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Entries in this blog

Fino in fondo

L'avvento, l'esistenza, le azioni, le proposte di questo governo hanno una grande qualità, o almeno offrono alla sinistra la possibilità di ritrovarsi e riconoscersi, se l'opportunità viene colta fino in fondo. Non tanto nell'opposizione parlamentare, ma nel pensiero, nell'anima.  Non domandarci la formula che mondi possa aprirti sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo A cominciare dal grande equivo

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Nero in Isole

Il tetto sfondato

L'intelligenza non avrà mai peso, mai nel giudizio di questa pubblica opinione. Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai da uno dei milioni d'anime della nostra nazione, un giudizio netto, interamente indignato: irreale è ogni idea, irreale ogni passione, di questo popolo ormai dissociato da secoli, la cui soave saggezza gli serve a vivere, non l'ha mai liberato. Pasolini, cinquant'anni fa. C'è tutto, ha detto tutto, con la sua gentilezza agghiacciante, relegando nel superf

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Nero in Isole

La pedana

Da diverse parti si accusa questa destra di sviare i discorsi, di distrarre l'attenzione dalle cose serie per fare propaganda con battaglie di retroguardia sui diritti civili, per di più riguardanti minoranze spesso trascurabili, come le zingare in gravidanza o i rave parties. Un'accusa ragionevole, e del resto lo pensavo anche io, secondo evidenza. Poi ho capito. No. Non è propaganda, non è distrazione di massa. E' che quelle sono esattamente le cose che pensano. Le hanno pensate per cinqu

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Nero in Isole

Dedicato

Guardiamole bene le facce, i corpi che accompagnano questo filmato.  Gente che ha fatto il giro del globo terracqueo, con la loro faccia afghana.  

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Nero in Isole

Attori

Un manicomio è un luogo delimitato, chiuso, dove uomini e donne si aggirano, completamente staccati della realtà e interagiscono secondo un codice imperscrutabile, o almeno di difficile interpretazione.  Milano non è propriamente un luogo chiuso, ma sicuramente il suo centro è delimitato da muri invisibili, sebbene trasparenti, come il plexiglass e i cristalli dei suoi grattacieli. Un servizio giornalistico, in televisione, ci ha fatto vedere un mondo milanese che rimabalza da un drink

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Nero in Isole

Il vecchio

Ha riconosciuto l'odore. di sudore e di fumo. L'aveva sentito pochi giorni prima, non poteva dimenticarlo, era quello dell'uomo grosso, l'altro era più lieve e aveva un sentore di rose. Non capitava spesso di sentire odori umani, anzi sarebbe giusto dire che nei suoi cent'anni di vita era successo solo tre o quattro volte, abbastanza da dimenticarne lo strascico acre che lasciavano a posarsi sull'erba stenta, che contendeva la terra alle pietre intorno alle sue radici. L'uomo grosso se

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Nero in Baikal

Il dodicesimo uomo

La puffetta mannara, in arte Giorgia,  ha un vantaggio su Elly, al di là del confronto tra caratteri e tra unghie e denti più o meno affilati, e tra somma e sottrazioni algebriche di errori od omissioni. Giorgia può contare sul suo elettorato, capace di digerire tutto e il contrario di tutto, anzi di esserne indifferente.  Elly no, non può sbagliare. E sarà costretta a sbagliare, qualunque sarà la parte verso cui tirerà la coperta.

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Nero in Isole

Discrimine

Nel rincorrersi e sovrapporsi di arcaicità e modernismo, ossia di vecchi e nuovi fascismi, che confondono e snaturano anche il concetto stesso di democrazia e libertà, c'è tuttavia un fattore decisivo e rivelatore che aiuta ad orientarsi. La pietà, il riconoscimento personale del sacro, insomma il coraggio di avere un cuore.    

