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E se fossi il solo?


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Negli ultimi tempi rifletto su una mia personalissima teoria riguardante la realtà. Voglio provare a condividerla con voi anche se, sicuramente, vi strapperò un sorriso. Ma possiamo comunque parlarne qualora lo vogliate. Ritengo che non sia di immediata comprensione, cercherò di esprimerla nel modo più semplice possibile.

Ebbene, quanti siamo su questo pianeta? Quasi otto miliardi? Quello che mi chiedo è... e se io, in realtà, fossi l'unico veramente esistente?

Una specie di solipsismo, sì, ma dai contorni un po' più tragici. Provo a spiegarmi. Se la struttura della realtà fosse "costruita" apposta per illudermi?

Se ogni ogni cosa, qualsiasi dannata cosa, fosse in realtà finta, costruita, messa apposta? 

Temo di non essermi spiegato. 

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Non è una teoria tanto stramba eh. Io me lo sono chiesta spesso. 

Comunque a un livello profondo è così. Il fatto è che a un livello profondo io, te, e qualsiasi altra cosa esistente, siamo la stessa cosa. Dunque non sei tu l'unico ad esistere, ma è quella cosa lì, nel profondo di te, ad essere l'unica cosa esistente. 

Sul fatto che la realtà sia fatta così apposta per ingannarci non saprei. Secondo me non è da prendere in maniera del tutto negativa questa affermazione. Bisognerebbe limitarsi a constatare il fatto che la nostra coscienza, la nostra esperienza sensoriale, è costruita in modo da interagire dinamicamente con ciò che la circonda e dargli il senso che vedi, che vediamo, che sperimentiamo costantemente. L'atto di osservare è ciò che dà struttura e conferisce un certo ordine alle cose, che altrimenti rimarrebbero una mera possibilità (questo almeno dice la fisica quantistica). 

Ne deriva che l'unico modo per osservare la realtà pura, nella sua infinita potenza, è fare a meno dei sensi, cioè l'unico modo per osservare davvero la realtà è far sparire qualsiasi soggetto che la guarda. E' possibile? Le religioni orientali lo dicono da millenni, quindi suppongo di sì. 

Edited by Freya
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Il 27/5/2023 at 17:24, Freya ha scritto:

Non è una teoria tanto sembra eh. Io me lo sono chiesta spesso. 

Comunque a un livello profondo è così. Il fatto è che a un livello profondo io, te, e qualsiasi altra cosa esistente, siamo la stessa cosa. Dunque non sei tu l'unico ad esistere, ma è quella cosa lì, nel profondo di te, ad essere l'unica cosa esistente. 

Sul fatto che la realtà sia fatta così apposta per ingannarci non saprei. Secondo me non è da prendere in maniera del tutto negativa questa affermazione. Bisognerebbe limitarsi a constatare il fatto che la nostra coscienza, la nostra esperienza sensoriale, è costruita in modo da interagire dinamicamente con ciò che la circonda e dargli il senso che vedi, che vediamo, che sperimentiamo costantemente. L'atto di osservare è ciò che dà struttura e conferisce un certo ordine alle cose, che altrimenti rimarrebbero una mera possibilità (questo almeno dice la fisica quantistica). 

Ne deriva che l'unico modo per osservare la realtà pura, nella sua infinita potenza, è fare a meno dei sensi, cioè l'unico modo per osservare davvero la realtà è far sparire qualsiasi soggetto che la guarda. E' possibile? Le religioni orientali lo dicono da millenni, quindi suppongo di sì. 

Che il solipsismo non sia una teoria tanto strana lo so, sì. Voglio però portare questa teoria un po' più in là e condirla con un pizzico di malignità. Quello che mi chiedo è se non sia tutto volutamente un inganno. Pensaci: ormai grazie alla fisica quantistica, da te stessa citata, sappiamo in pochissime parole che niente è come sembra e che niente deve essere dato per scontato. Allora mi chiedo, perché? Mi rendo però conto di quanto queste mie congetture possano essere incomprensibili ed apparentemente senza senso, essendo basate su esperienze personalissime e molto intime. 

