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Sul peccato originale


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9 hours ago, Freya said:

Premesso che non è mia intenzione convincere nessuno, perchè non devo fondare una mia religione,

Si discute per esprimere sé stessi non per fondare un culto, chiaro.

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il Logos non c'entra nulla con la scienza. Tant'è che la scienza può essere assimilata a termini greci diversi dal Logos, che invece indica esclusivamente la ragione, il pensiero o il discorso e non un atto tecnico, manuale o costruttivo.

Il concetto filosofico che c'è dietro al 'Verbo' a mio avviso indica la necessità di rispettare l'ordine naturale delle cose: prima lo 'Spirito'. Ovvero la coscienza/ Essere e il relativo progetto. Poi tutto il resto. La scienza non sono istruzioni su come produrre un microprocessore ad esempio o quali strumenti, metodi, tecniche adoperare per la sua realizzazione pratica, la scienza è semplicemente un metodo che ti permette di avvicinarti alla realtà, sia materiale che spirituale, fuori e dentro di noi. Avvicinarti, nel senso di conoscere e di comprendere. Parlo della vera ricerca scientifica a 360° non del cicap per intenderci. Una volta conosciuto e compreso un fenomeno, eventualmente volendo puoi creare qualcosa (oggetti e soggetti) - ma non è più scienza, è politica. Il Verbo precede sempre la 'materializzazione' dell'idea. O almeno così dovrebbe essere, nelle civiltà evolute guidate dalla saggezza.

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Dal mio punto di vista, e lo dico con la massima onestà possibile, noi siamo come robot privi di reali facoltà mentali e spirituali.

Ci sta se vai a analizzare esclusivamente le 'persone' che, per il momento non si sono riConosciute quindi ignorano gran parte delle nostre funzionalità mentali e spirituali. Il fatto che per risvegliarsi occorre lavorare molto, non significa non avere le potenzialità per compiere quel lavoro. Non tutti gli umani ragionano nello stesso modo, esiste una minoranza totalmente differente, che rappresenta il vero Uomo originario. Sono questi che andrebbero analizzati, i loro 'ragionamenti', il loro comportamento, la loro visione spirituale.

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Il fatto di essere incapaci di governare la mente e non avere di base, nessun contatto cosciente con altri livelli dimensionali, ne è la prova evidente.

Come detto sopra, le facoltà atrofizzate e disattivate, è come non averle del tutto. Se poi la gente per comodità decide di non praticare esercizi spirituali gentilmente proposti dalle cosiddette 'grandi religioni', il cerchio si chiude e quelli sono persi in perpetuo. Ma i ritardatari non fanno testo e non rappresentano nessuno.

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E non penso proprio che questa condizione sia dovuta esclusivamente a influenze sociali, come la politica, il sistema e i poteri forti.

Certo che no, il non progresso e l'involuzione è una precisa scelta dell'individuo; il sistema non è la causa del male ma è un regolatore, un filtro che fa passare i più resilienti, quelli cioè che hanno superato tutti gli attacchi del demonio - per utilizzare il linguaggio mistico...

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Io penso che tutte queste cose riescano ad agire perchè c'è una condizione di fondo che lo consente,

Senza dubbio. Ma non è qualcosa di sbagliato. Non è un bug nel DNA, anzi. Fa parte della perfezione del progetto-uomo che necessariamente deve avere protezioni contro abuso del potere spirituale. Per quale motivo costringere uno, ad avanzare, se costui non desidera avanzare? Farebbe enormi danni a se stesso e all'ambiente.

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ovvero l'ignoranza umana, la non- coscienza.

Chi è ignorante e non-cosciente dimostra che la suddetta protezione automatica si è attivata, il che gli impedisce di sapere, come è giusto che sia. Nelle Scritture è anche spiegato, soprattutto nei libri sapienziali, come quando e in quali umani si attiva la protezione, che praticamente ferma soggetti non idonei. Io non lo vedo come un problema, piuttosto come un vantaggio, per tutti.

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E' proprio questo che ha a che fare con Dio invece. Il resto, che sia avvenuto per mezzo di accidenti o con interventi mirati, non racconta niente sulla natura spirituale dell'uomo, ma può essere una spiegazione su come questa natura spirituale è stata incanalata. Per semplificare, l'intervento alieno, arcontico, o degli Dei, spiega in che modo sono stati creati i contenitori, ma non ciò che vi confluisce e in che modo. Dal mio punto di vista, un ricercatore spirituale, dovrebbe orientarsi verso la comprensione di questo processo, e non adorare i costruttori di un contenitore. Può decidere di averne stima e rispetto, se gli pare, ma considerarli sorgente essi stessi, mi pare una deviazione impropria dell'attenzione.

E se un giorno dovessi scoprire che non c'è nessun Dio? Chi sarebbe allora il 'responsabile' della 'natura spirituale dell'uomo'? Per me la spiritualità è una modalità di Essere, non un 'organo' mistico inserito nell'uomo da Dio. Inoltre se la catena di creazioni sono volontà di Dio, i creatori dove hanno sbagliato nel creare l'uomo? L'uomo, infatti, non è il contenitore ma ben altro. Se qualcuno si sente contenitore, è un problema suo, non è un errore del suo creatore.

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Può essere che sia così, può essere che non sia così. Ciò non rende i creatori di Adamo dei santi.

Dipende se 'Adamo' ( = tutti gli uomini ) considera se stesso un santo visto che non è diverso dal suo creatore. Se gli Uomini sono santi -e perché no?- allora anche i creatori lo sono. Se no, no. La parola 'santo' originariamente aveva il significato di 'sano' / conforme al progetto.

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Non mi risulta. Ma tu sei libero di crederci.

Quando qualcuno vede una fortissima luce (o tanti altri fenomeni 'paranormali') in seguito alla dipartita di un amico o parente, secondo me non è la dimostrazione dell'esistenza di 'anima immortale che continua il suo percorso', bensì comunicazione-visione pedagogica che avrebbe lo scopo di confortare coloro che, pur trovandosi sulla via della giustizia, temono la morte; quindi avrebbe lo scopo di dire agli uomini della Terra che esiste la possibilità della continuità. Ma bisogna chiaramente meritarla. E non spiega come si realizza 'tecnicamente'. Se in modo 'mistico', o 'scientifico'.

