Jump to content

Confronto (serrato) tra utenti con vedute diverse su viaggi astrali, obe, paralisi, vibrazioni ecc.ecc.


Recommended Posts

Il 17/2/2023 at 18:54, occhibianchi ha scritto:

Ho avuto un'esperienza recentemente che vorrei condividere con voi, nella speranza di chiarirmi le idee. Premetto che ho avuto un'infinità di risvegli in paralisi del sonno, ho sperimentato molte allucinazioni, moltissime volte ho avuto paura e mi sono svegliato, altre volte mi sono svegliato con dei meccanismi mentali miei ed altre volte ho sfruttato le paralisi come rampa di lancio per uscire dal corpo.

Domenica mattina, orario stimato 10:30, mi sono svegliato in paralisi dopo una dormita infinita da solo nel letto, ero pienamente consapevole di essere in paralisi ed ero molto tranquillo, avevo gli occhi aperti e vedevo la luce entrare dalle fessure della serranda quando ho avuto la sensazione che le coperte mi stessero soffocando (molto simile alla sensazione della strega seduta sul petto) ed ho pensato, letteralmente, "sti cazzi, è un'allucinazione", ho chiuso poi gli occhi per tornare a dormire ma ho sentito chiaramente un peso poggiarsi sul letto, alla sinistra del mio corpo, ho pensato subito che il gatto fosse entrato e che fosse venuto a svegliarmi per i croccantini, mi sono guardato intorno (sempre in paralisi) ma del gatto nessuna traccia, almeno per quello che riuscivo a vedere con la testa bloccata, in quel momento ho sentito il peso spostarsi, la sensazione era quella di qualcuno che si metteva a cavalcioni su di me ed ho visto chiaramente le coperte muoversi fino a coprirmi la testa; ho avuto paura e sono uscito dalla paralisi, mi sono tolto le coperte dalla testa e la stanza era vuota, ho ricominciato a dormire nella speranza di tornare in paralisi, ma nulla.

escludendo l'allucinazione, pensate all'interazione con un ente esterno o con una parte di me?

NOTA DEL MODERATORE: questa discussione nasce con gli Ot nati in un'altra discussione: 

https://www.cosenascoste.com/topic/159-obe-paralisi-del-sonno-e-la-“old-hag-syndrome”/

-----------------

La sensazione di peso sul petto, o di essere schiacciati, o di essere maltrattati, è dovuto alla paralisi.  In quei momenti si è come una medusa spiaggiata, si verifica l'atonia muscolare, si è praticamente un peso morto  

Ricordo che i racconti dei santi di vessazioni demoniache avvenute nel loro letto, mentre loro non riuscivano a muoversi, a difendersi e reagire, erano episodi di paralisi 😐 per primo Padre Pio e altri.

Pure i racconti di essere operati dagli alieni, sono legati alla paralisi.

Si tratta quindi di sensazioni realmente fisiche, che scompaiono completamente solo dopo essersi distaccati dal corpo, ossia avere un'OBE 🙂

 

 

 

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 187
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

Top Posters In This Topic

Posted Images

12 minuti fa, tornado ha scritto:

La sensazione di peso sul petto, o di essere schiacciati, o di essere maltrattati, è dovuto alla paralisi.  In quei momenti si è come una medusa spiaggiata, si verifica l'atonia muscolare, si è praticamente un peso morto  

Ricordo che i racconti dei santi di vessazioni demoniache avvenute nel loro letto, mentre loro non riuscivano a muoversi, a difendersi e reagire, erano episodi di paralisi 😐 per primo Padre Pio e altri.

Pure i racconti di essere operati dagli alieni, sono legati alla paralisi.

Si tratta quindi di sensazioni realmente fisiche, che scompaiono completamente solo dopo essersi distaccati dal corpo, ossia avere un'OBE 🙂

 

 

 

No, ero assolutamente sveglio e lucido. Senza il minimo dubbio. 

  • Confused 1
Link to comment
Share on other sites

Le vibrazioni che si possono avere durante una stato di sonno cosciente, sono sensazioni puramente fisiche, solitamente precedono l'ingresso in paralisi. 

La sensazione come di formicolio o di corrente elettrica che attraversa il corpo, è dovuta a normali brividi del corpo, si dovrebbe verificare un aumento della temperatura corporea necessaria per il sonno REM, quindi il corpo produrrebbe brividi. 

Mentre suoni, sibili, fruscii, rombi, che si possono sentire, provengono dalle nostre orecchie, sono solo acufeni di qualunque natura e causa.

Poi ci sono i "terremoti interiori" o semplicemente tremori, ossia violenti e rapidi scuotimenti che si avvertono, e sono dovuti a normali e piccole contrazioni muscolari costanti

 

 

 

  • Like 1
Link to comment
Share on other sites

6 minuti fa, tornado ha scritto:

Le vibrazioni che si possono avere durante una stato di sonno cosciente, sono sensazioni puramente fisiche, solitamente precedono l'ingresso in paralisi. 

La sensazione come di formicolio o di corrente elettrica che attraversa il corpo, è dovuta a normali brividi del corpo, si dovrebbe verificare un aumento della temperatura corporea necessaria per il sonno REM, quindi il corpo produrrebbe brividi. 

