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malia

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  1. Volevo parlare di un paio di sensazioni fisiche che si provano spesso dormendo e che poi vengono tradotte in immagini oniriche. Una è quella delle vibrazioni. Quando a volte noi siamo in uno stato di coscienza prossimo a quello del sogno normale e nonostante questo percepiamo le vibrazioni, queste vengono tradotte in immagini oniriche. Una di queste immagini è un rumore continuo e assordante, come può essere anche l'urlo di una persona, urlo del quale noi percepiamo l'onda d'urto. L'altra immagine onirica associata alle vibrazioni è la scossa elettrica. A queste sensazioni fisiche, tradotte in immagini, si associa, a volte, una sensazione di paura; queste due cose sono ricorrenti anche in chi vive l'esperienza dei rapimenti alieni o degli incontri ravvicinati. Queste esperienze sono a volte molto spiacevoli tanto è che sono state fatte oggetto di sceneggiatura di film horror e di giochi horror. Altra sensazioe fisica è il cambiamento del tono muscolare (non parlo di quella che è già paralisi) e della pressione sanguigna. Un' immagine associata è quella di stare su un mezzo di trasporto, macchina, autobus moto ecc. tant'è che uno dei modi per procurarsi l’esperienza fuori dal corpo (esperienza per la quale si deve poter cogliere l'attimo) è che quando si sogna di stare su un mezzo di trasporto si deve poter esasperare la sensazione per poter ''spiccare il volo''. Anche i sogni di caduta sono traduzioni di queste sensazioni fisiche; anche in questo caso, i sogni di caduta, per chi riesce ad essere vagamente cosciente, possono essere presi come trampolino di lancio verso le esperienze fuori dal corpo.
  2. Parlo di un paio di ''sogni'' perché è la seconda volta che si ripropone la stessa immagine. La prima volta l'avevo un po' ignorata. L'mmagine è quella di una giovane donna con i capelli lunghi e con la frangia tagliata di netto; la prima visione di questa donna l'ho avuta due giorni fa con un'esperienza fuori dal corpo in cui io mi specchiavo: ero fuori dal corpo, mi specchiavo e vedevo di non essere io, sapevo di non essere io: ero lei; aveva gli occhi tutti neri tipo film dell'orrore, urlava fortissimo e aveva i capelli disordinati; in quella esperienza sapevo che quella persona aveva delle abitudini di vita un po' al limite: frequentava un bar dove si svolgeva qualcosa di strano tipo spaccio e sfruttamento della prostituzione; in qualche modo, nel sogno, quando sentivo le vibrazioni mi dicevo che per non far accadere quelle cose brutte di cui io ero ''complice'' perchè ero lei, dovevo uscire dal corpo quindi volevo uscire dal corpo anche se ero già uscita dal corpo . Questa notte ho visto sempre l'immagine di questa donna con quei capelli, con quella frangia tagliata di netto; la regia del sogno mi faceva notare i capelli: io la guardavo distratta, poi lei si sfilava un elastico con cui aveva fatto una coda, li scuoteva e io diventavo attenta. Anche questa notte ho avuto la sensazione che lei fosse legata in qualche modo a questo bar, mi viene da dire a Roma, ma non so perché, bar dove si svolgevano movimenti loschi e lei ne era al centro, aveva del potere.
  3. Io, quando lo facevo al cane ci mettevo prima qualche goccia di olio jonhson (il mio veterinario risolveva 3/4 dei problemi con l'olio johnson). Diceva che per un attimo la zecca si sentiva soffocare e si straniva e nel momento in cui si straniva, si poteva staccare più facilmente, ma era una roba da fare velocemente, altrimenti era peggio.
  4. Hai provato a cercare se ci sono fatti di cronaca simili alla scena del sogno? Non necessariamente recenti.
  5. Peccato. Speriamo che durante la giornata ti torni in mente qualcosa.
  6. Verso le 5 di questa mattina, ho avuto un'immagine intrusiva completamente slegata da quello a cui stavo pensando: un viso di un alieno donna, o almeno, era quella l'idea che mi è arrivata; il viso era completamente liscio; indossava un copricapo che era una via di mezzo tra quelli usati nel medioevo e qualcosa tipo ordine religioso. Il viso era tipo questi: il copricapo tipo questi: Casualmente i disegni che ho messo sono entrambi illustrazioni di personaggi di Dune.
  7. Io non provo queste certezze. Proprio questa notte ne ho avuta una: mentre la vivevo mi ci dovevo impegnare mentalmente a tenerla su, con uno sforzo della mente, altrimenti sarei passata in uno stato di coscienza che non mi avrebbe consentito di viverla nel modo in cui l'ho vissuta. Io lo trovo ''impegnativo'' e non scontanto, non automatico; non penso affatto che tutto sia identico alla realtà, anzi. Però sono d'accordo sul fatto che le percezioni fisiche possano essere ''hackerate''. Quello che mi chiedo e se possano essere hackerate anche altre percezioni. Io sono curiosa da questo punto di vista.
  8. Si, attacco acqua, scarico e alimentazione elettrica. I modi si trovano. Guarda questi che hanno fatto.......bellissimo cioè terrificante, ma funziona.