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Sono caratteristiche rare, il più delle volte alcuni di questi aspetti (come l'empatia), sono percezioni puramente egoistiche che vengono trasformate in virtù dalla persona che le esercita, per mezzo di una dissonanza cognitiva. Non capisco perchè non si voglia guardare in faccia la realtà, cioè a dire il vero lo capisco perchè. Nello stato ordinario è impossibile osservarsi con sincerità.

Se uno su mille o su diecimila ce la fa, questo cosa ti dice? Che determinate virtù sono presenti oppure assenti nella razza Umana? Anche uno su un miliardo se manifesta certe virtù, in modo sincero e disinteressato, significa che quelle virtù sono parte integrante del DNA umano. Se altri miliardi di umani esercitano il libero arbitrio per dire: 'io non voglio quelle virtù, non mi piacciono', sono affari loro, non riguardano il progetto-uomo, che le prevede. Soltanto se nessuno le avesse allora si potrebbe affermare che il DNA umano è stato progettato per bloccare la spiritualità.

3 hours ago, Menkalinan3 said:

I robot sono macchine inventate dagli uomini, sono tutt' altra cosa rispetto agli umani, anche inconsapevoli, e agli animali.

Un robot avanzato può essere identico all'essere umano (potrebbe fare artista, scienziato, insegnante), potrebbe provare dolore e piacere, potrebbe riprodursi, potrebbe essere fatto anche di materia biologica, potrebbe avere desideri. Potrebbe fare di tutto. Tranne un dettaglio. L'unica cosa che robot non può fare è autoprogrammarsi. Se dovesse fare quello, sarebbe un essere umano. A un determinato robot viene 'detto' cosa può fare e cosa non può fare, viene programmato definitivamente (da altri). L'uomo, invece, oltre a tutto ciò che un robot può fare, può mettere in discussione qualsiasi concetto precedentemente acquisito: può 'autoprogrammarsi', ovvero cambiare completamente il suo percorso di vita ed è quello che viene chiamato libero arbitrio. Un robot viene creato per fare qualcosa e basta. L'uomo viene creato per scegliere -lui stesso- come programmarsi e cosa fare della propria esistenza. Questa è l'unica differenza tra robot e l'umano. Comunque secondo me gli animali sono robot biologici autoriproducibili e non autoprogrammabili. Creati da 'Dio' biblico perché necessari alla 'nuova' natura e come compagnia all'essere umano. L'uomo per 'auto-programmarsi' correttamente, ha bisogno di conoscere la verità sulla realtà che ci circonda dentro e fuori, la verità sulla sua natura. Ecco perché non gli manca l'autocoscienza, lo 'spirito'. Senza un buon livello di intelligenza (capacità di ragionare) e di coscienza (capacità di Essere) non sarebbe possibile, e si sarebbe estinto. Quello che gli animali hanno (l'istinto)  l'uomo deve 'costruire' altrimenti è spacciato. Ma prima di Essere e di ragionare è necessario percepire l'infinito e armonizzarsi con esso, una percezione però che dovrebbe risultare fedele e non distorta per non generare ulteriori illusioni, preconcetti mentali, teorie non rispondenti ai fatti.

18 minutes ago, Pandora said:

Per cui tu fai coincidere la coscienza con l'intelletto? Perché la comprensione è intelletto.

C'è la comprensione della matematica e c'è la comprensione delle realtà spirituali. Per la prima si usano capacità intellettive, per la seconda si usano le capacità dello 'spirito' o dell'Essere/ coscienza superiore. Anche quella è comprensione ma non parte dalla mente.

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13 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Si discute per esprimere sé stessi non per fondare un culto, chiaro.

Il concetto filosofico che c'è dietro al 'Verbo' a mio avviso indica la necessità di rispettare l'ordine naturale delle cose: prima lo 'Spirito'. Ovvero la coscienza/ Essere e il relativo progetto. Poi tutto il resto. La scienza non sono istruzioni su come produrre un microprocessore ad esempio o quali strumenti, metodi, tecniche adoperare per la sua realizzazione pratica, la scienza è semplicemente un metodo che ti permette di avvicinarti alla realtà, sia materiale che spirituale, fuori e dentro di noi. Avvicinarti, nel senso di conoscere e di comprendere. Parlo della vera ricerca scientifica a 360° non del cicap per intenderci. Una volta conosciuto e compreso un fenomeno, eventualmente volendo puoi creare qualcosa (oggetti e soggetti) - ma non è più scienza, è politica. Il Verbo precede sempre la 'materializzazione' dell'idea. O almeno così dovrebbe essere, nelle civiltà evolute guidate dalla saggezza.

Non è proprio così. La scienza studia i fenomeni. Ciò che è trascendente non è un fenomeno, ma è l'assenza di legge e di fenomeno, quindi il più alto livello di conoscenza non è appannaggio della scienza. Si può riconoscere solo mediante l'autoriflessione di sè stesso. 

13 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Ci sta se vai a analizzare esclusivamente le 'persone' che, per il momento non si sono riConosciute quindi ignorano gran parte delle nostre funzionalità mentali e spirituali. Il fatto che per risvegliarsi occorre lavorare molto, non significa non avere le potenzialità per compiere quel lavoro. Non tutti gli umani ragionano nello stesso modo, esiste una minoranza totalmente differente, che rappresenta il vero Uomo originario. Sono questi che andrebbero analizzati, i loro 'ragionamenti', il loro comportamento, la loro visione spirituale.

Ma perchè dovrei concentrarmi su una minoranza infinitesimale della popolazione per esprimere un'opinione generale? 

Prendere l'eccezione e farne la regola non mi pare un buon metodo per spiegare e capire la natura di qualcosa. 

Se l'uomo in genere è così, significa che deve essere così, che è stato progettato così. Oltretutto, quella stessa minoranza di cui parli, non nasce in questo modo (se non in casi eccezionalissimi), ma deve attraversare un percorso lungo e complesso per diventare consapevole, almeno un minimo. Anche questa è la dimostrazione di ciò che sostengo io. 

Tu che ti affidi alla scienza, dovresti, secondo me, leggere qualcosa sulle neuroscienze, per capire come funziona il cervello. Se parli con un neuroscienziato questo ti dirà che l'essere umano è privo di libero arbitrio, che tutto ciò che fa e pensa è già deciso a priori dal suo cervello, è il suo cervello a decidere per lui. Se osservi gli esperimenti svolti, le persone dichiarano di divenire consapevoli di una scelta, dopo che il cervello si è attivato autonomamente per farla, non prima. 

