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Chi sono io? Osho docet


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Posted (edited)

in reallà osho non dice di cancellare l'identificazione in qualche modo

sto approfondendo meglio le cose

ma sembra che secondo lui bisogna far uscire ogni esperienza ogni volta che ci si pone la domanda

 

però vorrei ulteriori chiarimenti da cincin

 

davide mi deve spiegare perchè ride sempre

questo è un laboratorio di approfondimento sulla conoscenza interiore

penso che chiunque abiti su questo pianeta abbia l'esigenza di investigare sulle sue facoltà 

se lui ha qualcosa da proporre allora almeno me lo dicesse così saremo tutti più chiari

Edited by Karver
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6 hours ago, Karver said:

la conoscenza parte da questa domanda

ogni volta che ci chiediamo chi sono io? Allora verranno fuori tante identificazioni, per uscire dalla identificazione basta semplicemente affermare mentalmente di non essere quella identità

No, non basta tirar fuori (false) identità, è necessario 'imparare' a Essere.

6 hours ago, Karver said:

in reallà osho non dice di cancellare l'identificazione in qualche modo

sto approfondendo meglio le cose

ma sembra che secondo lui bisogna far uscire ogni esperienza ogni volta che ci si pone la domanda

però vorrei ulteriori chiarimenti da cincin

Non si può semplicemente sostituire una o più false identità con la vera identità dato che non la si conosce ancora. Piuttosto si impone una (ulteriore) nuova finzione, perché la mente chiede immediatamente un sostituto, uno qualunque. Quindi non funziona così.

3 hours ago, Karver said:

davide mi deve spiegare perchè ride sempre

questo è un laboratorio di approfondimento sulla conoscenza interiore

penso che chiunque abiti su questo pianeta abbia l'esigenza di investigare sulle sue facoltà 

se lui ha qualcosa da proporre allora almeno me lo dicesse così saremo tutti più chiari

Ride perché la conoscenza della realtà non coincide con la sperimentazione della realtà. Faccio un parallelo, un farmaco finché sperimentale non può essere né sicuro né efficace, lo diventa o non diventa solo dopo la sperimentazione. Il problema è che dichiarano sicuro ed efficace un farmaco "x" o "y" prima ancora di aver iniziato la sperimentazione. Per la spiritualità è la stessa cosa, spesso si parla di conoscenza durante la fase uno o addirittura zero.

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Posted (edited)

allora ho letto un articolo sul web

è da tempo che sperimento questa cosa con alcune attività come i videogiochi o il cibo

provo a fare degli esempi e voi dico cosa si nasconde dietro

quando apro il frigo gli occhi vanno a balzo di qualcosa una bevanda un cibo o un frutto se le mie mani vanno verso un qualcosa significa che quel qualcosa è attratto facilmente

va bene anche con il videogioco

se il personaggio prende degli oggetti anche senza volerlo è perchè è attratto

ma cosa si nasconde dietro l'attrazione? Il pensiero ripetitivo

questo è un po' mistico ma pare c'entrerebbe con la legge di risonanza o dell'attrazione

il famoso magnetismo

mi da il risvolto per capire perchè i miei ragionamenti girano sempre intorno alle stesse cose 

 

 

beh a parte che mi sembra che anche qualche altro utente si era lamentato del persistere nel sorridere di davide

Edited by Karver
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1 hour ago, Karver said:

significa che quel qualcosa è attratto facilmente

Il pensiero ripetitivo

il famoso magnetismo

Vero, è un  indicatore che una strada neuronale si è allargata rispetto ad altre presenti. Ora, bisogna verificare se corrisponde alle esigenze dell'Essere o è sorta per abitudine di ripetere attività già consolidate.

23 minutes ago, Karver said:

beh a parte che mi sembra che anche qualche altro utente si era lamentato del persistere nel sorridere di davide

Questo è il ruolo del cicap nel mondo ovvero spingere i ricercatori ad essere sempre più chiari finché una scoperta non diventi di dominio pubblico e comprensibile a tutti - il che non è sempre possibile perché una ricerca complessa richiede requisiti genetici e spirituali che la grande massa non possiede.

