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compagnia di un defunto in sogno


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Mi sono accorta che spesso, nei miei sogni ordinari, o anche in quelli meno ordinari, c'è la presenza di mia madre che si aggira facendo cose.

Per esempio stendendo vestiti o controllando se sono asciutti, spostando oggetti, insomma nei miei sogni si dà da fare un pò come era sempre in movimento quando camminava su questa terra nel suo corpo fisico, oppure semplicemente mi cammina accanto mentre vado qua e la'.

In realtà non sapevo se scrivere questa discussione in psicologia o nel forum dei sogni, perchè forse questa cosa riflette la mia psicologia, cioè il fatto di sentirmi accompagnata da lei, lo trovo anche molto bello, magari è un mio bisogno inconscio di "presenza di mamma", ma penso di essere fortunata a vederla così spesso, lo sarei anche se fosse solo un tamponamento consolatorio della mente. 

Poi vabbè, credendo ai defunti ed avendo avuto qualche prova, oscillo anche un pò tra il SO che c'è davvero, e il caspita che bello almeno la sogno.

In realtà il focus delle vicende sognate non si focalizza quasi mai su di lei, cioè lei non è quasi mai una protagonista delle mie avventure oniriche, è una presenza che c'è e che un pò do' per scontata come forse davo per scontata mentre era viva, insomma io mi faccio i miei film onirici mentre lei, che so, passa mentre spolvera o controlla il forno, cose così come quando sei a casa e la tua mamma fa le sue cose.

Stanotte però è stato strano perchè a parte che ho fatto un sogno davvero triste, ad un certo punto nel sogno mi sono messa a piangere dicendo "adesso resteremo sole" e mentre lei si avvicinava per consolarmi, correggevo "no tu non ci sei, adesso resterò sola", e lei mi guardava con la faccina contrita, insomma io sapevo che è morta, ma la vedevo vicino a me assumendo fosse normale stesse CON me.

A qualcuno è mai successo qualcosa di simile? Cioè se avete perso qualcuno che vi era caro, poi lo sognate come se stesse con voi normalmente? O forse una madre è una figura particolare con la quale il legame simbiotico, il cordone ombelicale psicologico, resta impresso nella psiche?

Si forse dovevo postarlo in psicologia. Vabbè.

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2 ore fa, Pandora ha scritto:

Mi sono accorta che spesso, nei miei sogni ordinari, o anche in quelli meno ordinari, c'è la presenza di mia madre che si aggira facendo cose.

Per esempio stendendo vestiti o controllando se sono asciutti, spostando oggetti, insomma nei miei sogni si dà da fare un pò come era sempre in movimento quando camminava su questa terra nel suo corpo fisico, oppure semplicemente mi cammina accanto mentre vado qua e la'.

In realtà non sapevo se scrivere questa discussione in psicologia o nel forum dei sogni, perchè forse questa cosa riflette la mia psicologia, cioè il fatto di sentirmi accompagnata da lei, lo trovo anche molto bello, magari è un mio bisogno inconscio di "presenza di mamma", ma penso di essere fortunata a vederla così spesso, lo sarei anche se fosse solo un tamponamento consolatorio della mente. 

Poi vabbè, credendo ai defunti ed avendo avuto qualche prova, oscillo anche un pò tra il SO che c'è davvero, e il caspita che bello almeno la sogno.

In realtà il focus delle vicende sognate non si focalizza quasi mai su di lei, cioè lei non è quasi mai una protagonista delle mie avventure oniriche, è una presenza che c'è e che un pò do' per scontata come forse davo per scontata mentre era viva, insomma io mi faccio i miei film onirici mentre lei, che so, passa mentre spolvera o controlla il forno, cose così come quando sei a casa e la tua mamma fa le sue cose.

Stanotte però è stato strano perchè a parte che ho fatto un sogno davvero triste, ad un certo punto nel sogno mi sono messa a piangere dicendo "adesso resteremo sole" e mentre lei si avvicinava per consolarmi, correggevo "no tu non ci sei, adesso resterò sola", e lei mi guardava con la faccina contrita, insomma io sapevo che è morta, ma la vedevo vicino a me assumendo fosse normale stesse CON me.

A qualcuno è mai successo qualcosa di simile? Cioè se avete perso qualcuno che vi era caro, poi lo sognate come se stesse con voi normalmente? O forse una madre è una figura particolare con la quale il legame simbiotico, il cordone ombelicale psicologico, resta impresso nella psiche?

Si forse dovevo postarlo in psicologia. Vabbè.

