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Racconto la mia vita precedente


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Ciao, rispondo solo ora perchè da poco iscirtto a questo forum, porto la mia esperienza.

Ho un ricordo di una vita precedente. In realtà lo chiamo ricordo anche se non lo è perchè non l'ho vissuto nella mente come capita con i ricordi.

In realtà lo potrei paragonare ad un fermo immagine, un singolo frame di una vita passata ma rivissuta oggi, al tempo odierno, con tanto di sentimenti e percezioni sensoriali.

Avevo gli occhi chiusi, durante una sessione di yoga, di seguito quello che ho vissuto:

Sono un uomo sulla 30ina, indiano ma non so di quale tribù. Ho la carnagione scura, atletico (ma dovuto alla fatica del lavoro manuale). Sono a petto nudo, non ho freddo ma non è estate. E' come se le intemperie le patissi meno.

Sono su un altopiano, non vedo la valle ma so che sono in quota. Accanto a me pietre, alle mie spalle la costa della montagna.

C'è un fuoco acceso, è buio ma non credo sia tardi. Credo sia inverno, tardo autunno forse.

Due bambini giocano, due maschi di circa 8/10 anni, so che sono i miei figli. Li osservo con amore, so di volergli un bene dell'anima.

So che ho una compagna ma non la vedo.

Vivo questo momento senza nessun dubbio che sia IO, cioè l'Io che continua le varie incarnazioni. Lo so, mi riconosco, sono io ma chissà quando.

Sono assolutamente sereno, non ho nulla, ma non sento di aver necessità di nulla. Quello che ho è quello che avrei potuto desiderare.

Non ricordo momenti prima o dopo, esiste solo il presente.

Alla fine di questo "fermo immagine" mi prende la malinconia, mi si chiude la gola per il dolore, la mancanza. Mi manca quella situazione. Ero io e la mia famiglia, quando? dove? Non lo so ma è di certo un mio frame di vita passata.

Riapro gli occhi, ovviamente nella stanza in cui sto facendo yoga, ma per un attimo, solo per un istante, ho rivissuto me stesso in un altra vita

 

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Il 10/8/2023 at 23:32, Filippo ha scritto:

Ciao, rispondo solo ora perchè da poco iscirtto a questo forum, porto la mia esperienza.

Ho un ricordo di una vita precedente. In realtà lo chiamo ricordo anche se non lo è perchè non l'ho vissuto nella mente come capita con i ricordi.

In realtà lo potrei paragonare ad un fermo immagine, un singolo frame di una vita passata ma rivissuta oggi, al tempo odierno, con tanto di sentimenti e percezioni sensoriali.

Avevo gli occhi chiusi, durante una sessione di yoga, di seguito quello che ho vissuto:

Sono un uomo sulla 30ina, indiano ma non so di quale tribù. Ho la carnagione scura, atletico (ma dovuto alla fatica del lavoro manuale). Sono a petto nudo, non ho freddo ma non è estate. E' come se le intemperie le patissi meno.

Sono su un altopiano, non vedo la valle ma so che sono in quota. Accanto a me pietre, alle mie spalle la costa della montagna.

C'è un fuoco acceso, è buio ma non credo sia tardi. Credo sia inverno, tardo autunno forse.

Due bambini giocano, due maschi di circa 8/10 anni, so che sono i miei figli. Li osservo con amore, so di volergli un bene dell'anima.

So che ho una compagna ma non la vedo.

Vivo questo momento senza nessun dubbio che sia IO, cioè l'Io che continua le varie incarnazioni. Lo so, mi riconosco, sono io ma chissà quando.

Sono assolutamente sereno, non ho nulla, ma non sento di aver necessità di nulla. Quello che ho è quello che avrei potuto desiderare.

Non ricordo momenti prima o dopo, esiste solo il presente.

Alla fine di questo "fermo immagine" mi prende la malinconia, mi si chiude la gola per il dolore, la mancanza. Mi manca quella situazione. Ero io e la mia famiglia, quando? dove? Non lo so ma è di certo un mio frame di vita passata.

