Karver Posted March 5 Share Posted March 5 riprendo questa vecchia discussione del forum deceduto per riportarla nel nuovo forum dunque partiamo dal presupposto che io al mattino mi sveglio sempre con la vista un po' troppo dilatata saranno i farmaci che mi fanno dormire troppo infatti io non mi sveglio la mattina presto ma mi sveglio sempre dopo mezzo giorno però ho constatato che il caffè mi riaggiusta i riflessi visivi e mi da la spinta per riorganizzarmi lo fa anche l'acqua calda e il limone sempre con lo zucchero cosa ne pensate della sua potenza? Una vecchia zia di mia madre mi insegnò a bere il caffè nel lontano 2012-2013 quando io avevo 20 anni circa disse che faceva bene al cuore io da quel momento lo bevo non tutti i giorni ma quando mi ricordo mi faccio una tazza e mezza quando andavo in vacanza invece alle ripetizioni di matematica tra il caffè e il succo di frutta preferivo il succo di frutta perchè volevo fare quello fuori moda però non è una moda bere il caffè io direi che sia importante sauro claudio e mario nel vecchio forum ne parlavano bene vorrei riapprofondire grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dodecaedra Posted March 6 Share Posted March 6 Io vorrei approfondire, a senso compiuto, il significato di "vista dilatata". 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mario61 Posted March 6 Share Posted March 6 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Karver Posted March 8 Author Share Posted March 8 ma io non ne faccio un abuso io prendo caffè solo quando dormo molto ci sono periodi per esempio che preferisco prendere succhi di frutta o gatorade o yogurt al posto del caffè ripeto quando la mia concentrazione è bassa e ho una visione quasi dissociata o pupille dilatate cioè non metto a fuoco quello che vedo mi preparo questa sostanza oppure visto che si parla della cafferina la sostituisco alla pepsi cola però bevo anche acqua eh quando vedo che bevo troppo cose che non siano acqua e l'urina è scura inizio a bere acqua come 2-3 giorni fa vidi che l'urina era chiara a causa di aver bevuto tant'acqua in due-tre ore il corpo ha bisogno di tutto senza andare nell'abuso per esempio parlando di eccessi io fino a due anni fa consumavo tante arance tant'è che mi risparmiavo gli acciacchi invernali ultimamente ho ridotto il consumo perchè il mio corpo è come se si fosse abituato e le rifiuta pure perchè sono pesanti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mysteria DeMornay Posted March 8 Share Posted March 8 Come in tutte le cose, basta non eccedere. Il caffè pare, in effetti, abbia qualità antiossidanti, pertanto preverrebbe le patologie dell'endotelio, cioè della parte più interna delle arterie. Di contro, la caffeina aumenta la frequenza cardiaca e l'eccitabilità cardiaca. In persone predisposte provoca tachicardia, extrasistoli banali, specie se assunto a digiuno oppure con acqua (a parità di caffeina, bere un caffè ristretto o allungato con un intero chicchiere d'acqua in quest'ultimo caso l'effetto tachicardizzante è più intenso e veloce, esattamente come avviene con il vino "annacquato"). Inoltre certo è che rappresenta uno dei primi alimenti sconsigliati per chi soffre di gastrite, reflusso e altre patologie gastriche. Quote 𝐸𝑛𝑐𝑜𝑢𝑛𝑡𝑒𝑟𝑠 𝑎𝑟𝑒 𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑏𝑢𝑡 𝑡ℎ𝑒𝑦 𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑎𝑙, 𝑎𝑛𝑑 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑠 𝑤ℎ𝑒𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑙𝑖𝑔ℎ𝑡 𝑚𝑒𝑒𝑡𝑠 𝑡ℎ𝑒 𝑑𝑎𝑟𝑘𝑛𝑒𝑠𝑠, 𝑏𝑜𝑡ℎ 𝑠𝑖𝑑𝑒𝑠 𝑤𝑖𝑙𝑙 𝑑𝑜 𝑤𝑒𝑙𝑙 𝑡𝑜 𝑟𝑒𝑓𝑟𝑎𝑖𝑛 𝑓𝑟𝑜𝑚 𝑟𝑒𝑝𝑒𝑙𝑙𝑖𝑛𝑔 𝑒𝑎𝑐ℎ 𝑜𝑡ℎ𝑒𝑟 𝑏𝑎𝑐𝑘 𝑖𝑛𝑡𝑜 𝑡ℎ𝑒 𝑢𝑛𝑎𝑣𝑜𝑖𝑑𝑎𝑏𝑙𝑒 𝑣𝑜𝑖𝑑 𝑤ℎ𝑖𝑐ℎ 𝑠𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑒𝑠 𝑡ℎ𝑒𝑚. Link to comment Share on other sites More sharing options...
