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Anarko

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Everything posted by Anarko

  1. Non ho capito perfettamente ogni istruzione, ma confido che dopo un paio di cannoli (cit.), tutto mi apparirà più chiaro. Abbientô
  2. In effetti a casa non ho il balcone. E la cosa mi disturba un po', ma sicuramente non potrei mai costruirne uno. A Pisa sono stato un paio di volte, ma non è una città che mi è rimasta impressa. A parte la torre pendente, non vedo grossi collegamenti.
  3. Anarko

    Shoganai

    Ricordo ancora quel giorno, in cui in piena notte... "Anarko!!!" Mi giro e non c'è nessuno. "Anarkoooooo!!" Mi giro ancora, ma niente. "Smettila di guardati attorno e ascoltami" Mi rassegno. Dopotutto sono seduto sul water ed ho dimenticato il cellulare nell'altra stanza. E non ho neanche detersivi a portata di mano per leggere gli ingredienti e la modalità d'uso. "Vai, ti ascolto. Che ancora una decina di minuti buoni ce li ho. Anzi, prima dimmi chi sei, che non parlo con gli sconosciuti. Soprattutto se di se**o maschile" "Calmino eh. E poi ti facevo più intelligente, non è che ci voglia tanto a capirlo. Ti risulta di poter generare "esseri" parlanti?" "No, in effetti no. Anche se a guardare il frutto del mio lavoro..." "... potresti dargli un nome in effetti" Scoppiamo entrambi a ridere. "Cavoli mi leggi nel pensiero! E mi rubi le battute." "E certo, sono il tuo Dio e non ho se**o. E comunque vengo in amicizia. Non ti fare strane idee." "Punto primo io non ho amici. E men che meno mi risulta di credere in nessun Dio. E terzo, potevi scegliere un'occasione un po' meno ambigua." "Senti giovanotto, non è che sei l'unico con cui devo parlare. Sarà una buona mezz'ora che aspetto. Che poi, che vuol dire che non credi in nessun Dio? Ti sto parlando. non ti basta?" "mmmm ok, questa volta mi tocca darti ragione." "In realtà ho sempre ragione." "Ecco, ci risiamo. Anche questa è una mia battuta." "Sì, lo dici spesso. Ma a sproposito. Come tutte le volte che hai """"invocato"""" il mio nome invano, ad esempio." "Se ti riferisci a quando poco fa ho sbattuto il piede sul piatto doccia... beh scusami. Era colpa mia ma mi è venuto spontaneo, chiamarti, diciamo. Però tipo ieri, quante probabilità c'erano che saltasse la corrente durante la partita?" "Pochissime. Infatti sono stato io, per evitarti di vedere la Juve perdere per l'ennesima volta." "Ah... cioè... tu hai fatto questo per me?" "No, cretino" e un'altra grassa risata "Ti stavo prendendo in giro. Ieri ero in riunione. Non mi dire che ancora credi che non si muove foglia che IO non voglia?" "No no. Chi ci ha mai creduto? Ti pare..." "E allora perchè te la prendi con me?" Sto in silenzio per un po'. "Hai ragione. Scusami." "Ma va non ti scusare, sai che mi frega? Ti pare?" Rimango ancora in silenzio. Non so che dire. "Comunque veniamo al sodo. Sai perchè siamo qui, ora, in questo preciso momento, io e te?" "Beh, io si. Ho mangiato decisamente troppo e male. Te invece?" "Ti ho osservato a lungo. Ogni tuo pensiero, ogni tua azione, ogni tuo sbaglio. So tutto di te, perchè, Anarko, tu sei il prescelto. " Lo interrompo bruscamente: "Io?! Io sono il prescelto per cosa?" Ma subito dopo ci ripenso: "ah, mi stai ancora prendendo in giro..." "Esattamente." E ride. Di gusto. Come penso non gli capitasse dai tempi del dilulvio universale. "Dio. Fa il serio." "OK ok, scusami. In realtà proprio oggi mi è arrivato il tuo fascicolo sulla scrivania. In senso figurato, ovviamente. Ed ho letto praticamente tutto di te. Devo ammettere che è stato bello, viverti. Niente