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riprendo questa vecchia discussione del forum deceduto per riportarla nel nuovo forum

dunque partiamo dal presupposto che io al mattino mi sveglio sempre con la vista un po' troppo dilatata

saranno i farmaci che mi fanno dormire troppo

infatti io non mi sveglio la mattina presto ma mi sveglio sempre dopo mezzo giorno

però ho constatato che il caffè mi riaggiusta i riflessi visivi e mi da la spinta per riorganizzarmi

lo fa anche l'acqua calda e il limone sempre con lo zucchero

cosa ne pensate della sua potenza? Una vecchia zia di mia madre mi insegnò a bere il caffè nel lontano 2012-2013 quando io avevo 20 anni circa

disse che faceva bene al cuore

io da quel momento lo bevo non tutti i giorni ma quando mi ricordo mi faccio una tazza e mezza

quando andavo in vacanza invece alle ripetizioni di matematica tra il caffè e il succo di frutta preferivo il succo di frutta perchè volevo fare quello fuori moda

però non è una moda bere il caffè io direi che sia importante

 

sauro claudio e mario nel vecchio forum ne parlavano bene

 

vorrei riapprofondire

grazie

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ma io non ne faccio un abuso

io prendo caffè solo quando dormo molto

ci sono periodi per esempio che preferisco prendere succhi di frutta o gatorade o yogurt al posto del caffè

ripeto quando la mia concentrazione è bassa e ho una visione quasi dissociata o pupille dilatate cioè non metto a fuoco quello che vedo mi preparo questa sostanza

oppure visto che si parla della cafferina la sostituisco alla pepsi cola

 

però bevo anche acqua eh

quando vedo che bevo troppo cose che non siano acqua e l'urina è scura inizio a bere acqua

come 2-3 giorni fa vidi che l'urina era chiara a causa di aver bevuto tant'acqua in due-tre ore

 

 

il corpo ha bisogno di tutto senza andare nell'abuso

 

per esempio parlando di eccessi

io fino a due anni fa consumavo tante arance tant'è che mi risparmiavo gli acciacchi invernali

ultimamente ho ridotto il consumo

perchè il mio corpo è come se si fosse abituato e le rifiuta pure perchè sono pesanti 

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Come in tutte le cose, basta non eccedere. 

Il caffè pare, in effetti, abbia qualità antiossidanti, pertanto preverrebbe le patologie dell'endotelio, cioè della parte più interna delle arterie.
Di contro, la caffeina aumenta la frequenza cardiaca e l'eccitabilità cardiaca. In persone predisposte provoca tachicardia, extrasistoli banali, specie se assunto a digiuno oppure con acqua (a parità di caffeina, bere un caffè ristretto o allungato con un intero chicchiere d'acqua in quest'ultimo caso l'effetto tachicardizzante è più intenso e veloce, esattamente come avviene con il vino "annacquato"). Inoltre certo è che rappresenta uno dei primi alimenti sconsigliati per chi soffre di gastrite, reflusso e altre patologie gastriche.

𝐸𝑛𝑐𝑜𝑢𝑛𝑡𝑒𝑟𝑠 𝑎𝑟𝑒 𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑏𝑢𝑡 𝑡ℎ𝑒𝑦 𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑎𝑙, 𝑎𝑛𝑑 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑠 𝑤ℎ𝑒𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑙𝑖𝑔ℎ𝑡 𝑚𝑒𝑒𝑡𝑠 𝑡ℎ𝑒 𝑑𝑎𝑟𝑘𝑛𝑒𝑠𝑠, 𝑏𝑜𝑡ℎ 𝑠𝑖𝑑𝑒𝑠 𝑤𝑖𝑙𝑙 𝑑𝑜 𝑤𝑒𝑙𝑙 𝑡𝑜 𝑟𝑒𝑓𝑟𝑎𝑖𝑛 𝑓𝑟𝑜𝑚 𝑟𝑒𝑝𝑒𝑙𝑙𝑖𝑛𝑔 𝑒𝑎𝑐ℎ 𝑜𝑡ℎ𝑒𝑟 𝑏𝑎𝑐𝑘 𝑖𝑛𝑡𝑜 𝑡ℎ𝑒 𝑢𝑛𝑎𝑣𝑜𝑖𝑑𝑎𝑏𝑙𝑒 𝑣𝑜𝑖𝑑 𝑤ℎ𝑖𝑐ℎ 𝑠𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑒𝑠 𝑡ℎ𝑒𝑚. 

