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Codice Genesi


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Tutto è come appare, nulla è come sembra 

La narrazione della religione abramitica in generale si basa sulla convinzione che il Dio creatore sia un Dio buono, creatore di tutte le cose visibili e materiali 

Miliardi di persone di diverse religioni seguono questa convinzione 

Anche Gesù nella sua venuta dice che non è venuto a cambiare le scritture 

Tutto vero 

Ma se il Dio delle scritture fosse un falso Dio? Un Dio minore? 

Ciò non negherebbe le parole di Gesù stesso ma le porrebbe in un'altra ottica, cioè è tutto vero ma venerate un Dio falso 

Un demiurgo creatore di tutte le cose materiali e di alcune immateriali 

Tutto così assume un altro senso 

Si spiega la natura maligna del creato che si ciba di morte e sangue, vita per vita 

Del resto se vi guardate attorno, la società, la natura bestiale del mondo, la propensione al male, come è nella nostra natura, non vi viene il dubbio che la nostra genesi provenga da un Dio cattivo piuttosto che da un Dio buono? 

Perché è così, siamo fatti a immagine e somiglianza di un Dio che in realtà è un dio minore, creato a sua volta da un errore, e noi proseguiamo in questo errore della nostra creazione, che non proviene da un Dio buono ma da un demiurgo 

Vista in questa ottica tutta la creazione prende un suo senso, fagocitatori di sangue e carne di altri esseri viventi perché la nostra natura è violenta e chiede olocausti nel nome di un creatore maligno 

É più o meno quello che riferisce di credere la dottrina gnostica, proclamatrice di un vero Dio che non si cura della materia ma piuttosto delle nostre cose più pure, intoccabili dalla vita terrena 

Così in breve viene spiegata la situazione crudele che contraddistingue il regno animale e quello umano,che a sua volta non si discosta troppo da quello che attiene al mondo animale 

Non è colpa nostra né delle belve se siamo nati assassini 

Siamo stati creati apposta per essere così, perpetuatori entrambi di specie che non si preoccupano più di tanto della sfera spirituale, quella che appartiene al vero Dio, ma di porre attenzione e soddisfazione a quella sfera che attinge ai più bassi istinti primordiali 

Quindi non è colpa di nessuno se siamo mancanti in questo momento di vere attinenze con le cose celesti 

È che siamo stati creati per essere così, mancanti fin dal principio, figli di un Dio minore che  ci ama e vuole che siamo come lui, ribelli e adulatori delle cose terrene 

Per questo non dobbiamo sentirci in colpa se pensiamo alle cose terrene più che alle cose del cielo, perché è la nostra natura che vuole che siamo così 

In breve, Il Corano e la Bibbia parlano dello stesso Dio, Allah e Yahwe sono la stessa entità in realtà, e cioè il demiurgo, Satana, il nostro vero creatore 

Edited by Undertaker
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1 hour ago, Undertaker said:

Miliardi di persone di diverse religioni seguono questa convinzione

Io no ben sapendo che nessuno è buono, altrimenti metterebbe la propria sopravvivenza in grave pericolo; ognuno fa quello che gli conviene in un dato contesto, secondo la saggezza raggiunta. Anche per proteggersi e proteggere gli altri. Non è possibile essere buoni, è solo una favola illusoria; sarebbe impossibile essere buoni anche per Dio stesso, ciò annullerebbe la sua giustizia, ma anche il suo amore. Poiché amore è correzione, libertà, partecipazione. Se un Dio fa tutto lui, non è educativo, non sarebbe un buon esempio - una parte dell'Opera la deve compiere la creatura. Se un Dio creasse la perfezione, non ci sarebbe spazio per la creatività e iniziativa umana. E poi bisogna tentare/ testare l'umana creatura per vedere chi desidera il cielo e chi un inferno. Se qualcuno si sente mancante in qualche cosa, niente paura, ha tutta la vita davanti, per comprendere la sua vera natura (spirituale), e se non ci riesce basta chiederla dall'Alto, a quell' Allah o YHWH o Eloha, sempre disponibile ad aiutare chi è pronto a cambiare.