 

Il 27/5/2023 at 17:00, sakura ha scritto:

In base a questa tua teoria, noi altri saremmo NPC dei role-playing game?

Non saprei, sai? La funzione e la vera natura dell'altro non mi sono ancora chiare all'interno di questa strana teoria. 

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4 minuti fa, SoffioEntropico ha scritto:

Che il solipsismo non sia una teoria tanto strana lo so, sì. Voglio però portare questa teoria un po' più in là e condirla con un pizzico di malignità. Quello che mi chiedo è se non sia tutto volutamente un inganno. Pensaci: ormai grazie alla fisica quantistica, da te stessa citata, sappiamo in pochissime parole che niente è come sembra e che niente deve essere dato per scontato. Allora mi chiedo, perché? Mi rendo però conto di quanto queste mie congetture possano essere incomprensibili ed apparentemente senza senso, essendo basate su esperienze personalissime e molto intime. 

Inganno, non inganno. In parole povere ti stai chiedendo il senso di questa illusorietà. Non è una domanda da poco, e certamente io non sono in grado di risponderti. 

Certi pensano che sia un gioco, altri che tutto ciò sia fatto per una sorta di esigenza di auto-riflessione. Altri ancora che siamo qui per evolverci (ma evolvere cosa, se l'unica cosa che esiste è già onnisciente, onnipresente e onnipotente)? 

Come vedi una risposta non c'è. Forse un grandissimo illuminato la conoscerebbe, ma dubito che ti risponderebbe 😄

Comunque in linea generale io la malignità non ce la vedo. Pensaci bene: se tutti potessero percepire la realtà per come è veramente, tutto questo non avrebbe alcuno scopo. Certo che è un inganno voluto, su questo non ci piove, ma per capire la qualità di questo inganno dovremmo capirne il fine. 

Inoltre, quando si ragiona a questo livello, non ha proprio senso parlare di maligno/buono. Cioè nel momento stesso in cui attribuisci una qualità del genere alla realtà, la stai già interpretando, e quando la interpreti significa che già non lo stai capendo affatto. Sei già dentro l'inganno. 

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13 ore fa, Freya ha scritto:

Inganno, non inganno. In parole povere ti stai chiedendo il senso di questa illusorietà. Non è una domanda da poco, e certamente io non sono in grado di risponderti. 

Certi pensano che sia un gioco, altri che tutto ciò sia fatto per una sorta di esigenza di auto-riflessione. Altri ancora che siamo qui per evolverci (ma evolvere cosa, se l'unica cosa che esiste è già onnisciente, onnipresente e onnipotente)? 

Come vedi una risposta non c'è. Forse un grandissimo illuminato la conoscerebbe, ma dubito che ti risponderebbe 😄

Comunque in linea generale io la malignità non ce la vedo. Pensaci bene: se tutti potessero percepire la realtà per come è veramente, tutto questo non avrebbe alcuno scopo. Certo che è un inganno voluto, su questo non ci piove, ma per capire la qualità di questo inganno dovremmo capirne il fine. 

Inoltre, quando si ragiona a questo livello, non ha proprio senso parlare di maligno/buono. Cioè nel momento stesso in cui attribuisci una qualità del genere alla realtà, la stai già interpretando, e quando la interpreti significa che già non lo stai capendo affatto. Sei già dentro l'inganno. 

Mi piacciono i tuoi ragionamenti, sono elevati. 

Comprendo cosa intendi quando parli di "auto-riflessione", ci ho pensato a lungo anche io. È un po' come se questa intelligenza superiore (mi piace chiamarla così) si stesse sperimentando da sola. 

Spesso faccio un ragionamento e paragono il nostro essere coscienti alle ormai chiacchieratissime intelligenze artificiali. Spesso ci vedo così, come se avessimo "preso il controllo" di noi stessi e ci fossimo staccati dalla coscienza cosmica e, forse, sarebbe per questo che non riusciamo a cogliere la vera natura della realtà. 

Ti ringrazio comunque per aver ragionato con me. Ti auguro una buona domenica. 

 

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2 ore fa, SoffioEntropico ha scritto:

Mi piacciono i tuoi ragionamenti, sono elevati. 