mario61 Posted March 8 Share Posted March 8 EFFETTI DEL CONSUMO ABITUALE DI CAFFÈ SUGLI INCIDENTI DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI, ARITMIE E MORTALITÀ: RISULTATI DALLA BIOBANCA DEL REGNO UNITOhttps://www.jacc.org/doi/10.1016/S0735-1097(22)02446-9 J Am Coll Cardiol . 2022 marzo 79 (9_Supplemento) 1455 L'assunzione regolare di caffè, in particolare a 2-3 tazze al giorno, è stata associata a significative riduzioni di incodenza di aritmie, CVD (malattie c-vascolari) e mortalità cardiovascolare/per tutte le cause. L'assunzione giornaliera di caffè dovrebbe essere considerata parte di una dieta sana. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mario61 Posted March 8 Share Posted March 8 Gli effetti chemiopreventivi degli acidi clorogenici, composti fenolici nel caffè, contro l'infiammazione, il cancro e le malattie neurologiche Molecules 2023, 28(5), 2381; https://doi.org/10.3390/molecules28052381 4 marzo 2023 Le prove attuali suggeriscono che il consumo di caffè è associato a un ridotto rischio di infiammazione, vari tipi di cancro e alcune malattie neurodegenerative. Tra i vari costituenti del caffè, i fitochimici fenolici, più specificamente gli acidi clorogenici, sono i più abbondanti e ci sono stati molti tentativi di utilizzare l'acido clorogenico del caffè per la prevenzione e la terapia del cancro. Per il suo benefico effetto biologico sul corpo umano, il caffè è considerato un alimento funzionale. Studi epidemiologici hanno dimostrato che il consumo di caffè riduce il rischio di malattie neurologiche, tra cui il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson. Ad esempio, il consumo di caffè ha migliorato il deterioramento cognitivo indotto dal morbo di Alzheimer. Un altro rapporto ha mostrato un'associazione negativa tra il consumo moderato di caffè e il rischio di disturbi cognitivi legati all'età e il morbo di Parkinson. Il consumo di caffè è stato anche collegato a potenziali benefici per la salute come conseguenza dei loro effetti chemiopreventivi e antinfiammatori. È stato suggerito che la riduzione dell'infiammazione durante la somministrazione di caffè sia attribuita alle proprietà antiossidanti di alcuni ingredienti del caffè. Inoltre, le prove attuali suggeriscono che il consumo di caffè è associato a un ridotto rischio di cancro al fegato, ai reni e, in misura minore, al seno in premenopausa e al colon-retto, mentre non è correlato ai tumori della prostata, del pancreas e delle ovaie. Sebbene esistano diversi meccanismi biologici plausibili in base ai quali il consumo di caffè potrebbe influenzare il rischio di cancro al seno, le prove epidemiologiche sono limitate. Nkondjock et al. ha valutato l'associazione tra consumo di caffè e rischio di cancro al seno tra le donne ad alto rischio portatrici di mutazioni dei geni di suscettibilità al cancro al seno (BRCA), e i risultati hanno suggerito che non solo è improbabile che il caffè sia dannoso, ma anche che alti livelli di consumo di caffè possono essere collegati a una riduzione rischio di cancro al seno. Il caffè esibisce una varietà di effetti positivi sul sistema immunitario regolando l'infiammazione esibendo effetti antitumorali e inibendo la progressione di diverse patologie delle malattie neurodegenerative. In particolare, i composti fenolici ricchi di caffè sono considerati le principali sostanze che esibiscono questi effetti. In particolare, il consumo quotidiano di acidi clorogenici attraverso la dieta di una tazzina di caffè ha già dimostrato il suo grande potenziale. Di conseguenza, ora che abbiamo sfruttato le prove frammentarie degli effetti benefici del caffè nella presente recensione, è estremamente importante stabilire la conoscenza più approfondita che spiega il meccanismo molecolare alla base degli effetti benefici del caffè.Come fonte di agenti antinfiammatori, antitumorali e anti-neurodegenerativi, una tazza di caffè è molto promettente come una sorta di nutraceutico nel perseguimento di una vita umana sana. Gli alimenti funzionali ei loro ingredienti bioattivi sono all'interfaccia tra nutrizione e farmaceutica e apriranno la porta alla ricerca di nuovi interventi terapeutici per la prevenzione delle malattie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mario61 Posted March 15 Share Posted March 15 Un livello elevato di caffeina nel sangue potrebbe ridurre la