passworld Posted June 24 Share Posted June 24 (edited) Come voi ben sapete, gli esseri umani sono convinti che il linguaggio sia magico e abbia poteri vari Questo anche senza riferimi all'esoterismo,a aspetti delle religioni,ecc... Nel corso dei secoli il linguaggio ha creato, in parte,quello che cercava di capire e di spiegare ESSENDONE INFLUENZATO A SUA VOLTA. Un mio amico direbbe:"non avevano una mente, se la sono costruita su misura utilizzando materiale della realtà a loro uso e consumo intellettuale e materiale. Secondo me e altri ha ragione lui. L'uomo ha creato sè stesso e lo si vede dappertutto e in modo palese. Se fosse stato creato da Dio o dagli alieni SAREBBE MOLTO MIGLIORE DI QUELLO CHE È,su questo non ci piove di sicuro!!! Prendete l'esempio democriteo dell' "atomo": gli scienziati oggi sono tutti democritei, figli dell'idea greca della materia costituita da qualcosa di basilare("mattoni") La quantistica, però, studiando la materia in base a questa millenaria idea, scopre che ci sono fenomeni ancora più determinanti dei "mattoni" (quark) che li segnalano. Entanglement, sovrapposizione di stati e collasso d'onda, fenomeni di base che sembrano, tra l'altro, essere definiti almeno in parte, proprio dall'atto del misurarli! La realtà non è un oggetto,ma un insieme di fenomeni che appaiono a volte come "corpi",altre volte come "onde" ,altre volte ancora, come tutte e due le cose contemporaneamente!!! La "mente" segue questa "verità" : fenomeni che sembrano, di volta in volta, aleatori, immateriali, materiali e così via. Psicologia, dunque, significa misurare ciò che,nel momento stesso in cui si misura, viene influenzato e, in qualche modo, determinato, dalla misura stessa. In definitiva, se vogliamo, di veramente "reale e condivisibile", in psicologia e in tutte le altre scienze ESISTE SOLO LA MISURA E IL MISURARE!!! Edited June 24 by passworld Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
passworld Posted June 25 Author Share Posted June 25 L'aspetto interessante della mente è quello di non avere una sostanza materiale, una oggettualità. La mente non ha e non occupa spazio,tempo e dimensioni. È immateriale così come funziona e si manifesta,non è magica,onnipotente,onnisciente,irresistibile. I pensieri, le fantasie,i sogni...sono immateriali,non sono oggetti,la mente è fatta così e questo è il bello di noi esseri umani. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Barman Posted June 25 Share Posted June 25 Il 24/6/2024 at 12:24, passworld ha scritto: In definitiva, se vogliamo, di veramente "reale e condivisibile", in psicologia e in tutte le altre scienze ESISTE SOLO LA MISURA E IL MISURARE!!! In effetti in rapporto al macrocosmo ed al microcosmo, cioè a dimensioni non abituali, non quotidiane, la prima azione che verrebbe spontanea alla maggioranza è proprio la misurazione ed è questo l'oggetto della ricerca scientifica, però, personalmente, vedo in questa azione un enorme limite. Rapportare un linguaggio come quello della creazione ad un sotto linguaggio, come quello numerico ci allontana, a mio avviso, dalla comprensione ultima delle cose; a me sembra sembra che "misurare" per conoscere non ci restituisca una vera conoscenza ma, al massimo, ci permetta di identificare i nostri confini, i nostri limiti. Limiti che assurgiamo, in modo del tutto distopico, a realtà ultima. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
passworld Posted June 25 Author Share Posted June 25 per misurare io non intendo un semplice fatto matematico o geometrico, ma un atto intellettuale. Quando tu incontri una persona ne fai un impressione basata su un insieme di valutazioni. Queste valutazioni implicano delle misure e la chimica,in questo, svolge un ruolo importante. In pratica, senza che tu te ne renda conto, la tua biochimica registra quella dell'altro fino alla compatibilità genetica. La simpatia e l' antipatia si basano anche sulla biochimica, e la biochimica misura e bene. In psicologia si sottovaluta la biochimica e in generale la neurologia. Le teorie psicologiche sono basate su altre variabili . In psicoterapia questo è evidente: tutte le scuole ammesse dallo stato si basano su idee,concetti e pratiche diverse le une dalle altre evitando un discorso comune che potrebbe essere proprio quello neuropsichico. La psichiatria fa il contrario. Eppure le persone migliorano frequentando scuole diverse che a volte sono in contraddizione le une con le altre sul piano teorico e pratico. Allora, perchè le persone migliorano ciononostante? Perchè esiste un feeling psicofisico che agisce, una simpatia spontanea e naturale che sembra funzionare come un entanglement . Quindi stiamo parlando di feeling e di neuropsiche inconscia,se i due viaggiano bene la terapia riesce bene. In questo caso la misura è un insieme di variabili inconsce e il feeling ha una base genetica, biochimica,quantistica anche in un certo senso. Cioè, la misura determina l' andamento della terapia e,naturalmente, l' andamento della terapia influenza la misura. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Barman Posted June 26 Share Posted June 26 Buongiorno anche qui, passworld, sì, in parte ti ho già risposto nell'altra discussione ma provo a riformulare il mio punto di vista anche qui. La conoscenza di noi stessi, quella che ci consigliarono gli antichi greci è, secondo la mia personale esperienza, distacco, quindi mera osservazione priva di giudizio, non contaminata da simpatie ed antipatie; è quindi l'addestramento della parte superficiale della mente che tende a dividere, a separare. Io sono naturalmente propenso al distacco, forse per una specifica conformazione innata della mia mente ma ho notato che negli anni ho potuto migliorare questa caratteristica esercitandomi ogni qual volta un pensiero divisivo affiorava alla mente. Questo è il miglioramento che dovremmo tutti affrontare e che non si basa sull'accumulo di dati perlopiù inutili ma sul riconoscimento della nostra intima bellezza e, di conseguenza, di quella altrui. Ti auguro una buona giornata. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
passworld Posted June 26 Author Share Posted June 26 (edited) sono d'accordo,l'Io può essere una prigione o un' opportunità per spaziare,amare,creare godere. Un certo amore di sè è normale quindi,più che distacco, Io parlerei di neutralità amichevole nel valutare e conoscere sè stessi Poi questo vale anche nei confronti degli altri e del mondo in generale. In ogni caso il vero cambiamento è rendersi conto di avere avuto come genitori delle persone "normali" e poi perdonarsi il fatto di non averlo capito prima. Edited June 26 by passworld Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
G.a.b.r.i.e.l Posted June 26 Share Posted June 26 On 6/24/2024 at 12:24 PM, passworld said: L'uomo ha creato sè stesso e lo si vede dappertutto e in modo palese. Se fosse stato creato da Dio o dagli alieni SAREBBE MOLTO MIGLIORE DI QUELLO CHE È, su questo non ci piove di sicuro!!! Si dimentica spesso che gli animali sono robot biologici autoriproducibili e non autoprogrammabili (sono stati definitivamente programmati) mentre gli uomini sono robot biologici autoriproducibili e autoprogrammabili il che significa che ogni essere umano crea sé stesso secondo il proprio livello di coscienza, capricci, illusioni, deliri, tendenze dittatoriali, ignoranza quasi permanente in molti campi, la non volontà di progredire, il rifiuto del sacro o della spiritualità etc etc. Naturalmente esistono rare eccezioni, che sembrano alieni se confrontati con la massa di trogloditi che segue il capobranco, o qualche caporale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
passworld Posted June 27 Author Share Posted June 27 (edited) i sistemi viventi si macchinizzano, cioè costituiscono i loro sistemi vitali in modo automatico e semiautomatico. Così possono usare il sistema nervoso per alcune funzioni e abilità non automatiche o semiautomatiche. Queste funzioni e abilitã sono operative soprattutto negli esseri umani ma con un grosso limite. La gente le usa per razionalizzare e funzionalizzare , "ab-usare" o " sub-usare" anche ciò che dovrebbe essere spontaneo,naturale, automatico, semiautomatico. Ne risulta una massa gelatinosa,amorfa e standardizzata che si adatta ad ogni contenitore umano e non umano. Evidentemente la specie umana non è mai stata UNA specie, ma una convergenza di RAZZE che si sono uniformate nei millenni in una tipologia chiamata Homo Sapiens. Il sangue di un passero è uguale a quello di un altro passero. Il DNA di un asino è uguale a quello di un altro asino e determinando Specie e Individuo: intelligenza,caratterologiaabilitá,limiti,forma corporea,alimentazione e riproduzione,durata della vita,ecc.... Quello umano,ma non ve lo diranno mai, NON È CERTO MONOLITICO E "UGUALE" PER TUTTI, MA, TUTTO IL CONTRARIO. INSTABILE,FLUTTUANTE, PROBLEMATICO,MALATO. La salute mentale e fisica degli esseri umani è una condizione STATISTICA E DI MEDIA ARITMETICA Il loro essere "umani" IDEM , la loro individualizzazione PURE,il loro essere "evoluti" ed "evolutivi" ANCHE!!! Come scrivono alcuni di voi,gli esseri umani sembrano androidi mal riusciti che funzionano abbastanza bene per l'essenziale di mantenimento e di operativitá sociale Per il resto, se non avessero stampelle e protesi tecnologiche e informatiche, assistenza e dipendenze,genitorialismi,figliastrismi e fratellastrismi non reggerebbero un mese. Questo status peggiora ma è sempre stato tale nella sostanza nei secoli,quindi continuerá ancora... Edited June 27 by passworld Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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