di speciale, potevi fare di più in molti aspetti, ma per certi versi mi hai stupito. Solo che ora...." Pausa ricca di pathos. "Solo che...?" "Insomma, dai, non è grave. Però stai per morire." "Ma... ora qui?!? Seduto sul cesso? Ma che cazz. Aspetta che almeno mi faccia un bidet." Rido anche io. "Stai ancora scherzando vero?" "No. Purtroppo no. O meglio, non morirai subito. Neanche domani. Ma non ti è rimasto molto tempo." Smetto di ridere. Silenzio. "E perchè cavolo me lo stai dicendo?" "Ti ricordi quando non stavi bene? Ti ricordi quando desideravi di morire? Ti ricordi quando ci sei arrivato vicino?" "Sì. Ricordo. Anche troppo bene." "E perchè non sei arrivato fino in fondo? Ti ricordi anche questo?" "Si." "Non era per la paura di morire, giusto?" "No, non lo era. Non mi importava cosa avrei trovato di là. A proposito, che avrei trovato?" "E che ne so. Io sono ancora vivo. Va avanti, non cambiare discorso." "Beh, quando sei ad un passo, quando ci sei veramente vicino, pensi che non ha senso uccidere il futuro per colpa del passato. Che potresti ricominciare da zero. Cancellare tutto. Tutto ciò che ti ha fatto male, lasciare andare via ogni cosa. E ti senti libero. E magicamente tutto il peso che avevi addosso, che ti trascinava in basso, sparisce. E sei lì, che quasi sorridi all'idea di poter rinascere di nuovo, senza quasi nessuno sforzo." "E poi?" "E poi ti rialzi, cammini a testa alta. Affronti la vita con tutto un altro spirito." "E poi?" Silenzio. "E poi le difficoltà hanno la meglio. Ti logorano, lentamente. Cerchi di aggrapparti a qualcosa di bello, per respirare un po' di aria pulita. Per riposarti un po'. Ma sai che non è la soluzione. E ti perdi di nuovo. Ti chiudi in te stesso. Non sai più chi sei, nè cosa vuoi. E vai avanti un giorno dopo l'altro. Per inerzia, che non può durare a lungo." "Perchè non parli in prima persona?" "Credo perchè mi vergogno a parlare di me e preferisco far finta di raccontare i pensieri di qualcun altro. E comunque se rileggi, suona meglio raccontata così." "Rileggo dove?" "Sul fascicolo, no?" "Mi prendi in giro?" "Un po'. E comunque siamo ancora due a uno per te." Sorrido soddisfatto. "Fai pure. Ma non mi sembra tu abbia tutto questo tempo da perdere. Sappi che ti rimangono esattamente dieci..." "Dieci cosa?" "Nove.. otto..." "okok ho capito l'antifona. Sono serio ora. Cosa dovrei fare secondo te?" "Beh, inizierei tirando lo sciacquone, una bella doccia fredda e poi, semplicemente quello che vuoi." "Eh. Ti sembra facile?" "No. Ma è questa l'unica strada." Ancora un po' di silenzio. "Ma se tipo io volessi fare del male? Andrebbe bene?" "Se è quello che vuoi. Ma è quello che vuoi?" "No, in effetti." "Ma se tipo volessi uccidere il Papa?" "Chi??" "Ah ok, come sospettavo." Mi prendo qualche minuto per riflettere. "Senti una cosa. Ma se noi, siamo qui, io e te in questo momento è anche perchè ho fatto quello che ho fatto. Giusto?" "Certamente. Qualunque cosa tu abbia fatto, bella o brutta che sia, ci ha portati qui. Anche ciò che ancora fai fatica ad accettare. Anche se è successa e non puoi cambiarla. E che senso ha non accettare ciò che non puoi cambiare?" "Nessuno." "Ecco, c'è una parola giapponese che in qualche descrive tutto questo: Shoganai" "E significa?" "Diciamo che ogni traduzione sarebbe riduttiva. E' meglio se lo scopri da solo." "Ah." piccola pausa scenica. "Si! Ho capito finalmente cosa devo fare. Devo imparare il giapponese!" "Ma che dici?" Sogghigno. "Ma su, ti sto ancora prendendo in giro. Siamo due pari, per la cronaca." "Ti ricordi quando ti ho detto che è stato bello