Ciao, Pandora. A me non è successo con persone defunte (che pure incontro in sogni, sogni lucidi e OBE) ma spesso con mio marito vivente, quando era lontano per lavoro. Quando mi stavo appisolando oppure ero semplicemente annoiata dalla traduzione che stavo eseguendo con il pilota automatico, lo vedevo sistematicamente aggirarsi per la casa facendo piccoli lavoretti, come era solito fare.

Quello che noto in questo ultimo sogno, però (correggimi se sbaglio) é una lucidità da parte tua che tua mamma era morta e un suo tentativo di interagire con te a questo riguardo, non limitandosi semplicemente ad essere CON te.

Non mi occupo di psicologia, ma so che ci sono psicologici che non credono alla continuità della vita dopo la morte. Mi limito a fare delle considerazioni in base alle mie esperienze.

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1 ora fa, Giulia ha scritto:

Quello che noto in questo ultimo sogno, però (correggimi se sbaglio) é una lucidità da parte tua che tua mamma era morta e un suo tentativo di interagire con te a questo riguardo, non limitandosi semplicemente ad essere CON te.

Sei stata molto gentile a rispondere.

Beh si, in questo caso interagiva con me, ma anche mi parla mentre fa le sue cose, per esempio  prima di questo istante mi parlava di una camicia che asciugava in veranda, toccandola. (che non c'è in questo momento)

Per cui solitamente è occupata o mi parla di cose ordinarie. Mentre si in effetti mentre piangevo si è avvicinata per consolarmi, ma senza toccarmi. Non mi tocca mai.

1 ora fa, Giulia ha scritto:

Non mi occupo di psicologia, ma so che ci sono psicologici che non credono alla continuità della vita dopo la morte. Mi limito a fare delle considerazioni in base alle mie esperienze.

Sogni che NON credono alla continuità della vita dopo la morte?

Ma è una cosa tipica che l'inconscio non ci creda? Cioè è di default?

Io nel sogno sapevo che lei era morta, ma al tempo stesso ho detto "resteremo sole" intendendo io e lei, poi mi sono corretta, ma vedendola lì con me e sentendo la sua vicinanza, quello stacco era più "una cosa che so con la mente" e non "una cosa che sento con il cuore", o se preferisci con il cervello destro delle emozioni.

Infatti mi perplimeva il resteremo sole, tanto quanto il resterò sola, perchè pronunciarlo era come negare lei fosse lì. Intendendo che materialmente sarei rimasta sola e non in assoluto.

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5 ore fa, Pandora ha scritto:

A qualcuno è mai successo qualcosa di simile? Cioè se avete perso qualcuno che vi era caro, poi lo sognate come se stesse con voi normalmente? O forse una madre è una figura particolare con la quale il legame simbiotico, il cordone ombelicale psicologico, resta impresso nella psiche?

 

Io devo distinguere due macro periodi della mia vita: quello in cui ancora non avevo perso persone  vicine ma solo zii dei miei genitori, nonni ma ero troppo piccola per ricordarli, ecc., e quello in cui le ho perse, le persone vicine.

Nel primo periodo vedevo i defunti (quelli appunto non vicini) come in  attesa accanto ad alcuni parenti che poi il giorno dopo finivano in ospedale o al cimitero.  Ma non era ''come se stessero con me normalmente'' forse per il semplice fatto che non li avevo frequentati normalmente.

 

Nel secondo periodo, che è ora,  li sogno spesso (i vicini) e sogno sempre più o meno le stesse cose a seconda del defunto; tipo di mia zia sogno spesso di lei che prepara pranzi di lusso, lei elegante, lei un po' stronzetta su certi argomenti; mia nonna, che borbotta, che si preoccupa dei nipoti, ecc. Sogno loro con caratteristiche che avevano in vita.

In alcuni sogni, non in tutti, io so che sono morti; a volte ci scherzo su con loro su questo aspetto, o meglio, cerco di scherzarci ma loro non ''capiscono''. Altre volte neanche io so, in sogno, che sono morti.

 

Periodi diversi, percezioni diverse, idee diverse. Per il secondo periodo mio ci vedrei più psicologia.

Edited by malia
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1 ora fa, malia ha scritto:

Io devo distinguere due macro periodi della mia vita: quello in cui ancora non avevo perso persone  vicine ma solo zii dei miei genitori, nonni ma ero troppo piccola per ricordarli, ecc., e quello in cui le ho perse, le persone vicine.

Nel primo periodo vedevo i defunti (quelli appunto non vicini) come in  attesa accanto ad alcuni parenti che poi il giorno dopo finivano in ospedale o al cimitero.  Ma non era ''come se stessero con me normalmente'' forse per il semplice fatto che non li avevo frequentati normalmente.

Questo però è abbastanza inquietante.