Mentre suoni, sibili, fruscii, rombi, che si possono sentire, provengono dalle nostre orecchie, sono solo acufeni di qualunque natura e causa.

Poi ci sono i "terremoti interiori" o semplicemente tremori, ossia violenti e rapidi scuotimenti che si avvertono, e sono dovuti a normali e piccole contrazioni muscolari costanti

 

 

 

Allora, come sai ti conosco dalla mia iscrizione al forum nel 2007, tanto è vero che i primi consigli sulle oobe me li hai dati proprio tu. La pratica e l’esperienza non possono essere fini a se stesse quando percorri il percorso che presumo percorriamo entrambi, altrimenti sono pratiche sterili ed inutili, se invece le pratiche producono frutto si desume che in sedici anni, ma anche in molto meno tempo, il praticante sappia distinguere gli stati di coscienza: ordinario, non ordinario, alterato, allucinatorio, di veglia, di unione col tutto, altrimenti che pratica a fare, per scrivere su un forum e basta?

 

ero in stato di veglia. 

  • Love 1
Link to comment
Share on other sites

Sono d'accordo con Tornado.

Aggiungo che i ''"terremoti interiori" si possono scambiare per terremoti esteriori.

 a Occhi: io considero che se il corpo si sveglia a pezzi (per semplificare) come nel caso delle paralisi, che hai vissuto, non si può dire di essere svegli e lucidi assolutamente, perchè lo scambio di informazioni, nelle due direzioni cioè tra cervello e organi percettivi, nella fase del risveglio a pezzi, fornisce solo una lucidità parziale. Lucidità intesa come capacità di capire veramente quello che succede.

A me è capitato che i suoni sentiti nelle orecchie, che a me sembrano una radio accesa o gente che parla in luogo affollato, io continuo spesso a sentirli anche quando, dopo essermi alzata,  vado in bagno, faccio colazione ecc. Cioè mi funziona tutto tranne quel dialogo tra gli organi dell'udito e le elaborazioni del cervello, che cerca di associare le stranezze a cose note.

Oppure i terremoti, io li ho sentiti (non solo io) anche quando, superata la paralisi, mi alzo in piedi. Questa cosa mi succede da poco ma è brutta brutta. Le scene dei film horror col letto che vibra, sono quella roba lì. Tu credi di essere lucida, ma i dialoghi che avvengono nel corpo sono sconnessi.

 

Oppure persone diverse attribuiscono un significato diverso al termine ''lucidità''.

Si potrebbe parlare di questo. Che parametri ognuno di noi usa per definirsi perfettamente lucido?

 

EDIT. @Occhi. Potrebbe, ognuno di noi, definire questi stati, così ci mettiamo d'accordo su una base comune, e sulla definizione di altri stati che a qualcun altro vengono in mente quando descrive queste esperienze, perchè semmai è solo questione di termini, definizioni.

Anche Tornado è qui da tanti anni.

Forse dovremmo anche definire se ci sono leggi diverse su piani diversi.

Edited by malia
  • Folded Hands 1
Link to comment
Share on other sites

@malia 

qui sollevi una questione particolare e che è legittima e che è anche la causa per cui ho smesso per anni di riportare le mie esperienze sul forum. 
 

le esperienze che facciamo sono puramente soggettive, il che significa che solo chi le esperisce può avere il metro esatto di cosa accade e solo lui può avere consapevolezza del proprio livello di coscienza, gli altri possono avere e dare un parere, nulla più, non esistono nemmeno strumenti in grado di parametrare la coscienza umana. 
 

esempio: io scrivo di essermi svegliato nel sonno e di aver visto vicino a me Gesù che si toglieva le caccole.

io dico di essere sveglio

per tornado ero in stato allucinatorio

per te ho mangiato peperoni avariati

per freja ero in realtà in obe

per uno scettico queste cose non esistono e sono solo un coglione

ora, capisci l’inutilità di disquisire su questa cosa, e la perdita di tempo che comporta continuare a ripetere le stesse motivazioni ad ogni osservazioni. 
 

fa le altre cose la mia domanda non è mai stata “in quale stato di coscienza ero?”, lo sapevo sin dall’inizio, ma la domanda posta era sulla motivazione dell’accaduto e se fosse un fenomeno generato da me o dall’esterno. 
 

a me questo interessava ed a questo mi fermo, se poi voi volete discutere dell’autenticità dell’esperienza o sulla veridicità degli assiomi che la compongono fate pure, ma senza di me. 

  • Love 2
Link to comment
Share on other sites

17 minuti fa, occhibianchi ha scritto:

No, ero assolutamente sveglio e lucido. Senza il minimo dubbio. 

Ma io non ho detto che stavi dormendo, se per sonno si intende uno stato di assolutamente incoscienza. 