  9. questa è la candy compatta aqua, con quello che costa ti fai quasi il bagno nuovo. Poi ci sarebbero di questo tipo, a parete, un rene...
  10. Altro sogno, pure questo, non dovrebbe essere roba mia. Ero a casa di una famiglia che aveva traslocato lì da poco; nella famiglia c'erano padre, madre e almeno due figli, un maschio e una femmina (la piccola) di sicuro, e forse un altro maschio. Era una casa fine anni 70, di quelle pavimentate e rivestite con ceramiche color marroncino. Anche il bagno aveva piastrelle marroncine, arancione scuro. Il bagno aveva una vasca sul lato corto; tra la fine della vasca e il muro c'era uno spazio di 40 cm, che veniva usato come piano d'appoggio, sopra un portasapone in ceramica bianco, di quelli attaccati al muro. Nel soggiorno c'era un muretto alto 1.20 circa, che divideva più o meno due ambienti; sul muretto, che aveva un copertura in legno color noce, c'erano dei trucchi da bambina, quindi molto colorati e al sapore di frutta, e una pianta. Sempre in soggiorno c'era un tavolino basso, del tipo a basso costo, col piano di vetro, il vano portaoggetti sotto, e le rotelle. Qui, uno dei figli maschi doveva riporci dei volumi di un'enciclopedia che collezionava; lui ci teneva tantissimo, a me sembrava inusuale come cosa; i volumi avevano la copertina rigida color crema con decorazioni sottili dorate. Non riuscivo a leggere l'argomento trattato, però. La mamma aveva i capelli lisci biondi.
  11. Che strano. Come mai quel nome, e come mai le foglie sulla facciata?
  12. Secondo me la coincidenza con la casa di Tornado è evidente. Racconto il sogno di questa mattina verso le 7, non era roba mia: mi davano il compito di abbindolare un tizio facoltoso per soffiargli un grosso immobile; chi mi dava il compito mi diceva che dovevo sottrargli un bracciale d'oro che indossava al polso sinistro. Riuscivo a sfilarglielo facendogli due moine, lo mettevo subito da parte in un posto sicuro, e la regia del sogno mi faceva lo zoom sul bracciale che era sottilissimo ma rigido, ed era inciso con una serie di piccole foglie; poi sempre la regia del sogno mi faceva vedere su maps l'ubicazione di questa tenuta che si chiamava relais roca e qualcosa, vicino ad un castello e circondata da tanti terreni che questo tizio aveva ereditato.
  13. Descrivo le visioni per mcmax, avute dalle 24, credo, in poi. Diciamo che sono uscita 4 volte: 1a uscita: fuori dal duomo, sul basamento, a sinistra una scatola azzurra con dentro monete argentate; dentro il duomo sulla sinisrtra due fratelli 6-8 anni circa, biondi, capelli lisci, sembravano vestiti con una divisa scolastica, con gilet blu di cotone; poi sempre loro, sulla neve, giocavano e scivolavano sulla neve; una donna rotondetta, molto rotondetta, capelli raccolti tinti biondi, circa 60 anni, occhiali da sole con montatura bianca; 2a uscita: un ragazzo magro, capelli ricci, sul rosso, viso con le lentiggini, 15-16 anni, sbucava quasi correndo da dietro le colonne, indossava una maglia da football rossa, con il numero 5 davanti e bordi bianchi; 3a uscita: una corsa di asini (?) boh, non so neanche se esiste, vedevo la scena dall'alto; c'era la pista delimitata da transenne, di fianco la folla, insieme agli asini correvano alcune persone, poi una di queste cadeva e quelli della sicurezza la trascinano via con una grossa catena; 4a uscita: un bollettivo postale compilato a mano; le prime due cifre della somma era 2 e 3. Poi ieri ho sognato di volere/dover abbracciare tutto il forum e tra tutti riconoscevo Pandora che però non aveva forma umana ma robot, con la testa quindi così: .
  14. Descrivo un sogno di questa notte che mi è tornato in mente leggendo il post di mcmax negli esperimenti onirici. Ero in un posto con della vegetazione bassa e c'erano tante persone che dovevano comporre, tenendosi tutte per mano e formando tipo con una catena umana, la figura di una farfalla. Io guardavo da lontano, ma non avevo intenzione di partecipare. Poi ad un certo punto è arrivato l'artista che aveva pensato questa sceneggiatura e mandava tutti via un po' brusco, dicendo che quella roba doveva essere fatta di sera, al buio, e che non erano ammesse persone che stavano a guardare (ce l'aveva con me). Indossava tipo un saio di tessuto grezzo lungo, grigio chiario.
  15. Una domanda: quello che noi vedremo, dovremmo vedere questa notte, tu lo hai già deciso/pensato?
  16. Io dormo così, ma è una postura che assumo in modo consapevole e penso sempre che sia la più naturale quando non ci si vuole slogare un braccio in fase di incoscienza e mancanza di forza; lo si vede anche nei feti, in tante modalità di soccorso, ecc. Poi ci vedo una posizione di difesa: le braccia incrociate davati a cuore e polmoni, sono proprio una posizione di difesa, in qualsiasi disciplina. Nel caso degli egizi, la simbologia delle braccia incrociate varia con i tempi, le dinastie. Non riesco a vedere un simbolo univoco e valido per tutti. EDIT. Per la posizione supina, penso che favorisca alcune esperienze.
