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Anarko

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Everything posted by Anarko

  1. Anarko

    Porte

    Non mi piacciono le porte chiuse. Mi piace poter vedere cosa c'è, al di là della soglia. Anche se si tratta semplicemente del lavandino gocciolante, del letto sfatto o della lavatrice da fare. Quando passo, un veloce sguardo mi rassicura sul fatto che tutto sia rimasto così come l'ho lasciato poco prima. Immobile e immutato. Ma dietro una porta chiusa, ironicamente, si apre un mondo di possibilità; o peggio, di imprevisti. E se fosse rimasta la luce accesa da ore? O la finestra aperta dalla mattina? E magari sta anche piovendo. Una sigaretta spenta frettolosamente, ed il divano brucia indisturbato. Senza fumo, per non farsi scoprire. E come posso sapere se qualcuno ora non stia proprio dormendo in camera mia? Magari un ladro sopraffatto dalla stanchezza per il lungo turno di lavoro: è entrato, ha trovato il letto sfatto ed ha giustamente approfittato. E per non essere disturbato si è chiuso la porta dietro. Riflettendoci, è una spiegazione plausibile; anche perché io non la chiudo mai. E per non parlare di un possibile vampiro che si aggira tranquillamente in cucina. O un licantropo. O un fantasma. O tutti e tre, seduti intorno al tavolo che mi aspettano, bevendo birra e ricordando i bei tempi andati. Ma finché non apro la porta non saprò mai che ci sono. Se ci sono. O che non ci sono. E soprattutto, siamo sicuri che il tavolo stia ancora li? E le sedie? Insomma, non mi piacciono le porte chiuse. Un po' come per i gatti. Che si mettono seduti sulla soglia, a fissare la maniglia e a bussare insistentemente con la zampetta. Non vogliono entrare ma semplicemente sapere di poterlo fare, liberamente. Anche a me piace sentirmi libero di passare ogni volta che voglio, senza sforzo. E mi piace pensare che anche gli altri sentano la stessa libertà. Quindi che fate ancora là fuori? Per carità mi fa piacere vedervi passare e scambiarci un sorriso da lontano, ma prego, entrate pure. Fate come a casa vostra, non badate a me, se volete. Girate pure per le stanze, accendete le luci ed aprite le finestre. Se la giornata è stata pesante, stendetevi un po' sotto le coperte. Tanto il letto è ancora sfatto. Bevetevi una birra, da soli o magari in compagnia del vampiro, che detto tra noi, è l'unico dei tre a reggere bene l'alcol. Al licantropo sale la sbornia triste. Fumatevi una sigaretta in santa pace; il pacchetto è sempre lì, a disposizione. Senza complimenti. Ma mi raccomando, spegnetela bene, che ho solo questo di divano. Se vi capita, di tanto in tanto, portate qualcosa da bere; avrete visto anche voi che il vampiro ha sempre sete. Ed è vero che qui la birra non manca mai, ma non è una bella sensazione condividere? Per quanto possibile, cercate di muovermi delicatamente tra una stanza e l'altra: il silenzio c'era prima di voi e lui non da fastidio a nessuno. Tranne forse al fantasma, che ogni tanto sente l'impellente bisogno di muovere le sedie e far scricchiolare l'armadio. Se vi ricordate, spegnete le luci e chiudete le finestre; non è fondamentale, ma il vampiro vi ringrazierà. No, il letto lasciatelo così come è, non rifatelo: preferisco così. Ma la cosa più importante, non chiudete nessuna porta, soprattutto se pensate di andarvene. Io non lo farò. Non mi piacciono le porte chiuse. Da fuori, non potremmo neanche scambiarci un timido saluto. E se vi viene voglia di tornare, sarete costretti a bussare, chiedere permesso: aspettare e sperare che io sia in casa. Non è brutto cosi? Io dovrò alzarmi dal divano per vedere chi è ed ancor peggio ascoltare le doverose quanto superflue spiegazioni sul perché siete andati via, perché avete chiuso la porta o perché l'avete addirittura sbattuta. E lo so, avevate le vostre ragioni. Ognuno ha le proprie ragioni. Persino il licantropo quando ulula alla luna in piena notte. Ed infine aprirò la porta. Che tanto l'avrei aperta comunque, con o senza di voi ad aspettare, perché odio le porte chiuse. Al fantasma invece non interessa, lui passa lo stesso, inosservato.