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EFFETTI DEL CONSUMO ABITUALE DI CAFFÈ SUGLI INCIDENTI DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI, ARITMIE E MORTALITÀ: RISULTATI DALLA BIOBANCA DEL REGNO UNITO
https://www.jacc.org/doi/10.1016/S0735-1097(22)02446-9
J Am Coll Cardiol . 2022 marzo 79 (9_Supplemento) 1455
L'assunzione regolare di caffè, in particolare a 2-3 tazze al giorno, è stata associata a significative riduzioni di incodenza di aritmie, CVD (malattie c-vascolari) e mortalità cardiovascolare/per tutte le cause.
L'assunzione giornaliera di caffè dovrebbe essere considerata parte di una dieta sana.

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Gli effetti chemiopreventivi degli acidi clorogenici, composti fenolici nel caffè, contro l'infiammazione, il cancro e le malattie neurologiche
Molecules 2023, 28(5), 2381; https://doi.org/10.3390/molecules28052381 4 marzo 2023
Le prove attuali suggeriscono che il consumo di caffè è associato a un ridotto rischio di infiammazione, vari tipi di cancro e alcune malattie neurodegenerative. Tra i vari costituenti del caffè, i fitochimici fenolici, più specificamente gli acidi clorogenici, sono i più abbondanti e ci sono stati molti tentativi di utilizzare l'acido clorogenico del caffè per la prevenzione e la terapia del cancro. Per il suo benefico effetto biologico sul corpo umano, il caffè è considerato un alimento funzionale.
Studi epidemiologici hanno dimostrato che il consumo di caffè riduce il rischio di malattie neurologiche, tra cui il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson. Ad esempio, il consumo di caffè ha migliorato il deterioramento cognitivo indotto dal morbo di Alzheimer. Un altro rapporto ha mostrato un'associazione negativa tra il consumo moderato di caffè e il rischio di disturbi cognitivi legati all'età e il morbo di Parkinson.
Il consumo di caffè è stato anche collegato a potenziali benefici per la salute come conseguenza dei loro effetti chemiopreventivi e antinfiammatori.
È stato suggerito che la riduzione dell'infiammazione durante la somministrazione di caffè sia attribuita alle proprietà antiossidanti di alcuni ingredienti del caffè.
Inoltre, le prove attuali suggeriscono che il consumo di caffè è associato a un ridotto rischio di cancro al fegato, ai reni e, in misura minore, al seno in premenopausa e al colon-retto, mentre non è correlato ai tumori della prostata, del pancreas e delle ovaie. Sebbene esistano diversi meccanismi biologici plausibili in base ai quali il consumo di caffè potrebbe influenzare il rischio di cancro al seno, le prove epidemiologiche sono limitate.
Nkondjock et al. ha valutato l'associazione tra consumo di caffè e rischio di cancro al seno tra le donne ad alto rischio portatrici di mutazioni dei geni di suscettibilità al cancro al seno (BRCA), e i risultati hanno suggerito che non solo è improbabile che il caffè sia dannoso, ma anche che alti livelli di consumo di caffè possono essere collegati a una riduzione rischio di cancro al seno.
Il caffè esibisce una varietà di effetti positivi sul sistema immunitario regolando l'infiammazione esibendo effetti antitumorali e inibendo la progressione di diverse patologie delle malattie neurodegenerative. In particolare, i composti fenolici ricchi di caffè sono considerati le principali sostanze che esibiscono questi effetti.
In particolare, il consumo quotidiano di acidi clorogenici attraverso la dieta di una tazzina di caffè ha già dimostrato il suo grande potenziale.
Di conseguenza, ora che abbiamo sfruttato le prove frammentarie degli effetti benefici del caffè nella presente recensione, è estremamente importante stabilire la conoscenza più approfondita che spiega il meccanismo molecolare alla base degli effetti benefici del caffè.
Come fonte di agenti antinfiammatori, antitumorali e anti-neurodegenerativi, una tazza di caffè è molto promettente come una sorta di nutraceutico nel perseguimento di una vita umana sana. Gli alimenti funzionali ei loro ingredienti bioattivi sono all'interfaccia tra nutrizione e farmaceutica e apriranno la porta alla ricerca di nuovi interventi terapeutici per la prevenzione delle malattie.