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20 ore fa, Karver ha scritto:

davide mi deve spiegare perchè ride sempre

questo è un laboratorio di approfondimento sulla conoscenza interiore

penso che chiunque abiti su questo pianeta abbia l'esigenza di investigare sulle sue facoltà 

se lui ha qualcosa da proporre allora almeno me lo dicesse così saremo tutti più chiari

 

Tu sei quello che ti senti di essere, non c'è altro essere soprannaturale al di sopra di te 🥹 

Sono tutte sciocchezze, e te l'ho ripetuto tantissime volte 🤨 

 

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allora io non sono un essere soprannaturale perchè altrimenti sarei d'accordo con molti utenti qui sopra

ti parlavo di identificazioni

cioè una persona che conosco lavora in un albergo e visto che conosce tante persone e deve gestirle inizia a tracciare delle mappe mentali su ognuno perchè altrimenti può entrare in irritazione con facilità 

 

torando ma per favore perchè dovrei stare a perdere tempo a parlare con te visto che non pensi che nemmeno che si possa praticare il silenzio visto che lo hai negato

io ti parlo per esperienza personale

quando lo pratico inizio a rilassarmi in quiete e pace

il silenzio è una cosa che ormai arriva anche alla cultura scientifica e non solo alle culture orientali o messicane 

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inoltre nel silenzio arrivano intuizioni, ispirazioni e visioni di ogni genere

rilassa i muscoli

allevia i disturbi psicosomatici

credo che alle elementari te l'abbiano insegnata l'ora del silenzio

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7 hours ago, tornado said:

Tu sei quello che ti senti di essere, non c'è altro essere soprannaturale al di sopra di te 🥹 

Sono tutte sciocchezze, e te l'ho ripetuto tantissime volte 🤨

 

Quasi quasi diventi raëliano. Infatti il raëlismo è l'unica religione al mondo che nega categoricamente esistenza di un dio soprannaturale appollaiato su una nuvola, l'esistenza del diavolo con zoccoli e corna, l'esistenza dell'anima mistica, dello spirito santo, della reincarnazione, del paradiso e dell'inferno. C'è anche il buddhismo anch'esso una religione atea tuttavia il Buddha non si esprime su certi argomenti quindi lascia campo libero alle speculazioni. Bisogna però specificare che, anche se l'uomo può e dovrebbe comprendere la realtà razionalmente (senza alcun aiuto della stampella "paranormale"), ciò non toglie che per stare in salute ha comunque bisogno del silenzio, della meditazione ed ha anche bisogno di abbandonare determinate abitudini nocive - come il fumo alcool eccitanti droghe veleni alimentari pensiero negativo violenza etc. Queste cose seppur parte integrante delle varie religioni non sono sovranaturali bensì naturali. Il non sprecare l'energia idem. Ugualmente saper difendersi da interferenze interne ed esterne. Lo sportivo si esercita tutti i giorni ebbene allenare il cervello è meglio dell'allenare i muscoli. Il necessario ed auspicabile equilibrio non cade dal cielo sopra la testa degli uomini ma è una conquista quotidiana istante dopo istante. Essere quello che si sente di essere è una trappola dato che molti non sono ancora in grado di percepire sé stessi e l'infinito senza filtri, quindi la loro "visione" della realtà è distorta, non fedele all'originale.