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1 ora fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Io no ben sapendo che nessuno è buono, altrimenti metterebbe la propria sopravvivenza in grave pericolo; ognuno fa quello che gli conviene in un dato contesto, secondo la saggezza raggiunta. Anche per proteggersi e proteggere gli altri. Non è possibile essere buoni, è solo una favola illusoria; sarebbe impossibile essere buoni anche per Dio stesso, ciò annullerebbe la sua giustizia, ma anche il suo amore. Poiché amore è correzione, libertà, partecipazione. Se un Dio fa tutto lui, non è educativo, non sarebbe un buon esempio - una parte dell'Opera la deve compiere la creatura. Se un Dio creasse la perfezione, non ci sarebbe spazio per la creatività e iniziativa umana. E poi bisogna tentare/ testare l'umana creatura per vedere chi desidera il cielo e chi un inferno. Se qualcuno si sente mancante in qualche cosa, niente paura, ha tutta la vita davanti, per comprendere la sua vera natura (spirituale), e se non ci riesce basta chiederla dall'Alto, a quell' Allah o YHWH o Eloha, sempre disponibile ad aiutare chi è pronto a cambiare.

Questo è quello che pare buono delle dottrine conosciute, io sostengo che quelle dottrine di cui tu parli sono venerazione a Satana, entità importantissima per carità, ma non il vero Dio, secondo me, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi dei dogmi, dei comandamenti dati da Yahweh ed Allah ai loro seguaci, pensi siano comandamenti da seguire per arrivare al paradiso, tra virgolette, o semplici norme da seguire per il quieto vivere sociale? 

Ti faccio un esempio per la comprensione, Gesù dice che tutto quello che è scritto nei testi sacri è vero, ma non dice che sia giusto 

In genesi ti viene detto che Dio mise l'uomo nel paradiso terrestre e che la donna pecco' per colpa di Satana 

Io te la pongo in modo diverso 

Satana mise l'uomo nell'eden e Dio diede alla specie la possibilità di arrivare alla comprensione del bene e del male, innalzandolo alla responsabilità al pari di una divinità 

Il testo è sempre lo stesso ma la lettura è opposta, capisci cosa intendo? 

Edited by Undertaker
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Il "vero" Dio invisibile potrebbe non esistere essendo un'idealizzazione abbastanza lontana dalla realtà; d'altra parte il "demiurgo" visibile potrebbe non essere affatto come lo presenta l'esegesi standard delle sacre scritture, che sono una tragi-commedia e non la narrazione fedele degli eventi. Cosa ne penso io delle istruzioni ivi contenute? Male, innanzitutto perché adatte ad altri tempi e luoghi, completamente diversi poi perché sono la promemoria delle vere istruzioni - che non vengono mai scritte integralmente in un libro ma piuttosto vengono esplicate "nello spirito" direttamente dalla Sorgente all'adepto che mostra la Volontà di progredire. Cosa succede se lettera priva dello spirito si mette in pratica, con costanza? Inevitabilmente il livello di coscienza del soggetto si abbassa. Ma questo non vuol dire che quei testi siano inutili o dannosi. Dipende dall'impegno dell'individuo, se ha voglia di percepire/ comprendere o si limita a credere ed eseguire gli ordini, giusti/ sbagliati che siano. Il meccanismo è il seguente, si comincia con determinati esercizi spirituali di base ovvero universali, dopo un po' automaticamente si attivano certi circuiti neuronali dunque si modifica lo stato d'Essere dell'Uomo il che ci avvicina alla nostra natura originaria, allora si fa sentire il creatore per offrirci la chiave di lettura dei Mondi. Puoi accettare e proseguire nel sentiero oppure rifiutare e fermarti. Tali informazioni e spiegazioni interiori spesso si rivelano fondamentali mentre le regole/ dogmi scritte nei libri potrebbero risultare addirittura deleterie per gli esseri umani soprattutto se decontestualizzate. Per me Dio e Satana sono la stessa cosa nel senso che tutte le grandi decisioni che riguardano l'umanità sono state prese insieme e poi comunicate agli umani da un loro rappresentante detto "profeta", colui che parla a nome di (qualcuno). Ergo, le storielle bibliche, equivalenti a molte altre di culture differenti, stanno a dirci semplicemente che  l'uomo deve continuare l'opera del creatore (o creatori) per "meritare" il Passaggio verso sempre nuove possibilità e potenzialità presenti nel cosmo, ovunque, ma inaccessibili se la realtà viene guardata soltanto senza intravedere e vedere "oltre" o in profondità. La spiritualità dovrebbe essere un'altra modalità di essere, una trasformazione totale non una banale obbedienza a qualche dio, caporale, o padrone. Gesù critica i falsi Ebrei (criminali che si fingono santi) ecco perché gli dice il vostro padre è demonio, o qualcosa del genere. Ogni cosa falsa è l'opposto di quella vera, e simbolicamente diavolo è l'opposto dell'altissimo esattamente come il falso credente o "seguace" è il contrario di quello autentico.

