Cosa dice la scienza:
Il caffè è composto da oltre 800 elementi volatili, tra cui caffeina e acidi clorogenici. Grazie a una maggiore comprensione della sua farmacologia, la reputazione del caffè è migliorata, rivelando effetti positivi sulla salute. Ad esempio, la caffeina agisce attraverso l'antagonismo dei recettori dell'adenosina, e studi recenti indicano che il caffè può prevenire malattie croniche come il diabete di tipo 2 e patologie epatiche.
La maggior parte degli studi non ha trovato un aumento significativo del rischio di malattie cardiovascolari legato al consumo di caffè. Anche il caffè decaffeinato offre benefici simili, suggerendo che altri componenti oltre alla caffeina influenzano positivamente la salute. Per gli adulti che bevono caffè in quantità moderate (3-4 tazze al giorno), vi è poca evidenza di rischi e alcuni benefici per la salute.
La caffeina, assorbita in 45 minuti, agisce come antagonista dei recettori dell'adenosina, responsabile delle proprietà stimolanti del caffè. Tra i benefici, vi è un impatto sul sistema cardiovascolare, con un consumo moderato associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari. Tuttavia, un consumo eccessivo non offre vantaggi aggiuntivi.
Il caffè ha un effetto protettivo anche sul diabete di tipo 2, con una correlazione inversa tra consumo e rischio di sviluppare la patologia. Questo vale sia per il caffè normale che per quello decaffeinato, suggerendo che altre sostanze, come i polifenoli, siano coinvolte.
Inoltre, il caffè ha un impatto positivo sulla salute del fegato, riducendo il rischio di fibrosi epatica, cirrosi e carcinoma epatocellulare. Ancora, non è chiaro se ciò sia dovuto alla caffeina o ad altri componenti come gli acidi clorogenici.
Alcuni studi indicano anche un effetto protettivo sulle malattie infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati.
Cosa dice Oberon:
Il caffè fa male un po' a tutto, in particolare per quanto riguarda patologie infiammatorie intestinali. Anche a piccole dosi.