Riapro gli occhi, ovviamente nella stanza in cui sto facendo yoga, ma per un attimo, solo per un istante, ho rivissuto me stesso in un altra vita

 

Posso chiederti da quanto tempo facevi yoga e dopo quanto tempo dall'inizio della seduta hai avuto l'immagine? 

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6 ore fa, cincin ha scritto:

Posso chiederti da quanto tempo facevi yoga e dopo quanto tempo dall'inizio della seduta hai avuto l'immagine? 

 

Non è un atto volontario ma passivo: alla tua mente affiorano ricordi in un momento di non-mente.

 

La mia ipotesi è che alla morte del corpo fisico la nostra memoria, il nostro vissuto, cioè tu, decida di continuare la vita aldiqua tramite un nascituro, per poter evolvere spiritualmente.

Praticavo yoga da qualche mese, quella specifica seduta era iniziata da una 50ina di minuti, stavamo facendo il rilassamento finale. Un episodio analogo mi è capitato mentre meditavo (da solo in casa mia). 

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  • 3 weeks later...
12 ore fa, Filippo ha scritto:

Quindi è impossibile avere percezioni di vite passate ma è possibile dare forma ed emozioni ad una metafora o, addirittura, avere ricordi dei parenti. 
Good

Dipende dalle cose in cui crediamo, e ciò in cui crediamo dipende sia dalle esperienze che abbiamo fatto che dal nostro sistema di riferimento. 

Io per esempio che sono una believer cristiana, sono perplessa dalle vite precedenti nonostante nella mia vita abbia avuto dei ricordi di un'altra vita, ma non posso avere certezze sul fatto fosse una mia reincarnazione o piuttosto le memorie di un defunto che mi ha trasmesso perché voleva preghiere, invece altre persone magari penserebbero ad una prova di reincarnazione ed altri li liquiderebbero come una serie di sogni. 

Quello che non si può contestare è che la tua sia stata un'esperienza significativa che ti ha focalizzato sulle cose importanti, forse facendoti riflettere sulla vita che stai vivendo adesso, perché è proprio adesso il nastro che stai percorrendo e sul quale hai il potere di agire. 

 

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20 ore fa, Filippo ha scritto:

Quindi è impossibile avere percezioni di vite passate ma è possibile dare forma ed emozioni ad una metafora o, addirittura, avere ricordi dei parenti. 
Good

Una metafora della coscienza può avere forma ed emozioni, ad esempio durante i sogni, tuttavia mi riesce difficile credere che percepire sè stessi nel ricordo di un altro momento di vita sia una metafora. Al limite potrebbe valere per i sogni ad occhi aperti, o ad esempio le meditazioni guidate, in cui magari ti immergi in situazioni particolari. Se ho ben inteso la tua esperienza, non ha niente a che vedere con questo.

Per quanto riguarda il ricordo degli antenati, la risposta è ni. Nel senso che, almeno secondo ciò che dice chi se ne è occupato da un punto di vista esoterico (es, Rudolf Steiner o Teosofia), non è più possibile per l'uomo vivere memorie collettive degli antenati. Lo era un tempo, migliaia di anni fa, quando vi era una sorta di IO collettivo, e l'IO individuale non si era ancora formato. Nel momento in cui è sorto l'IO individuale, o comunque è stata data la possibilità di svilupparlo, nessuno accede al ricordo degli antenati, ma soltanto ai suoi propri ricordi, eventualmente. Nei tempi antichi, invece, avere una continuità diretta coi propri antenati era un'esperienza molto comune, e infatti c'erano proprio dei culti appositi. Oggi tutto questo non ha alcun senso. Ovviamente il culto degli antenati non è da confondere con la preghiera per i defunti, è tutta un'altra cosa. 

Questo è ciò che dicono alcuni esoteristi in linea generale. Per quel che posso riportare io, una delle mie due esperienze non è proprio attribuibile a un mio antenato, a meno che nella mia linea di sangue non ci sia un Deva solare, il che sarebbe ancora più bizzarro dell'esperienza in sè. 