Tu vedevi defunti che non sentivi particolarmente vicino, stare accanto a persone alle quali in breve tempo sarebbe davvero successo nella realtà qualcosa di brutto?

😲

Questo non va nella sezione psicologia ma in quella paranormale. 

1 ora fa, malia ha scritto:

Nel secondo periodo, che è ora,  li sogno spesso (i vicini) e sogno sempre più o meno le stesse cose a seconda del defunto; tipo di mia zia sogno spesso di lei che prepara pranzi di lusso, lei elegante, lei un po' stronzetta su certi argomenti; mia nonna, che borbotta, che si preoccupa dei nipoti, ecc. Sogno loro con caratteristiche che avevano in vita.

In alcuni sogni, non in tutti, io so che sono morti; a volte ci scherzo su con loro su questo aspetto, o meglio, cerco di scherzarci ma loro non ''capiscono''. Altre volte neanche io so, in sogno, che sono morti.

Si penso che più o meno sia il tipo di rappresentazione che ne ho anche io, vederli mentre fanno la vita di sempre.

Non avevo mai sentito una cosa simile, sinceramente pensavo fosse una situazione non comune.

Molti si lamentano di non riuscire a sognare i loro cari, invece questo forse è più rasserenante.

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17 ore fa, Pandora ha scritto:

Sogni che NON credono alla continuità della vita dopo la morte?

Ma è una cosa tipica che l'inconscio non ci creda? Cioè è di default?

Io nel sogno sapevo che lei era morta, ma al tempo stesso ho detto "resteremo sole" intendendo io e lei, poi mi sono corretta, ma vedendola lì con me e sentendo la sua vicinanza, quello stacco era più "una cosa che so con la mente" e non "una cosa che sento con il cuore", o se preferisci con il cervello destro delle emozioni.

Infatti mi perplimeva il resteremo sole, tanto quanto il resterò sola, perchè pronunciarlo era come negare lei fosse lì. Intendendo che materialmente sarei rimasta sola e non in assoluto.

Ciao, Pandora. Ho amici psicologi che non credono alla continuità della vita dopo la morte. Sono ottimi psicologi ma non so come possano gestire il tuo quesito a 360 gradi se escludono a priori i contatti dall’Aldilá.

Per quanto ne so, dopo la morte di una persona cara c’è spesso una fase di negazione: una parte di noi li vorrebbe sapere ancora vivi, magari in un posto geograficamente lontano. Si tende a sognarli senza la consapevolezza del loro trapasso.

Sapere nel sogno che la persona é morta é un passo avanti nell’elaborazione del lutto.

Mi sembra di capire che tu sai con il cuore che lei é con te, ma sei consapevole della sua assenza materiale.

Mi incuriosisce la frase “resteremo sole” (tu e lei) su cui ti sei poi corretta. Cosa pensavi? Cosa potresti aver inteso?

L’unica cosa che posso aggiungere in base alle mie esperienze simili con marito vivente ma geograficamente lontano per lavoro é che magari essere morti é un po’ la stessa cosa: si é lontani in un altro modo ma si è sempre vicini lo stesso.

 

 

Edited by Giulia
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21 ore fa, Pandora ha scritto:

Questo però è abbastanza inquietante.

Tu vedevi defunti che non sentivi particolarmente vicino, stare accanto a persone alle quali in breve tempo sarebbe davvero successo nella realtà qualcosa di brutto?

 

Si, erano vicini a loro parenti, non a persone a caso.

Per tanto tempo ho sostenuto, anche in questo forum, che l'evento si verificava entro la mattinata successiva al sogno (per tutti i miei sogni ''premonitori''). Ma penso di essere stata imprecisa nell'osservazione dei fatti e nel riportarli, e quindi nel fare statistica e deduzioni.

Io venivo a sapere dell'evento entro la mattinata del giorno dopo, e questo potrebbe voler dire che il sogno era telepatico (erano pensieri di chi stava per morire, finire in ospedale, ecc) e non di premonizione, giusto per una questione di ore.


 

Cita

 

Si penso che più o meno sia il tipo di rappresentazione che ne ho anche io, vederli mentre fanno la vita di sempre.

Non avevo mai sentito una cosa simile, sinceramente pensavo fosse una situazione non comune.

Molti si lamentano di non riuscire a sognare i loro cari, invece questo forse è più rasserenante.

 

L'idea che mi sono fatta è che possa dipendere da come si è vissuto il rapporto con il de cuiusshocked.gif.b11fbcca1f17eaaca8092ecbd3d70392.gif.

Io ho un rapporto che si può definire più astratto con le persone, e non centrato sulla  vicinanza fisica o su azioni concrete svolte con l'altro, verso l'altro, per l'altro ecc. Per me il grosso del rapporto è nella testa.