quantità di grasso corporeo di una persona e il rischio di diabete di tipo 2, suggerisce una ricerca pubblicata sulla rivista ad accesso aperto BMJ Medicine. https://bmjmedicine.bmj.com/content/2/1/1 La ricerca pubblicata in precedenza indica che bere 3-5 tazze di caffè al giorno, una ricca fonte di caffeina, è associato a un minor rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari, osservano i ricercatori. Una tazza di caffè media contiene circa 70-150 mg di caffeina. Ma la maggior parte della ricerca pubblicata fino ad oggi ha riguardato studi osservazionali, che non possono stabilire in modo affidabile effetti causali, a causa degli altri fattori potenzialmente influenti coinvolti, sottolineano i ricercatori. Inoltre, è difficile districare eventuali effetti specifici della caffeina dagli altri composti inclusi nelle bevande e negli alimenti contenenti caffeina, aggiungono. Per cercare di superare questi problemi, i ricercatori hanno utilizzato la randomizzazione mendeliana per scoprire quale effetto hanno livelli più elevati di caffeina nel sangue sul grasso corporeo e sui rischi a lungo termine del diabete di tipo 2 e delle principali malattie cardiovascolari: malattia coronarica, ictus, insufficienza cardiaca e irregolarità. ritmo cardiaco (fibrillazione atriale).Le persone portatrici di varianti genetiche associate a un metabolismo più lento della caffeina bevono, in media, meno caffè, ma hanno livelli più elevati di caffeina nel sangue rispetto alle persone che la metabolizzano rapidamente per raggiungere o mantenere i livelli richiesti per i suoi effetti stimolanti. I risultati dell'analisi hanno mostrato che livelli più elevati di caffeina nel sangue previsti geneticamente erano associati a peso inferiore (BMI) e grasso corporeo.; livelli più elevati di caffeina nel sangue geneticamente predetti sono stati anche associati a un minor rischio di diabete di tipo 2. I ricercatori hanno quindi utilizzato la randomizzazione mendeliana per esplorare ulteriormente la misura in cui qualsiasi effetto della caffeina sul rischio di diabete di tipo 2 potrebbe essere guidato principalmente dalla concomitante perdita di peso; i risultati hanno mostrato che la perdita di peso ha guidato quasi la metà (43%) dell'effetto della caffeina sul rischio di diabete di tipo 2. Non sono emerse forti associazioni tra i livelli di caffeina nel sangue predetti geneticamente e il rischio di uno qualsiasi degli esiti di malattie cardiovascolari studiate. E' noto che la caffeina aumenta il metabolismo, aumenta la combustione dei grassi e riduce l'appetito e si stima che un'assunzione giornaliera di 100 mg aumenti il dispendio energetico di circa 100 calorie al giorno, il che potrebbe di conseguenza ridurre il rischio di sviluppare obesità. "Studi controllati randomizzati sono giustificati per valutare se le bevande contenenti caffeina non calorica possano svolgere un ruolo nella riduzione del rischio di obesità e diabete di tipo 2". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
cincin Posted March 16 Share Posted March 16 Il 5/3/2023 at 16:29, Karver ha scritto: riprendo questa vecchia discussione del forum deceduto per riportarla nel nuovo forum dunque partiamo dal presupposto che io al mattino mi sveglio sempre con la vista un po' troppo dilatata saranno i farmaci che mi fanno dormire troppo infatti io non mi sveglio la mattina presto ma mi sveglio sempre dopo mezzo giorno però ho constatato che il caffè mi riaggiusta i riflessi visivi e mi da la spinta per riorganizzarmi lo fa anche l'acqua calda e il limone sempre con lo zucchero cosa ne pensate della sua potenza? Una vecchia zia di mia madre mi insegnò a bere il caffè nel lontano 2012-2013 quando io avevo 20 anni circa disse che faceva bene al cuore io da quel momento lo bevo non tutti i giorni ma quando mi ricordo mi faccio una tazza e mezza quando andavo in vacanza invece alle ripetizioni di matematica tra il caffè e il succo di frutta preferivo il succo di frutta perchè volevo fare quello fuori moda però non è una moda bere il caffè io direi