Al tempo in cui mi sono iscritto a CN, era tutto un incantesimo effervescente di 5 stelle, e di poetica commozione per le gesta dei "meravigliosi ragazzi" che sembravano costituire le truppe capitanate da Beppe Grillo. Qui in CN sparivano perfino misteriosamente i messaggi che non si allineavano a questo entusiasmo.
Era un movimento 5stelle fatto di trovate improbabili, alcune decisamente comiche, un minestrone adatto a essere applaudito in piazza, dove i "portavoce" sembravano una genialat
Non belle, ma a questo siamo abituati.
Mal vestite, e pazienza.
Sedute su due seggiolette in mezzo a un prato, di notte.
Una, l'Annunziata, in fondo era nel suo stile improntato da sempre al pauperismo intellettuale.
L'altra. Elly, che per non lasciare niente d'intentato in materia di sciatteria, sedeva a gambe accavallate, con i pantaloni di una gamba arrotolati - e per essere certa del risultato aveva la faccia lucida, i capelli appiccicati e gli occhi sbarrati.
"Però
L'avvento, l'esistenza, le azioni, le proposte di questo governo hanno una grande qualità, o almeno offrono alla sinistra la possibilità di ritrovarsi e riconoscersi, se l'opportunità viene colta fino in fondo. Non tanto nell'opposizione parlamentare, ma nel pensiero, nell'anima.
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
A cominciare dal grande equivo
L'intelligenza non avrà mai peso, mai
nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai
da uno dei milioni d'anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione,
di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non l'ha mai liberato.
Pasolini, cinquant'anni fa. C'è tutto, ha detto tutto, con la sua gentilezza agghiacciante, relegando nel superf
Da diverse parti si accusa questa destra di sviare i discorsi, di distrarre l'attenzione dalle cose serie per fare propaganda con battaglie di retroguardia sui diritti civili, per di più riguardanti minoranze spesso trascurabili, come le zingare in gravidanza o i rave parties. Un'accusa ragionevole, e del resto lo pensavo anche io, secondo evidenza. Poi ho capito.
No. Non è propaganda, non è distrazione di massa. E' che quelle sono esattamente le cose che pensano. Le hanno pensate per cinqu
Un manicomio è un luogo delimitato, chiuso, dove uomini e donne si aggirano, completamente staccati della realtà e interagiscono secondo un codice imperscrutabile, o almeno di difficile interpretazione.
Milano non è propriamente un luogo chiuso, ma sicuramente il suo centro è delimitato da muri invisibili, sebbene trasparenti, come il plexiglass e i cristalli dei suoi grattacieli.
Un servizio giornalistico, in televisione, ci ha fatto vedere un mondo milanese che rimabalza da un drink
La puffetta mannara, in arte Giorgia, ha un vantaggio su Elly, al di là del confronto tra caratteri e tra unghie e denti più o meno affilati, e tra somma e sottrazioni algebriche di errori od omissioni.
Giorgia può contare sul suo elettorato, capace di digerire tutto e il contrario di tutto, anzi di esserne indifferente.
Elly no, non può sbagliare. E sarà costretta a sbagliare, qualunque sarà la parte verso cui tirerà la coperta.
Nel rincorrersi e sovrapporsi di arcaicità e modernismo, ossia di vecchi e nuovi fascismi, che confondono e snaturano anche il concetto stesso di democrazia e libertà, c'è tuttavia un fattore decisivo e rivelatore che aiuta ad orientarsi. La pietà, il riconoscimento personale del sacro, insomma il coraggio di avere un cuore.
In fila davanti al furiere, in una caserma del Salento. Anni fa. Appena sbarcati dal treno, in una mattina di fine agosto.
Il furiere è un ragazzo emiliano, con le guance rosse, distratto e sbrigativo.
Un napoletano pallido, magro, con un nasone da commedia dell'arte e gli occhi febbrili, declina le proprie generalità, nome cognome, data di nascita e mestiere, per essere registrato, catalogato e presumibilemnte destinato all'incarico ritenuto più adatto.
- Tu, che sei? - la doman
I fascisti buoni esistono. Anzi sono la maggioranza. Di questi fa parte una buona metà della mia famiglia, quella materna, brava gente, paesani della bassa Sabina, che raccontavano delle feste del grano e della tavolate nei campi, appena discosti dalla trebbiatrice, tra insalatiere di fettuccine e brindisi col vino rosso. L'unico comunista tra loro era un omone con le mani come palanche, che suonava la fisarmonica, cantando insìeme a tutti gli altri stornelli improvvisati e sporcaccioni, risate
C'era una volta una buca. Piccola, non più di due metri. Quella, di Roma, a cui sono più affezionato, la prima volta ci sono finito dentro con la Mini, andando a iscrivermi all'università.
Sta all'angolo di una strettoia che è la confluenza di due superstrade e un sottopasso, quindi conosce il mondo, è quasi cosmopolita, ma non si dà arie, mi accoglie sempre con uno schizzo di pioggia, una botta, una gomma spaccata. Festosa.
Per qualche tempo ho cercato di non frequentarla troppo, ma n
Non ho mai tenuto un diario, nemmeno da bambino. Mi accorgo ora che ero troppo impegnato a vivere i miei momenti, una volta vissuti erano segnati dentro, non aveva senso scriverli, ché sarebbe stato come plasmarli con un'altra forma. Per lo stesso motivo non ho mai fatto la famosa "brutta copia", perché quando la passavo in bella cambiavo tutto e poi bella si fa per dire, era comunque una calligrafia illeggibile.
Ma credo che il vero motivo fosse che, essendo figlio unico, non c'era nessun
C'era una volta la politica. Non so dire quando ha cominciato a scomparire, sono sicuro però che non c'è più in me la voglia di parlarne, anzi ad essere preciso direi che non ho più le parole, mi sembra che tutto sia stato detto da tempo e non rimarrebbe altro che ripetere parole stanche, che hanno perso il senso, o almeno la forza.
Il fatto è che da qualche anno occuparsi di politica significa parlare del governo - d'accordo, anche dell'opposizione - mentre prima significava parlare della
Che bella parola, silenzio.
Una volta, dopo aver camminato per ore in montagna alla ricerca del cane che si era disperso nel bosco, mi accorsi del silenzio più di quanto mi fosse mai successo prima.
Silenzio assoluto. Solo il tonfo del cuore. Seduto su un sasso, a poco a poco cominciai ad avvertire il sibilo del vento e lo scricchiolio delle pietruzze sotto le scarpe, cercavo di udire semmai ci fosse un abbaiare lontano, trattenevo il respiro, poi alla fine mi appoggiai all'albero e ch