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Possiamo chiamarla coercizione di minorenni?


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Ci sono molte persone influenti, con migliaia di follower e seguaci e fan, che sono sempre al centro dell'attenzione. Loro vengono seguiti, adorati, osannati. Se uno di loro dice di fare qualcosa o di comprare qualcosa tutti lo faranno. Ma purtroppo queste persone influenti non vendono solo ad adulti maanche a minorenni. Il loro desiderio è solo quello di far soldi e quindi si preoccuperanno solo di sponsorizzare prodotti, vestiti, musica, film, videogiochi e tante altre cose? I bambini e i ragazzini che li seguono compreranno tutto quello che viene pubblicizzato da loro perchè lo scopo del sistema è distruggere le menti di tutti. Fargli credere che quei prodotti diano la felicità e illudendoli in modo cge comprino il più possibile i prodotti sponsorizzati. Ma i bambini non si accorgono di essere illusi e  d'allontanarsi dalla realtà per seguire i loro idoli. Quindi i messaggi che queste persone influenti danno sono tutti negativi? Purtroppo molti bambini e ragazzini vivono in famiglie in cui l'affetto e l'amore sono assenti e dunque si legano a tali idoli per compensare quell'affetto che non hanno mai ricevuto. Cosí diventano facilmente schiavi e le loro menti vengono lentamente svuotate e riempite con il nulla. Ovviamente essi non si accorgono di questo perchè sono tutti come ipnotizzati, caduti dentro un meccanismo da cui non riescono più ad uscire. E non si rendono conto di essere vittime di un sistema aberrante che li vuole far diventare solo zombie obbedienti. Questa non viene ritenuta una specie di coercizione ai fini commerciali? 

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Io la chiamerei:

Perchè criticare gli influencer che  più che i genitori.

Così, mi sembra che in questo post sia risultato più facile passare sopra alla questione dei genitori che non danno affetto e amore, per focalizzarsi sugli influncer che spesso sono persone che non hanno come responsabilità quella di prendersi cura di minori.

Fare il genitore è il mestiere più difficile del mondo. Il resto non è coercizione.

 

Edited by malia
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Io non ho capito, per ora, come sei passata nei tuoi post, dall'osservazione di un presunto fenomeno quale ''la coercizione di minorenni per fini commerciali '' all'ipotizzare un'azione contro genitori presunti deficienti. Mi sembra un modo di affrontare l'argomento, rimbalzando da un estremo all'altro, che non affronta, in realtà, non analizza.

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Bisogna tenere presente che gli influencer sono solo l’ultima novità in fatto di pubblicità dei prodotti. Ma il martellamento televisivo non è da meno, è solo più generico, è un ndo cojo cojo, anche se organizza le pubblicità a seconda della fascia oraria e dei programmi: se ci fai caso la pubblicità di giocattoli è tra un cartone animato e l’altro, quella della poltrona relax nell’orario del pisolino dopo pranzo dei pensionati.

Di sicuro l’influencer ha un pubblico più selezionato tendenzialmente orientato verso la tipologia di prodotti pensati per quella fascia di età quel sesso e quello stile di vita di chi lo segue.

Mi sembra di capire tu te la prenda con i genitori di bambini lasciati troppe ore davanti agli youtubers, penso anche io che non vada bene, ma non penso che quei bambini siano per forza poco amati, perché non li conosco, non mi permetto. Al massimo  sono poco seguiti.

Pero’ diciamoci la verità: siamo nel 2023, stai parlando di bambini che si sono fatti almeno gli ultimi due anni di dad al computer più o meno a singhiozzo. Rinchiusi in casa. Obbligati dalla scuola a non familiarizzare con altri esseri umani, se non esclusivamente attraverso il mezzo tecnologico digitale, restando diverse ore al giorno davanti a dei computer che solo tre o quattro anni fa tutti i pedagogisti consigliavano agli adulti di centellinare con parsimonia. 

Credo che dopo questa cura digitale sia anche molto più difficile riportarli ad una vita reale lontana dagli youtubers per qualsiasi genitore, non che siano per forza bambini poco amati.

 

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Non è stata la pandemia a creare mostri. E io sento  (per essere fedele a me stessa)  di dover  ricordare, a chiunque si serve di questo pretesto per giustificare   ''mostri''  e ''mostruosità'' che vediamo in giro, che tirare in ballo per ogni argomento sta cazzo di pandemia che è durata 2 anni del cacchio a fronte di millenni e millenni di comportamenti umani che sono stra studiati, stra compresi, stra esperiti, come se questi due anni del cacchio fossero stati l'unica vicenda umana a influenzare le cose, come se fosse tutto riconducibile a due anni, quando l'essere umano, vive da 200000 anni fa, ed è sempre stato una merda da un lato e una meraviglia dall'altro in tutti questi millenni, non so, per me è da persone la cui funzionalità  del cervello è sempre stata assente tranne gli ultimi due anni.

