quindi ripete questo "algoritmo" (sequenza precisa di eventi) più volte, finché non trova un fornitore degno. Il medico sotto casa prescrive il farmaco "1" alla gente che ne ha bisogno. Il suo paziente lo informa che quel farmaco ha provocato nella sua famiglia effetti collaterali gravi o morte al che il medico gli intima di non farlo sapere in giro. Ora, correggere il tiro quando si sbaglia è segno di intelligenza, giusto? Non correggere il tiro quando si sbaglia è segno di stupidità, giusto? Come mai dunque a differenza del gommista il medico non solo non ha corretto il tiro (continua a prescrivere lo stesso farmaco a chi ne ha bisogno), nemmeno si è scusato, ma addirittura impedisce agli altri di correggere il tiro? Ci si chiede se è stupido oppure gli è stato comandato da "superiori" o da "entità" il comportamento da adottare in caso di reclami (omertà). Questi sono i miei dubbi ma probabilmente sono solo incompatibile con quel mestiere e non capisco niente eh. P.S.: Certo, tu potresti obiettare: "ma il medico non ha strumenti legali e il tempo necessario per verificare il racconto del paziente in questione, se è un pazzo, se quel giorno ha bevuto, se è un tossico, ciarlatano e millantatore o in malafede!". La mia risposta: se il medico non si fida del paziente, anche il paziente non dovrebbe mai fidarsi di quel medico. Par condicio. In teoria, del resto, anche il medico di turno come il paziente di turno potrebbe risultare pazzo, o quel giorno ha solo bevuto, o è uno tossico, ciarlatano e millantatore/ in malafede. Tutto qui. Nel dubbio non frequento i medici. 🙂

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Confronto di prognosi tra COVID-19 e influenza negli Stati Uniti durante l'autunno-inverno 2022-2023
Preprint September 11, 2023.   https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2023.09.08.23295262v1
L’incidenza dei ricoveri con diagnosi di COVID-19 è stata 4,6 volte superiore all’incidenza dei ricoveri con diagnosi di influenza.
I ricoveri per COVID-19 sono stati più elevati in tutte le fasce d’età.
Quasi tutti gli adulti ricoverati in ospedale con COVID-19 avevano almeno una condizione medica di base, ma il 25,8% dei bambini di età compresa tra 0 e 5 anni e il 18,3% dei bambini di età compresa tra 6 e 17 anni non avevano condizioni mediche di base. 
Il COVID-19 continua a gravare pesantemente sul sistema sanitario degli Stati Uniti ed è stato associato a più interventi medici in tutte le fasce d’età, compresi i ricoveri ospedalieri, rispetto all’influenza durante un periodo di 6 mesi che includeva il picco di attività influenzale del 2022-2023. 

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Efficacia del vaccino antinfluenzale nella prevenzione dei casi di influenza confermati in laboratorio e dei ricoveri ospedalieri in Navarra, Spagna, 2022-2023
Vaccines 2023, 11(9), 1478; https://doi.org/10.3390/vaccines11091478  : 12 September 2023
Abbiamo stimato l’efficacia del vaccino antinfluenzale (IVE) nella prevenzione dei casi ambulatoriali e ospedalizzati nella stagione 2022-2023. 
Il presente studio ha rilevato un IVE moderato, in media, durante la stagione influenzale 2022-2023 in Navarra, in Spagna, sebbene le stime contro ogni specifico (sotto)tipo di virus circolante fossero molto diverse.
Questa stagione influenzale è stata caratterizzata dalla circolazione di tre (sotto)tipi di virus influenzali in momenti diversi.
L'IVE è stato elevato nella prevenzione dei casi di influenza B (85%), da moderato a basso contro l'influenza A (H3N2) (28%) e nullo contro l'influenza A (H1N1). 
L’IVE nullo contro A(H1N1) era coerente con la deriva antigenica osservata e supporta la nuova composizione del vaccino antinfluenzale 2023-2024 e rafforzano la raccomandazione annuale della vaccinazione antinfluenzale.