  17. Altra visione dal nulla, sempre legata ad Occhi, sempre di notte: una gru di cantiere. Quindi se due + due fa quattro muori cadendo da una gru, o tombato nel cls. Ti piace come morte?
  18. Tu muori 67 volte al giorno, questa visione non fa testo .
  19. Io mi oppongo . Ma ve pare che si può diventare schiave della goccia di calcare quando col box doccia trasparente c'è la luce, l'ampiezza del bagno, il piacere di vedere la bellezza del rivestimendo della doccia che in genere è la parte migliore del bagno, anche mentre si è seduti sul water, di vedere le persone sotto la doccia, di stare sotto la doccia con la sensazione di non essere separati dal resto.... Mai box doccia non trasparente. E' una battaglia. Donne...non concentriamoci sul calcare: ci perdiamo 3/4 di vita.
  20. Ieri notte intorno all' 1:30 ho ancora sentito delle scosse elettriche sulla parte destra del cranio, in un quarto di cranio. Poi, sempre verso quell'ora, ho avuto una brevissima visione legata ad Occhi, visione che non ci azzeccava con quello a cui stavo pensando in quel momento: vedevo la scena come se i miei occhi fossero a livello del terreno, era tipo campagna con terra scura e vedevo due piedi, la pianta dei piedi, uno vicino all'altro, con della terra sopra o qualcosa in decomposizione; il colore dei piedi che era quasi verdastro mi faceva pensare ad un cadavere, però non mi piaceva come idea visto che la visione era legata ad Occhi e mi sforzavo di pensare che erano solo piedi sporchi di terra.
  21. Occhibianchi. Nel primo sogno vedevo l'interno di una casa, e c'era dentro, oltre a lui, una donna che scattava foto; la casa in qualche modo era legata a Occhi, ma non so perché mi sembrava appartenesse a persone di un'età diversa dalla sua, parenti forse; sembrava una casa popolare, piccola, con una disposizione tipica delle case della ricostruzione post bellica; le pareti erano tinteggiate di verde acqua, pochi mobili, semplici. Quando mi sono svegliata da questo sogno, appena aperti gli occhi, ho visto una mensola portaoggetti inclinata a 45 gradi, con su dei barattoli tipo contenitori di spezie. Non ricordavo di avere visto quella cosa nel sogno, quindi non so perché al risveglio la vedevo. Poi altro sogno. Ero malata, ed era arrivato il momento, non più rimandabile, di autoguarirmi. Era un processo, quello dell'autoguarigione, che avevo già affrontato, sapevo che sarebbe stato fisicamente molto doloroso, lento, che non andava interrotto per nessun motivo e nello stesso tempo sapevo di dover essere sorvegliata a vista perché qualcosa sarebbe potuto andare storto. Dovevo quindi starmene da sola, in un posto sicuro, ferma per il tempo necessario per guarire, e sceglievo di farlo vicino a Occhi perché lui sapeva quello che avrebbe dovuto o non dovuto fare; sapevo in più, cosa importante, che non si sarebbe scomposto nel vedermi contorta dal dolore, perché lui sapeva come era: c'eravamo già passati entrambi, e sapevamo che quando quell'autoguarigione si rendeva necessaria, si doveva affrontarla e basta. Avrei evitato di coinvolgere lui ma era necessario; non vedevo alternative. Lui avrebbe preferito fare altro, ma del resto capiva e affrontava la cosa con una specie di stoica rassegnazione mista a fastidio. Il tutto si svolgeva in una stanza spoglia, in penombra; io avevo scelto di rimanere per terra su una stuoia (dolore su dolore ); sentivo un dolore fisico insopportabile, avevo tutte le ossa sbriciolate e nell'autoguarigione si ricostruivano piano piano da sole. Lui era seduto sul bordo del letto con i piedi sulla mia stuoia, e aspettava muto. Altro sogno Mio fratello arrivava ad essere un utente del forum e scriveva post. Occhi e altri avevano il compito di correggere i post dei nuovi utenti, prima di postarli; Occhi diceva che non correggevano i post di tutti, ma sceglievano i post in base ad una specie di sorteggio dopo aver tirato ''ai dadi'', per 6 volte, le lettere che componevano i nomi degli utenti; era una pratica pure quella. Poi con un po' di finto distacco mi chiedeva se fossi io a curare la sua biografia online; io gli dicevo che ci stava sopravvalutando, non era chissà che lavoro quello di mio fratello. Vedevo le correzioni che aveva fatto: erano fatte con una matita dalla punta morbida, tratto grosso, in corsivo. Sempre con finto distacco mi faceva capire che sapeva benissimo dove abitavo, mi descriveva quello che c'era attorno a casa mia. La cosa mi agitava un po'.
  22. In che senso ti ricordavi del viso precedente? E' un ricordo reale che poi hai ricordato in sogno, oppure un ricordo di sogno?
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