viverti? Ecco, forse da lontano, e a piccole dosi, che dopo un po' sei pensante eh." "Adesso non mi sembra il caso di offendere uno che sta per morire..." "Falla finita va. Comunque, te la faccio breve. Devi accettare il passato, devi accettare tutto ciò che ti è accaduto. Devi accettare te stesso. Accettare le conseguenze di ogni tua scelta fatta o che farai. E lasciare andare via tutto. E poi. Va dove vuoi." Respiro profondamente. Ma non troppo visto dove sono seduto. E con la stessa faccia inespressiva di Nicholoas Cage: "Quindi se il passato influenza il futuro e il presente sta passando in che modo il futuro si presenta?" "Cosa?!" "Chupaaaa!" e scoppio a ridere. "Tre a due, ca**o!" Per fortuna ride anche lui. "Dai ti perdono solo perchè mi hai fatto divertire. C'è così tanta sofferenza in giro." E ride ancora. "Ora devo proprio andare." "Aspetta. Ma se dovessi avere ancora bisogno di te? Se mi trovassi in difficoltà? Se mi dovessi perdere ancora? Come faccio a contattarti?" "Anarko, figliolo, non ti preoccupare, andrà tutto bene. Ma se dovesse succedere, posso solo dirti che... " e dopo un lungo silenzio teatrale "...che sono squisitamente cazzi tuoooooiiii". Con annesso eco scenografico che si perde in lontanza. Sorrido un'ultima volta. Bene, ora sono solo. Come lo ero prima, del resto. Anche se mi sento diverso. Un uomo nuovo. Mi alzo di slancio, colmo di speranza; ma ho le gambe completamente addormentate e cado in avanti contro il piatto doccia. "ma porco..." "Ma se sei un coglioooooneeeee..." e ancora una grassa risata.
  4. Hai detto l'assenso con l'iscrizione al forum. C'era scritto in piccolo. accetti di vendere l'anima accetti di donare il cervello accetti di ricevere newsletter da parte di M.Biondi. Quando sei arrivato alla seconda hai pensato che non ti riguardassero. 😌
  5. Sono un branco di inutili venditori e/o produttori di notizie. Ormai non c'è più molto da meravigliarsi.
  6. Cavoli. Ho appena finito di vedere il video, molto interessante. La mia impressione è stata un po' diversa. Non che il tizio facesse fatica a parlare, anzi mi sembrava abbastanza a suo agio. Era come se stesse parlando del tempo o di cose "scontate", con la consapevolezza che non poteva parlare apertamente o troppo direttamente. Se avesse detto cose magari vere ma che potevano suonare troppo assurde e quindi attaccabili, avrebbe rischiato di far focalizzare tutta l'attenzione lì. Vanificando tutto lo scopo dell'intervento che sembra essere quello di informare in maniera "sana" dello stato dei fatti: esistenza degli "alieni" e loro presenza sulla Terra.
  7. Ti stava semplicemente prendendo il numero di targa per non venire a trovarti mentre fai viaggi astrali.
  8. in effetti aveva lo sguardo traboccante di disprezzo per il mio essere un patetico umano.
  9. Che poi se ne è andato spiccando il volo.
  10. È il gatto di Cartman.
  11. Animali fantastici e dove trovarli. Ho aspettato che si spostasse lui per passare 😅
  12. Ammazza. Ecco perchè ho dormito male. 😅 Ma quel codice della macchina lo ricordi? Pure se sbagliato? Comunque io non comprerei mai un auto blu. Per la cronaca. Nè andrei in bici in mutande. 😂 Che poi pure sta cosa, che i serpenti nelle tue mutande erano più grossi dei miei non è che mi entusiasmi proprio eh.
  13. Sto cercando di dormire ma faccio fatica. Ho appena sentito una scossa dietro il collo con conseguente "botta forte in testa" sulla fronte. La botta sembrava reale come se avessi veramente sbattuto da qualche parte. Cosa impossibile dato che ero immobile, supino. Non so che dire. A parte che sono ancora più sveglio, mortacci.