che sia importante sauro claudio e mario nel vecchio forum ne parlavano bene vorrei riapprofondire grazie Per quanto mi riguarda ho sospeso la caffeina, prendo solo caffè decaffeinato. Saltuariamente prendo la caffeina. A me altera il sonno e mi induce la sindrome delle gambe senza riposo. In linea di massima non sono molto propensa a qualcosa che rende dipendenti; la caffeina è tra questi. Per stare bene in salute io mi affido a un sano stile di vita: dieta, attività fisica regolare, meditazione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Karver Posted March 16 Author Share Posted March 16 io la sindrome delle gambe senza riposo ce l'avevo già quando non prendevo caffeina ma sembra che ultimamente o forse perchè sono poco sensibile o forse l'ho superata in qualche modo graze alla cura dell'asl o o qualche alleato del sonno, sia scomparsa io ti ripeto che non posso andare in giro a fare attività fisica perchè devo prima riabilitarmi poi sbloccare la volontà per giungere in altri spazi e tempi qundi mi alleno con la visualizzazione ma sembra che quanda dico queste cose da anni non sia creduto ho poca energia per camminare e mi pesa la testa con la terapia curativa sto iniziando anche grazie al sognare iniziando a sbloccare nuove situazoni le mie dormite prolungate stanno diminuendo per ora perchè mi sento sempre più leggero quindi devo prendere pre forza sostante eccitanti se devo bere acqua del rubinetto preferisco stare attento e bere altro come pepsi cola ma senza eccedere se c'è più acqua della bottiglia consumo anche 2-3 bicchieri ogni mezz'ora io faccio un po' il medico di me stesso perchè per fidarmi degli altri in passato ho fatto tante cazzate se devo sbagliare meglio c he mi prenda io la responsabilità il tema potrebbe essere lungo ma chiudo qui perchè sto andando off topic per esempio oggi caffè niente perchè ho dormito tutto il giorno però ho trovato bevande alternative 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mario61 Posted March 28 Share Posted March 28 Una nuova ricerca scientifica studia l'infiammazione e l'insulino-resistenza nei bevitori abituali di caffè per capire come il caffè può ridurre il rischio di diabete di tipo 2 (T2D), mediato da biomarcatori infiammatori nel corpo.Bere solo una tazza di caffè in più al giorno è stato associato a un rischio inferiore del 4-6% di T2D tra i partecipanti a due ampi studi prospettici di coorte, che è stato in parte spiegato da livelli più bassi di infiammazione. Gli esperti ritengono che consumare fino a 400 mg di caffeina (3-5 tazze di caffè) al giorno sia una quantità moderata e sicura per la maggior parte degli adulti. Per le donne in gravidanza o in allattamento, l'assunzione di caffeina dovrebbe essere ridotta a 200 mg al giorno. Il nuovo studio è stato pubblicato su Clinical Nutrition. https://www.clinicalnutritionjournal.com/article/S0261-5614(23)00066-3/fulltext 7/3/2023 Il T2D è in parte considerato una malattia infiammatoria, quindi, studiando l'effetto del caffè sui biomarcatori dell'infiammazione come la proteina C-reattiva (CRP), che aumenta quando c'è infiammazione nel corpo, lo studio ha cercato di comprendere i meccanismi sottostanti che collegano un maggiore consumo di caffè con un minor rischio di T2D. Il consumo giornaliero all'interno della coorte di studio variava da 0 a ~ 6 tazze di caffè al giorno, con risultati che suggeriscono benefici da una tazza in più al giorno indipendentemente dal fatto che gli individui cadessero nella fascia inferiore o superiore di tale intervallo. I dati della coorte della Biobanca del Regno Unito hanno anche suggerito che il modo in cui il caffè viene preparato può influire sui suoi benefici per la salute. Il caffè filtrato o espresso aveva la più forte associazione benefica con un minor rischio di T2D e concentrazioni di CRP. https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2204737?query=featured_home March 23, 2023 N Engl J Med 2023; 388:1092-1100 Consumo di caffè e associazioni con la pressione sanguigna, il colesterolo LDL e le misure ecocardiografiche