Comprendo cosa intendi quando parli di "auto-riflessione", ci ho pensato a lungo anche io. È un po' come se questa intelligenza superiore (mi piace chiamarla così) si stesse sperimentando da sola. 

Spesso faccio un ragionamento e paragono il nostro essere coscienti alle ormai chiacchieratissime intelligenze artificiali. Spesso ci vedo così, come se avessimo "preso il controllo" di noi stessi e ci fossimo staccati dalla coscienza cosmica e, forse, sarebbe per questo che non riusciamo a cogliere la vera natura della realtà. 

Ti ringrazio comunque per aver ragionato con me. Ti auguro una buona domenica. 

 

Non credo che esista un distacco voluto. Non credo nemmeno che esista un distacco, in realtà. Penso che il modello che esprime meglio tutta la questione sia quello olografico (su cui hanno aperto una discussione qualche giorno fa, tra l'altro). 

Ogni parte contiene in sè le caratteristiche dell'intero. Se riproduci un ologramma, e continui a dividerlo, il pezzettino risultante riprodurrà sempre l'immagine originale, ma sarà sempre più piccolo, sbiadito e sfocato. Quindi noi saremmo quella coscienza assoluta sbiadita, sfocata e piccola. Ma è l'esito di una serie di riflessioni, è irreale. Tuttavia bisogna lavorarci su come se lo fosse, perchè non è possibile fare altrimenti.

Se ragioniamo a un livello più basso, cioè osserviamo noi stessi studiando le nostre potenzialità attuali, le dottrine esoteriche e spirituali mettono in luce che l'essere umano ha una consapevolezza incompleta. L'esito di questa non-definizione è prima di tutto l'incapacità di vedere l'intero in sè stessi: la coscienza risulta frammentata in diversi IO, diverse entità, seguendo il modello di frammentazione frattale della realtà, dove tutto sembra apparentemente separato da tutto. 

Il cammino spirituale infatti consiste nel ri-creare l'intero, che in alcuni casi viene chiamato Ego superiore. In questo modo la coscienza assoluta riflette perfettamente l'intero, nella sua completezza. Da questo stato all'assenza di Ego, il passo, teoricamente, è breve. E' attraverso la definizione di sè stessi, la conoscenza dell'intero, che progressivamente si dovrebbe abbandonare la percezione di un Sè separato, per entrare dunque in uno stato impossibile da definire, perchè pienamente cosciente della realtà ultima. 

Come vedi non è semplicissimo. Nella maggior parte dei casi l'uomo vorrebbe passare dalla frammentazione di sè alla percezione della non-separazione, senza costruire l'intero. Purtroppo la maggior parte di noi vive nell'illusione di avere un Ego, e poi si approccia alle discipline spirituali nella speranza di eliminarlo, trascenderlo. 

Buona domenica anche a te. 😄 

Edited by Freya
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Il 27/5/2023 at 08:47, SoffioEntropico ha scritto:

Negli ultimi tempi rifletto su una mia personalissima teoria riguardante la realtà. Voglio provare a condividerla con voi anche se, sicuramente, vi strapperò un sorriso. Ma possiamo comunque parlarne qualora lo vogliate. Ritengo che non sia di immediata comprensione, cercherò di esprimerla nel modo più semplice possibile.

Ebbene, quanti siamo su questo pianeta? Quasi otto miliardi? Quello che mi chiedo è... e se io, in realtà, fossi l'unico veramente esistente?

Una specie di solipsismo, sì, ma dai contorni un po' più tragici. Provo a spiegarmi. Se la struttura della realtà fosse "costruita" apposta per illudermi?

Se ogni ogni cosa, qualsiasi dannata cosa, fosse in realtà finta, costruita, messa apposta? 