Ci sono assassini che sono diventati tali perchè avevano dei tumori cerebrali, altri che avevano delle conformazioni particolari. Il cervello è la manifestazione fisica degli IO, che lavorano in automatico, e talvolta è possibile leggere direttamente nel cervello la disfunzione, che si manifesta proprio fisicamente. L'uomo è appunto una macchina, non decide niente, non nasce con la possibilità di decidere qualcosa. Gli strumenti per farlo vanno costruiti, in un certo senso.

13 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Come detto sopra, le facoltà atrofizzate e disattivate, è come non averle del tutto. Se poi la gente per comodità decide di non praticare esercizi spirituali gentilmente proposti dalle cosiddette 'grandi religioni', il cerchio si chiude e quelli sono persi in perpetuo. Ma i ritardatari non fanno testo e non rappresentano nessuno.

Ma non è affatto "comodità". Una persona non sceglie di nascere completamente indifferente alla spiritualità, come non sceglie di essere isterica o autistica. Sono condizioni che subisce. 

13 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Certo che no, il non progresso e l'involuzione è una precisa scelta dell'individuo; il sistema non è la causa del male ma è un regolatore, un filtro che fa passare i più resilienti, quelli cioè che hanno superato tutti gli attacchi del demonio - per utilizzare il linguaggio mistico...

No, l'individuo non sceglie nulla. Subisce solo influenze esteriori (per esempio il famoso karma è l'insieme delle influenze esteriori, e per esteriori si intende anche il modello psichico in dotazione). La possibilità di scelta è determinata dalla Coscienza, dalla presenza di un IO cosciente, ma se, come abbiamo detto, la stragrande maggioranza non ne è provvista, perchè deve essere accusata di scegliere deliberatamente qualcosa?

Io penso che quando si analizza una situazione bisogna essere il più possibile coerenti e fare affermazioni sensate, che non siano contraddittorie. 

13 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Senza dubbio. Ma non è qualcosa di sbagliato. Non è un bug nel DNA, anzi. Fa parte della perfezione del progetto-uomo che necessariamente deve avere protezioni contro abuso del potere spirituale. Per quale motivo costringere uno, ad avanzare, se costui non desidera avanzare? Farebbe enormi danni a se stesso e all'ambiente.

Premesso che io non sono davvero nella posizione adatta per giudicare la perfezione di un progetto del genere, ma un conto è la protezione contro l'abuso, e un'altra il sequestro. Io posso dare dei limiti a mio figlio per evitare che si faccia male, ma se lo chiudessi dentro una stanza senza poter mai esplorare e vedere il mondo e senza spingerlo a conoscerlo, beh sarei una mammadimerda. 

13 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Chi è ignorante e non-cosciente dimostra che la suddetta protezione automatica si è attivata, il che gli impedisce di sapere, come è giusto che sia. Nelle Scritture è anche spiegato, soprattutto nei libri sapienziali, come quando e in quali umani si attiva la protezione, che praticamente ferma soggetti non idonei. Io non lo vedo come un problema, piuttosto come un vantaggio, per tutti.

In che modo essere ignoranti, aggressivi, prevaricatori, stupidi, avidi, egocentrici ed egoisti dovrebbe essere un vantaggio per tutti?

Guarda che questi limiti non sono quelli che ci impediscono di compiere miracoli, ma al primo step il limite è ciò che ti impedisce di aprire i centri superiori, e diventare una persona tutto sommato normale (ovvero non psichicamente labile e decentrata). 

13 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

E se un giorno dovessi scoprire che non c'è nessun Dio? 

Non penso di correre questo pericolo. 😄

13 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Dipende se 'Adamo' ( = tutti gli uomini ) considera se stesso un santo visto che non è diverso dal suo creatore. Se gli Uomini sono santi -e perché no?- allora anche i creatori lo sono. Se no, no. 

Seh vabbè. Se mio nonno avesse le ruote 

13 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Quando qualcuno vede una fortissima luce (o tanti altri fenomeni 'paranormali') in seguito alla dipartita di un amico o parente, secondo me non è la dimostrazione dell'esistenza di 'anima immortale che continua il suo percorso', bensì comunicazione-visione pedagogica che avrebbe lo scopo di confortare coloro che, pur trovandosi sulla via della giustizia, temono la morte; quindi avrebbe lo scopo di dire agli uomini della Terra che esiste la possibilità della continuità. Ma bisogna chiaramente meritarla. E non spiega come si realizza 'tecnicamente'. Se in modo 'mistico', o 'scientifico'.

Sotto questo profilo non mi puoi convincere di alcunchè. Per me quello che dici non ha il minimo senso. Visione pedagogica? 😄 

Sono circa 15 anni che vedo roba simile, seppur non morti, e fra l'altro in visione continua, non a momenti. Ho studiato, ho analizzato, ho capito. Non sono visioni pedagogiche di consolazione, o almeno, non in tutti i casi. 

13 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Se uno su mille o su diecimila ce la fa, questo cosa ti dice? Che determinate virtù sono presenti oppure assenti nella razza Umana? Anche uno su un miliardo se manifesta certe virtù, in modo sincero e disinteressato, significa che quelle virtù sono parte integrante del DNA umano. Se altri miliardi di umani esercitano il libero arbitrio per dire: 'io non voglio quelle virtù, non mi piacciono', sono affari loro, non riguardano il progetto-uomo, che le prevede. Soltanto se nessuno le avesse allora si potrebbe affermare che il DNA umano è stato progettato per bloccare la spiritualità.

 

Di nuovo ti contraddici, ma che senso ha una cosa del genere? Se uno potesse scegliere, ste benedette virtù se le prenderebbe, ma anche solo per una questione di sano egoismo. Magari non tutti, ma una cospicua parte.

Edited by Freya
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16 hours ago, Freya said:

Non è proprio così. La scienza studia i fenomeni. Ciò che è trascendente non è un fenomeno, ma è l'assenza di legge e di fenomeno, quindi il più alto livello di conoscenza non è appannaggio della scienza.

Per me non c'è nulla che sfugge alle leggi della natura/ cosmo (dunque niente 'trascendenza' - intendo nella sua accezione standard da dizionario), solo che l'uomo non conosce la gran parte di queste leggi per cui è costretto a invocare divinità per spiegarsi molte cose. La scienza della Terra studia ciò che ri-conosce (frammenti della realtà), la scienza della Sorgente (elohim) 'studia' tutto quanto, anche lo 'spirito' e partendo dallo 'spirito'.