nella popolazione generalehttps://www.nature.com/articles/s41598-023-31857-5 Nature (Scientific Reports) 22 March 2023 Il consumo di caffè è stato classificato in tre gruppi: < 3 tazze/giorno (basso), 3-4 tazze/giorno (moderato), > 4 tazze/giorno (alto). Nelle analisi di regressione lineare un elevato consumo di caffè era correlato a un più alto colesterolo LDL, tuttavia tali possibili aumenti non sono stati accompagnati da un aumento della prevalenza di malattie cardiovascolari come la malattia coronarica o la malattia delle arterie periferiche. Consumo di caffè moderato e alto correlato con minori valori sistolici e diastolici di pressione sanguigna. In linea con la maggior parte degli studi, non abbiamo rilevato associazioni di consumo di caffè né con fibrillazione atriale né con altri intervalli di tempo ECG misurati I diversi livelli di consumo di caffè non si correlavano né con alcun parametro elettrocardiografico o ecocardiografico studiato né con le principali malattie cardiovascolari prevalenti, tra cui un precedente infarto miocardico e insufficienza cardiaca. In questa analisi, un elevato consumo di caffè era correlato a livelli elevati di colesterolo LDL e pressione arteriosa sistolica e diastolica inferiore. Tuttavia, le principali malattie cardiovascolari, inclusa l'insufficienza cardiaca e i suoi precursori diagnostici, non erano associate al consumo di caffè, suggerendo possibili effetti neutri e controbilancianti del caffè sulla salute cardiovascolare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Oberon Posted April 16 Share Posted April 16 Cosa dice la scienza: Il caffè è composto da oltre 800 elementi volatili, tra cui caffeina e acidi clorogenici. Grazie a una maggiore comprensione della sua farmacologia, la reputazione del caffè è migliorata, rivelando effetti positivi sulla salute. Ad esempio, la caffeina agisce attraverso l'antagonismo dei recettori dell'adenosina, e studi recenti indicano che il caffè può prevenire malattie croniche come il diabete di tipo 2 e patologie epatiche. La maggior parte degli studi non ha trovato un aumento significativo del rischio di malattie cardiovascolari legato al consumo di caffè. Anche il caffè decaffeinato offre benefici simili, suggerendo che altri componenti oltre alla caffeina influenzano positivamente la salute. Per gli adulti che bevono caffè in quantità moderate (3-4 tazze al giorno), vi è poca evidenza di rischi e alcuni benefici per la salute. La caffeina, assorbita in 45 minuti, agisce come antagonista dei recettori dell'adenosina, responsabile delle proprietà stimolanti del caffè. Tra i benefici, vi è un impatto sul sistema cardiovascolare, con un consumo moderato associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari. Tuttavia, un consumo eccessivo non offre vantaggi aggiuntivi. Il caffè ha un effetto protettivo anche sul diabete di tipo 2, con una correlazione inversa tra consumo e rischio di sviluppare la patologia. Questo vale sia per il caffè normale che per quello decaffeinato, suggerendo che altre sostanze, come i polifenoli, siano coinvolte. Inoltre, il caffè ha un impatto positivo sulla salute del fegato, riducendo il rischio di fibrosi epatica, cirrosi e carcinoma epatocellulare. Ancora, non è chiaro se ciò sia dovuto alla caffeina o ad altri componenti come gli acidi clorogenici. Alcuni studi indicano anche un effetto protettivo sulle malattie infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati. Cosa dice Oberon: Il caffè fa male un po' a tutto, in particolare per quanto riguarda patologie infiammatorie intestinali. Anche a piccole dosi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mario61 Posted April 16 Share Posted April 16 Caffè e colite ulcerosa: qual è la relazione? È noto che il caffè ha un impatto sul tratto digestivo. Tuttavia, la ricerca su come questa bevanda può influenzare il rischio di sviluppare UC e la gestione dei suoi sintomi è ancora in evoluzione. Il caffè è una bevanda popolare apprezzata in tutto il mondo. È spesso considerato parte di una dieta sana se