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La somministrazione concomitante di COVID-19 e vaccini antinfluenzali migliora le risposte anticorpali specifiche verso la proteina Spike
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2023.09.12.557347v1   Preprint  September 12, 2023
I richiami bivalenti dell’mRNA del COVID-19 sono diventati disponibili nell’autunno del 2022 e sono stati raccomandati insieme al vaccino contro l’influenza stagionale, tuttavia, l’immunogenicità della somministrazione concomitante o separata di questi vaccini rimane poco chiara e qui, abbiamo analizzato le risposte anticorpali negli operatori sanitari che hanno ricevuto il richiamo bivalente del COVID-19 e il vaccino antinfluenzale lo stesso giorno o in giorni diversi.
Le risposte IgG1 al SARS-CoV-2 Spike erano più elevate al picco di immunogenicità e 6 mesi dopo la somministrazione concomitante rispetto alla somministrazione separata del vaccino COVID-19 e dell’influenza.
Questi dati suggeriscono che la somministrazione concomitante di questi vaccini può produrre risposte anticorpali SARS-CoV-2 più elevate e più durature.
 

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3 ore fa, mario61 ha scritto:

La somministrazione concomitante di COVID-19 e vaccini antinfluenzali migliora le risposte anticorpali specifiche verso la proteina Spike
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2023.09.12.557347v1   Preprint  September 12, 2023
I richiami bivalenti dell’mRNA del COVID-19 sono diventati disponibili nell’autunno del 2022 e sono stati raccomandati insieme al vaccino contro l’influenza stagionale, tuttavia, l’immunogenicità della somministrazione concomitante o separata di questi vaccini rimane poco chiara e qui, abbiamo analizzato le risposte anticorpali negli operatori sanitari che hanno ricevuto il richiamo bivalente del COVID-19 e il vaccino antinfluenzale lo stesso giorno o in giorni diversi.
Le risposte IgG1 al SARS-CoV-2 Spike erano più elevate al picco di immunogenicità e 6 mesi dopo la somministrazione concomitante rispetto alla somministrazione separata del vaccino COVID-19 e dell’influenza.
Questi dati suggeriscono che la somministrazione concomitante di questi vaccini può produrre risposte anticorpali SARS-CoV-2 più elevate e più durature.
 

Molto interessante questo studio. Io che non avevo mai fatto vaccini antinfluenzali (faccio una prevenzione primaria molto efficace) ho fatto, però, il vaccino anticovid perché ne ho compreso l'importanza; e tutti gli studi che stanno venendo fuori e per la cui diffusione ti ringrazio, mi stanno dando ragione.

Alla luce di questo studio allora abbinerò anche quello antinfluenzale. 

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28 minuti fa, cincin ha scritto:

Molto interessante questo studio. Io che non avevo mai fatto vaccini antinfluenzali (faccio una prevenzione primaria molto efficace) ho fatto, però, il vaccino anticovid perché ne ho compreso l'importanza; e tutti gli studi che stanno venendo fuori e per la cui diffusione ti ringrazio, mi stanno dando ragione.

Alla luce di questo studio allora abbinerò anche quello antinfluenzale. 

 

Teoricamente dovresti fare pure vaccino anti pneumococcico (monodose permanente) e se hai avuto la varicella pure il vaccino contro herpes zoster 🙏🏼 per evitare la complicanza del fuoco 🔥 di Sant'Antonio, che si può avere anche in seguito ad una collera o dispiacere 🥹 

E comunque non esiste altra prevenzione, se non il vaccino, una << corretta >> alimentazione non può e non deve essere considerata una prevenzione, è non solo non scientifico, ma pure anti scientifico 🙏🏼