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Un livello elevato di caffeina nel sangue potrebbe ridurre la quantità di grasso corporeo di una persona e il rischio di diabete di tipo 2, suggerisce una ricerca pubblicata sulla rivista ad accesso aperto  BMJ Medicine. 
https://bmjmedicine.bmj.com/content/2/1/1
La ricerca pubblicata in precedenza indica che bere 3-5 tazze di caffè al giorno, una ricca fonte di caffeina, è associato a un minor rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari, osservano i ricercatori. Una tazza di caffè media contiene circa 70-150 mg di caffeina.
Ma la maggior parte della ricerca pubblicata fino ad oggi ha riguardato studi osservazionali, che non possono stabilire in modo affidabile effetti causali, a causa degli altri fattori potenzialmente influenti coinvolti, sottolineano i ricercatori.
Inoltre, è difficile districare eventuali effetti specifici della caffeina dagli altri composti inclusi nelle bevande e negli alimenti contenenti caffeina, aggiungono.
Per cercare di superare questi problemi, i ricercatori hanno utilizzato la randomizzazione mendeliana per scoprire quale effetto hanno livelli più elevati di caffeina nel sangue sul grasso corporeo e sui rischi a lungo termine del diabete di tipo 2 e delle principali malattie cardiovascolari: malattia coronarica, ictus, insufficienza cardiaca e irregolarità. ritmo cardiaco (fibrillazione atriale).
Le persone portatrici di varianti genetiche associate a un metabolismo più lento della caffeina bevono, in media, meno caffè, ma hanno livelli più elevati di caffeina nel sangue rispetto alle persone che la metabolizzano rapidamente per raggiungere o mantenere i livelli richiesti per i suoi effetti stimolanti. 
I risultati dell'analisi hanno mostrato che livelli più elevati di caffeina nel sangue previsti geneticamente erano associati a peso inferiore (BMI) e grasso corporeo.; livelli più elevati di caffeina nel sangue geneticamente predetti sono stati anche associati a un minor rischio di diabete di tipo 2.  
I ricercatori hanno quindi utilizzato la randomizzazione mendeliana per esplorare ulteriormente la misura in cui qualsiasi effetto della caffeina sul rischio di diabete di tipo 2 potrebbe essere guidato principalmente dalla concomitante perdita di peso; i risultati hanno mostrato che la perdita di peso ha guidato quasi la metà (43%) dell'effetto della caffeina sul rischio di diabete di tipo 2.
Non sono emerse forti associazioni tra i livelli di caffeina nel sangue predetti geneticamente e il rischio di uno qualsiasi degli esiti di malattie cardiovascolari studiate.
E' noto che la caffeina aumenta il metabolismo, aumenta la combustione dei grassi e riduce l'appetito e si stima che un'assunzione giornaliera di 100 mg aumenti il dispendio energetico di circa 100 calorie al giorno, il che potrebbe di conseguenza ridurre il rischio di sviluppare obesità.
"Studi controllati randomizzati sono giustificati per valutare se le bevande contenenti caffeina non calorica possano svolgere un ruolo nella riduzione del rischio di obesità e diabete di tipo 2".

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Il 5/3/2023 at 16:29, Karver ha scritto:

riprendo questa vecchia discussione del forum deceduto per riportarla nel nuovo forum

dunque partiamo dal presupposto che io al mattino mi sveglio sempre con la vista un po' troppo dilatata

saranno i farmaci che mi fanno dormire troppo

infatti io non mi sveglio la mattina presto ma mi sveglio sempre dopo mezzo giorno

però ho constatato che il caffè mi riaggiusta i riflessi visivi e mi da la spinta per riorganizzarmi

lo fa anche l'acqua calda e il limone sempre con lo zucchero

cosa ne pensate della sua potenza? Una vecchia zia di mia madre mi insegnò a bere il caffè nel lontano 2012-2013 quando io avevo 20 anni circa

disse che faceva bene al cuore

io da quel momento lo bevo non tutti i giorni ma quando mi ricordo mi faccio una tazza e mezza

quando andavo in vacanza invece alle ripetizioni di matematica tra il caffè e il succo di frutta preferivo il succo di frutta perchè volevo fare quello fuori moda

però non è una moda bere il caffè io direi che sia importante

 

sauro claudio e mario nel vecchio forum ne parlavano bene

 

vorrei riapprofondire

grazie

Per quanto mi riguarda ho sospeso la caffeina, prendo solo caffè decaffeinato. Saltuariamente prendo la caffeina. A me altera il sonno e mi induce la sindrome delle gambe senza riposo.

In linea di massima non sono molto propensa a qualcosa che rende dipendenti; la caffeina è tra questi. Per stare bene in salute io mi affido a un sano stile di vita: dieta, attività fisica regolare, meditazione.