Quindi io continuo a sentire le persone anche se sono morte, continuo ad avere un dialogo mentale quasi identico al dialogo mentale che avevo quando erano vive.

Con questa premessa mi sento di dire che per chi come me ha avuto un rapporto più ''astratto'' col defunto, fare questi sogni è confortante dal momento che si percepisce la continuità con il passato e non la rottura; ma non direi neanche confortante: per me è normale avere nei sogni queste persone.

Mia madre invece per esempio, che è l'opposto, che è del tipo 'vediamoci, abbracciamoci, baciamoci, ti cucino, ti faccio questo o quello'', è diverso. Io sogno sua madre spessissimo, e quando glielo dico lei si irrigidisce; leggo il disagio nei suoi occhi. Accusa, secondo me, il distacco e anche se le dico che in sogno la nonna diceva le sue solite cose,  è turbata, spaventata.

 

Diverso, è mio, padre, simile a me: gli ho detto, anche in momenti in cui lui stava con un piede nella fossa, che sognavo sua sorella defunta, in quei giorni, e lui non la prendeva male, anzi, era tranquillo.

Edited by malia
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Bisogna innanzitutto comprendere, e qui mi ci è voluta un'acuta osservazione a partire da svegli nei confronti delle persone reali, che nei sogni i personaggi sono dei perfetti burattini. Siamo noi che li muoviamo, e sono sempre muti. Nei sogni noi crediamo di avere un dialogo con loro, alle volte sembra che ci parlino/rispondino, ma siamo noi che parliamo/rispondiamo a noi stessi o lo facciamo al posto loro e non può essere altrimenti. È esattamente come quando immaginiamo da svegli di avere un dialogo con una o più persone, siamo sempre noi a parlare, l'altro o gli altri non lo facciamo mai parlare 🙁 Stessa cosa succede nei sogni, la parola è sempre la nostra, i personaggi nei sogni si limitano ad essere come dei bambolotti o bamboline non parlanti, come quando i bambini parlano con i loro pupazzi 😀 

 

Detto ciò, che io ricordi nella mia vita solo 4 persone ho sognato molto spesso dopo la loro dipartita. Per primi sono stati i miei nonni materni, con cui ho convissuto per molti anni fino ad adulto, al giorno d'oggi a distanza di più di 20 anni continuo a sognarli periodicamente come se abitassero ancora con me, alle volte ho la sensazione che sono deceduti e poi sono resuscitati 🙏🏻  (non è però consapevolezza, ci si dimentichi che nei sogni possa esistere una qualche forma di consapevolezza, come non esistono i sogni lucidi di cui non mi stancherò mai di ripeterlo) 

Poi ho sognato per diversi mesi, un mio coinquilino con cui stavo in una casa, che in seguito ad un incidente purtroppo se n'è andato ☹️ dopo questo periodo di sognarlo in maniera ricorrente, mi è sembrato che dicesse "me ne sto andando" (in verità ho pensato io che stesse andando via) e non l'ho più sognato così spesso, se non molto raramente ormai da più di 18 anni probabilmente solo quando lo penso di giorno.

E poi c'è mio padre, che ci ha lasciati nel giugno del 2021 , i primi mesi l'ho sognato praticamente una notte si è una notte no (o forse tutte le notti e non sempre ricordavo al risveglio) e successivamente sempre meno, ma lo sogno ancora spesso. Già fin dall'inizio, a mio padre lo sognavo nel suo migliore aspetto conosciuto in vita, più giovane, più snello, senza i capelli bianchi, e soprattutto sano senza la malattia ai polmoni che lo ha afflitto per anni 😓 E ho sempre la sensazione che sia come ritornato a vivere, e alle volte penso che non dovrebbe stare con noi viventi, che se ne deve andare 😕 

Una volta invece tanti anni ho sognato i miei nonni materni assieme alle 3 sorelle decedute di mio nonno, tutti e 5 vestiti con abiti da morti 😖 con lo sguardo abbassato e angosciato. Nel sogno questa scena durata pochi attimi, mi ha scioccato cosi tanto, che il sogno è svanito rapidamente e mi sono destato con la paralisi del sonno ed ero agitato e sconvolto, dopo pochi secondi la paralisi è terminata naturalmente 🙏🏻

Edited by tornado
Aggiunto sogno ultimo
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Il 18/3/2023 at 06:18, Giulia ha scritto:

Ciao, Pandora. Ho amici psicologi che non credono alla continuità della vita dopo la morte. Sono ottimi psicologi ma non so come possano gestire il tuo quesito a 360 gradi se escludono a priori i contatti dall’Aldilá.