Edited by tornado
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La nutrizione svolge un ruolo vitale nella prevenzione e nel trattamento di COVID-19
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36647652/   2023 gennaio
La sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2) ha causato una pandemia globale in corso di malattia da coronavirus 2019 (COVID-19).
Un adeguato supporto nutrizionale aiuta a rafforzare l'immunità del corpo umano, a rafforzare la difesa delle popolazioni ad alto rischio contro la SARS-CoV-2, a ridurre la prevalenza di COVID-19, a prevenire lo sviluppo di casi lievi in casi gravi e a ridurre l'insorgenza di eventi avversi. sintomi durante il recupero.
Il supporto nutrizionale è un’importante garanzia per fornire protezione contro l’infezione virale, promuovere il recupero del paziente e migliorare la prognosi del paziente.
Le formule alimentari nutrizionali integrali progettate in base ai sintomi clinici caratteristici del COVID-19 forniscono ai pazienti un supporto nutrizionale completo con un contenuto nutrizionale appropriato, che migliora efficacemente lo stato nutrizionale dei pazienti e fornisce un forte supporto tecnico per migliorare la loro qualità di sopravvivenza.
Durante il periodo critico della prevenzione e del controllo del COVID-19, si dovrebbe porre maggiore enfasi sul ruolo essenziale del supporto nutrizionale e si dovrebbe dare pieno spazio all’efficacia clinica del supporto nutrizionale

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32 minuti fa, mario61 ha scritto:


La nutrizione svolge un ruolo vitale nella prevenzione e nel trattamento di COVID-19
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36647652/   2023 gennaio
La sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2) ha causato una pandemia globale in corso di malattia da coronavirus 2019 (COVID-19).
Un adeguato supporto nutrizionale aiuta a rafforzare l'immunità del corpo umano, a rafforzare la difesa delle popolazioni ad alto rischio contro la SARS-CoV-2, a ridurre la prevalenza di COVID-19, a prevenire lo sviluppo di casi lievi in casi gravi e a ridurre l'insorgenza di eventi avversi. sintomi durante il recupero.
Il supporto nutrizionale è un’importante garanzia per fornire protezione contro l’infezione virale, promuovere il recupero del paziente e migliorare la prognosi del paziente.
Le formule alimentari nutrizionali integrali progettate in base ai sintomi clinici caratteristici del COVID-19 forniscono ai pazienti un supporto nutrizionale completo con un contenuto nutrizionale appropriato, che migliora efficacemente lo stato nutrizionale dei pazienti e fornisce un forte supporto tecnico per migliorare la loro qualità di sopravvivenza.
Durante il periodo critico della prevenzione e del controllo del COVID-19, si dovrebbe porre maggiore enfasi sul ruolo essenziale del supporto nutrizionale e si dovrebbe dare pieno spazio all’efficacia clinica del supporto nutrizionale

Un conto è la nutrizione, un conto è una << corretta >> alimentazione.

Certo se uno è denutrito o mal nutrito, avrà difese immunitarie più basse. L'obesità invece causa patologie di vario genere, quindi rischio maggiore Covid e influenza. Ma conoscendo @cincin lei ovviamente si riferisce al fatto che fa una dieta che lei ritiene la migliore del mondo 😝 Però le ho sempre detto che la dieta che fa lei non ha al momento nessun riscontro scientifico, anzi se ne conoscono i potenziali rischi ossia carenze nutrizionali, regime alimentare non equilibrato, abitudini alimentari poco salutari, problemi di salute. Ma lei è contenta così, e va bene, però fa intendere ad esempio che per lei la dieta mediterranea è nociva e causa malattie. Una qualunque alimentazione che comunque mantiene condizione di peso normale e salute buona, non determina significativi differenze di rischio Covid o influenza

Edited by tornado
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Nutrizione e immunità: lezioni per il COVID-19
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8223524/
Il ruolo del sistema immunitario è quello di proteggere l’individuo dagli organismi patogeni.
La nutrizione è uno dei molteplici fattori che determina la risposta immunitaria e una buona alimentazione è importante per supportare la risposta immunitaria.
L’immunità può essere compromessa nelle persone anziane, in particolare in quelle fragili, in quelle che vivono con l’obesità, in quelle che sono malnutrite e in quelle con un basso apporto di micronutrienti.
I disturbi immunitari associati all’inadeguatezza nutrizionale aumentano la suscettibilità alle infezioni e consentono alle infezioni di diventare più gravi, persino fatali.
L’impatto negativo di una cattiva alimentazione sul sistema immunitario, compresa la sua componente infiammatoria, può essere una delle spiegazioni del rischio più elevato di esiti più gravi derivanti dall’infezione da SARS-CoV-2 osservati nelle persone anziane e in coloro che vivono con obesità.
Gli studi sui singoli micronutrienti, tra cui la vitamina D e lo zinco, suggeriscono un ruolo nel ridurre la gravità dell’infezione da SARS-CoV-2.
Una buona alimentazione è importante anche per promuovere la diversità del microbiota intestinale, che a sua volta supporta il sistema immunitario.
L’importanza della nutrizione nel sostenere la risposta immunitaria si applica anche per garantire risposte robuste alla vaccinazione
Ci sono molte lezioni dallo studio della nutrizione e dell’immunità che sono rilevanti per la battaglia contro la SARS-CoV-2.