  2. Se fossi capace di spezzare i quote... ma da cellulare non ho capito come fare. Comunque, d'accordissimo sul fatto che non bisogna chiudere la questione bollandola come un'allucinazione della mente. (uso questa parola per intenderci). Il mio post è stato giusto un ragionamento ad alta voce senza velleità di dare una spiegazione al fenomeno. Chiaramente non ho risposte alla tua domanda. Soprattutto perché appunto non ho molta esperienza in merito. E mi fa piacere leggere gli scambi (costruttivi) di opinioni di chi ne sa più di me e mette a disposizione il proprio vissuto. E sarebbe un peccato fossilizzarsi a discutere con chi cerca solo di attirare l'attenzione.
  3. Non sono molto ferrato in materia, quasi zero a livello di letteratura. Non ho mai praticato continuativamente o fatto "esercizi" per indurre queste esperienze, anche se mi piacerebbe molto vivere in quello stato di "coscienza alterata", diciamo così. Ho avuto la fortuna di fare qualche esperienza involontaria di oobe in passato più o meno lunga, più o meno profonda. E contestualmente di "sentire/vedere" altri utenti. Utenti con i quali interagivo magari durante il giorno. Una notte, ad esempio ricordo distintamente di essermi svegliato perché (forse) ho avvertito un peso in fondo al letto. E volgendo lo sguardo ho visto questa utente, in piedi, che mi ha parlato. Ero veramente sveglio? Ero completamente sveglio? Forse si, mi piace pensare di sì, ma non ho la certezza. Anche perché credo, a torto o a ragione, che tutto sia elaborato dalla mente. I pensieri, le sensazioni, i ricordi. Tutto passa, va o viene da lì. Partendo da questo punto di vista (arbitrario), mi viene naturale dedurre che in sogno o in dormiveglia o appena sveglio, quando le mie facoltà non sono al top, la mente possa ingannarmi. Possa farmi credere di uscire dal corpo, vedere un mostro o un angelo. O una strega seduta sul petto che mi "paralizza". E queste tipologie di "allucinazioni" non capiteranno solo a me ma a tante, tantissime altre persone. Perché le nostre menti non sono così tanto diverse tra loro. Tutti, banalmente, abbiamo sognato di volare o abbiamo almeno una volta avuto una paralisi o ci siamo svegliati di soprassalto, "sbattendo" sul materasso con la breve quanto brutta sensazione di cadere nel vuoto. il fatto che una stessa esperienza sia comune non vuol dire che sia sicuramente reale. Così come accade sotto l'effetto di sostanze psichedeliche: ciò che vedi, senti, percepisci, sembra reale ma forse non lo è. In parte si, in parte no. Finché l'esperienza è strettamente individuale ognuno può giustamente credere ciò che vuole. P.S. Il post è un po' sconclusionato. Ho iniziato a scriverlo stamattina. Non sapendo già da principio dove sarei andato a parare. Probabilmente da nessuna parte. Ma forse non ho ben capito neanche quale sia il cuore del topic.
  4. In effetti ha senso quello che dici. Difficilmente uscirebbero aloni "informi". Io gli avevo suggerito un qualche errore nella procedura di sviluppo ma lui ha subito pensato al problema delle infiltrazioni di luce. Però rimane la sua opinione e potrebbe essere sbagliata. Ho letto qualche forum alla ricerca di un qualche esempio simile ma per ora niente.
  5. Parlando con un amico appassionato di foto analogiche, una possibile causa è che sia entrata luce nel rullino quando ancora era dentro la macchinetta. Magari lo sportellino, quello per cambiare il rullino, era un po' difettoso e maneggiando la macchinetta si muoveva un po', facendo filtrare luce. Può anche capitare a fine rullino di dimenticarsi di riavvolgere la pellicola e se si apre lo sportello, si rischia di rovinare tutte le foto. O solo una parte. Magari se nel momento dell'apertura non c'è tanta luce e ci si accorge immediatamente, si può limitare il danno a pochi scatti: insomma dipende dall'esposizione. In rete, cercando questa particolare problematica, magari si trovano scatti simili. Ancora non ho cercato.