Per quanto ne so, dopo la morte di una persona cara c’è spesso una fase di negazione: una parte di noi li vorrebbe sapere ancora vivi, magari in un posto geograficamente lontano. Si tende a sognarli senza la consapevolezza del loro trapasso.

Sapere nel sogno che la persona é morta é un passo avanti nell’elaborazione del lutto.

Mi sembra di capire che tu sai con il cuore che lei é con te, ma sei consapevole della sua assenza materiale.

Mi incuriosisce la frase “resteremo sole” (tu e lei) su cui ti sei poi corretta. Cosa pensavi? Cosa potresti aver inteso?

L’unica cosa che posso aggiungere in base alle mie esperienze simili con marito vivente ma geograficamente lontano per lavoro é che magari essere morti é un po’ la stessa cosa: si é lontani in un altro modo ma si è sempre vicini lo stesso.

Preferirei non addentrarmi sul significato che nel sogno davo a quella frase, mi prende male farlo, diciamo che è un periodo difficile e ho sfogato le mie paure in quel sogno.

 

Il 18/3/2023 at 10:54, malia ha scritto:

Io ho un rapporto che si può definire più astratto con le persone, e non centrato sulla  vicinanza fisica o su azioni concrete svolte con l'altro, verso l'altro, per l'altro ecc. Per me il grosso del rapporto è nella testa.

Quindi io continuo a sentire le persone anche se sono morte, continuo ad avere un dialogo mentale quasi identico al dialogo mentale che avevo quando erano vive.

Questo è interessante. Con i miei genitori sono sempre stata molto appiccicosa, abbracci, baci. Però questa cosa dell'essere molto mentale di solito mi si addice anche.. beh diciamo che  immediatamente quando è morta non l'ho sentita lontana affatto, la sua presenza era palpabile e non era una sensazione solo mia, mentale, ma era fisica e sentita anche da altri, la ragazza di mio fratello era abbastanza spaventata, diceva di averla sentita tutta la notte come la guardasse, come se fosse una questione di odori o di sensi o di un respiro trattenuto, una sera sentivo il suo viso talmente vicino e la sua presenza così forte che sentivo che l'avrei vista, e sono scappata, perchè era un'esperienza davvero forte, o forse perchè sono un coniglio, non avrei dovuto avere paura di lei ma queste cose ti mettono davanti all'incontrollabile. Tuttavia posso dire che la sensazione era totalmente di una presenza fisica. Anche adesso in alcuni momenti la mia percezione se penso a lei è esattamente come quando era viva, fisica, emotiva, non ci parlo mentalmente, alcune volte però esclamo cose a voce alta.

3 ore fa, tornado ha scritto:

Stessa cosa succede nei sogni, la parola è sempre la nostra, i personaggi nei sogni si limitano ad essere come dei bambolotti o bamboline non parlanti, come quando i bambini parlano con i loro pupazzi 😀 

Quando i bambini parlano con i pupazzi, però hanno perfettamente presente cosa fare loro dire, sono i registi del film. Beh. Quando sogni invece, tu non sai in anticipo cosa faranno o diranno i personaggi nei tuoi sogni, perlomeno non io che i sogni li subisco.

Tu dirai "eh ma l'inconscio lo sa". Ma l'inconscio non me lo dice mica che intenzioni ha, è comunque una bella differenza rispetto al conscio che muove pupazzi.

3 ore fa, tornado ha scritto:

Poi ho sognato per diversi mesi, un mio coinquilino con cui stavo in una casa, che in seguito ad un incidente purtroppo se n'è andato ☹️ dopo questo periodo di sognarlo in maniera ricorrente, mi è sembrato che dicesse "me ne sto andando" (in verità ho pensato io che stesse andando via) e non l'ho più sognato così spesso

Si è chiaro che hai pensato tu che stesse andando via, ma se stavi sognando non era un pensiero voluto consciamente.

E in questo bisticcio di parole non dette, sto capendo che tu intendi fare trapelare la tua convinzione che i sogni siano sogni e che i morti non possano comunicare con i viventi attraverso i sogni, ma che siamo noi a rappresentarli "come pupazzi", ma secondo me non è così, o perlomeno non è SEMPRE così, mi è successo in certi casi di realizzare che mia mamma fosse un avatar onirico, la afferravo per le spalle guardandola negli occhi e non erano i suoi, ma mi è anche successo, non con lei, penso, altro di cui non voglio parlare, che mi ha aperto all'accettazione di "qualcosa di più".

