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Psicologia della scienza


passworld

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Si parla spesso di "filosofia della scienza" ma mai di "psicologia della scienza": come mai?

Secondo me per uno strano e ingiustificato  "rispetto" che può significare "idealizzazione di scienze e scienziati" ma anche "omertà"...

La psicologia della scienza può essere impietosa e non rassicurante specialmente quando sposta il tiro dalla "scienza" agli "scienziati" :

a) quali sono le reali motivazioni  perle quali una persona diventa uno scienziato?

b) quali sono i suoi obiettivi e aspettative?

c)in che modo usa la scienza e sè stesso per raggiungerli?

Questi tre interrogativi  possono chiarire l'essenziale di una persona circa scienza e lavoro scientifico.

In molti casi, se fossero stati chiariti subito, il mondo avrebbe evitato fiumi di parole, torrenti di violenza e dolori.

 

 

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L'uomo cerca certezze. E siccome non c'è più religione, ecco che divinizza gli scienziati. Questi, implicitamente diventano infallibili anche se nessuno lo dice apertamente. "La scienza non è un'opinione", si giustificano così. In realtà si confonde scienza (metodo) con scienziato (chi applica o non applica un metodo) e si confonde la conoscenza con la teoria di questo o quello. Nessuno fa, o si fa, quelle tre domande, perché le risposte farebbero crollare la mitologia "scientifica", che sepur genera molti danni al genere umano, comunque sostiene psicologicamente la gente alla deriva priva di punti di riferimento, sostituendosi a Zeus o Natura, non più considerati Divinità...

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6 ore fa, passworld ha scritto:

a) quali sono le reali motivazioni  perle quali una persona diventa uno scienziato?

b) quali sono i suoi obiettivi e aspettative?

c)in che modo usa la scienza e sè stesso per raggiungerli?

Questa non è psicologia della scienza ma psicologia degli scienziati, appunto. La psicologia può essere applicata solo agli esseri umani poiché dotati di psiche. Per questo motivo non esiste la psicologia della scienza, a mio avviso.

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esattamente cosa sarebbe uno scienziato? fingiamo di essere negli anni 90 e di rinnovare la carta di identita' nel nostro triste comune di residenza..... cosa devo "fare" (o meglio in che lavoro devo essere impiegato) per far scrivere professione scienziato? e' una domanda che mi sono sempre fatto ma da un paio d'anni mi attanaglia perche' questi "scienziati" sembrano essere diventati troppo importanti e prepotenti per i miei gusti.... ma se seguo la logica forse sono uno scienziato anche io.... ovviamente senza essere considerato tale.... e li il dubbio diventa quasi certezza... come si diventa scienziati? 😅

io sono uno scienziato?

loro sono degli scienziati?

chi decide chi e' o non e' uno scienziato?

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"scienziato" significa, in pratica, "fatto di scienza".

"fatto" in senso ironico, perchè la scienza agisce sulla mente degli scienziati e della gente comune come una "droga leggera".

Serio, perchè l'abito mentale scientifico rigoroso fa di una persona un  professionista della ricerca e sperimentazione.

 

 

 

 

Il 25/9/2023 at 09:32, Spinoza ha scritto:

 

 

 

18 ore fa, cincin ha scritto:

Questa non è psicologia della scienza ma psicologia degli scienziati, appunto. La psicologia può essere applicata solo agli esseri umani poiché dotati di psiche. Per questo motivo non esiste la psicologia della scienza, a mio avviso.

In questo caso si.

Io penso però che sia la scienza stessa ad esercitare un'attrazione sulla mente umana.

Questa attrazione non è sempre cosciente e talvolta presenta o suscita strane motivazioni.

Quindi, oltre che per gli scienziati, io propongo una psicologia della scienza che chiarisca questo aspetto in termini relativi e generali(!)

 

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7 ore fa, passworld ha scritto:

Questa attrazione non è sempre cosciente e talvolta presenta o suscita strane motivazioni.

Secondo me l'attrazione é consapevole e la motivazione é che la scienza ci ha permesso di viaggiare, usare il cellulare, guardare un film alla TV, salvarci dopo un incidente, far procreare a chi ha problemi, ecc.ecc.ecc.

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bisogna distinguere tra l' interesse profondo per la scienza e gli effetti che la scienza ha sulla massa.

Inoltre bisogna parlare dell'uso della scienza in condizioni critiche come, ad esempio, la pandemia.

 

Se la scienza fosse una religione attuale moderna e avesse davvero un Dio dal volto umano,  la preferirei a quella tradizionale e accreditata sbandierata come chissá che cosa e, poi, di fatto, impotente o insufficiente di fronte a molti problemi di salute e non.

Scienza e scienziati servono all'umanità e servono l'umanitã: non si facciano servire.

 

Edited by passworld
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Il 30/9/2023 at 10:17, passworld ha scritto:

Se la scienza fosse una religione attuale moderna e avesse davvero un Dio dal volto umano,  la preferirei a quella tradizionale e accreditata sbandierata come chissá che cosa e, poi, di fatto, impotente o insufficiente di fronte a molti problemi di salute e non.

Se la scienza fosse una religione non sarebbe scienza. É grazie alla scienza (e non la religione) che ci possiamo permettere di scrivere attraverso un cellulare su questo forum; é attraverso la scienza che possiamo andare sulla luna; é attraverso la scienza che salviamo le persone da difetti congeniti o traumi da incidenti. Ecc. ecc.ecc.

Per tornare alla psicologia degli scienziati (e non della scienza) per me non esiste alcuna psicologia ma solo predisposizione naturale alle materie scientifiche come altri ce l'hanno per  materie umanistiche. O altri che non hanno né l'una né l'altra e non proseguono gli studi. 