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 Si può riconoscere solo mediante l'autoriflessione di sè stesso.

Quel 'riconoscere', nei Mondi superiori chiamano 'scienza', e ciò indipendentemente dal metodo di indagine, interno o esterno.

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Ma perchè dovrei concentrarmi su una minoranza (...)

Perché se voglio conoscere le caratteristiche di un amplificatore hi-fi di una determinata marca e modello, prenderò in esame un esemplare che funziona e non un esemplare guasto! O no? Altrimenti non conoscerò mai le sue caratteristiche visto che non le manifesta.

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infinitesimale della popolazione per esprimere un'opinione generale?

Il comportamento è il risultato di una scelta; invece il DNA è quello che è, mica lo scegli tu. Studiare il comportamento delle masse è una perdita di tempo perché non indica le caratteristiche di una Razza o specie ma illustra le scelte dei poveracci ipnotizzati, cosa poco interessante. Al massimo è roba da medici. Per quanto mi riguarda, è di nessun interesse non essendo io un medico.

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Prendere l'eccezione e farne la regola non mi pare un buon metodo per spiegare e capire la natura di qualcosa.

Essere sani -in tutti i sensi- non è qualcosa di 'miracoloso' per me, piuttosto è normalità. Il buon funzionamento materiale e spirituale dell'essere che sono, per me sarebbe impossibile considerare una 'eccezione alla regola', ma è 'regola', dal momento che il riferimento dev'essere il DNA non le scelte della gente.

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Se l'uomo in genere è così, significa che deve essere così,

Vale per le bestie (non in cattività). Già la sociologia e psicologia studiano relazioni e comportamenti degli umani in quanto liberi di scegliere un tipo di società che più gli aggrada, ma tale argomento non riguarda la struttura dell'uomo originario, il suo DNA. Le scelte sono un prodotto evidente dell'istruzione/ educazione impartita. Se ad un bambino ripeti per mille volte che nella vita contano solo i soldi quello più tardi costruirà un tipo di società che agevola crescita finanziaria del bipede 'cosciente' e che annulla la sua spiritualità. Questa deviazione del percorso naturale che dovrebbe essere anche spirituale, questo 'peccato originale' che  propone uno sviluppo solo orizzontale e mai verticale delle 'persone', determina in seguito la auto-demonizzazione dell'uomo. Ironia della sorte, lo scopo della vita sulla Terra sarebbe l'opposto: l'uomo auto-divinizzato, che torna 'a immagine e somiglianza' della Sorgente seguendo esempi quali Gesù, Buddha, Rael..

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che è stato progettato così. Oltretutto, quella stessa minoranza di cui parli, non nasce in questo modo (se non in casi eccezionalissimi), ma deve attraversare un percorso lungo e complesso per diventare consapevole, almeno un minimo. Anche questa è la dimostrazione di ciò che sostengo io.

Una fabbrica x progetta un'automobile che funziona perfettamente, ora Tizio lo porta sulle strade ma Sempronio non legge istruzioni e fa finta che sia un natante quindi entra in mare poi si lamenta che quel modello di veicolo ha problemi è lo stesso errore. Il creatore progetta l'uomo che è idoneo a determinate attività e che non è idoneo ad altre attività, c'è chi legge istruzioni (bibbia et similia) c'è chi si rifiuta di consultarle. Con la conseguenza che, una volta iniziate le attività non idonee (noia pregiudizio ignavia fumo droghe pensiero 'negativo' delinquenza etc) come stile di vita, si ritrova malato o gravemente limitato nelle potenzialità 'spirituali' - ormai non più naturali, ma sue. Questo uomo-surrogato non è uomo. Che poi il percorso di risveglio sia troppo lungo, dipende dalla distanza tra te e la realtà. Inoltre alcuni compiono un percorso molto più lungo del necessario, per aiutare gli altri. Il che non è sbagliato. Infine il creatore non permette un rapido risveglio di coloro che, se fossero lasciati totalmente liberi  avrebbero scoperto/ inventato leggi/ oggetti che il regime avrebbe sfruttato per la guerra o estinzione dell'uomo.

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Tu che ti affidi alla scienza, dovresti, secondo me, leggere qualcosa sulle neuroscienze, per capire come funziona il cervello. Se parli con un neuroscienziato questo ti dirà che l'essere umano è privo di libero arbitrio, che tutto ciò che fa e pensa è già deciso a priori dal suo cervello, è il suo cervello a decidere per lui. Se osservi gli esperimenti svolti, le persone dichiarano di divenire consapevoli di una scelta, dopo che il cervello si è attivato autonomamente per farla, non prima.

Come evito di leggere comunicati di cicap così evito di leggere tutte quelle 'ricerche' fatte da gente superficiale, che pretendono di spiegare ciò che non spiegano. Se i risultati di uno studio contraddicono un'esperienza diretta io li lascio perdere, eh. Ma, brevemente, il mio cervello non funziona come il loro, siamo nel mondo ma non del mondo, non ti fidare. Il pensiero è una reazione a qualcosa; ebbene chiediti a cosa. Allora forse comprenderai perché non li ascolto, quelli. Mi fido della scienza dei creatori o di 'Dio', non della 'nostra', tanto meno  di quella ufficiale mal gestita, per di più esposta peggio.

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Ci sono assassini che sono diventati tali perchè avevano dei tumori cerebrali, altri che avevano delle conformazioni particolari. Il cervello è la manifestazione fisica degli IO, che lavorano in automatico, e talvolta è possibile leggere direttamente nel cervello la disfunzione, che si manifesta proprio fisicamente. L'uomo è appunto una macchina, non decide niente, non nasce con la possibilità di decidere qualcosa. Gli strumenti per farlo vanno costruiti, in un certo senso.

Occorre chiedersi anche perché sono 'apparse' quelle malattie palesi, in quanto una malattia è il tentativo da parte di un organismo biologico di curare un'altra malattia nascosta o repressa a lungo. La malattia è un amico, non è un nemico. Bisogna guardare alla causa-prima, non i sintomi dei sintomi dei sintomi. I vari IO parlano del soggetto principale. Sono indicazioni utili per chi sa osservarsi in modo obiettivo. Non hai bisogno di 'memorie aliene' attive e passive per scinderti; l'uomo, la macchina biologica ha  bisogno di molti punti di vista (i vari IO) come scudo e materia prima/ grezza su quale lavorare incessantemente finché non sceglie la sua strada definitiva. Purtroppo so per certo che alcuni non intendono scegliere UNA strada.. anche quella è una scelta e va rispettata: scelgo di non scegliere ma in tal caso non possiamo parlare dell'assenza di libertà. Hanno scelto di non averla forse per motivi karmici o per cause ideologiche. Se qualcosa può essere 'costruito', è perché i creatori hanno voluto che potesse essere costruito.