Perchè l'ho dovuto accettare, non puoi fare finta di niente in certi casi. Però non so quale sia la differenza tra un tipo di sogno e un altro, non so riconoscerli in base al sogno, e francamente nemmeno mi preoccupa riconoscerli o distinguere o minimizzare dicendo "vabbè questo era sicuramente solo un sogno", perchè ti dico una cosa, Tornado: tutto quello che viviamo anche oniricamente, è la nostra esperienza, e se io in sogno faccio esperienza della vicinanza di mia mamma, a me questo fa stare bene perchè è una cosa che vivo in quella dimensione. Non so se sono riuscita a spiegarmi come speravo. Scusa se non ho usato concetti altisonanti come volevo. 

 

 

 

 

 

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9 ore fa, tornado ha scritto:

Bisogna innanzitutto comprendere, e qui mi ci è voluta un'acuta osservazione a partire da svegli nei confronti delle persone reali, che nei sogni i personaggi sono dei perfetti burattini. Siamo noi che li muoviamo, e sono sempre muti. Nei sogni noi crediamo di avere un dialogo con loro, alle volte sembra che ci parlino/rispondino, ma siamo noi che parliamo/rispondiamo a noi stessi o lo facciamo al posto loro e non può essere altrimenti. È esattamente come quando immaginiamo da svegli di avere un dialogo con una o più persone, siamo sempre noi a parlare, l'altro o gli altri non lo facciamo mai parlare 🙁 Stessa cosa succede nei sogni, la parola è sempre la nostra, i personaggi nei sogni si limitano ad essere come dei bambolotti o bamboline non parlanti, come quando i bambini parlano con i loro pupazzi 😀

 

Si, sono d'accordo nel caso dei sogni con parenti stretti. Siamo noi che li facciamo parlare,  ma noi siamo stati plasmati da loro e molte delle cose che noi pensiamo sono cose ''inculcate'',  che abbiamo assorbito, quindi in realtà è come se parlassero anche loro, nel senso che quando noi parliamo o pensiamo, anche da svegli, noi non siamo mai solo noi: siamo la somma di tante persone, compresi tutti li mortacci nostri. In sogno questa cosa è evidente perchè in effetti mettiamo su tipo una scena di teatro durante la quale le cose si vedono in modo più esplicito.

E' un ragionamento che vale, secondo me, solo quando gli interlocutori, vivi o morti, sono persone che conosciamo bene.

 

6 ore fa, Pandora ha scritto:

Preferirei non addentrarmi sul significato che nel sogno davo a quella frase, mi prende male farlo, diciamo che è un periodo difficile e ho sfogato le mie paure in quel sogno.

Infatti in questo caso lei si è creata la scena onirica per permettersi di riflettere  su cose che non vuole pensare da sveglia. In sogno, con le immagini è peggio, perchè le immagini incidono di più sulla psiche; incidono di più in genere, e in sogno ancora di più. Avesse solo sentito delle voci, già sarebbe stato meno peggio, per lei.

In questo caso si è creata un pretesto narrativo per dare spazio ad una riflessione che non trovava spazio altrove.

Molti sogni sono dei pretesti narrativi; secondo me a volte, ricostruiamo persino la sequenza delle immagini oniriche (che credo in realtà siano solo sparaflashate tutte insieme) in modo tale da darci un pretesto.

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Il 24/3/2023 at 03:23, Pandora ha scritto:

Preferirei non addentrarmi sul significato che nel sogno davo a quella frase, mi prende male farlo, diciamo che è un periodo difficile e ho sfogato le mie paure in quel sogno.

Come preferisci, Pandora

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Il 24/3/2023 at 03:23, Pandora ha scritto:

Quando i bambini parlano con i pupazzi, però hanno perfettamente presente cosa fare loro dire, sono i registi del film. Beh. Quando sogni invece, tu non sai in anticipo cosa faranno o diranno i personaggi nei tuoi sogni, perlomeno non io che i sogni li subisco.

Tu dirai "eh ma l'inconscio lo sa". Ma l'inconscio non me lo dice mica che intenzioni ha, è comunque una bella differenza rispetto al conscio che muove pupazzi.

Si è chiaro che hai pensato tu che stesse andando via, ma se stavi sognando non era un pensiero voluto consciamente.

E in questo bisticcio di parole non dette, sto capendo che tu intendi fare trapelare la tua convinzione che i sogni siano sogni e che i morti non possano comunicare con i viventi attraverso i sogni, ma che siamo noi a rappresentarli "come pupazzi", ma secondo me non è così, o perlomeno non è SEMPRE così, mi è successo in certi casi di realizzare che mia mamma fosse un avatar onirico, la afferravo per le spalle guardandola negli occhi e non erano i suoi, ma mi è anche successo, non con lei, penso, altro di cui non voglio parlare, che mi ha aperto all'accettazione di "qualcosa di più".