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Trovo assurdo che possano emergere ricordi di altre vite, in modo dettagliato e in un preciso momento stile "avvio riproduzione di 10 minuti consecutivi di una vita anteriore" 🤨 quando questo non accade neppure nell'attuale vita di riprodurre 10 minuti consecutivi delle vita attuale 🫣 

Per di più ammettendo l'esistenza di nostre vite precedenti, si deve pure ammettere che esiste un io permanente.  Nei fatti anche dal punto di vista psicologico, non esiste nessun io permanente, ed è il cervello a determinare l'illusione di una persistenza e continuità di  io medesimo, invece non c'è nessuno nel cervello 🤗 c'è solo il cervello 🙂

Ma ammesso che memorie ipoteticamente di vite precedenti possano essere sentite nella vita presente, come farebbero a trasferirsi da un cervello morto ad un cervello vivo ? 🤔 Anche perché affinché le memorie possano "sopravvivere" alla morte cerebrale, dovrebbero essere prelevate prima che sopraggiunga la morte delle cellule cerebrali della memoria, archiviate in qualche memoria esterna 😏 e ripristinate in un altro cervello vivo 😁 Peccato che nel cervello non possono essere innestate memorie, può solo produrre falsi ricordi di episodi mai vissuti, o ricordi errati (quando si dice "ricordi male") di episodi vissuti. Ma è sempre il cervello a produrre memorie, vere o false che siano, corrette o errate che siano, ma innesti di memorie come in Atto di forza, non è possibile 😡

 

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14 minuti fa, tornado ha scritto:

Trovo assurdo che possano emergere ricordi di altre vite, in modo dettagliato e in un preciso momento stile "avvio riproduzione di 10 minuti consecutivi di una vita anteriore" 🤨 quando questo non accade neppure nell'attuale vita di riprodurre 10 minuti consecutivi delle vita attuale 🫣 

Per di più ammettendo l'esistenza di nostre vite precedenti, si deve pure ammettere che esiste un io permanente.  Nei fatti anche dal punto di vista psicologico, non esiste nessun io permanente, ed è il cervello a determinare l'illusione di una persistenza e continuità di  io medesimo, invece non c'è nessuno nel cervello 🤗 c'è solo il cervello 🙂

Ma ammesso che memorie ipoteticamente di vite precedenti possano essere sentite nella vita presente, come farebbero a trasferirsi da un cervello morto ad un cervello vivo ? 🤔 Anche perché affinché le memorie possano "sopravvivere" alla morte cerebrale, dovrebbero essere prelevate prima che sopraggiunga la morte delle cellule cerebrali della memoria, archiviate in qualche memoria esterna 😏 e ripristinate in un altro cervello vivo 😁 Peccato che nel cervello non possono essere innestate memorie, può solo produrre falsi ricordi di episodi mai vissuti, o ricordi errati (quando si dice "ricordi male") di episodi vissuti. Ma è sempre il cervello a produrre memorie, vere o false che siano, corrette o errate che siano, ma innesti di memorie come in Atto di forza, non è possibile 😡

 

Infatti è per questo che la maggior parte delle persone non ricorda, non ha un IO cristallizzato.

Ciò che eventualmente passa di vita in vita, nel caso di ricordi precisi e corposi (come quelli del buddha) è proprio l'IO permanente, fatto di sostanze sottili. Il cervello si limita a riprodurre informazioni di questo tipo.

Naturalmente è grazie a questo che buddha si è illuminato. Avendo un io permanente e cristallizzato, ha potuto trascenderlo.

Ovvio che non crederai a una parola di ciò che ho scritto, ma tant'è.

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57 minutes ago, tornado said:

Trovo assurdo che possano emergere ricordi di altre vite, in modo dettagliato

La domanda da principiante: Quando qualcuno si ricorda di una sua vita precedente, vuol dire che in quella vita ha fallito, giusto? Poiché se si fosse autorealizzato non si reincarnerebbe in questa Terra-galera di nuovo. E quando qualcuno si ricorda di 10 o 100 o 1000 sue vite precedenti (come alcuni dicono) vuol dire che ha già fallito 10 o 100 o 1000 volte? Quanto ai "ricordi", c'è chi parla di MAP e MAA, memorie aliene passive e memorie aliene attive che emergerebbero nelle presunte possessioni demoniache. C'entra qualcosa?