Ma la paralisi si verifica comunque durante lo stato di sonno REM , il sonno non è sempre e solo incoscienza che invece si verifica nel sonno non REM. Sebbene anche nel sonno non REM, ci sono diversi gradi di coscienza, ad esempio nella fase 1 del sonno, ossia quella della fase dell'addormentamento vero e proprio, che segue al pre-addormentamento, il soggetto non è normalmente cosciente e procede solitamente alla fase 2 del sonno senza ritornare alla veglia. Ma se venisse svegliato ossia destato alla coscienza di veglia, durante l'addormentamento o fase 1 del sonno, ad esempio per uno stimolo uditivo anche debole poiché non sono ancora comparsi i complessi K e fusi del sonno che sopprimono gli stimoli non necessari e non ritenuti pericolosi (compaiono nella fase 2 ) o semplicemente si viene destati da qualcuno, il soggetto crederà e dirà che non stava dormendo 🤔 o che ancora non si era addormentato, invece era già sostanzialmente incosciente.

Anche i santi vessati dai demoni nel loro letto, raccontavano di essere completamente svegli e lucidi, eppure stavano dormendo. Anche chi racconta di essere stato rapito dagli alieni, di essersi ritrovato in una sala operatoria mentre gli alieni lo tagliavano 😐 riferisce che non stava dormendo, invece dormiva. 

Per questo motivo il sonno REM è definito pure sonno paradosso,  poiché l'EEG è simile a quello della veglia, ma è sempre uno stato di sonno. La paralisi cosciente, ossia senza che in quel momento si sta sognando, è sempre uno stato di sonno, e non si può essere mai troppo svegli e lucidi in quei momenti. La paralisi del sonno può essere accompagnato da allucinazioni ipnagogiche, quando il sogno di mescola alla realtà, sono associate ad un basso grado di lucidità, ma quando non si hanno allucinazioni ipnagogiche non è detto che si è più lucidi.

Poi a dirla tutta, non si è mai troppo svegli e lucidi neppure nello stato di veglia, siamo sempre troppo distratti ☹️ ma anche il semplice stato di concentrazione è associato ad essere riposati. Sappiamo benissimo come la privazione del sonno fa diminuire la concentrazione, e dopo 2-3 giorni senza dormire, il cervello comincia a dormire a pezzi (tipo come accade agli uccelli e insetti) e subentrano allucinazioni, delirio e psicosi, amnesia a prova che il cervello può essere in grado di dormire anche pure rimanendo ad occhi aperti per diversi giorni 

Link to comment
Share on other sites

11 minuti fa, tornado ha scritto:

Ma io non ho detto che stavi dormendo, se per sonno si intende uno stato di assolutamente incoscienza. 

Ma la paralisi si verifica comunque durante lo stato di sonno REM , il sonno non è sempre e solo incoscienza che invece si verifica nel sonno non REM. Sebbene anche nel sonno non REM, ci sono diversi gradi di coscienza, ad esempio nella fase 1 del sonno, ossia quella della fase dell'addormentamento vero e proprio, che segue al pre-addormentamento, il soggetto non è normalmente cosciente e procede solitamente alla fase 2 del sonno senza ritornare alla veglia. Ma se venisse svegliato ossia destato alla coscienza di veglia, durante l'addormentamento o fase 1 del sonno, ad esempio per uno stimolo uditivo anche debole poiché non sono ancora comparsi i complessi K e fusi del sonno che sopprimono gli stimoli non necessari e non ritenuti pericolosi (compaiono nella fase 2 ) o semplicemente si viene destati da qualcuno, il soggetto crederà e dirà che non stava dormendo 🤔 o che ancora non si era addormentato, invece era già sostanzialmente incosciente.

Anche i santi vessati dai demoni nel loro letto, raccontavano di essere completamente svegli e lucidi, eppure stavano dormendo. Anche chi racconta di essere stato rapito dagli alieni, di essersi ritrovato in una sala operatoria mentre gli alieni lo tagliavano 😐 riferisce che non stava dormendo, invece dormiva. 

Per questo motivo il sonno REM è definito pure sonno paradosso,  poiché l'EEG è simile a quello della veglia, ma è sempre uno stato di sonno. La paralisi cosciente, ossia senza che in quel momento si sta sognando, è sempre uno stato di sonno, e non si può essere mai troppo svegli e lucidi in quei momenti. La paralisi del sonno può essere accompagnato da allucinazioni ipnagogiche, quando il sogno di mescola alla realtà, sono associate ad un basso grado di lucidità, ma quando non si hanno allucinazioni ipnagogiche non è detto che si è più lucidi.

Poi a dirla tutta, non si è mai troppo svegli e lucidi neppure nello stato di veglia, siamo sempre troppo distratti ☹️ ma anche il semplice stato di concentrazione è associato ad essere riposati. Sappiamo benissimo come la privazione del sonno fa diminuire la concentrazione, e dopo 2-3 giorni senza dormire, il cervello comincia a dormire a pezzi (tipo come accade agli uccelli e insetti) e subentrano allucinazioni, delirio e psicosi, amnesia a prova che il cervello può essere in grado di dormire anche pure rimanendo ad occhi aperti per diversi giorni 

Quindi vogliamo perderci in una spirale infinita di interventi in cui io sostengo di essere stato sveglio e te alludi che potrebbe non essere cosi?

penso ad occhio di averlo già affermato otto volte, il mio tempo da dedicare al forum è purtroppo molto limitato e non voglio perderlo per queste idiozie. 