Perchè l'ho dovuto accettare, non puoi fare finta di niente in certi casi. Però non so quale sia la differenza tra un tipo di sogno e un altro, non so riconoscerli in base al sogno, e francamente nemmeno mi preoccupa riconoscerli o distinguere o minimizzare dicendo "vabbè questo era sicuramente solo un sogno", perchè ti dico una cosa, Tornado: tutto quello che viviamo anche oniricamente, è la nostra esperienza, e se io in sogno faccio esperienza della vicinanza di mia mamma, a me questo fa stare bene perchè è una cosa che vivo in quella dimensione. Non so se sono riuscita a spiegarmi come speravo. Scusa se non ho usato concetti altisonanti come volevo. 

Quando mi sono imbattuto in quella truffa astrale che ho raccontato, condizionato dall'accaduto, una notte mi ritrovai durante la fase REM a pensare di incontrare mio padre, evocandolo, tutto avvenne senza consapevolezza alcuna ovviamente. Ebbene al suo posto invece venne il "diavolo" 😕  a prova che i morti non si evocano anche quando non lo si fa volontariamente.

Invece riguardo a quello che tu pensi, non escludo categoricamente che i trapassati non si.possano incontrare durante il sonno cosciente. Ma qui siamo nel campo della teoria, e non posso fare a meno di rifarmi alla Teosofia. Teoricamente solo gli individui più sviluppati possono usare il corpo astrale durante il sonno conservando la coscienza. Per questi individui non esiste il sogno, ma hanno la coscienza astrale, e possono incontrare nel piano astrale amici, incarnati o disincarnati, e dialogare fra loro se pure essi sono svegli sul piano astrale. Esisterebbe però pure la possibilità in un individuo comune mediamente sviluppato come noi,  sebbene normalmente sogna durante il sonno REM, in seguito ad un violento urto proveniente dall'esterno o un forte desiderio proveniente dall'interno, che il sogno svanirebbe o non si avrebbe affatto. Questa teoria l'ho interpretata in quella che noi chiamiamo paralisi cosciente del sonno, in seguito ad un intenso stimolo il sogno può interrompersi bruscamente senza però fare terminare il sonno REM e quindi persiste la paralisi, oppure passando direttamente al sonno REM dalla veglia, quindi entrando in paralisi senza però formare il sogno. In questa situazione si sarebbe in grado di ricevere impressioni reali, non solo dalla realtà fisica, ma in teoria pure dalla realtà astrale. Personalmente solo in 2 situazioni mi è capitato di vedere (o mi è sembrato di vedere) mio nonno defunto, come ho già raccontato più volte, davanti a me oltre il letto, a mezzo busto, e ci guardavano dritti nelle palle degli occhi, senza però parlarci e io stesso ero impossibilitato a pensare, ho sempre distinto queste visioni o presunte tali dalle classiche allucinazioni ipnagogiche tipiche della paralisi che in quel momento erano assenti. Non saprei se fosse veramente mio nonno, o un qualche altro tipo di impressione o sensazione ipnagogica che non avevo mai avuto, le classiche allucinazioni ipnagogiche non sono state mai così nette, definite e statiche come le visioni di mio nonno. Resta il fatto che non credo che nei sogni sia possibile incontrare i defunti e che possono entrare nel sogni. Il sogno è una barriera che ci separa dalla realtà qualunque essa sia, e quindi i defunti non potrebbero in alcun modo interagire con noi, appariremo loro assorti totalmente nei nostri pensieri e non ci accorgeremmo di loro,  come quando da svegli siamo in sovrappensiero e possiamo non accorgerci di nulla di quanto stia accadendo intorno. Invece sarebbe possibile avere contatti con i defunti, solo nella situazione di paralisi, quando non ci sono allucinazioni ipnagogiche e possiamo ricevere solamente e chiaramente impressioni reali, ma tutto questo sempre teoricamente. 

Edited by tornado
🙏🏻
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@tornado non so se tutte queste regole tu le conosci a causa della teosofia, che io non conosco purtroppo quindi non saprei rispondere; io ho fatto solo alcune esperienze che hanno avuto riscontri, e non rientravano nelle regole che hai elencato

In questo 3D comunque parlo di sognj-sogni

Se però mi chiedi se spero nel mio cuore che la vera mia madre usi abitare nei miei sogni facendo cose quotidiane come modo per starmi vicina si, si

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Il 26/3/2023 at 23:00, Pandora ha scritto:

@tornado non so se tutte queste regole tu le conosci a causa della teosofia, che io non conosco purtroppo quindi non saprei rispondere; io ho fatto solo alcune esperienze che hanno avuto riscontri, e non rientravano nelle regole che hai elencato

In questo 3D comunque parlo di sognj-sogni

Se però mi chiedi se spero nel mio cuore che la vera mia madre usi abitare nei miei sogni facendo cose quotidiane come modo per starmi vicina si, si

Nella filosofia ZEN si insegna chi abbiamo perduto, lo ritroveremo in un'altra forma, sta a noi riconoscerlo. 