consumato con moderazione. Una tazza di caffè contiene caffeina, composti vegetali antiossidanti benefici noti come polifenoli e acidi come l'acido clorogenico La bevanda può aumentare l'acidità di stomaco, portare a bruciore di stomaco, stimolare la defecazione e influenzare il microbioma intestinale, la colonia di microrganismi che risiedono nell'intestino. Alcuni di questi effetti potrebbero spiegare perché la ricerca indica che bere caffè potrebbe proteggerti dallo sviluppo di UC e perché la bevanda potrebbe esacerbare i sintomi per qualcuno che già vive con la condizione. Tuttavia, molto rimane sconosciuto sull'impatto del caffè sull'UC.La ricerca emergente indica che bere caffè non è associato ad un aumentato rischio di sviluppare UC. In effetti, potrebbe persino ridurre il rischio .https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35206479/ È stato anche scoperto che il caffè influisce positivamente sul microbioma intestinale in quanto ha proprietà prebiotiche. In altre parole, il caffè alimenta i batteri buoni nell'intestino e riduce le specifiche dannose dei microbi, supportando così un microbioma sano nell'intestino crasso.Poiché la diarrea è un sintomo comune della CU, tutto ciò che aumenta i movimenti intestinali può essere indesiderabile. Quindi, indipendentemente dal fatto che la colpa sia della caffeina, è meglio evitare il caffè se si soffre di CU e si scopre che peggiora i sintomi e l'eliminazione del caffè può migliorare i sintomi della CU in alcune persone. Gli alimenti zuccherati sono anche nell'elenco dei potenziali alimenti scatenanti della Crohn's & Colitis Foundation. Gli alcoli di zucchero sono anche elencati come potenziali fattori scatenanti della CU e possono indurre la diarrea in alcune persone. Attualmente, il caffè è contrassegnato dai professionisti come una bevanda che potrebbe essere necessario evitare durante una riacutizzazione. Inoltre, si ipotizza che possa scatenare sintomi intestinali indesiderati in alcune persone. Tuttavia, ad oggi, dati minimi supportano o confutano questa posizione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mario61 Posted April 24 Share Posted April 24 L'effetto del caffè/caffeina sull'ileo postoperatorio a seguito di chirurgia colorettale elettiva: una meta-analisi di studi randomizzati controllati International Journal of Colorectal Disease 06 January 2022https://link.springer.com/article/10.1007/s00384-021-04086-3#:~:text=Postoperative coffee or caffeine consumption improved bowel movement and decreased,can prevent or treat POI. L'ileo postoperatorio (POI) è la complicanza più comune della resezione elettiva del colon. È stato riportato che il caffè o la caffeina sono utili per migliorare la funzione gastrointestinale dopo un intervento chirurgico addominale.Il consumo postoperatorio di caffè o caffeina ha migliorato il movimento intestinale e ridotto la durata della degenza ospedaliera nei pazienti sottoposti a chirurgia colorettale elettiva. Questo metodo è sicuro e può prevenire o trattare i POI. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Karver Posted April 27 Author Share Posted April 27 comunque è confermato se non me lo preparo non mi metto in forma mi sono alzato alle 18 solo per prepararmelo è raro che mi alzo in buon umore senza caffè di solito capita quando mi alzo provando amore incondizionato per qualcuno o per più persone Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Karver Posted May 2 Author Share Posted May 2 (edited) https://www.soscuisine.it/blog/caffe-alleato-nemico-intestino/?lang=it#:~:text=La risposta è sì%2C assolutamente,a diarrea e altri disagi. il massimo sarebbe 3 tazze di caffè oltre il quale c'è il limite la soglia velenosa sarebbero 6 tazze di caffè ma io mi chiedo ma chi li beve sei tazze di caffè al giorno se pure uno beve una tazza alle 7 del mattino un altra alle 3 dopo pranzo e un'altra alle 6 prima di cena che problema si può provocare? Edited May 2 by Karver Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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