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2 ore fa, tornado ha scritto:

 

Ma ammesso che memorie ipoteticamente di vite precedenti possano essere sentite nella vita presente, come farebbero a trasferirsi da un cervello morto ad un cervello vivo ?

Scusa, io non credo nelle vite precedenti, ma se dici "ammesso che", ammetti tutto il pacchetto nel tuo ragionamento logico. .

Non puoi contemplare l'ipotesi che memoria di vite precedenti possano essere sentite nella vita presente, se non accetti che le vite precedenti possano esistere. 

Altrimenti di cosa avresti memoria? 

E se accetti che le vite precedenti possano esistere, significa credere nella permanenza di un'anima, spirito, presenza che va da una vita all'altra. 

Per cui il trasferimento di memoria avverrebbe tramite quell'anima spirito presenza. 

Altrimenti non puoi dire "ammesso che", perché non stai ammettendo niente. 

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10 ore fa, tornado ha scritto:

Peccato che nel cervello non possono essere innestate memorie, può solo produrre falsi ricordi di episodi mai vissuti

Le ''memorie'' possono essere innestate  sfruttando il  meccanismo che genera i falsi ricordi. E' complesso ottenere un risultato preciso, l'innesto di una precisa memoria, per adesso, ma non impossibile.

 

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14 ore fa, tornado ha scritto:

Per di più ammettendo l'esistenza di nostre vite precedenti, si deve pure ammettere che esiste un io permanente. 

É proprio questo Io "permanente" che si dovrebbe trasferire da una vita a un'altra. L'ho scritto tra virgolette perché quella permanenza è fittizia: nel momento in cui divieni consapevole del tuo Io esso si dissolve. Motivo per cui un Buddha non si reincarna: avendo trasceso l'Io e avendone constatato l'impermanenza, non ha necessità di continuare a vivere in altre vite. 

 

14 ore fa, tornado ha scritto:

Ma ammesso che memorie ipoteticamente di vite precedenti possano essere sentite nella vita presente, come farebbero a trasferirsi da un cervello morto ad un cervello vivo ?

Su questo non ti so dare una spiegazione soddisfacente ma non escludo possa accadere. C'è chi dice che l'io possa entrare nel cervello di un feto appena formato o una cosa del genere. Cosa possiamo sapere di cosa succede dopo la morte? Nulla. Quindi o succede nulla o può succedere di tutto.

L'unica cosa che posso dire al momento, grazie alle mie "ricerche", che trovo plausibile la reincarnazione. 

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15 ore fa, tornado ha scritto:

Trovo assurdo che possano emergere ricordi di altre vite, in modo dettagliato e in un preciso momento stile "avvio riproduzione di 10 minuti consecutivi di una vita anteriore" 🤨 quando questo non accade neppure nell'attuale vita di riprodurre 10 minuti consecutivi delle vita attuale 🫣 

Questo però è vero. È difficile ricordare esattamente dieci minuti della propria vita attuale, come sarebbe possibile che sia un ricordo rivivere dieci minuti di una vita precedente? 

Dal tuo punto di vista non potrebbe nemmeno essere un sogno perché non riconosci ai sogni la possibilità di avere un senso compiuto prolungato. 

Nel 3D in questione è escluso fosse un sogno perché era sveglio. 

Possiamo affermare con certezza solo che si tratti di una visione.

È una visione che non risente di limiti spaziotemporali, ed è particolare perché in questo tipo specifico di visione non sei un osservatore esterno.

La caratteristica di queste visioni è  essere completamente calati nei panni di qualcun'altro che non ci assomiglia neanche un po', mentre gli sta succedendo qualcosa, anche se i riferimenti temporali intorno contestualizzano la visione nel passato. 

Ora che mi ci fai pensare non ho mai sentito parlare di visioni simili nel futuro o nel presente. 

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14 minuti fa, Pandora ha scritto:

Questo però è vero. È difficile ricordare esattamente dieci minuti della propria vita attuale, come sarebbe possibile che sia un ricordo rivivere dieci minuti di una vita precedente? 