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io la sindrome delle gambe senza riposo ce l'avevo già quando non prendevo caffeina

ma sembra che ultimamente o forse perchè sono poco sensibile o forse l'ho superata in qualche modo graze alla cura dell'asl o o qualche alleato del sonno, sia scomparsa

 

io ti ripeto che non posso andare in giro a fare attività fisica perchè devo prima riabilitarmi

poi sbloccare la volontà per giungere in altri spazi e tempi

qundi mi alleno con la visualizzazione

ma sembra che quanda dico queste cose da anni non sia creduto

ho poca energia per camminare

e mi pesa la testa

con la terapia curativa sto iniziando anche grazie al sognare iniziando a sbloccare nuove situazoni

le mie dormite prolungate stanno diminuendo per ora perchè mi sento sempre più leggero

quindi devo prendere pre forza sostante eccitanti

se devo bere acqua del rubinetto preferisco stare attento e bere altro come pepsi cola ma senza eccedere

se c'è più acqua della bottiglia consumo anche 2-3 bicchieri ogni mezz'ora

io faccio un po' il medico di me stesso perchè per fidarmi degli altri in passato ho fatto tante cazzate

se devo sbagliare meglio c he mi prenda io la responsabilità

il tema potrebbe essere lungo ma chiudo qui perchè sto andando off topic

 

per esempio oggi caffè niente perchè ho dormito tutto il giorno

però ho trovato bevande alternative

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  • 2 weeks later...

Una nuova ricerca scientifica studia l'infiammazione e l'insulino-resistenza nei bevitori abituali di caffè per capire come il caffè può ridurre il rischio di diabete di tipo 2 (T2D), mediato da biomarcatori infiammatori nel corpo.
Bere solo una tazza di caffè in più al giorno è stato associato a un rischio inferiore del 4-6% di T2D tra i partecipanti a due ampi studi prospettici di coorte, che è stato in parte spiegato da livelli più bassi di infiammazione.
Gli esperti ritengono che consumare fino a 400 mg di caffeina (3-5 tazze di caffè) al giorno sia una quantità moderata e sicura per la maggior parte degli adulti. Per le donne in gravidanza o in allattamento, l'assunzione di caffeina dovrebbe essere ridotta a 200 mg al giorno.
Il nuovo studio è stato pubblicato su Clinical Nutrition. https://www.clinicalnutritionjournal.com/article/S0261-5614(23)00066-3/fulltext   7/3/2023
Il T2D è in parte considerato una malattia infiammatoria, quindi, studiando l'effetto del caffè sui biomarcatori dell'infiammazione come la proteina C-reattiva (CRP), che aumenta quando c'è infiammazione nel corpo, lo studio ha cercato di comprendere i meccanismi sottostanti che collegano un maggiore consumo di caffè con un minor rischio di T2D.
Il consumo giornaliero all'interno della coorte di studio variava da 0 a ~ 6 tazze di caffè al giorno, con risultati che suggeriscono benefici da una tazza in più al giorno indipendentemente dal fatto che gli individui cadessero nella fascia inferiore o superiore di tale intervallo.
I dati della coorte della Biobanca del Regno Unito hanno anche suggerito che il modo in cui il caffè viene preparato può influire sui suoi benefici per la salute. Il caffè filtrato o espresso aveva la più forte associazione benefica con un minor rischio di T2D e concentrazioni di CRP.

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https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2204737?query=featured_home
March 23, 2023 N Engl J Med 2023; 388:1092-1100

Consumo di caffè e associazioni con la pressione sanguigna, il colesterolo LDL e le misure ecocardiografiche nella popolazione generale
https://www.nature.com/articles/s41598-023-31857-5   Nature (Scientific Reports) 22 March 2023
Il consumo di caffè è stato classificato in tre gruppi: < 3 tazze/giorno (basso), 3-4 tazze/giorno (moderato), > 4 tazze/giorno (alto).
Nelle analisi di regressione lineare un elevato consumo di caffè era correlato a un più alto colesterolo LDL, tuttavia tali possibili aumenti non sono stati accompagnati da un aumento della prevalenza di malattie cardiovascolari come la malattia coronarica o la malattia delle arterie periferiche.
Consumo di caffè moderato e alto correlato con minori valori sistolici e diastolici di pressione sanguigna.
In linea con la maggior parte degli studi, non abbiamo rilevato associazioni di consumo di caffè né con fibrillazione atriale né con altri intervalli di tempo ECG misurati 
I diversi livelli di consumo di caffè non si correlavano né con alcun parametro elettrocardiografico o ecocardiografico studiato né con le principali malattie cardiovascolari prevalenti, tra cui un precedente infarto miocardico e insufficienza cardiaca.
In questa analisi, un elevato consumo di caffè era correlato a livelli elevati di colesterolo LDL e pressione arteriosa sistolica e diastolica inferiore. Tuttavia, le principali malattie cardiovascolari, inclusa l'insufficienza cardiaca e i suoi precursori diagnostici, non erano associate al consumo di caffè, suggerendo possibili effetti neutri e controbilancianti del caffè sulla salute cardiovascolare.

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