  14. Comunque sei fastidioso anche senza bisogno dell'avatar animato.
  15. Progettista elettrico-meccanico-meccatronico-supertelegattonemiao. Un lavoro per cui sono costretto a mettere nero su bianco, tramite linee, simboli grafici, tabelle Excel ( 🥰 ), le chiacchiere di qualcun altro che si è venduto la nonna spacciandola per una coniglietta di playboy. Se faccio tutto perfetto secondo specifiche (che sono interpretabili come il Vecchio Testamento) e di conseguenza prevedo anche l'imprevedibile, al massimo mi sento dire: "stavolta non hai fatto cazzate." Ma se sbaglio una virgola... Potendo scegliere, vorrei lavorare nel sociale ed aiutare la gente. Tipo fare il gigolò. Specifiche abbastanza chiare e se fai bene il tuo lavoro, nessuno si prende i tuoi meriti e puoi vedere con i tuoi occhi la soddisfazione del cliente. E se si sbaglia qualcosa, si fa sempre in tempo a correggere il tiro. Forse.
  16. Lo siamo tutti. Riguardo all'antenna (dimentichiamoci del DNA) la vedo più come una predisposizione. Poi c'è il processo di sintonizzazione e pulizia del segnale. Che possiamo chiamarlo volontà o condizione momentanea. Io per mia esperienza personale, so che la mia volontà non ha mai contato granché. Ho viceversa subito l'influsso di altre persone che magari erano trasmettitori potenti. Sul perché lo erano, non lo so dire. Ed in qualche modo avvicinandomi a loro ho fatto esperienze che non riesco a ripetere. Poi chiaro, non pratico, non medito. Rifletto solamente.
  17. Per ogni tipologia di campo elettromagnetico, c'è un'antenna ad hoc. P.S. C'è chi pensa che il DNA sia una sorta di antenna. Non ricordo dove l'ho letto.
  18. voglio un gatto ma starebbe troppo tempo solo ma voglio un gatto ma starebbe troppo tempo solo ma voglio un gatto ma...
  19. lo hai decapitato?😅
  20. Anarko

    Soffocare

    Mi piace osservare. Mi piace ascoltare. Parlo poco, lo stretto necessario per farmi capire. Forse avrei molte cose da dire, ma il più delle volte le tengo per me. Per pudore, per paura o semplicemente magari perché penso che non interessino a nessuno. Eppure ho una rapidità di pensiero sopra la media; produco un'enorme quantità di ragionamenti senza soluzione di continuità. Mentre ascolto, mentre osservo. Saprei già cosa dire. Ma questo flusso continuo raramente supera la barriera della gola. Povera. Si bloccano lì, come neanche al casello di Rimini il 15 agosto. A volte mi sembra di soffocare. Trattengo il respiro come a voler togliere ossigeno ai pensieri. Mi chiedo spesso cosa io abbia di diverso, di sbagliato. Lo scoprirò. Anche ora che sto parlando a ruota libera, dopo ogni capoverso sento aumentare la fatica. E so anche che se dovessi rileggere queste righe senza un perché, cancellerei tutto; quindi chi eventualmente stia leggendo queste righe, ne tenga gentilmente conto. Ma poi alla fine anche se così non fosse? Che potrebbe succedere di male? Qualcuno penserà che io sia patetico, un coglione o banale. È veramente così importante? Ecco ora credo di capire il motivo di questo blog e di questo post. Sforzarmi di non bloccare i pensieri. Che poi in realtà la difficoltà dovrebbe proprio essere il trattenersi. Lasciar andare dovrebbe essere facile, liberatorio. E soprattutto dare meno importanza a ciò che scrivo, a ciò che dico, a ciò che penso, a ciò che faccio. Un po' come quando una decina di anni fa (o venti ?) fui obbligato a cantare al karaoke davanti ad una platea di sconosciuti. All'inizio sarei voluto sprofondare. Poi, alla fine, sticazzi che pensavano. Tutto questo per dire che? Mah. Dovrei rileggerlo ma poi il post si autodistruggerebbe. E quindi va bene così. Ah no ok, un piccola riflessione conclusiva la posso fare. Diamoci tutti meno importanza e prendiamoci meno sul serio. Che se tutto va bene, moriremo comunque.
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