  • Love 1
Link to comment
Share on other sites

5 ore fa, tornado ha scritto:

La sensazione di peso sul petto, o di essere schiacciati, o di essere maltrattati, è dovuto alla paralisi.  In quei momenti si è come una medusa spiaggiata, si verifica l'atonia muscolare, si è praticamente un peso morto  

Ricordo che i racconti dei santi di vessazioni demoniache avvenute nel loro letto, mentre loro non riuscivano a muoversi, a difendersi e reagire, erano episodi di paralisi 😐 per primo Padre Pio e altri.

Pure i racconti di essere operati dagli alieni, sono legati alla paralisi.

Si tratta quindi di sensazioni realmente fisiche, che scompaiono completamente solo dopo essersi distaccati dal corpo, ossia avere un'OBE 🙂

 

 

 

Tornado, hai mai avuto un’OBE?

  • Love 1
Link to comment
Share on other sites

5 ore fa, occhibianchi ha scritto:

che solo chi le esperisce può avere il metro esatto di cosa accade e solo lui può avere consapevolezza del proprio livello di coscienza,

E io su questo che sono proprio in disaccordo. Fermamente e assolutamente in disaccordo.

Perchè io penso che nessuno di noi abbia una consapevolezza autonoma, autosufficiente, non so come definirla bene, perchè il nostro modo di percepire e apprendere è basato su continui paragoni, misurazioni, confronti, ecc.

Ma non lo dico solo io.

Tu, lo diresti ad un malato di alzheimer, che quello che esperisce è il metro esatto di quello che gli accade?

Porto un esempio estremo perchè io sono convinta che quell'esempio estremo sia qualcosa con cui ci si può confrontare per capire facilmente quanto siano fallace l'esperienza personale rispetto alla verità.

 

Per quanto mi riguarda, se questa è la base comune, cioè che solo colui che esperisce, sa cosa accade, me levo dai coglioni shocked.gif.b11fbcca1f17eaaca8092ecbd3d70392.gif.

 

In amicizia.

 

Edited by malia
  • Haha 1
Link to comment
Share on other sites

1 ora fa, malia ha scritto:

E io su questo che sono proprio in disaccordo. Fermamente e assolutamente in disaccordo.

Perchè io penso che nessuno di noi abbia una consapevolezza autonoma, autosufficiente, non so come definirla bene, perchè il nostro modo di percepire e apprendere è basato su continui paragoni, misurazioni, confronti, ecc.

Ma non lo dico solo io.

Tu, lo diresti ad un malato di alzheimer, che quello che esperisce è il metro esatto di quello che gli accade?

Porto un esempio estremo perchè io sono convinta che quell'esempio estremo sia qualcosa con cui ci si può confrontare per capire facilmente quanto siano fallace l'esperienza personale rispetto alla verità.

 

Per quanto mi riguarda, se questa è la base comune, cioè che solo colui che esperisce, sa cosa accade, me levo dai coglioni shocked.gif.b11fbcca1f17eaaca8092ecbd3d70392.gif.

 

In amicizia.

 

prendi in considerazione l'idea che tu possa partire dai presupposti sbagliati, se vivi in un mondo in cui tutti vedono in bianco e nero e uscendo dal corpo riesci a vedere a colori, come puoi spiegare i colori a chi non li ha mai visti, non esiste una base percettiva comune; se vivi in un mondo tridimensionale ed uscendo dal corpo riesci a percepire un mondo pentadimensionale, come puoi spiegare quel mondo a chi non lo ha mai percepito? e questo è il caso specifico del piano astrale, non hai una base comune con cui poter spiegare l'esperienza.

La Verità, la Luce, Dio, non sono pienamente comprensibili proprio perché l'esperienza che se ne ha è parziale, soggettiva, interiore, ma soprattutto soggetta ad interpretazione  e la comprensione aumenta di pari passo rispetto all'avvicinamento al "livello Divino", c'è un motivo se gli indù spiegano questo concetto con la favola dell'elefante bianco.

Oltretutto le percezioni che abbiamo sul piano astrale, al ritorno della coscienza al suo livello ordinario, verranno tradotte in modo che possano essere comprese dal singolo individuo e la conoscenza e cultura del singolo individuo influenza enormemente questa interpretazione della realtà: se nel piano astrale percepisco la coscienza cristica, io che ho un background cristiano vedrò Cristo, ma un buddhista vedrà Buddha, l'islamico vedrà il Profeta; se nel piano Astrale ho paura verrò attaccato da una singolare estroiezione della mia paura, chi ha paura di un demone vedrà un demone, chi ha paura dei ragni vedrà un ragno gigante... ecc...

Chi esce dal corpo per le prime volte e vede la sua stanza, ma con colori diverse, penserà di essere in astrale; chi esce dal corpo e si trova nella nebbia penserà di essere in astrale; chi esce dal corpo e si trova nei boschi penserà di essere in astrale; tutti e tre sono in astrale ma a livelli percettivi diversi dettati da quello che la loro coscienza può tollerare.

un'esperienza che per definizione è soggettiva non può essere piegata all'oggettività, ma possono essere al limite trovate delle analogie.

 

  • Love 1
Link to comment
Share on other sites

Comunque non è più semplice dire che è abbastanza semplice accorgersi se si è in stato di veglia oppure no?

Se dormi, dormi. Se sei sveglio, sei sveglio. E lo sai. Punto. Poi magari ci sono casi di rincoglionimento acuto che ostacolano il riconoscimento anche di una cosa semplice come questa, ma sicuramente sono l'eccezione.