È comunque una credenza comune e popolare, che dopo la nostra morte fisica, ritroveremo i nostri cari andati prima di noi o dopo di noi, come se si dovessero ricostituire i medesimi nuclei famigliari originari e derivanti. Ma se fosse veramente così, con tutte le generazioni passate, sarà come vivere in una famiglia allargata 😳 tipo riunirsi per il compleanno della Trisnonna e pure della Decisnonna 🙁 ma rimane comunque una fantasia

Nel ciclo infinito delle vite, si fanno infinite esperienze. Ora a noi sembra che dobbiamo per forza riunirci tutti in Paradiso altrimenti non saremmo mai felici, ma non è così. Anzi sarebbe meglio fin d'ora avere degli obiettivi quando saremo in Paradiso, ad esempio io abbandono tutti 😐 e me ne vado in giro per l'universo a godermi super nove ed entrare dentro le stelle e pure buttarmi nei buchi neri, e così comprendere tutti i misteri dell'universo 🙏🏻 poi se tu vorrai farmi compagnia 🤗 Le possibilità sono infinite, senza limitazioni fisiche e mentali, prima di ritornare sulla Terra 😕 meglio approfittare al meglio il  tempo che ci sarà concesso di stazionare in Paradiso (Devachan nella Teosofia) 

Per quello invece che tu chiedi, in teoria si dovrebbero sviluppare i sensi astrali per percepire il piano astrale e venire a contatto con i suoi abitanti, incarnati o disincarnati, umani o non umani.  Io credo che per ottenere ciò bisognerebbe distruggere i blocchi psichici ed emotivi che allo stato attuale ci rendono ciechi e sordi al piano astrale. Dovrebbe essere un lavoro molto intenso e perseverante, ma purtroppo l'individuo comune non ha il coraggio di lasciarsi il peso della materia e non essere solo il suo corpo fisico 😌 Ma se non facciano noi questo, ci penserà comunque il naturale progresso spirituale, prima o poi arriveremo alla realizzazione finale 🙏🏼

 

Edited by tornado
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4 ore fa, tornado ha scritto:

abbandono tutti 😐 e me ne vado in giro per l'universo a godermi super nove ed entrare dentro le stelle e pure buttarmi nei buchi neri, e così comprendere tutti i misteri dell'universo 🙏🏻 poi se tu vorrai farmi compagnia

Beh sarebbe l'appuntamento piu originale della mia vita ehm morte 😍❤️

Per il resto, i blocchi fisici ed emotivi legati alla materia è vero che sono un freno, ma se c'è una cosa che so è che la nostra mente ci inganna, è che non esiste nessun duro lavoro da fare col quale un essere umano possa farcela da solo, per l'obiettivo che ho in mente io, la mente non ha sufficiente competenza per poter controllare anche questo, è solo un'illusione di onnipotenza data dalla conoscenza, secondo me, che poi è la stessa cosa del peccato originale, bla bla

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10 ore fa, tornado ha scritto:

Per quello invece che tu chiedi, in teoria si dovrebbero sviluppare i sensi astrali per percepire il piano astrale e venire a contatto con i suoi abitanti, incarnati o disincarnati, umani o non umani.  Io credo che per ottenere ciò bisognerebbe distruggere i blocchi psichici ed emotivi che allo stato attuale ci rendono ciechi e sordi al piano astrale. Dovrebbe essere un lavoro molto intenso e perseverante, ma purtroppo l'individuo comune non ha il coraggio di lasciarsi il peso della materia e non essere solo il suo corpo fisico 😌 Ma se non facciano noi questo, ci penserà comunque il naturale progresso spirituale, prima o poi arriveremo alla realizzazione finale 🙏🏼

Ciao, @tornado. Non capisco perché fai questo discorso a Pandora. Tutta questa storia del lavoro molto intenso e perseverante che l'individuo comune non avrebbe il coraggio di fare è a parer mia un'italianata superstiziosa e alimentata da una certa qual religiosità deviante che presenta la morte come un confine oltre il quale conviene non avventurarsi. Il discorso che poi fai sulla famiglia allargata è del tutto terreno. Non puoi usare semplici conoscenze terrene per descrivere la vita da disincarnati nel Mondo dello Spirito. Inoltre, a parer mio il Mondo dello Spirito comprende anche noi, la terra, la materia. Basta aprirsi a questa idea. Luca 17, 20-21 "Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».

Edited by Giulia
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