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invece di parlare attraverso un cellulare, forse potremmo parlare in un modo più  diretto e umano.Questo se la scienza invece delle vie che ha scelto , avesse seguito la via dell'essere e della umanizzazione piena invece di quella dell'avere e della macchinizzazione .

Se la cosa ti può consolare, però,  vedrai che tra dieci o vent'anni non si parlerà più attraverso le macchine e non si vivrà più  dipendenti da macchine e tecnologie 

Perchè?

1) le persone saranno diventate simili alle macchine

2)quindi vivranno e comunicheranno di conseguenza

3)le macchine saranno diventate super  intelligenti e indispensabili quindi la gente ne sarà di fatto, "figlia", "succube", "dipendente" e ....perfino....amante virtuale.

A meno che la natura si decida...secondo me lo farà quanto prima.  

 

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10 minuti fa, passworld ha scritto:

invece di parlare attraverso un cellulare, forse potremmo parlare in un modo più  diretto e umano.Questo se la scienza invece delle vie che ha scelto , avesse seguito la via dell'essere e della umanizzazione piena invece di quella dell'avere e della macchinizzazione .

Se la scienza avesse fatto questo non sarebbe scienza. 

Ad ogni modo puoi sempre rifiutare tutto ciò che ti offre la scienza: cellulare (e invece mi pare tu lo usi), aerei, treni, auto, lavatrice, TV, supermercati, ecc.ecc.ecc. E tornare nelle caverne o sugli alberi. Nessuno ti obbliga ad utilizzare la scienza.

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che livello di risposte dai?

Che centra il rifiuto totale con una  selezione personale ?

Io sono cresciuta in una famiglia povera con l'essenziale, in un paese rurale di gente povera . Io non ci frobto neanche il nostro spessore umano,la socializzazione di bambini, giovani,adulti e vecchi,il comunicare personale e personalizzato con il residuato umano attuale.Per quanto riguarda poi la comunicazione,un passero supera l'essere umano in spontaneitã , naturalezza, simpatia e perfino empatia.

E quando io me li trovo intorno, li vedo "uguali" come apparenza e per quello che ho detto prima ma sensibilmente diversi , nel contempo,nell' atteggiamento. 

Quindi, la specie dei passeri supera quella umana senza alcun problema  al punto che Cristo potrebbero dire:"È più facile che tutti i  passeri passino insieme  per la porta dei cieli che un solo pollo o una sola gallina  umana(per non parlare di tacchini, pavoni....)"

Con questo, passo ad altri thread per carità cristiana.

   

 

 

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1 ora fa, passworld ha scritto:

Io sono cresciuta in una famiglia povera con l'essenziale, in un paese rurale di gente povera . Io non ci frobto neanche il nostro spessore umano,la socializzazione di bambini, giovani,adulti e vecchi,il comunicare personale e personalizzato con il residuato umano attuale.Per quanto riguarda poi la comunicazione,un passero supera l'essere umano in spontaneitã , naturalezza, simpatia e perfino empatia.

E che c'entra tutto questo con la scienza da accusare? C'è la natura, c'è l'umanità, c'è la scienza. La scienza fa il suo mestiere e non può lavorare diversamente. Sta poi alla politica fare in modo che la vita sociale delle persone sia la migliore. E sta anche all'individuo.

Il ragionamento è che non si può accusare la scienza di non essere non so cosa e ogni giorno avvalersi della scienza. In tutte le cose che facciamo. Questo non è coerenza.

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Il 27/9/2023 at 12:06, passworld ha scritto:

Si parla spesso di "filosofia della scienza" ma mai di "psicologia della scienza": come mai?

Secondo me per uno strano e ingiustificato  "rispetto" che può significare "idealizzazione di scienze e scienziati" ma anche "omertà"...

La psicologia della scienza può essere impietosa e non rassicurante specialmente quando sposta il tiro dalla "scienza" agli "scienziati" :

a) quali sono le reali motivazioni  perle quali una persona diventa uno scienziato?

b) quali sono i suoi obiettivi e aspettative?

c)in che modo usa la scienza e sè stesso per raggiungerli?

Questi tre interrogativi  possono chiarire l'essenziale di una persona circa scienza e lavoro scientifico.

In molti casi, se fossero stati chiariti subito, il mondo avrebbe evitato fiumi di parole, torrenti di violenza e dolori.

 

 

la scienza è esatta codificata con cromosomi e bit, la psicologia è una scienza inesatta ed imprecisa e per questo un'analisi psicologica/psichiatrica richiede anni

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Il 1/10/2023 at 17:19, cincin ha scritto:

E che c'entra tutto questo con la scienza da accusare? C'è la natura, c'è l'umanità, c'è la scienza. La scienza fa il suo mestiere e non può lavorare diversamente. Sta poi alla politica fare in modo che la vita sociale delle persone sia la migliore. E sta anche all'individuo.

Il ragionamento è che non si può accusare la scienza di non essere non so cosa e ogni giorno avvalersi della scienza. In tutte le cose che facciamo. Questo non è coerenza.

Il mondo gira all inverso. Non sono d accordo. 

"S'immerse all'interno della vasca riponendo totale fiducia nel potere della piena opera.
Nel vento e nel suo farsi moto;
Nella terra e nella sua conduttività;
Nel fuoco e nel suo calore;
Nell'acqua e nel suo essere corrente. 
Intonó un canto e dalla parola fu trasportato e con solenne attesa si dispose a ricevere i doni e la grazia offerti dal calice del suo stesso altare. 
Di unico suono tutto il tempio si rivestì e la grande divinità si sollevò in cielo. Così mise i suoi abiti, e colmo di regalità salutó il popolo in segno di rispetto e gratitudine, e verso l'orizzonte pregno d'immortalità si ridiresse."

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