Sicuramente ci sarà sempre quello che ti dice " no ma tu dormivi" , e come glielo provi che non è vero? Non c'è modo. Più che una base comune di riflessione manca proprio la possibilità di verifica esterna. Per questo è difficile che siano gli altri a definire le esperienze in astrale. Ci si dovrebbe fidare delle percezioni altrui, ma non sempre è possibile.

  • Love 1
Link to comment
Share on other sites

5 ore fa, occhibianchi ha scritto:

Quindi vogliamo perderci in una spirale infinita di interventi in cui io sostengo di essere stato sveglio e te alludi che potrebbe non essere cosi?

penso ad occhio di averlo già affermato otto volte, il mio tempo da dedicare al forum è purtroppo molto limitato e non voglio perderlo per queste idiozie. 

Ma io non ti ho mai chiesto se fossi sveglio o stesso dormendo. 

Ma è necessario che io affermi che in queste esperienze ci si trova in uno stato di sonno. Altrimenti sarebbe pure un'idiozia  chiamarle paralisi del sonno (sleep paralysis) anziché paralisi della veglia. Come ho già spiegato il sonno non è un unico aspetto, i parametri per definirlo sono EEG, EMG (rilevamento dell'attività muscolare e del movimento degli occhi) e altri indici che indicano che il soggetto è in uno stato di sonno. Il fatto che durante la paralisi cosciente, ci si può rendere conto di quello che sta accadendo, non significa essere svegli come lo si intende normalmente. Ad esempio durante la paralisi e apparentemente lucidi per capire di non riuscire a muoversi, la capacità di logica, razionalità e memoria, sono assenti, anche quando a noi ci sembra di essere completamente desti.  Come accade anche nei cosiddetti sogni "lucidi" che non esistono affatto, poiché se nel sogno si diventasse veramente lucidi il sogno stesso non potrebbe continuare, sogno e lucidità non posso coesistere, il sogno lucido è una mera congettura parapsicologica. Dopo tanti anni ho concluso che il sogno "lucido" è un sogno assolutamente normale, dove semplicemente si sogna di rendersi conto di stare sognando 😐 Nel sogno "lucido" infatti non c'è nessuna consapevolezza di stare sognando, tanto è vero che ci si comporta come un un qualsiasi sogno : si considera il sogno e il suo contenuto come se fossero reali, ci si fa ancora trascinare dagli avvenimenti onirici senza logica alcuna (la trama del sogno la inventiamo al risveglio, ma il sogno non ha nessuna trama, è solo un insieme di immagini e pensieri che non sono legati fra loro, e li assembliamo al risveglio per farci un film 🙏🏼 ) e continuiamo a credere che i personaggi del sogno (che poi siamo noi stessi o aspetti di noi) come se fossero reali. 

 

Link to comment
Share on other sites

14 minuti fa, tornado ha scritto:

Ma io non ti ho mai chiesto se fossi sveglio o stesso dormendo. 

Ma è necessario che io affermi che in queste esperienze ci si trova in uno stato di sonno. Altrimenti sarebbe pure un'idiozia  chiamarle paralisi del sonno (sleep paralysis) anziché paralisi della veglia. Come ho già spiegato il sonno non è un unico aspetto, i parametri per definirlo sono EEG, EMG (rilevamento dell'attività muscolare e del movimento degli occhi) e altri indici che indicano che il soggetto è in uno stato di sonno. Il fatto che durante la paralisi cosciente, ci si può rendere conto di quello che sta accadendo, non significa essere svegli come lo si intende normalmente. Ad esempio durante la paralisi e apparentemente lucidi per capire di non riuscire a muoversi, la capacità di logica, razionalità e memoria, sono assenti, anche quando a noi ci sembra di essere completamente desti.  Come accade anche nei cosiddetti sogni "lucidi" che non esistono affatto, poiché se nel sogno si diventasse veramente lucidi il sogno stesso non potrebbe continuare, sogno e lucidità non posso coesistere, il sogno lucido è una mera congettura parapsicologica. Dopo tanti anni ho concluso che il sogno "lucido" è un sogno assolutamente normale, dove semplicemente si sogna di rendersi conto di stare sognando 😐 Nel sogno "lucido" infatti non c'è nessuna consapevolezza di stare sognando, tanto è vero che ci si comporta come un un qualsiasi sogno : si considera il sogno e il suo contenuto come se fossero reali, ci si fa ancora trascinare dagli avvenimenti onirici senza logica alcuna (la trama del sogno la inventiamo al risveglio, ma il sogno non ha nessuna trama, è solo un insieme di immagini e pensieri che non sono legati fra loro, e li assembliamo al risveglio per farci un film 🙏🏼 ) e continuiamo a credere che i personaggi del sogno (che poi siamo noi stessi o aspetti di noi) come se fossero reali. 

 

Beh, allora credo che abbiamo individuato il problema. Almeno per quel che mi riguarda (e probabilmente è anche il caso di occhibianchi), vivo un discreto numero di paralisi con uno stato di veglia quasi perfettamente cosciente. Lo posso paragonare a quello che si ha al mattino nei primi minuti in cui ci si sveglia. Non è quindi il massimo della lucidità possibile, ma le mie capacità di memoria e ragionamento sono intatte. Lo stesso vale per alcune esperienze di OBE.

