Perdonami, ma un sogno è bastato a scombussolarti e farti vacillare inducendoti a credere che lui ti tradisca, sebbene tu in primis abbia affermato che "non fraintendetemi, si comporta benissimo con me"? E, sempre sulla base di un sogno che finora non ha avuto riscontro con la realtà, chiedi a noi - utenti di un forum che non conoscono né te né lui, possiamo solo azzardare ipotesi - suggerimenti su come smascherare un marito la cui unica colpa è forse quella di comportarsi in maniera irreprensibile?
E, ciononostante, mediti pure di sguinzagliare gli investigatori alle sue calcagna? Quali sarebbero gli indizi che ti fanno alimentare così forti sospetti?
Paradossalmente, il tema del tradimento potrebbe essere un buon riferimento per suddividere le persone: ci sono quelle che cercano le prove, quelle che controllano preventivamente, quelle che alla prima avvisaglia - reale o immaginaria - tirano subito i remi in barca e via discorrendo.
Tu sembri appartenere alla categoria di coloro che cercano le prove.
Di conseguenza, perderai una gran quantità di tempo in questa affannosa ricerca senza chiederti, forse, come mai ti attivi e dedichi molto tempo a una minaccia fittizia.
In realtà, questi comportamenti celano le nostre insicurezze "aiutandoci" a riversarle sugli altri, su questioni che, almeno in apparenza, sono controllabili.
Prova a domandare a te stessa come mai in una relazione hai dei timori talmente evidenti e forti da farti vivere male anche quei momenti di cui invece potresti godere con la compagnia e la complicità di tuo marito.
Se fossi in te, escluderei di parlargliene perché quel che emerge, almeno per iscritto, non riguarda una problematica di coppia, bensì individuale (tuo Mina) che, come tale, andrebbe gestita.
Peraltro qualora chiedessi ripetutamente al tuo amato: "Mi tradisci?", sarebbe un ottimo sistema per sfinirlo e spingerlo davvero nelle braccia di un'altra, realizzando così la tua più grande paura (in psicologia prende il nome di "profezia che si autoadempie").
Sospetti, controlli, violazione della privacy sono tutti metodi efficaci per porre fine a un matrimonio, per cui sarebbe opportuno interpellare uno psicologo-psicoterapeuta prima che, continuando così, tu, Mina, finisca proprio dove non vorresti mai arrivare...
Quando inizierai a renderti conto che questo problema ha verosimilmente poco a che vedere con lui, ma molto con te, imboccherai una direzione produttiva.
Fino a quando invece continuerai a pensare che, se lui "resiste", potrebbe avere la coscienza sporca di chi nasconde qualcosa, ti starai sabotando da sola.
Penso sia la decisione migliore non solo per cercare di raggiungere un diverso equilibrio nel rapporto con tuo marito, ma anche e - soprattutto - per risolvere ciò che sta minando la tua serenità.
Ti faccio tanti auguri, se vuoi aggiornaci e comunicaci eventuali novità!