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Ma non è affatto "comodità". Una persona non sceglie di nascere completamente indifferente alla spiritualità, come non sceglie di essere isterica o autistica. Sono condizioni che subisce.

Non si sceglie di nascere la prima volta, si sceglie se nascere la seconda volta. L'intera esistenza verte su un bivio: sottomettersi al progresso (scelta scomoda) o sottomettersi al regresso/ status quo (scelta comoda). Da questo poi dipende se sarai contattato e istruito nello spirito da un Daimon creatore o da un Daimon distruttore. Il primo ti proporrà certi giochi e esercizi, il secondo ti proporrà altri giochi e esercizi, contrari e 'affascinanti' assai. Il compito del guerriero è di resistere al fascino fallace ( e ingannevole ) che ci chiude le porte spirituali in faccia. Non ha importanza il tuo livello ma se vai avanti o indietro (o sei fermo).

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No, l'individuo non sceglie nulla. Subisce solo influenze esteriori (per esempio il famoso karma è l'insieme delle influenze esteriori, e per esteriori si intende anche il modello psichico in dotazione).

Nell'uomo c'è una 'vocina' (in realtà un meccanismo complesso, invasivo, totalitario) che ti obbliga a 'vedere' un certo sentiero e a 'non vedere', a ignorare molti altri. Si crede sia karma o insieme delle influenze esteriori ma non è così, è l'uomo, senza saperlo, a creare quella 'vocina' che lo perseguita e che gli vieta di agire. Non per caso. La voce rispecchia le sue credenze sul mondo, innanzitutto su se stesso. Il diavolo o chi per lui (il sistema..) ti convince di essere inadeguato, o di essere uno buono a nulla o ti spinge verso la rassegnazione parlando dei 'limiti' della esistenza terrena nella materia e così via. Quasi tutti ci credono subito. Questo attiva la 'vocina' e tutto il resto. Il fatto di aver creduto in una gigantesca e tragica bugia esposta in maniera convincente. Ecco il peccato originale.

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La possibilità di scelta è determinata dalla Coscienza, dalla presenza di un IO cosciente, ma se, come abbiamo detto, la stragrande maggioranza non ne è provvista, perchè deve essere accusata di scegliere deliberatamente qualcosa?
Io penso che quando si analizza una situazione bisogna essere il più possibile coerenti e fare affermazioni sensate, che non siano contraddittorie.

Essere IO cosciente è una conquista, ma c'è chi corre dietro al denaro, è una scelta. Se fosse uno impedito avrebbe rifiutato entrambi, e invece.. è capacissimo in altri campi, come mai?

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Premesso che io non sono davvero nella posizione adatta per giudicare la perfezione di un progetto del genere, ma un conto è la protezione contro l'abuso, e un'altra il sequestro. Io posso dare dei limiti a mio figlio per evitare che si faccia male, ma se lo chiudessi dentro una stanza senza poter mai esplorare e vedere il mondo e senza spingerlo a conoscerlo, beh sarei una mammadimerda.

Parliamo delle stesse cose. I limiti sono finti e superabili per chiunque accetta la responsabilità che il sapere comporta. Se uno non vuole le responsabilità, non può conoscere la verità. Un uomo 'materialista' ovvero egoista non è pericoloso per il pianeta (=umanità), vive la sua vita tranquillo, dorme lavora mangia vede la tv e non dà fastidio a nessuno. In quanto non conosce le sue potenzialità spirituali si accontenta di briciole. Non sa di essere un dio potente e  immortale. Quindi, arrivato a una certa età, desidera persino morire. Più schiavo di così.. Ma dice di essere soddisfatto. Se costui avesse accesso alla Gnosi, sarebbe disposto a eliminare tutti quanti pur di abusare di quel 'diritto'.  Ecco perché gli viene impedito di sapere. Non 'crede' in niente - e se per caso o per pura curiosità dovesse provare a volare.. C'è il cicap a tagliargli le ali.

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In che modo essere ignoranti, aggressivi, prevaricatori, stupidi, avidi, egocentrici ed egoisti dovrebbe essere un vantaggio per tutti?
Guarda che questi limiti non sono quelli che ci impediscono di compiere miracoli, ma al primo step il limite è ciò che ti impedisce di aprire i centri superiori, e diventare una persona tutto sommato normale (ovvero non psichicamente labile e decentrata).  

Un uomo giusto è anche capace di compiere i cosiddetti miracoli, è una promessa biblica - non me lo invento io. Ed è logico, lo spirito soffia dove vuole (tutto è puro per i puri). O sei totalmente dalla parte del 'bene' e quindi tendi alla perfezione, o non sei dalla parte del 'bene'. Quando uno è aggressivo prevaricatore  i suoi colleghi di lavoro lo deridono e isolano quindi smette, 'deve stare alle regole' volente o nolente. E poi anche il 'male' è esperienza quindi progresso (una lezione per il futuro) seppur indiretto.

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Sotto questo profilo non mi puoi convincere di alcunchè. Per me quello che dici non ha il minimo senso. Visione pedagogica? 😄
Sono circa 15 anni che vedo roba simile, seppur non morti, e fra l'altro in visione continua, non a momenti. Ho studiato, ho analizzato, ho capito. Non sono visioni pedagogiche di consolazione, o almeno, non in tutti i casi.  

Noi siamo una civiltà molto primitiva rispetto a quelli lassù. O rispetto a Dio, per chi ci crede. E allora mettiti nei loro panni. Io non mostrerei la mia tecnologia (=realtà) a un aborigeno dell'australia che non conosce il fuoco e la ruota perché lo spaventerebbe a morte; piuttosto se io volessi lasciargli un messaggio gli racconterei una favola (comunicazione-visione pedagogica). La realtà la dovrà scoprire da solo, quando sarà pronto. Se a volte non sono consolatorie, hanno comunque il fine di indicare il tuo prossimo gradino e di farti fare le relative esperienze. Cosa importantissima. Però secondo me le visioni con contenuto 'mistico' non descrivono la realtà letteralmente. Sono da interpretare.