Dal tuo punto di vista non potrebbe nemmeno essere un sogno perché non riconosci ai sogni la possibilità di avere un senso compiuto prolungato. 

Nel 3D in questione è escluso fosse un sogno perché era sveglio. 

Possiamo affermare con certezza solo che si tratti di una visione.

È una visione che non risente di limiti spaziotemporali, ed è particolare perché in questo tipo specifico di visione non sei un osservatore esterno.

La caratteristica di queste visioni è  essere completamente calati nei panni di qualcun'altro che non ci assomiglia neanche un po', mentre gli sta succedendo qualcosa, anche se i riferimenti temporali intorno contestualizzano la visione nel passato. 

Ora che mi ci fai pensare non ho mai sentito parlare di visioni simili nel futuro o nel presente. 

Posso aggiungere due cose? Anche in riferimento al post di Tornado. Per quanto riguarda la mia esperienza, e a quanto ho capito anche quella di Filippo, non si tratta di 10 minuti a caso, ma di frammenti vissuti intensamente. Certamente nessuno ricorda 10 minuti qualunque della sua vita, ma tutti ricordiamo momenti significativi, belli o brutti che siano, oppure possiamo rievocare, ad esempio, eventi vissuti nell'infanzia e ricordare lo stato d'animo che li accompagnava.

Per quanto riguarda il tempo, la mia sensazione è che fosse già avvenuto, ma non sapevo quando, non riuscivo a collocarlo nella linea della mia vita. Capisco che questo cozza un po' con il fatto di rivivere il sentimento al presente, infatti è qualcosa di stranissimo.

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12 minuti fa, Freya ha scritto:

 

Per quanto riguarda il tempo, la mia sensazione è che fosse già avvenuto, ma non sapevo quando

Praticamente MENTRE eri dentro quella scena SAPEVI che era avvenuto nel passato? 

Nella mia esperienza per esempio io "sapevo" che era il 1821 così come sapevo che li c'erano le cucine le stalle e che la tal persona abitava la', cioè ero perfettamente orientata nello spazio e nella situazione. 

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15 minuti fa, Pandora ha scritto:

Praticamente MENTRE eri dentro quella scena SAPEVI che era avvenuto nel passato? 

Nella mia esperienza per esempio io "sapevo" che era il 1821 così come sapevo che li c'erano le cucine le stalle e che la tal persona abitava la', cioè ero perfettamente orientata nello spazio e nella situazione. 

Sì, sapevo che era già successo. Esattamente. E anche io nelle mie sapevo alcune cose come "dati di fatto" e non perché avessi qualche riferimento per dedurlo dal ricordo stesso.

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26 minuti fa, Freya ha scritto:

Sì, sapevo che era già successo. Esattamente. E anche io nelle mie sapevo alcune cose come "dati di fatto" e non perché avessi qualche riferimento per dedurlo dal ricordo stesso.

Tornando alla vicenda del 3D che non era di certo un sogno. 

Considerando le analogie del 3D con le esperienze sia mie che tue. 

Ipotizzando non siano ricordi. Escludiamolo per questa volta. 

Cosa altro potrebbero essere? Inconscio collettivo? Viaggi nel tempo? Una specie di possessione di corpi del passato? 

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12 minuti fa, Pandora ha scritto:

Tornando alla vicenda del 3D che non era di certo un sogno. 

Considerando le analogie del 3D con le esperienze sia mie che tue. 

Ipotizzando non siano ricordi. Escludiamolo per questa volta. 

Cosa altro potrebbero essere? Inconscio collettivo? Viaggi nel tempo? Una specie di possessione di corpi del passato? 

Non ne ho idea, non ci sono molte altre spiegazioni non- convenzionali, a parte l'innesto di memorie aliene (ne parla malanga, ma dovrebbero essere ricordi di vite non umane vissute senza partecipazione animica, senza sentimenti, solo immagini).

A livello razionale boh. Distorsioni cognitive? Sogni da svegli? 