La carenza di vitamina D compromette la risposta al vaccino contro l’influenza stagionale e le meta-analisi di studi randomizzati e controllati sull’integrazione di vitamina D riportano una ridotta incidenza di infezioni del tratto respiratorio. Numerosi studi riportano un’associazione tra un basso livello di vitamina D e una maggiore suscettibilità e gravità al COVID-19; uno studio condotto in una casa di cura residenziale italiana ha riportato che un bolo di vitamina D ha ridotto la mortalità da COVID-19.
È stato riportato che l’integrazione di vitamina D nei pazienti ricoverati con COVID-19 riduce la gravità della malattia (necessità di ricovero in unità di terapia intensiva; necessità di ricovero in unità di terapia intensiva o mortalità; mortalità).


Lo zinco supporta l’attività di molte cellule del sistema immunitario, aiuta a controllare lo stress ossidativo e l’infiammazione e svolge specifiche azioni antivirali tra cui l’inibizione della replicazione dei coronavirus. L’integrazione di zinco migliora alcuni marcatori dell’immunità soprattutto nelle persone anziane o in quelle con un basso apporto di zinco, migliora le risposte alle vaccinazioni e meta-analisi di studi randomizzati e controllati sull’integrazione di zinco riportano una ridotta incidenza di infezioni diarroiche e del tratto respiratorio. Numerosi studi riportano un’associazione tra un basso livello di zinco e una maggiore suscettibilità e gravità del COVID-19. È stato riportato che l’integrazione di zinco nei pazienti ricoverati con COVID-19 riduce il rischio di esiti sfavorevoli, inclusa la mortalità.


Contrariamente all’ampia letteratura sulla vitamina D e sullo zinco emersa durante la pandemia, sono state condotte meno ricerche sul selenio. Tuttavia, il selenio può avere un ruolo importante nel sostenere il sistema immunitario in generale e nel promuovere l’immunità antivirale in particolare. L'integrazione di selenio migliora alcuni indicatori dell'immunità soprattutto nelle persone anziane o in quelle con un basso apporto di selenio; ad esempio, uno studio di integrazione condotto su adulti del Regno Unito con uno stato marginale di selenio ha mostrato che il selenio ha migliorato le risposte immunitarie antivirali ex vivo, ha promosso l'eliminazione virale e ha ridotto la mutazione virale. Diversi studi riportano un'associazione tra un basso livello di selenio e una maggiore suscettibilità e gravità del COVID-19.


Nel loro insieme, le prove esistenti indicano che più micronutrienti svolgono un ruolo vitale nel supportare tutti gli aspetti della risposta immunitaria e pertanto che la loro assunzione e il loro stato devono essere considerati nel contesto della suscettibilità all’infezione da SARS-CoV-2 e della gravità del COVID-19. Il ruolo di nutrienti specifici, tra cui la vitamina D e lo zinco, nell’immunità antivirale sembra essere importante e la capacità del selenio di prevenire la mutazione virale è intrigante nel contesto dell’emergere di varianti SARS-CoV-2. Inoltre, un basso apporto di diversi micronutrienti compromette le risposte vaccinali e quindi deve essere considerato nel contesto degli attuali e futuri programmi di vaccinazione contro il COVID-19; questo è probabilmente particolarmente importante negli anziani ma anche in altri gruppi che hanno maggiori probabilità di avere un basso apporto o uno stato di uno o più micronutrienti.