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Di nuovo ti contraddici, ma che senso ha una cosa del genere? Se uno potesse scegliere, ste benedette virtù se le prenderebbe, ma anche solo per una questione di sano egoismo. Magari non tutti, ma una cospicua parte.

Se uno non idoneo potesse scegliere, non le prenderebbe mai perché nessun uomo è felice quando costretto dall'esterno a fare qualcosa contro la sua volontà o anche solo pensare quello che non desidera pensare. E un uomo infelice è a rischio depressione/ suicidio. Quelle che io chiamo virtù per qualcun altro sono segni di debolezza e di stupidità. Quindi perché dovrebbe aspirare a quelle? Non può - finché non cresce nello spirito. Pensi che un demone se lo metti in paradiso ti ringrazierebbe? Sarebbe tortura per lui. Non potrebbe rubare, uccidere, impasticcarsi (sconvolgersi) etc.

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8 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

 

Perché se voglio conoscere le caratteristiche di un amplificatore hi-fi di una determinata marca e modello, prenderò in esame un esemplare che funziona e non un esemplare guasto! O no? Altrimenti non conoscerò mai le sue caratteristiche visto che non le manifesta.

Per me parti da un assunto tutto tuo, ovvero il fatto che l'uomo addormentato sia guasto, non funziona come dovrebbe. Io invece penso che l'uomo sia stato progettato così per necessità. 

Del resto che senso potrebbe avere, per un produttore, progettare miliardi di miliardi di macchine guaste? Se si accorge che un prototipo non funziona come voleva, lo modifica, e gli altri saranno come vuole. Questo sarebbe semplice buonsenso. Se poi pensiamo a quel produttore come una divinità, il fatto di progettare creature guaste è ancora più assurdo. 

8 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Una fabbrica x progetta un'automobile che funziona perfettamente, ora Tizio lo porta sulle strade ma Sempronio non legge istruzioni e fa finta che sia un natante quindi entra in mare poi si lamenta che quel modello di veicolo ha problemi è lo stesso errore. Il creatore progetta l'uomo che è idoneo a determinate attività e che non è idoneo ad altre attività, c'è chi legge istruzioni (bibbia et similia) c'è chi si rifiuta di consultarle. Con la conseguenza che, una volta iniziate le attività non idonee (noia pregiudizio ignavia fumo droghe pensiero 'negativo' delinquenza etc) come stile di vita, si ritrova malato o gravemente limitato nelle potenzialità 'spirituali' - ormai non più naturali, ma sue. Questo uomo-surrogato non è uomo. Che poi il percorso di risveglio sia troppo lungo, dipende dalla distanza tra te e la realtà. Inoltre alcuni compiono un percorso molto più lungo del necessario, per aiutare gli altri. Il che non è sbagliato. Infine il creatore non permette un rapido risveglio di coloro che, se fossero lasciati totalmente liberi  avrebbero scoperto/ inventato leggi/ oggetti che il regime avrebbe sfruttato per la guerra o estinzione dell'uomo.

Quindi gli uomini sarebbero "guasti" perchè svolgono attività per le quali non sono progettati. 

8 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Come evito di leggere comunicati di cicap così evito di leggere tutte quelle 'ricerche' fatte da gente superficiale, che pretendono di spiegare ciò che non spiegano. Se i risultati di uno studio contraddicono un'esperienza diretta io li lascio perdere, eh. Ma, brevemente, il mio cervello non funziona come il loro, siamo nel mondo ma non del mondo, non ti fidare. Il pensiero è una reazione a qualcosa; ebbene chiediti a cosa. Allora forse comprenderai perché non li ascolto, quelli. Mi fido della scienza dei creatori o di 'Dio', non della 'nostra', tanto meno  di quella ufficiale mal gestita, per di più esposta peggio.

Ma il fatto che sia una reazione è piuttosto evidente. Il problema qui non è a cosa, il problema è che, come ho già detto, è stato dimostrato aldilà di ogni ragionevole dubbio che le persone diventano consapevoli delle scelte che fanno dopo che il loro cervello si è attivato per compierle. 

Non sono comunicati del cicap, sono esperimenti. Quale esperienza diretta contraddicono, nel caso? Tu sei in grado di sapere se il tuo cervello si attiva prima o dopo aver compiuto una scelta?

8 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Occorre chiedersi anche perché sono 'apparse' quelle malattie palesi, in quanto una malattia è il tentativo da parte di un organismo biologico di curare un'altra malattia nascosta o repressa a lungo. La malattia è un amico, non è un nemico. Bisogna guardare alla causa-prima, non i sintomi dei sintomi dei sintomi. I vari IO parlano del soggetto principale. Sono indicazioni utili per chi sa osservarsi in modo obiettivo. Non hai bisogno di 'memorie aliene' attive e passive per scinderti; l'uomo, la macchina biologica ha  bisogno di molti punti di vista (i vari IO) come scudo e materia prima/ grezza su quale lavorare incessantemente finché non sceglie la sua strada definitiva. Purtroppo so per certo che alcuni non intendono scegliere UNA strada.. anche quella è una scelta e va rispettata: scelgo di non scegliere ma in tal caso non possiamo parlare dell'assenza di libertà. Hanno scelto di non averla forse per motivi karmici o per cause ideologiche. Se qualcosa può essere 'costruito', è perché i creatori hanno voluto che potesse essere costruito.

Non si sceglie di nascere la prima volta, si sceglie se nascere la seconda volta. L'intera esistenza verte su un bivio: sottomettersi al progresso (scelta scomoda) o sottomettersi al regresso/ status quo (scelta comoda). Da questo poi dipende se sarai contattato e istruito nello spirito da un Daimon creatore o da un Daimon distruttore. Il primo ti proporrà certi giochi e esercizi, il secondo ti proporrà altri giochi e esercizi, contrari e 'affascinanti' assai. Il compito del guerriero è di resistere al fascino fallace ( e ingannevole ) che ci chiude le porte spirituali in faccia. Non ha importanza il tuo livello ma se vai avanti o indietro (o sei fermo).