Magari non tutti hanno lo stesso grado di lucidità.

Link to comment
Share on other sites

1 ora fa, Freya ha scritto:

Beh, allora credo che abbiamo individuato il problema. Almeno per quel che mi riguarda (e probabilmente è anche il caso di occhibianchi), vivo un discreto numero di paralisi con uno stato di veglia quasi perfettamente cosciente. Lo posso paragonare a quello che si ha al mattino nei primi minuti in cui ci si sveglia. Non è quindi il massimo della lucidità possibile, ma le mie capacità di memoria e ragionamento sono intatte. Lo stesso vale per alcune esperienze di OBE.

Magari non tutti hanno lo stesso grado di lucidità.

 

Sei talmente sveglia, o come hai specificato nel tuo primo commento di esserlo stata al 100% , che hai percepito come un demone che è entrato dentro il corpo 😐 In verità questa tua esperienza è un classico tipico delle paralisi del sonno. Si percepisce una presenza sinistra che ci schiaccia, o ci stringe, o ci percuote, o ci entra dentro 😮  Alcuni credono che siano gli alieni, ma le credenze popolari li chiamano in generale demoni del sonno 🙏🏻  che sono poi all'origine dei racconti di vessazioni demoniache subite dai santi, e in tempi recenti da Claudia Koll che per anni in ogni talk show ha raccontato di essere stata maltrattata da Satana che voleva ucciderla 🙏🏼  ma ovviamente si è trattata di una paralisi del sonno. 

La sensazione però di percepire qualcosa o qualcuno che ci fa del male, è una sensazione fisica reale, quindi proviene dal nostro stesso corpo, ed è causata dall'atonia muscolare, poiché come già detto in quei momenti si è come una medusa spiaggiata, i muscoli sono totalmente privi di tono ed è per questo motivo che è impossibile riuscire a muoversi, si è quindi un peso morto. 

Comunque sia durante la paralisi cosciente del sonno, per quanto si possa essere o credere svegli e lucidi, l'EEG rivela invece che si sta dormendo e ci si trova nel sonno REM , il cui tracciato è  assolutamente indistinguibile da quello che si avrebbe se invece si stesse sognando normalmente 

Link to comment
Share on other sites

12 ore fa, malia ha scritto:

Tu, lo diresti ad un malato di alzheimer, che quello che esperisce è il metro esatto di quello che gli accade?

Ciao, Malia, Intervengo su questo punto perché ho avuto riscontri diretti nel corso della mia vita circa il fatto che chi ha apparenti menomazioni mentali è telepatico, è saggio, non si perde in conflittualità inutili, non si preoccupa di quello che pensano gli altri, ha continui sprazzi di chiaroveggenza ed è più allineato con il proprio io spirituale. Questa naturalmente è solo la mia esperienza personale.

Link to comment
Share on other sites

7 ore fa, tornado ha scritto:

 

Sei talmente sveglia, o come hai specificato nel tuo primo commento di esserlo stata al 100% , che hai percepito come un demone che è entrato dentro il corpo 😐 In verità questa tua esperienza è un classico tipico delle paralisi del sonno. Si percepisce una presenza sinistra che ci schiaccia, o ci stringe, o ci percuote, o ci entra dentro 😮  Alcuni credono che siano gli alieni, ma le credenze popolari li chiamano in generale demoni del sonno 🙏🏻  che sono poi all'origine dei racconti di vessazioni demoniache subite dai santi, e in tempi recenti da Claudia Koll che per anni in ogni talk show ha raccontato di essere stata maltrattata da Satana che voleva ucciderla 🙏🏼  ma ovviamente si è trattata di una paralisi del sonno. 

La sensazione però di percepire qualcosa o qualcuno che ci fa del male, è una sensazione fisica reale, quindi proviene dal nostro stesso corpo, ed è causata dall'atonia muscolare, poiché come già detto in quei momenti si è come una medusa spiaggiata, i muscoli sono totalmente privi di tono ed è per questo motivo che è impossibile riuscire a muoversi, si è quindi un peso morto. 

Comunque sia durante la paralisi cosciente del sonno, per quanto si possa essere o credere svegli e lucidi, l'EEG rivela invece che si sta dormendo e ci si trova nel sonno REM , il cui tracciato è  assolutamente indistinguibile da quello che si avrebbe se invece si stesse sognando normalmente 

1- ho detto " un discreto numero", non "tutte" , e si tratta in particolare di quelle in cui decido di uscire dal corpo. Quella del "demone" non la ricordo, cioè non mi ricordo il mio livello di lucidità.

2- sensazioni di presenze, energia che schiaccia, che preme su zone specifiche, etc, sono percezioni che mi capitano anche in stato di veglia normale, seppur con intensità minore rispetto a quella avvertita in paralisi. Quindi, a meno che non stia dormendo, non si tratta per forza e sempre di allucinazioni ipnagogiche.