Nel mio caso ho contattato un esperto che tiene seminari e conferenze su Steiner, ma non mi è stato molto di aiuto, anche perché per dargli un contesto avrei dovuto raccontare tutta la mia vita.

 

Edited by Freya
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18 ore fa, tornado ha scritto:

Trovo assurdo che possano emergere ricordi di altre vite, in modo dettagliato e in un preciso momento stile "avvio riproduzione di 10 minuti consecutivi di una vita anteriore"

I 10 minuti é una tua deduzione o l'hai letto in qualche racconto di (presunte) vite precedenti? Perché Filippo non ha parlato di x minuti ma di 

"Vivo questo momento" e "Alla fine di questo "fermo immagine"".

A questo punto chiedo a @Filippo quanto pensa possa essere durato il ricordo; aggiungendo che anche quando stiamo tra il dormi-veglia (periodo in cui a volte emergono immagini e situazioni che potrebbero essere vite precendenti ma anche no) abbiamo l'impressione che siano passati svariati minuti e invece, riapriamo gli occhi, e sono passati 15 secondi.

 

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Non è stato un ricordo. Se proprio devo dargli una durata direi una manciata di secondi. 
provo a spiegarmi meglio. 
in questo momento sono sveglio, scrivo queste parole, intorno a me vedo cose, sento odori ed emozioni. 
Esattamente questo ho vissuto per qualche istante. Ero orientato nello spazio, sapevo cosa mi circondava perché lo vedevo. (Ovviamente non con gli occhi fisici). Vedevo i due bambini e sapevo che erano miei come so che è mio il telefono con cui sto scrivendo. 
Mi sono riconosciuto. Ero io. Ma naturalmente a livello razionale non so spiegarmi perché ero un indiano a petto nudo al buio con un fuoco acceso a circa due metri da me. 
 

Per quanto concerne i ricordi impiantati, il cervello ecc…

il cervello è solo un organo che ci serve per far funzionare il corpo. Non sono lì i ricordi. 
I ricordi sono nel mio “Io”. Il cervello me li traduce per rendermeli comprensibili.  Succede lo stesso con i sogni

 

immagino che a volte possa succedere che ci colleghiamo per una frazione di tempo a chi siamo a livello molto profondo avendo accesso ad informazioni fuori dal nostro campo razionale

Ma ero io. Nessun parente, nessuna allucinazione e non sono stato posseduto da nessun diavolo/alieno

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19 minuti fa, Filippo ha scritto:

Non è stato un ricordo.

Non è passato per la mente, e non ti sei sforzato per avere quel "ricordo", giusto? Esso è arrivato a te senza alcuna intenzione. É questo che mi fa pensare che non ti sia ingannato.

L'inconscio (le eventuali vite precedenti sono relegate nell'inconscio) sale al conscio quando non c'è mente, quando non c'è io.

Lo hai capito durante o dopo che era solo una manciata di secondi?

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15 minuti fa, cincin ha scritto:

Non è passato per la mente, e non ti sei sforzato per avere quel "ricordo", giusto? Esso è arrivato a te senza alcuna intenzione. É questo che mi fa pensare che non ti sia ingannato.

L'inconscio (le eventuali vite precedenti sono relegate nell'inconscio) sale al conscio quando non c'è mente, quando non c'è io.

Lo hai capito durante o dopo che era solo una manciata di secondi?

Assolutamente nessuna forzatura, anzi.. mi godevo la musica soffusa in sottofondo e il profumo di incenso (nè incenso nè la musica sono ricollegabili al mio vissuto e, quindi, non possono averlo indotto).Non pensavo a nulla a livello conscio. 
infatti quello che ho vissuto mi è rimasto impresso a livello profondo perché successo come “un fulmine a ciel sereno, inaspettato”.

In realtà non riesco a dire quanto tempo sia durato. Lo so che è strano, lo so bene, ma intanto che vivevo quella esperienza non percepivo la dimensione “tempo”.

Mi sono accorto che è durato poco quando ho iniziato ad avvertire malinconia e dolore. Queste sensazioni mi hanno “fatto tornare qui” come un calcio nel culo 😄
 

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