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Mi spiego meglio 🙏🏻

Ad esempio Osho preferiva portare la barba lunghissima, e non farsi la ceretta visto la sua folta diffusa peluria 🫤 Questo perché lui sentiva di volere essere così 🙂 

Inoltre Osho aveva un'dea tutta sua sull'omosessualità e sulle "cause" dell'omosessualità

Diceva che <<  l'omosessualità è nata perché abbiamo impedito l’eterosessualità. L’omosessualità è nata come fenomeno religioso nei monasteri, perché abbiamo costretto i monaci a vivere da soli in un posto e le monache da sole in un altro posto, separati da spesse mura. Era inevitabile che si creasse l’omosessualità. Accade nei monasteri e nell’esercito, perché questi sono due posti in cui non permettiamo che uomini e donne si mescolino. Oppure accade nei pensionati esclusivamente maschili o femminili: anche lì non possono frequentarsi. Il fenomeno dell’omosessualità è frutto di questa stupida educazione. L’omosessualità scomparirà dal mondo quando permetteremo che uomini e donne s'incontrino in modo naturale >>  https://www.osho.com/it/read/featured-articles/other-myself/same-sex-relationships

 

Inoltre come spiegato qui http://www.kasparhauser.net/ateliers/etica/tonini-osho.html 

Osho diceva che  l’omosessualità è  una perversione e uno stato immaturo della sessualità umana 🫣 Poi riferendosi ad un omosessuale, Osho dice a lui << se tu vuoi essere omosessuale io non ti giudico, ma adesso sai perché sbagli e se lo vorrai ti posso aiutare a guarire >> 🤨

In poche parole Osho pretendeva l'oggettività nelle sue "affermazioni"  poiché lui essendosi auto dichiarato e proclamato illuminato 🙏🏻  non avrebbe potuto fare false affermazioni, non avrebbe potuto parlare senza cognizione di causa, quindi qualunque cosa lui diceva avrebbe dovuto essere per forza esatta 🤗 questo @cincin me lo dovrebbe spiegare 🤗 come ha fatto a credere e a fidarsi di un omofobo 😶 ce la può fare 🙏🏻 

Edited by tornado
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Il 25/3/2024 at 11:36, tornado ha scritto:

 

Tu sei quello che ti senti di essere, non c'è altro essere soprannaturale al di sopra di te 🥹 

Sono tutte sciocchezze, e te l'ho ripetuto tantissime volte 🤨 

 

scusami

spiegami meglio questo passaggio

io sono quello secondo cui credo di essere? O penso o sento giusto? Quindi posso manipolare la mia identità per essere come chiunque al di la di me è così?

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10 hours ago, tornado said:

poiché lui essendosi auto dichiarato e proclamato illuminato 🙏🏻  non avrebbe potuto fare false affermazioni, non avrebbe potuto parlare senza cognizione di causa, quindi qualunque cosa lui diceva avrebbe dovuto essere per forza esatta 🤗

Un '''illuminato''' non è onnisapiente (nessuno lo è, neppure l'ipotetico dio) bensì è semplicemente: naturale. La sua conoscenza dipende dai studi fatti, non dall'eventuale '''illuminazione'''. Quindi, è perfettamente normale che un cosiddetto illuminato si sbagli su alcuni argomenti, anzi, spesso accade così. In effetti l'illuminato non ha più certezze ma tanti dubbi ergo Osho non poteva enunciare le verità assolute - che comunque non esistono dato che tutto nell'universo è relativo - quello che poteva fare è adattare i suoi ''''insegnamenti''' al contesto in cui si è trovato, a parte che nessun uomo ha la verità in tasca, nemmeno Osho. Per quanto riguarda i profeti il discorso cambia, un profeta '''potrebbe''' esprimere anche delle verità in quanto la sua conoscenza su un determinato argomento non è farina del suo sacco, lui o lei trasmette un messaggio della Sorgente. Del resto anche le sacre scritture dei vari popoli apparentemente condannano l'omosessualità, il che non vuol dire che quei profeti erano falsi o ciarlatani ma è stata la Sorgente a decidere che in quel contesto ancora non si poteva rivelare la verità sull'omosessualità. Solo Raël, l'ultimo profeta prima del Giudizio, afferma che è una cosa naturale, perché oggi nell'era scientifica possiamo comprenderlo anche da soli grazie alla biologia e genetica. In un ambiente con soli maschi, non è che tutti "diventano" omosessuali, ma alcuni esprimono la loro omosessualità naturale, gli altri o fingono o si astengono dalla sessualità.