  6. Io ricordo con enorme piacere gli ultimi due o tre anni di università. (tesi esclusa 😐). Riuscivo a conciliare doveri e interessi; le lezioni, gli esami, lo studio, lo svago, l'attività fisica e un paio di lavori. Uscivo tutte le sere ma puntualmente alle 7e30 ero a prendere il cappuccino al bar dell'uni. E non ero mai stanco. Mi sembrava che tutto fosse possibile. Ed in effetti lo era.
  7. O cambiando totalmente punto di vista, se una "patologia nervosa" (giusto per sintetizzare) induce dei concreti benefici in un'altra persona che la scambia per segno Divino, potrebbe indicare che ognuno di noi ha la possibilità di autoguarigione senza bisogno di interventi dall'alto. Forse basta crederci. Inoltre posso supporre che per ogni ipotetica guarigione "miracolosa" riconducibile ad un Padre Pio, ad una Madonna piangente, ecc... ci siano migliaia di "non guarigioni" e di speranze deluse e (forse) mal riposte. Insomma, una rondine non fa primavera e queste situazioni andrebbero guardate nella loro globalità. Riguardo al caso particolare non ci sono prove concrete né da una parte né dall'altra, per il momento. Per quello che ho letto, propendo per una classica truffa.
  8. Nel giro di pochi minuti.
  9. Grazie mille Tornado. Senza di te non avrei saputo come recuperare l'immagine. 😒 Sei l'Aranzulla che non ci meritiamo 😐 Potrebbero essere un'idea. Ma anche il blog è soggetto al libero arbitrio della "moderazione"?
  10. La vera domanda è: come è possibile che noi vecchi utenti ci siamo iscritti qui nonostante la certezza di ritrovare le stesse dinamiche malate?😅 O forse è proprio per quello?😌
  11. Si ho letto la descrizione. 😅 E mi ritrovo in molti passaggi, tra cui il voler essere invisibile o la scissione dell'Io. Sto cercando di capire a quale sottotipo appartengo, forse in tutti e tre. E a quale dei tre livelli. Per adesso sto al medio ma non credo di essere arrivato al livello "non sano". Alla fine, perdono contatto con la realtà: può allora manifestarsi la follia caratterizzata da tendenze schizofreniche. Ma ci sto lavorando, mi sembra un traguardo accettabile. 😌 Sull'avarizia come descritta qui non mi convince molto. Io credo (e sottolineo credo) di "donarmi" senza risparmiarmi. Anche se magari effettivamente poi mi pento perché sono state energie sprecate. Quindi forse anche lì ho due spinte contrastanti. Te in particolare hai capito a quale sottotipo o livello appartieni?
  12. Sono autistico anche io. E non so caricare le immagini. Forse.
  13. Se il mio interlocutore volge lo sguardo da un'altra parte, smetto automaticamente di parlare e rimango in silenzio, fissandolo, finché non mi riguarda negli occhi. Quando capisco che sta effettivamente pensando a tutt'altro e fa finta di ascoltarmi, inizio a dire frasi sconnesse e parole a casaccio, come se fosse antani. Non sopporto venire interrotto mentre parlo ed esprimo un concetto; mi sale proprio un istinto omicida. Se sono questioni di lavoro, tronco immediatamente la conversazione visto che se non hanno bisogno del mio contributo, possono fare a meno anche della mia presenza.. Quando un collega compila una tabella excel e le celle non sono formattate adeguatamente, soffro intimamente. Così gli prendo il mouse dalle mani e lo faccio io. Se in ufficio o a casa d'altri vedo un cassetto o un armadio aperto, lo chiudo, più o meno consapevolmente. Viceversa a casa mia lascio tutto come capita. Ante dell'armadio spalancate e vestiti riposti alla rinfusa. Ogni cambio di stagione mi riprometto di essere più ordinato ma dura il tempo di una lavatrice.
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