Io che sono del 74 ho memoria di come passavamo le giornate noi figli di genitori senza pandemia.

Mio padre che è del 38 ha memoria di come da bambino passava le giornate figlio di genitori senza pandemia.

Mia nonna ricordava come passava le giornate figlia di genitori senza pandemia.

Ed eravamo tutti stronzi, deficienti, deboli, influenzabili, crudeli, allo stesso modo.

 

Detto questo, non condivido il pensiero di chi trova a chi addossare facilmente le colpe di eventi che nascono dalla responsabilità di tanti e in modo complesso. Mi sembra un modo di ragionare che va avanti a colpi di accetta, grossolano e come tale non può essere di aiuto a niente. E' di aiuto solo a scaricare frustrazione.

 

Edited by malia
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Io non ho parlato di mostri, ho parlato di bambini che giocoforza si sono legati al mezzo digitale in una maniera che non ha precedenti nella storia umana.

E non li ha per un motivo imprescindibile:

in tutte le generazioni precedenti il digitale non esisteva.

Sicuramente esistevano già alcuni casi di dipendenza e assuefazione dal mezzo digitale prima del covid, basti pensare al fenomeno degli hikkikomori.

Ma non era un fenomeno così diffuso.

1- I bambini e i ragazzi sono stati obbligati a relazionarsi al mondo solo attraverso il mezzo digitale? si

2- Questo post sta parlando di bambini lasciati troppo davanti ai computer che seguono gli influencer? si

3- Chi ha scritto il post sta addebitando  la colpa di questo fenomeno agli influencer o a genitori che presume non amino abbastanza i loro figli? si

Beh io non sono d’accordo sull’afffibbiare la colpa esclusivamente a queste figure, e basandomi sui fatti ho dato la mia opinione sul perché i bambini del 2023 tendano a stare così tanto sui computer.

Non è che posso dire che non è vero che i bambini sono stati resi più avvezzi al digitale perché a qualcuno non fa piacere sentirselo dire.

Sono i discorsi della gente per strada eh, sono le lamentele dei genitori sul comportamento dei figli, la mia non è una intuizione epocale.

Dopodiché se di mostri ne hai parlato tu, li spiegherai tu.

Io anzi ho demostrificato influencer e amore genitoriale, grossolanamente, parlando di circostanze eccezionali.

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Il 23/1/2023 at 08:06, LafigliadiArduin ha scritto:

Quindi i messaggi che queste persone influenti danno sono tutti negativi?

Il mondo è in continua evoluzione; soprattutto dopo l'era internet. 

Internet ha, come qualsiasi cosa, mezzo, lati positivi e lati negativi. Sta a noi, ai genitori, agli insegnanti di quei bambini, istruirli in modo diretto e indiretto con l'esempio.

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Internet, l'informatica e la telematica stanno cambiando il mondo.

L'apprendimento, l'educazione, lo sviluppo della persona fanno parte del "mondo", insieme con l'informazione, il linguaggio, le relazioni sociali e un migliaio di altri aspetti della vita.

Chiedersi se questi cambiamenti siano un bene o un male è doveroso, perchè il bene e il male non si possono giudicare in assoluto, ma vanno messi in relazione a uno scopo o anche a un "modello", e quindi giudicare i cambiamenti serve a riflettere e a discutere gli scopi e i modelli. 

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Queste persone non ne hanno colpa, fanno il loro lavoro se così lo possiamo chiamare. Il problema sono le persone che seguono questi sui social e che comprano ogni cosa che sponsorizzano questi influencer. Se poi andiamo nell'età bambini e adolescenti, se te genitore compri ogni stupidata che questi nei social vendono allora il problema è ancora più grave.

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Infatti i genitori attualmente sono dei pessimi esempi. Provate a sostare davanti a una scuola materna o elementare. Cosa vedete? Genitori col cell in mano. Tutti. Quando i bambini escono i genitori son talmente presi che li salutano a malapena. Sull'auto cosa fanno? Cell in mano. E a casa? Cell sempre in mano. Dipendenza. Si chiama dipendenza, e questa viene trasmessa ai figli. La tv fa pure il suo sporco lavoro purtroppo, i cartoni di Rai yoyo, gulp, boing e gli altri non fanno che mostrare scene violente di combattimenti, di " Download di giochi", di certe cose precise ( tipo Minecraft e personaggi pixellati) che poi il bambino chiederà di avere come regalo. E i genitori e i nonni cosa fanno? Glieli comprano. E il bambino poi cosa dice? Che si annoia. Tanti bambini, pieni di giocattoli e videogiochi che si annoiano. Com'è possibile? 