Quote

io sono quello secondo cui credo di essere?

Percepire sé stessi è diverso dal credere di essere. Tuttavia la percezione non è automatica come pensa tornado, è un '''percorso''' a volte lungo a volte breve.

Edited by G.a.b.r.i.e.l
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54 minutes ago, Karver said:

posso manipolare la mia identità per essere come chiunque al di la di me ... beh io ho usato il termine credere per battuta

Noi possiamo hackerare la nostra mente per renderla come vogliamo che sia. La mente dell'uomo è il prodotto della società, viene forgiata da genitori, scuola, amici, mass media, politica, religioni, per diventare efficiente in questo tipo di società competitiva. In seguito il soggetto è libero di riprogrammarla secondo altri criteri, ad esempio invece di puntare sulla competitività potrebbe desiderare una mente che filtra ed elabora i dati sensoriali in modo differente, privilegiando giustizia, compassione, amore e la vera conoscenza, quella 'spirituale'. La mente è uno strumento dell'Essere. Siamo noi (Essere) a decidere come vogliamo utilizzarla e se vogliamo utilizzarla o bypassarla, di volta in volta. La mente include la memoria del passato (eventi, sapere) la memoria del futuro (come lo immaginiamo), le nostre paure (finché non vengono scacciate), filtri per vedere la realtà in questo o in quel modo (c'è chi cerca solo notizie "positive", c'è chi cerca solo notizie "negative" etc). In determinate situazioni è meglio escluderla e vivere nell'eterno presente (sola coscienza). Modificando la mente e il suo funzionamento però non si modifica la nostra natura perché questa non dipende dalla mente (strumento). Semmai la nostra natura riesce a ri-conoscersi ed esprimersi quando non ostacolata da una mente male programmata precedentemente, da noi stessi o da altri.

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15 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Un '''illuminato''' non è onnisapiente (nessuno lo è, neppure l'ipotetico dio) bensì è semplicemente: naturale. La sua conoscenza dipende dai studi fatti, non dall'eventuale '''illuminazione'''. Quindi, è perfettamente normale che un cosiddetto illuminato si sbagli su alcuni argomenti, anzi, spesso accade così. In effetti l'illuminato non ha più certezze ma tanti dubbi ergo Osho non poteva enunciare le verità assolute - che comunque non esistono dato che tutto nell'universo è relativo - quello che poteva fare è adattare i suoi ''''insegnamenti''' al contesto in cui si è trovato, a parte che nessun uomo ha la verità in tasca, nemmeno Osho. Per quanto riguarda i profeti il discorso cambia, un profeta '''potrebbe''' esprimere anche delle verità in quanto la sua conoscenza su un determinato argomento non è farina del suo sacco, lui o lei trasmette un messaggio della Sorgente. Del resto anche le sacre scritture dei vari popoli apparentemente condannano l'omosessualità, il che non vuol dire che quei profeti erano falsi o ciarlatani ma è stata la Sorgente a decidere che in quel contesto ancora non si poteva rivelare la verità sull'omosessualità. Solo Raël, l'ultimo profeta prima del Giudizio, afferma che è una cosa naturale, perché oggi nell'era scientifica possiamo comprenderlo anche da soli grazie alla biologia e genetica. In un ambiente con soli maschi, non è che tutti "diventano" omosessuali, ma alcuni esprimono la loro omosessualità naturale, gli altri o fingono o si astengono dalla sessualità.

Percepire sé stessi è diverso dal credere di essere. Tuttavia la percezione non è automatica come pensa tornado, è un '''percorso''' a volte lungo a volte breve.