Sebbene i micronutrienti siano forniti come parte di una dieta diversificata e a base vegetale, ci si chiede se quantità sufficienti di alcuni dei micronutrienti chiave immunoattivi (vitamina D, vitamina C, vitamina E, zinco) e selenio) possono essere ottenuti dalla dieta o se sono necessari integratori per fornire le quantità rilevanti di questi micronutrienti.

Edited by mario61
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3 ore fa, tornado ha scritto:

 

Teoricamente dovresti fare pure vaccino anti pneumococcico (monodose permanente) e se hai avuto la varicella pure il vaccino contro herpes zoster 🙏🏼 per evitare la complicanza del fuoco 🔥 di Sant'Antonio, che si può avere anche in seguito ad una collera o dispiacere 🥹 

E comunque non esiste altra prevenzione, se non il vaccino, una << corretta >> alimentazione non può e non deve essere considerata una prevenzione, è non solo non scientifico, ma pure anti scientifico 🙏🏼

 

2 ore fa, tornado ha scritto:

Un conto è la nutrizione, un conto è una << corretta >> alimentazione.

Certo se uno è denutrito o mal nutrito, avrà difese immunitarie più basse. L'obesità invece causa patologie di vario genere, quindi rischio maggiore Covid e influenza. Ma conoscendo @cincin lei ovviamente si riferisce al fatto che fa una dieta che lei ritiene la migliore del mondo 😝 Però le ho sempre detto che la dieta che fa lei non ha al momento nessun riscontro scientifico, anzi se ne conoscono i potenziali rischi ossia carenze nutrizionali, regime alimentare non equilibrato, abitudini alimentari poco salutari, problemi di salute. Ma lei è contenta così, e va bene, però fa intendere ad esempio che per lei la dieta mediterranea è nociva e causa malattie. Una qualunque alimentazione che comunque mantiene condizione di peso normale e salute buona, non determina significativi differenze di rischio Covid o influenza

A parte le cazzate che hai scritto in questi due post e dopo gli articoli di mario61 dovresti andare a nasconderti, se permetti me lo dirà il mio medico di base quali vaccini dovrò fare. Ma ti voglio bene 

 

 

1 ora fa, mario61 ha scritto:

Numerosi studi riportano un’associazione tra un basso livello di vitamina D e una maggiore suscettibilità e gravità al COVID-19;

Interessante questo punto e faccio bene a prendere sole tutto l'anno e a integrare con vita. D in inverno.

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43 minuti fa, cincin ha scritto:

 

A parte le cazzate che hai scritto in questi due post e dopo gli articoli di mario61 dovresti andare a nasconderti, se permetti me lo dirà il mio medico di base quali vaccini dovrò fare. Ma ti voglio bene 

 

 

Interessante questo punto e faccio bene a prendere sole tutto l'anno e a integrare con vita. D in inverno.

 

Purtroppo tu tendi a credere a tutto quello che ti viene proposto 🫣 Gli studi non significano automaticamente certezza, quindi nel dubbio non bisogna prenderli per verità ☺️ e neppure seguirli e/o metterli in pratica (il sole senza protezione solare fa male, aumenta rischio tumori della pelle, oltre ai danni cellulari alla pelle) 

Ti rimando al sito del ministero della salute  https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioFakeNewsNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&tagId=1314  dove si parla della bufala sulla vitamina D per contrastare il Covid (e in generale per tutte le infezioni virali e batteriche)  allego 2 screenshot per facilitarti visto che dici che ti faccio perdere tempo, ma non perdi tempo a leggere cavolate e ad approfondirle 😱 spero di essere stato chiaro che una << corretta >> non diminuiscono il rischio Covid e influenza. L'unica prevenzione è il vaccino 😤 

 

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Edited by tornado
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in effetti ha poco effetto sull'incidenza della malattia .... riduce solo la sua gravità e mortalità

L’integrazione di vitamina D riduce la gravità del COVID-19?: una revisione sistematica
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35166850/   ottobre 2022
I risultati di questo studio mostrano che l’integrazione di vitamina D è efficace nel ridurre la gravità del COVID-19.
Pertanto, la vitamina D dovrebbe essere raccomandata come terapia adiuvante per COVID-19.
 

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