Siete mai entrati in una scuola materna o elementare o media? Cosa fanno gli insegnanti? Stanno al cell. 

Non è questione di dare colpe ma di constatare come si stia distruggendo un'intera generazione partendo dai più piccoli. 

Dobbiamo analizzare? Ok, analizzate pure, ma prima entrateci nel mondo dei bambini e guardate cosa fanno e con chi stanno. È un consiglio eh 😉

 

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Ssi, da genitore che scarica tutta la colpa all' inevitabile uso del gioco forza degli altri, non lo posso capire, perché non è il pendolo magico che ipnotizza chiunque. Se però dici di vedere le cose in questo modo, perché pensi di non volerci provare neanche, forse da genitore, a pretendere che il tuo bambino stia al di sopra, lo posso capire, non è che lo devi accettare. Magari avrai altre occasioni, diciamo.

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2 ore fa, LafigliadiArduin ha scritto:

Infatti i genitori attualmente sono dei pessimi esempi. Provate a sostare davanti a una scuola materna o elementare. Cosa vedete? Genitori col cell in mano. Tutti. Quando i bambini escono i genitori son talmente presi che li salutano a malapena. Sull'auto cosa fanno? Cell in mano. E a casa? Cell sempre in mano. Dipendenza. Si chiama dipendenza, e questa viene trasmessa ai figli. La tv fa pure il suo sporco lavoro purtroppo, i cartoni di Rai yoyo, gulp, boing e gli altri non fanno che mostrare scene violente di combattimenti, di " Download di giochi", di certe cose precise ( tipo Minecraft e personaggi pixellati) che poi il bambino chiederà di avere come regalo. E i genitori e i nonni cosa fanno? Glieli comprano. E il bambino poi cosa dice? Che si annoia. Tanti bambini, pieni di giocattoli e videogiochi che si annoiano. Com'è possibile? 

Siete mai entrati in una scuola materna o elementare o media? Cosa fanno gli insegnanti? Stanno al cell. 

Non è questione di dare colpe ma di constatare come si stia distruggendo un'intera generazione partendo dai più piccoli. 

Dobbiamo analizzare? Ok, analizzate pure, ma prima entrateci nel mondo dei bambini e guardate cosa fanno e con chi stanno. È un consiglio eh 😉

 

Faccio dei corsi d’arte ai bambini e ragazzini e quando vengono a prenderli, non ho mai notato genitori che non li considerano e stanno col cellulare in mano, cioè lo usano se serve, ma sono sempre pieni di domande per sapere se i loro figli hanno talento, come si comportano, come disegnano, mi fermano per spiegare tutti i problemi della famiglia, ho capito che pensano che attraverso l’arte i bambini possano sublimare certe dinamiche, e all’inizio mi stupivo molto della fiducia che mi davano come se potessi offrire loro una catarsi. Sicuramente non è indifferenza. Specifico che si tratta di corsi a pagamento, non sono organizzati dalla scuola. Quindi magari i miei genitori dicono “siccome pago pretendo risposte”.

E’ anche vero che dover pagare per imparare a disegnare, seleziona all’ingresso, perché un genitore indifferente non si preoccupa di coltivare il talento dei figli.

 

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Anni fa partecipavo a un sito - non ricordo se era ancora allo stato di mailing list o era già un forum - in cui si parlava di scuola, con l'adesione appassionata di insegnanti, maestri e professori.

Io già allora mi feci l'idea, ancora più consolidata in seguito, che i problemi della scuola potessero risolversi solo al di fuori della scuola. Pura teoria, naturalmente, perché è del tutto ipotetico che, semplicemente, i problemi si possano risolvere.

Quelli che vediamo sotto forma di problemi - come questo sollevato nel thread - è né più nè meno che l'evoluzione, o meglio lo stato della società, in questo caso visto a dimensione-bambino, ma come si vede dalla discussione facilmente espandibile alla dimensione famiglia, genitori, scuola, governo, e di conseguenza elettorato, etc.

Gli influencer sono solo la (piccola) punto di un iceberg. Tutta la comunicazione e l'informazione è impostata allo stesso modo, cioè commerciale, un grande, incessante, ossessivo mercato, in cui tutto ha un prezzo e niente ha un valore, o almeno è assai difficile parlare del valore effettivo delle cose.

 

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