 

Semplicemente gli illuminati non esistono, quindi puoi lasciarli tranquillamente tra virgolette 🤗 

Ci sono solo dei "pensatori" discutibili, non c'è nessuna oggettività nel loro pensiero 🫥 

Osho non era neppure un pensatore, ha solo letto 10 mila libri e quindi ripeteva quello che gli altri pensavano.  Del resto pure Osho ha letto qualcosa di Robert Monroe e si è messo a raccontare di essere uscito fuori dal corpo fisico con il corpo astrale 🙄 mentre era appollaiato in un albero 😂

Edited by tornado
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ci sono i liberi pensatori

tra le altre cose i liberi pensatori sono quelli che conoscono tutti i trucchetti per creare un serbatoio di conoscenza atto a farli proclamare la vita come vogliono

ad esempio

quando io parlavo della cosidetta magia non è altro che la capacità di essere sognatori

infatti io e davide spesso su facebook parliamo degli anime e dei cartoni animati

per avere quel mondo un po' di magia la devi possedere altrimenti non puoi fantasticare

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6 hours ago, tornado said:

Semplicemente gli illuminati non esistono

Basta cambiare i nomi. Ad esempio.

Illuminato = persona sana.
Non illuminato = persona malata.

Anche la psicologia e psichiatria ammettono che un uomo oppresso da pensieri propri o altrui non sta bene e che quindi dovrebbe modificare il suo stile di vita o dovrebbe essere curato e aiutato.
Il contrario dell'oppressione mentale è libertà mentale.
E che cos'è la libertà mentale se non smettere di dipendere dalla mente e dalle sue numerose attività?
Ma per non dipendere più da qualcosa bisogna rinunciare all'identificazione con essa e alla sua adorazione.
L'unico modo per farlo è sperimentare e comprendere che noi in realtà non siamo quella cosa (la mente convenzionale di un uomo ordinario).
A questo punto, uno si chiede "chi sono io", o "io chi sono"?
Innanzitutto si stabilisce chi o cosa non sei.
Poi si procede con il cercare chi o cosa potresti essere.
Ma non c'è niente da inventare, solo da scoprire.
Non possiamo inventare chi o cosa siamo perché queste informazioni sono inscritte nel nostro DNA.
Si usa la logica.
Non possiamo essere la memoria, perché questa si genera successivamente alla nostra concezione.
Non possiamo essere i pensieri perché questi derivano dalla necessità di elaborare i dati percepiti o ricevuti dopo la nostra nascita.
Inizialmente, però, chi o cosa eravamo? S'intende prima di cominciare a memorizzare e pensare?
Perché un umano standard è continuamente oppresso da paure, pensieri, ragionamenti, ideologie, convinzioni, credenze, opinioni, congetture, interferenze?
Semplicemente perché ha dimenticato chi o cosa siamo.

Per ri-conoscerci è sufficiente Essere al di là dei filtri e preconcetti mentali. Cosa non facile/ automatica.

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

"Jung descrive l’individuazione come una forma di energia dinamica, che, al pari di ciò che avviene per il patrimonio genetico attraverso i caratteri somatici, tende alla piena realizzazione delle potenzialità umane di ogni individuo (Scategni 2001, pag. 163)." Fonte

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Il 24/3/2024 at 11:58, Karver ha scritto:

ogni volta che ci chiediamo chi sono io? Allora verranno fuori tante identificazioni, per uscire dalla identificazione basta semplicemente affermare mentalmente di non essere quella identità

No. Per uscire dalla identificazione bisogna "osservare" la domanda chi sono io? 

Noi non siamo la nostra mente e c'è"qualcuno" che é al di sopra della mente. Solo che non ne siamo Consapevoli. 