Temo di non essermi spiegato. 

da un pò di tempo credo che la realtà sia molto diversa. La cosa sicura è che abitiamo in un quadrante della via lattea abbastanza sfortunato perché per prima cosa è molto antico. Le specie che erano presenti nei pianeti come la terra, si potrebbero essere evolute o potrebbero essere immigrate in altri sistemi solari perché il loro mondo di provenienza in milioni di anni, potrebbe essere morto

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1 ora fa, y2k ha scritto:

da un pò di tempo credo che la realtà sia molto diversa. La cosa sicura è che abitiamo in un quadrante della via lattea abbastanza sfortunato perché per prima cosa è molto antico. Le specie che erano presenti nei pianeti come la terra, si potrebbero essere evolute o potrebbero essere immigrate in altri sistemi solari perché il loro mondo di provenienza in milioni di anni, potrebbe essere morto

Il ragionamento che fai è plausibile, sì. La mia era però una riflessione che andava un po' più a fondo. 

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  • 2 weeks later...
Il 27/5/2023 at 08:47, Nickquasisenzatesta ha scritto:

Negli ultimi tempi rifletto su una mia personalissima teoria riguardante la realtà. Voglio provare a condividerla con voi anche se, sicuramente, vi strapperò un sorriso. Ma possiamo comunque parlarne qualora lo vogliate. Ritengo che non sia di immediata comprensione, cercherò di esprimerla nel modo più semplice possibile.

Ebbene, quanti siamo su questo pianeta? Quasi otto miliardi? Quello che mi chiedo è... e se io, in realtà, fossi l'unico veramente esistente?

Una specie di solipsismo, sì, ma dai contorni un po' più tragici. Provo a spiegarmi. Se la struttura della realtà fosse "costruita" apposta per illudermi?

Se ogni ogni cosa, qualsiasi dannata cosa, fosse in realtà finta, costruita, messa apposta? 

Temo di non essermi spiegato. 

Moltissimi si sono chiesti le stesse cose. C'è solo una possibilità per saperlo: trascendere la mente. Noi siamo identificati con la mente ed è questa identificazione che ci fa sorgere mille dubbi sulla realtà.

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  • 2 weeks later...
Il 27/5/2023 at 08:47, Nickquasisenzatesta ha scritto:

Ebbene, quanti siamo su questo pianeta? Quasi otto miliardi? Quello che mi chiedo è... e se io, in realtà, fossi l'unico veramente esistente?

Potrebbe essere che io e te e gli altri 8 miliardi di persone e tutti gli esseri esistenti nell’universo siamo la stessa cosa. Una giga coscienza collettiva.

C’è stato un periodo che mi ero focalizzato sulla teoria che il senso dell’esistenza dell’universo è esso per esistere debba essere perennemente osservato. E per sperimentare l’intero universo servono tanto occhi 👀, tantissimi direi. La scienza ci ha insegnato che l’osservatore in qualche modo determina un comportamento.

Noi siamo l’unico modo per l’universo di sperimentare se stesso e se un giorno sparissero tutte le forme di vita che determinano appunto l’esistenza stessa dell’universo, questo collasserebbe.

Quindi per rispondere alla tua domanda, si, potresti essere l’unico essere esistente con una subcoscienza condivisa con altri miliardi di esseri viventi che tutti insieme tengono in piedi l’universo osservandolo.

Ma sono solo speculazioni 😎

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  • 2 weeks later...

La fisica quantistica potrebbe dire che ognuno di noi sta nel punto di probabilitã del campo quantico terrestre  più probabile per lui .

Il che potrebbe essere anche vero.

Essendo la materia un quid di onde e corpuscoli ed essendo quasi certo che il cosiddetto corpuscolo non è altro che "l'onda che si chiude"...il nostro corpo sarebbe ondulatorio.

La sua solidità sarebbe un'illusione.

Detto questo,in teoria,gli esseri umani sarebbero un mare di onde relative a un campo quantico instabile 

La cosa diventa interessante perché nei campi quantici instabili si verificano entanglement continui,praticamente infiniti 

Quindi ognuno di noi  sarebbe il risultato probabile della infinita interrelazione tra le onde del campo quantico.

Questo è molto interessante perchè definisce ogni essere umano come esistente  in relazione a quanto detto prima .

Quindi nessuno di noi è solo e nello stesso tempo ,lo è!

 

 

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Guest Ciccio888

I bambini hanno spesso questo flash(sentirsi quasi alieni in questo mondo), se così si può definire,ogni tanto da bambino ho visto attorno a me tante lucine vicino gli alberi di campagna.

Con l'età svaniscono.

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