Nell'uomo c'è una 'vocina' (in realtà un meccanismo complesso, invasivo, totalitario) che ti obbliga a 'vedere' un certo sentiero e a 'non vedere', a ignorare molti altri. Si crede sia karma o insieme delle influenze esteriori ma non è così, è l'uomo, senza saperlo, a creare quella 'vocina' che lo perseguita e che gli vieta di agire. Non per caso. La voce rispecchia le sue credenze sul mondo, innanzitutto su se stesso. Il diavolo o chi per lui (il sistema..) ti convince di essere inadeguato, o di essere uno buono a nulla o ti spinge verso la rassegnazione parlando dei 'limiti' della esistenza terrena nella materia e così via. Quasi tutti ci credono subito. Questo attiva la 'vocina' e tutto il resto. Il fatto di aver creduto in una gigantesca e tragica bugia esposta in maniera convincente. Ecco il peccato originale.

Cosa è l'uomo, e cosa è la vocina? Che relazione hanno? 

L'uomo è la coscienza? La coscienza crea una vocina per darsi fastidio? 

Secondo me fai molta confusione, ma magari è solo una mia impressione.

8 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Essere IO cosciente è una conquista, ma c'è chi corre dietro al denaro, è una scelta. Se fosse uno impedito avrebbe rifiutato entrambi, e invece.. è capacissimo in altri campi, come mai?

Parliamo delle stesse cose. I limiti sono finti e superabili per chiunque accetta la responsabilità che il sapere comporta. Se uno non vuole le responsabilità, non può conoscere la verità. Un uomo 'materialista' ovvero egoista non è pericoloso per il pianeta (=umanità), vive la sua vita tranquillo, dorme lavora mangia vede la tv e non dà fastidio a nessuno.

In quanto non conosce le sue potenzialità spirituali si accontenta di briciole. Non sa di essere un dio potente e  immortale. Quindi, arrivato a una certa età, desidera persino morire. Più schiavo di così.. Ma dice di essere soddisfatto. Se costui avesse accesso alla Gnosi, sarebbe disposto a eliminare tutti quanti pur di abusare di quel 'diritto'.  Ecco perché gli viene impedito di sapere. Non 'crede' in niente - e se per caso o per pura curiosità dovesse provare a volare.. C'è il cicap a tagliargli le ali.

Ma insomma, il problema è quando sta su una sedia e legifera. E ruba, o decide di scatenare la terza guerra mondiale, o magari obbliga le persone a farsi 3 pere per braccio. Io qualche problema sinceramente lo vedo. 

8 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Un uomo giusto è anche capace di compiere i cosiddetti miracoli, è una promessa biblica - non me lo invento io. Ed è logico, lo spirito soffia dove vuole (tutto è puro per i puri). O sei totalmente dalla parte del 'bene' e quindi tendi alla perfezione, o non sei dalla parte del 'bene'. Quando uno è aggressivo prevaricatore  i suoi colleghi di lavoro lo deridono e isolano quindi smette, 'deve stare alle regole' volente o nolente. E poi anche il 'male' è esperienza quindi progresso (una lezione per il futuro) seppur indiretto.

Noi siamo una civiltà molto primitiva rispetto a quelli lassù. O rispetto a Dio, per chi ci crede. E allora mettiti nei loro panni. Io non mostrerei la mia tecnologia (=realtà) a un aborigeno dell'australia che non conosce il fuoco e la ruota perché lo spaventerebbe a morte; piuttosto se io volessi lasciargli un messaggio gli racconterei una favola (comunicazione-visione pedagogica). La realtà la dovrà scoprire da solo, quando sarà pronto. Se a volte non sono consolatorie, hanno comunque il fine di indicare il tuo prossimo gradino e di farti fare le relative esperienze. Cosa importantissima. Però secondo me le visioni con contenuto 'mistico' non descrivono la realtà letteralmente. Sono da interpretare.

Se uno non idoneo potesse scegliere, non le prenderebbe mai perché nessun uomo è felice quando costretto dall'esterno a fare qualcosa contro la sua volontà o anche solo pensare quello che non desidera pensare. E un uomo infelice è a rischio depressione/ suicidio. Quelle che io chiamo virtù per qualcun altro sono segni di debolezza e di stupidità. Quindi perché dovrebbe aspirare a quelle? Non può - finché non cresce nello spirito. Pensi che un demone se lo metti in paradiso ti ringrazierebbe? Sarebbe tortura per lui. Non potrebbe rubare, uccidere, impasticcarsi (sconvolgersi) etc.

mah, se lo dici te.

Edited by Freya
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  • 2 weeks later...
Il 19/5/2023 at 03:24, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Se ad un bambino ripeti per mille volte che nella vita contano solo i soldi quello più tardi costruirà un tipo di società che agevola crescita finanziaria del bipede 'cosciente' e che annulla la sua spiritualità. Questa deviazione del percorso naturale che dovrebbe essere anche spirituale, questo 'peccato originale' che  propone uno sviluppo solo orizzontale e mai verticale delle 'persone', determina in seguito la auto-demonizzazione dell'uomo. Ironia della sorte, lo scopo della vita sulla Terra sarebbe l'opposto: l'uomo auto-divinizzato, che torna 'a immagine e somiglianza' della Sorgente seguendo esempi quali Gesù, Buddha, Rael

A questo non avevo mai pensato. È anche ovvio che se si istruiscono i membri di una società al perseguimento del solo materialismo, questi non avranno altri parametri di riferimento, per cui la ricerca di una diversa prospettiva diventa un lavoro personale, ed è palese che non tutti lo compiono. 

La possibilità di scelta se compiere o non compiere questo lavoro di ricerca spirituale non è identica per tutti, non tutti ricevono gli stessi doni o sono sensibili agli stessi campanelli di allarme, su questo c'è poco da discutere.

Ma tra tutti quelli che ricevono segni insegnamenti ed esortazioni, é un fatto anche che molti li respingono, mentre solo alcuni scelgono di accettare di vedere attraverso lo sguardo spirituale. 

Sul fatto di non dare a tutti le stesse identiche possibilità, comunque, essendo Dio giusto per definizione ed essendo Dio la giustizia stessa e l'equilibrio dell'Universo, a nessuno verrà mai richiesto più di quanto ha ricevuto. Non ti verrà mai chiesto di rispondere di un dono che non hai mai ricevuto. Ma sicuramente esiste una precisa responsabilità personale anche rispetto a quel poco che si è ricevuto. Lo spiega molto bene la parabola dei talenti. 

La questione del peccato originale è in auge come non lo è mai stato, con una società che predispone e spinge come dici tu verso uno sviluppo orizzontale esclusivamente materialista e che disprezza il sacro, e lo fa rispettando pedissequamente il copione dell'uomo che coglie il frutto della conoscenza-scienza per diventare egli stesso come Dio, arrivando ad imporre in nome della propria infallibilita' dei concetti di bene e di male che contraddicono ormai apertamente e cercano di scalzare il Bene assoluto e il Male assoluto stabiliti da Dio. 