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un modo per uscre dalla mente è il tempo

o meglio usarlo

tipo prima stavo giocando

ho svolto bene le mie tecniche e mi sono trovato in coincidenza con mio padre che ha preso un farmaco

quindi se tu conosci prima gli altri che fanno conosci la mente e la puoi trascendere

visto che la mente è tutto ovvero comprende tutti

 

io però sono un po' d'accordo con tornado

lui dice che l'illuminato non esiste ed esiste solo il pensatore

noi spesso parliamo degli anime su fb

in realtà una persona che si identifica con qualcosa non è per forza malata

una persona che è innamorata di un'altra persona anche grazie a un film o altre cose si sta solo costruendo una realtà 

quello che però deve fare è eliminare le cose che lo contrastano o meglio in contrapposizione alla sua realtà che vorrebbe costruire

 

 

io tempo fa discussi con un tizio sul forum dell'inter (visto che sono interista) dei videogiochi

e lui mi disse "non approvo uno che sta sempre al computer a giocare) con quella sfacciatagine di non conoscermi nemmeno

allora mettemi nei miei panni

io ho poca energia, non posso uscire, quando esco mi derealizzo perchè è l'effetto collaterale del farmaco

esco solo per i controlli

allora quando capitano queste occasioni mi faccio delle mappe mentali

dico questo è stron** questa vuole i soldi per i corsi

questo è così quest'altro è colì

mi va bene per aspettare e resistere in silenzio senza rimurginare sulle cose 

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7 hours ago, Karver said:

io però sono un po' d'accordo con tornado
lui dice che l'illuminato non esiste ed esiste solo il pensatore
noi spesso parliamo degli anime su fb
in realtà una persona che si identifica con qualcosa non è per forza malata
una persona che è innamorata di un'altra persona anche grazie a un film o altre cose si sta solo costruendo una realtà
quello che però deve fare è eliminare le cose che lo contrastano o meglio in contrapposizione alla sua realtà che vorrebbe costruire

Quando ho bisogno di fare calcoli matematici, di ricordare un avvenimento del passato, di pianificare un progetto futuro, di raggruppare o selezionare i dati etc, devo necessariamente adoperare le varie funzioni della mente. In quei momenti è facile identificarsi con la mente dimenticando l'esistenza del 'padrone della mente' in quanto si stanno utilizzando intensamente funzionalità o programmi mentali appositi diversi dalla nostra vera natura. Ma non è grave e non è una 'malattia'. Anche identificarsi temporaneamente con oggetti-soggetti basandoci sul principio di sintonia o simpatia biochimica, forme, simbologia è un esercizio interessante. Il problema sorge quando, una volta terminato di fare calcoli matematici, di ricordare un avvenimento del passato, di pianificare un progetto futuro, di raggruppare o selezionare i dati etc, continuiamo per errore o per abitudine di usare (abusare) la mente senza alcuna necessità, cominciando addirittura a credere di essere quei programmi mentali e che quindi questi ci conducono verso la Gnosi/ felicità/ la nostra vera natura e autorealizzazione. Mentre si utilizza la mente, si è pensatori, quando si termina di utilizzare la mente si è Essere o coscienza superiore. La mente non ha la capacità di indicarci o portarci verso la verità amore e giustizia; l'Essere o coscienza superiore ha la capacità di indicarci o portarci verso la verità amore e giustizia. Non è un caso se l'uomo ha una mente ed è in grado di elaborare i dati. La questione è: quando lo fa? Perché lo fa? E per quanto tempo? Si è in presenza di malattia o squilibrio quando si sostituisce la coscienza superiore (Essere) con la coscienza inferiore (pensiero). Ovvio che abbiamo bisogno di entrambi però. Non è sbagliato utilizzare la mente, quando serve davvero. Un errore che secondo me alcuni fanno è definire il padrone della mente come qualcosa/ qualcuno di sostanziale e imperituro che esiste eternamente al di fuori dell'organismo biologico umano. Io invece dico che il 'padrone della mente' è il frutto dell'attività di determinate cellule dell'organismo biologico, l'attività che ci permette di Essere (coscienza) e ci rende padroni, in ogni senso dunque liberi.

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18 ore fa, cincin ha scritto:

No. Per uscire dalla identificazione bisogna "osservare" la domanda chi sono io? 

Noi non siamo la nostra mente e c'è"qualcuno" che é al di sopra della mente. Solo che non ne siamo Consapevoli. 