Edited by Freya
Link to comment
Share on other sites

9 ore fa, tornado ha scritto:

Dopo tanti anni ho concluso che il sogno "lucido" è un sogno assolutamente normale, dove semplicemente si sogna di rendersi conto di stare sognando

Il sogno lucido è un sogno in cui chi sogna è consapevole, con vari gradi di lucidità di stare sognando. Se il grado di lucidità è basso, ci si può limitare per esempio a volare, o a interagire in modo più consapevole con gli elementi del sogno. Se il grado di lucidità è più alto, chi sogna può deliberatamente scegliere di avere una determinata esperienza e, con l'allenamento, aumentare il proprio grado di lucidità nel sogno fino a svegliarsi completamente con la mente ed avere un'OBE. I sogni lucidi sono un ottimo trampolino per i viaggi astrali.

Link to comment
Share on other sites

20 ore fa, tornado ha scritto:

Per questo motivo il sonno REM è definito pure sonno paradosso,  poiché l'EEG è simile a quello della veglia, ma è sempre uno stato di sonno. 

Più correttamente il sonno REM si pone a cavallo tra due stati: quello del sonno e quello della veglia.

Per cui non è possibile affermare che quello sia vero sonno.

L’EEG infatti non è “simile” a quello della veglia, è proprio lo stesso di quello della veglia.

Esattamente come durante la giornata è possibile entrare in uno stato di EEG simile a quello del sonno.

Ma se l’EEG è lo stesso della veglia, è la prova scientifica che quello stato non sia un vero sonno ma uno stato di veglia durante il quale solo il corpo è scivolato nel sonno: lo dice la scienza e lo dicono le prove strumentali.

È la chiave di lettura che parte da un punto di vista anziché da un altro ad essere una scelta arbitraria compiuta della nostra mente che rifiuta a priori la possibilità di essere coscienti in fase REM: una scelta che definisce un fenomeno stabilendo una chiave di lettura impostata sul puro materialismo della scienza, ma la realtà sensoriale e sensibile umana è molto più complessa di quattro schemi e due tabelle.

Tanto è vero che è proprio in quello stato intermedio che può avvenire la percezione di dimensioni delle quali la scienza nega ogni possibilità di esistenza in maniera dogmatica, e questa negazione avviene nonostante l’EEG parli molto chiaro: quello è uno stato di veglia della mente. C’è poco da fare. Lo dice la EEG, mica io.

  • Love 1
Link to comment
Share on other sites

Il 26/2/2023 at 19:35, occhibianchi ha scritto:

un'esperienza che per definizione è soggettiva non può essere piegata all'oggettività, ma possono essere al limite trovate delle analogie.

 

Non devi piegare niente. Trovare dei tratti osservabili da tutti, quindi condivisibili, in tutte le nostre esperienze al limite, prima di tutto non è piegare; è una risorsa, un mezzo, che forse diamo per scontato,  é un dovere che abbiamo verso noi stessi, perchè senza condivisione siamo niente. Che te ne fai di un'esperienza che non puoi condividere? Niente.

Pensa a quanta frustrazione hai provato quando avresti voluto ma non hai potuto condividere alcune tue esperienze.

Io so che le cose di cui abbiamo avuto riscontro (io e te, in questo caso) non erano  quelle che io definisco allucinazioni, quelle con le paralisi bla bla; se ci ripensi, le cose di cui abbiamo avuto riscontro erano altra roba.

Io mi sento proprio tranquilla nel mettere questo tipo di esperienze  (le allucinazioni da disturbi del sonno) tra quelle non degne di nota. Cioè si, ci si può fare scena, letteratura, ma finisce lì.

Poi non so, per me la condivisione è tutto. Io a me stessa da sola non credo mai. Anzi, da sola, manco mi conoscerei, mi riconoscerei.

 

Link to comment
Share on other sites

Capisco il vostro punto di vista, ma quella che si sperimenta durante la paralisi cosciente del sonno, per quanto ci si possa sentire svegli e lucidi, per quanto si possa essere a contatto con la realtà, ci si trova ancora nello stato di sonno REM 

Come ha detto @Pandora l'EEG del sonno REM parrebbe identico a quello della normale veglia vigile, ma il cervello è come bloccato, è ancora per conto suo. Durante la paralisi del sonno, anche nella condizione più sveglia e lucida, non è possibile formulare pensieri logici e ragionevolmente razionali, non è possibile accedere attivamente alla memoria, questo perché il conscio è assente

Edited by tornado
🙏🏼
Link to comment
Share on other sites

10 ore fa, malia ha scritto:

Non devi piegare niente. Trovare dei tratti osservabili da tutti, quindi condivisibili, in tutte le nostre esperienze al limite, prima di tutto non è piegare; è una risorsa, un mezzo, che forse diamo per scontato,  é un dovere che abbiamo verso noi stessi, perchè senza condivisione siamo niente. Che te ne fai di un'esperienza che non puoi condividere? Niente.

Pensa a quanta frustrazione hai provato quando avresti voluto ma non hai potuto condividere alcune tue esperienze.

Io so che le cose di cui abbiamo avuto riscontro (io e te, in questo caso) non erano  quelle che io definisco allucinazioni, quelle con le paralisi bla bla; se ci ripensi, le cose di cui abbiamo avuto riscontro erano altra roba.