La differenza rispetto a tutti i tempi che ci hanno preceduto è che questa spinta è globale e pervasiva in ogni aspetto della vita sociale. Ma non voglio andare OT. 

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Ma insomma, il problema è quando sta su una sedia e legifera. E ruba, o decide di scatenare la terza guerra mondiale, o magari obbliga le persone a farsi 3 pere per braccio. Io qualche problema sinceramente lo vedo.

Quello che danneggia gli altri non è semplicemente materialista o egoista ma delinquente (criminale), cosa ben diversa. C'è molta gente che non compie né il bene né il male, intendevo quelli. Si può essere materialisti o egoisti senza odiare il tuo prossimo, o agire contro di lui. Ovviamente per "salvarsi" (dal nulla) non basta non fare del male agli altri, è necessario compiere opere costruttive per l'Umanità e non meccanicamente ma in modo cosciente, partendo dall'amore, quello vero, ed è esattamente questo che manca ad un materialista o egoista. Il vero amore, che permette quelle opere viene dallo spirito, dalla spiritualità.

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Cosa è l'uomo, e cosa è la vocina? Che relazione hanno?
L'uomo è la coscienza? La coscienza crea una vocina per darsi fastidio?
Secondo me fai molta confusione, ma magari è solo una mia impressione.

L'uomo è come una scala, se scegli di stare in basso hai la scusa di non aver visto molte cose (non si vedono da quella posizione per quanto ti sforzassi) e la giustificazione di non doverti occupare di ciò che non hai visto. Se scegli di stare in alto vedrai cose sconvolgenti e dovrai gestirle personalmente senza deleghe. La vocina -che sia conscia o inconscia- è come un tutore, o guida turistica in un territorio sconosciuto che ti spiega continuamente dove "puoi" e dove "non puoi" andare. Il percorso (limitatissimo) l'hai deciso tu ma non lo ricordi più. Il compito del tutore/ vocina è di bacchettarti ad ogni tuo tentativo di sconfinamento. Questo perché? Perché se non ci aggrada un percorso siamo liberi di cambiarlo. Il problema è dichiarare di voler seguirne uno e poi di nascosto percorrerne altri. Ciò non è permesso dalle leggi cosmiche (= inganno, così saresti avvantaggiato rispetto ai fratelli). Ogni percorso richiede preparazione specifica e assunzione di relative responsabilità, tutto alla luce del sole. La vocina scoraggia sconfinamento, ma permette all'uomo di annullare un percorso e scegliere un altro. In seguito ad una adeguata preparazione, ovviamente. La coscienza si è, non si ha, tuttavia non tutti hanno tale consapevolezza; qualcuno intuisce, altri brancolano nel buio. Ma bisogna specificare che è quella superiore ad essere significativa, quella che va oltre il 'sapere' il nome provvisorio, il ruolo sociale, maschere da portare. La voce della coscienza non l'ha inventata l'uomo, tanto meno per dare fastidio a sé stesso bensì fa parte della creazione - è stata prevista dal creatore per mettere ordine nelle vite di quegli umani che non sanno dove stanno andando. L'uomo può soltanto attivarla o disattivarla. Come? Si disattiva con la gnosi con la fermezza e con la coerenza. Non serve più. Si attiva nella contraddizione, nelle attività incompiute, lasciate a metà.

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Ma il fatto che sia una reazione è piuttosto evidente. Il problema qui non è a cosa, il problema è che, come ho già detto, è stato dimostrato aldilà di ogni ragionevole dubbio che le persone diventano consapevoli delle scelte che fanno dopo che il loro cervello si è attivato per compierle.
Non sono comunicati del cicap,

Però sono informazioni parziali e perciò fuorvianti. Il cervello non fa quello che vuole fare lui ma fa piuttosto quello che gli hai insegnato a fare, non in quel momento ma durante l'intero arco di un'esistenza, piccolo dettaglio. La scelta non la fai quando pare a te ma è una conseguenza automatica delle attività precedenti alla "scelta". Altrimenti sarebbe troppo facile (fingere il progresso). Le àncore che ci tirano giù, verso il fondo in ogni circostanza, non stanno là per farci vedere l'Abisso, non è una conoscenza fine a se stessa ma è finalizzata ad approfondire ogni argomento, ad essere certi di sperimentare quanto ci si appresta a sperimentare.

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Quindi gli uomini sarebbero "guasti" perchè svolgono attività per le quali non sono progettati.  

Se applichi una tensione leggermente superiore alla massima consentita a quell'amplificatore di cui sopra, alcuni componenti cambieranno caratteristiche, l'apparecchio funzionerà ancora (forse) ma con grosse limitazioni. Sarà "fuori specifiche" ovvero guasto anche se non sembra dall'esterno. Ad una tensione ancora più elevata e senza protezioni, si brucerà qualcosa, allora sarà morto. In effetti si sono trovati buchi nei cervelli dei tossici (funzionalità assenti o rallentate) e di solito si muore nel caso di overdose.

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Per me parti da un assunto tutto tuo, ovvero il fatto che l'uomo addormentato sia guasto, non funziona come dovrebbe. Io invece penso che l'uomo sia stato progettato così per necessità.

Di chi? Universo? Alieni? Dio? Uomo?

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Del resto che senso potrebbe avere, per un produttore, progettare miliardi di miliardi di macchine guaste? Se si accorge che un prototipo non funziona come voleva, lo modifica,

L'uomo è perfetto. La modifica peggiorativa la compiono alcuni umani caduti nelle varie trappole nel corso della storia del cornuto ed i suoi agenti nel mondo.

On 6/2/2023 at 11:16 AM, Pandora said:

per diventare egli stesso come Dio, arrivando ad imporre in nome della propria infallibilita' dei concetti di bene e di male che contraddicono ormai apertamente e cercano di scalzare il Bene assoluto e il Male assoluto stabiliti da Dio.

I teologi hanno paura di dire che l'uomo ha le stesse potenzialità di Dio che lo ha creato a sua immagine e somiglianza per essere il suo erede, in paradiso un giorno. Preferiscono evidenziare il solo aspetto negativo della vicenda, ovvero il pericolo di fare Dio al posto di essere e riconoscersi Dio. A imitazione di Yahshua,

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