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Nero in Isole

Corallo rosso

In fila davanti al furiere, in una caserma del Salento. Anni fa. Appena sbarcati dal treno, in una mattina di fine agosto. Il furiere è un ragazzo emiliano, con le guance rosse, distratto e sbrigativo. Un napoletano pallido, magro, con un nasone da commedia dell'arte e gli occhi febbrili, declina le proprie generalità, nome cognome, data di nascita e mestiere, per essere registrato, catalogato e presumibilemnte destinato all'incarico  ritenuto più adatto. - Tu, che sei? - la doman

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Nero in Isole

Piccolo mondo antico

I fascisti buoni esistono. Anzi sono la maggioranza. Di questi fa parte una buona metà della mia famiglia, quella materna, brava gente, paesani della bassa Sabina, che raccontavano delle feste del grano e della tavolate nei campi, appena discosti dalla trebbiatrice, tra insalatiere di fettuccine e brindisi col vino rosso. L'unico comunista tra loro era un omone con le mani come palanche, che suonava la fisarmonica, cantando insìeme a tutti gli altri stornelli improvvisati e sporcaccioni, risate

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Nero in Isole

Li mortacci vostri

C'era una volta una buca. Piccola, non più di due metri. Quella, di Roma, a cui sono più affezionato, la prima volta ci sono finito dentro con la Mini, andando a iscrivermi all'università. Sta all'angolo di una strettoia che è la confluenza di due superstrade e un sottopasso, quindi conosce il mondo, è quasi cosmopolita, ma non si dà arie, mi accoglie sempre con uno schizzo di pioggia, una botta, una gomma spaccata. Festosa. Per qualche tempo ho cercato di non frequentarla troppo, ma n

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Nero in Isole

La leggenda della regina del vento

"Dunque - disse, dall'angolo in ombra - sei arrivato qui non sai come, un bel viaggio per uno che non sa nemmeno perché si era messo in cammino". "Sì, è vero, un bel viaggio, ma quando ho visto il fumo ho capito che questa casa di pietra era abitata, e ho trovato te" Il vecchio non rispose, il ragazzo sentì che tramestava, poi il cigolìo della sua sedia che si mescolava col sibilo del vento. Non volevo apparire scortese, ma non sapevo come fare conversazione, i vecchi si sa sono scorbu

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Nero in Baikal

Caro diario

Non ho mai tenuto un diario, nemmeno da bambino. Mi accorgo ora che ero troppo impegnato a vivere i miei momenti, una volta vissuti erano segnati dentro, non aveva senso scriverli, ché sarebbe stato come plasmarli con un'altra forma. Per lo stesso motivo non ho mai fatto la famosa "brutta copia", perché quando la passavo in bella cambiavo tutto e poi bella si fa per dire, era comunque una calligrafia illeggibile.  Ma credo che il vero motivo fosse che, essendo figlio unico, non c'era nessun

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Nero in Isole

Caro amico Charlie

C'era una volta la politica. Non so dire quando ha cominciato a scomparire, sono sicuro però che non c'è più in me la voglia di parlarne, anzi ad essere preciso direi che non ho più le parole, mi sembra che tutto sia stato detto da tempo e non rimarrebbe altro che ripetere parole stanche, che hanno perso il senso, o almeno la forza. Il fatto è che da qualche anno occuparsi di politica significa parlare del governo - d'accordo, anche dell'opposizione - mentre prima significava parlare della

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Nero in Isole

Il silenzio

Che bella parola, silenzio. Una volta, dopo aver camminato per ore in montagna alla ricerca del cane che si era disperso nel bosco, mi accorsi del silenzio più di quanto mi fosse mai successo prima. Silenzio assoluto. Solo il tonfo del cuore. Seduto su un sasso, a poco a poco cominciai ad avvertire il sibilo del vento e lo scricchiolio delle pietruzze sotto le scarpe, cercavo di udire semmai ci fosse un abbaiare lontano, trattenevo il respiro, poi alla fine mi appoggiai all'albero e ch

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Nero in Isole

Domani

Rigore c'è, quando arbitro fischia Blog c'è, quando blogger scrive La Roma ha perso, stasera non è aria

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Nero in Saluti

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