Io mi sento proprio tranquilla nel mettere questo tipo di esperienze  (le allucinazioni da disturbi del sonno) tra quelle non degne di nota. Cioè si, ci si può fare scena, letteratura, ma finisce lì.

Poi non so, per me la condivisione è tutto. Io a me stessa da sola non credo mai. Anzi, da sola, manco mi conoscerei, mi riconoscerei.

 

L’esigenza dell’esperienza interiore non è affatto la condivisione, ma l’accrescimento interiore, condividerla è solo un vezzo, ma soprattutto non ho mai detto di non trovare importante la condivisione, altrimenti non apparterrei ad una fratellanza, ho detto, semmai, che per me (per me personalmente) questo non è il mezzo giusto per la condivisione di questo tipo di esperienze, ma ripeto, per me. E non mi sento affatto frustrato, perché ho appunto modo di condividere in un contesto diverso, non migliore e non peggiore, ma diverso. 
 

sono una persona molto pragmatica e se non trovo utile una cosa, la scarto; se andassi a fare un prelievo del sangue per sapere se ho un’infezione e la risposta del laboratorio fosse:

ma è sicuro che questo sia il suo sangue?

ma proprio sicuro?

sicuro che non sia sangue di maiale? No perché il sangue di maiale e quello umano hanno una certa compatibilità?

mi ricrederei sull’utilità di quel laboratorio, non sull’utilità di tutti i laboratori ne tanto meno dell’utilità delle analisi del sangue, ne dell’utilità della medicina. 
 

È solo una questione di punti di vista. In amicizia. 

  • Like 1
Link to comment
Share on other sites

10 ore fa, tornado ha scritto:

Capisco il vostro punto di vista, ma quella che si sperimenta durante la paralisi cosciente del sonno, per quanto ci si possa sentire svegli e lucidi, per quanto si possa essere a contatto con la realtà, ci si trova ancora nello stato di sonno REM 

Come ha detto @Pandora l'EEG del sonno REM parrebbe identico a quello della normale veglia vigile, ma il cervello è come bloccato, è ancora per conto suo. Durante la paralisi del sonno, anche nella condizione più sveglia e lucida, non è possibile formulare pensieri logici e ragionevolmente razionali, non è possibile accedere attivamente alla memoria, questo perché il conscio è assente

Abbi pazienza, ma ciò non è vero.

Durante una paralisi è possibile, almeno per quanto mi riguarda:

- accorgersi di essere in paralisi, quindi accedere alla memoria di esperienze passate 

- ricordarsi che il fenomeno durerà poco e cercare di mantenere la calma e avere pazienza, quindi formulare pensieri lucidi e ragionevoli

- mettere in pratica lezioni/insegnamenti/ tecniche apprese in passato (mi è capitato di voler recitare una preghiera a mente, o di fare appello alla mia capacità di osservare il pensiero per non essere invasa dalle sensazioni), quindi di nuovo accesso alla memoria

- prendere decisioni (ad esempio decidere di uscire dal corpo), quindi è possibile agire secondo una propria volontà

In alcuni casi le differenze con lo stato di veglia sono praticamente assenti a livello di coscienza, l'unica differenza sta nell'impossibilità di muovere il corpo. 

  • Love 2
  • Like 1
Link to comment
Share on other sites

14 ore fa, tornado ha scritto:

l'EEG del sonno REM parrebbe identico a quello della normale veglia vigile

ma il cervello è come bloccato, è ancora per conto suo.

Durante la paralisi del sonno, anche nella condizione più sveglia e lucida,

non è possibile formulare pensieri logici e ragionevolmente razionali,

non è possibile accedere attivamente alla memoria,

questo perché il conscio è assente

Non sono un’esperta.

Ma secondo me stai confondendo le caratteristiche 

- del sonno REM comune nel quale si è semplicemente persi e non si ha nessun accesso al conscio.

- con le caratteristiche delle paralisi che possono avvenire durante il sonno REM nelle quali si è consapevoli, si ha accesso al conscio, alla memoria, e alla percezione di se stessi.

Fermo restando che l’EEG sia identico a quello della veglia in entrambi i casi,

qui sta parlando proprio delle paralisi coscienti, non dei comuni sogni deliranti del sonno REM.

Il problema dell’infilare qualsiasi fenomeno avvenga durante il sonno REM all’interno di una spiegazione generica, invece, è proprio che durante le paralisi, diversamente da quanto succede generalmente durante la fase REM, si è lucidi, si è consapevoli, sappiamo esattamente chi siamo ed attingiamo sia alla memoria che alla cognizione di causa.

In poche parole: si è presenti a se stessi.

Per cui dire “naaa non si è presenti a se stessi perché avvengono durante il sonno REM nel quale non è possibile essere presenti a se stessi”

sta rifiutando a priori l’osservazione di un fenomeno -cioè la consapevolezza- negandola in quanto non spiegabile dalla legge generica già nota.

Andrebbe sempre ricordato, invece, che  “il ciclo conoscitivo induttivo, prima di arrivare alla stesura di una legge scientifica, parte dall'osservazione di un fenomeno”.

Affermare che il fenomeno non esista, non è molto convincente. Secondo la mia idea.

  • Love 2
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Restore formatting

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


  • Recently Browsing

    • No registered users viewing this page.
×
×
  • Create New...