 

Noi siamo il cervello-mente, quello che asserisci è solo fantasia 🫤 Non hai nessuna prova per dimostrare quello che asserisci, nessuno lo ha mai provato 🫤   Ti ostini a ripetere sempre le stesse cose spacciandole per vere 🫤 

C'era mia zia che quando ha avuto un tumore al cervello grande quanto un'arancia, fortunatamente benigno e operabile, aveva  sviluppato il disturbo paranoico 😔 e stava facendo impazzire a tutti, e non si sapeva che aveva un tumore, diagnosticato non prima che lei cominciasse ad avere forti mal di testa inizialmente curati come cervicale 🫣 

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1 hour ago, tornado said:

Noi siamo il cervello-mente,

Se fotografi la tua città da un drone a livello del suolo, sulle foto vedrai alcune cose, se fotografi la tua città dal drone quando si trova molto in alto, sulle foto vedrai altre cose: la visuale cambia. Eppure è sempre lo stesso drone e la stessa macchina fotografica ad essere utilizzata. Così anche l'uomo è in grado di osservare le attività della mente dall'interno oppure dall'esterno. Nel primo caso vedrai i dettagli ma non l'insieme, nel secondo caso vedrai l'insieme ma non i dettagli. Entrambe le visioni hanno il loro perché e l'una non esclude l'altra.

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19 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Se fotografi la tua città da un drone a livello del suolo, sulle foto vedrai alcune cose, se fotografi la tua città dal drone quando si trova molto in alto, sulle foto vedrai altre cose: la visuale cambia. Eppure è sempre lo stesso drone e la stessa macchina fotografica ad essere utilizzata. Così anche l'uomo è in grado di osservare le attività della mente dall'interno oppure dall'esterno. Nel primo caso vedrai i dettagli ma non l'insieme, nel secondo caso vedrai l'insieme ma non i dettagli. Entrambe le visioni hanno il loro perché e l'una non esclude l'altra.

 

È sempre il cervello che percepisce sé stesso, e il soggetto umano è quel cervello. 

 

Mentre per @cincin esisterebbe l'essere soprannaturale al di fuori e al di sopra del cervello, libera di crederci, ma non esiste prova della sua esistenza 

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1 hour ago, tornado said:

È sempre il cervello che percepisce sé stesso, e il soggetto umano è quel cervello. Mentre per @cincin esisterebbe l'essere soprannaturale al di fuori e al di sopra del cervello, libera di crederci, ma non esiste prova della sua esistenza

Il cervello umano, quante funzioni ha? Io direi tantissime. Una di queste è il poter scegliere il tuo punto di vista ovvero decidere se vuoi osservare la realtà direttamente con la coscienza superiore (Essere) o attraverso molteplici filtri della coscienza inferiore (mente, pensiero, memoria, ragionamenti, ipotesi). Se qualcosa è superiore a qualcos'altro - non vuol dire che è soprannaturale, è semplicemente un'altra funzione del nostro cervello. Poi è vero che la coscienza superiore si trovi fuori dalla mente ma non fuori dall'uomo. Alcune persone credono che la coscienza superiore sia sovranaturale ed esterna all'uomo perché non sanno dove si trova esattamente e quale aspetto ha, la "sentono" e basta. In realtà, si tratta di poche cellule (neuroni) del nostro organismo biologico con una funzionalità specifica e ben precisa, molto differente dal pensare e ragionare ad esempio. La credenza che sia qualcosa di esterno deriva da una illusione: quando sei nella mente sei un sistema chiuso, quando sei nell'Essere sei aperto dunque connesso ad altri infiniti Esseri o coscienze, ecco perché '''ti sembra''' di stare al di fuori e chi sa dove. Non tutti quelli che meditano sanno collocarsi correttamente nello spaziotempo o nel non-spazio e nel non-tempo. Ecco che cominciano a credere alle dimensioni (altre/ mistiche) e Divinità varie interne, esterne. Comunque la coscienza (Essere) non si ha ma si è. Il DNA si esprime pienamente quando sei Essere e non quando sei nella mente.

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