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Faccio una riflessione in tema così, di giornata, fresca dai diciamo

Poniamo il caso che le culture orientali abbiano ragione col ciclo delle reincarnazioni, questo non contrasterebbe con alcuni culti primitivi cristiani che dicevano che finché l'uomo non si separa dalle cose materiali sarà costretto a riviverle in un loop infinito in questa matrice materiale che è il creato 

Alla fine si trovano punti di unione in molte culture antiche 

Gabriel ho letto il tuo pensiero e mi sembra che tu tiri in ballo qualche sorta di fratellanza cosmica che da buoni padri o fratelli ci accompagna in questo percorso di evoluzione che vorrebbe l'uomo capostipite di qualche sorta di progenie cosmica in futuro 

Io non la vedo così, il mio pensiero è più rappresentato da quello che dicevo poco più sopra 

E che cioè l'uomo e la donna siano incatenati in un ciclo di vite e morti che si rincorrono una dopo l'altra in questo cerchio di incarnazioni che ci vogliono legati a questo piano materiale 

L'uomo compiuto dal punto di vista spirituale si sgancia da questo ciclo di nascita e morte e diventa puro spirito, ritorna a casa, e spezza il vincolo delle reincarnazioni in cui è intrappolata la propria anima 

Ma questa è la speranza di tutti ma il futuro di pochi, visto che ripeto che il nostro creatore sia un falso Dio, che ci ha fatto a sua immagine e somiglianza e quindi ribelle, egoista e vanesio, destinato ad essere il giocattolo nelle mani di un padre padrone, che vuole per sé stesso libertà di azione e crede che la stessa libertà concessa alla sua creatura possa far resistere all'infinito o quasi la sua materiale creazione

Edited by Undertaker
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8 hours ago, Undertaker said:

che dicevano che finché l'uomo non si separa dalle cose materiali sarà costretto a riviverle in un loop infinito in questa matrice materiale che è il creato

Per me il "creato" non è una matrice materiale apparsa in un momento x in contrapposizione a qualche dimensione eterna immateriale, ma l'unica realtà possibile (tutto ciò che esiste di visibile e invisibile) all'interno della quale ognuno sperimenta cose molto diverse, le persone spirituali sperimentano spirito, le persone materiali sperimentano materia. Inoltre il "creato" non è stato creato - ma è sempre esistito, se s'intende l'infinito nello spazio e nel tempo. Soltanto le creature possono essere create (da altre creature più progredite), non per essere imprigionate da qualche parte nei mondi materiali o nei mondi spirituali bensì per scegliere, per ri-Conoscersi, oppure per perdere tempo e lamentarsi. Ognuno sceglie se tendere verso il basso o verso l'alto. La fuga dalla matrix consiste nel tendere verso alto non c'è altro modo e non ci sono i segreti. Questo pianeta si ricicla-rinnova ad ogni inizio di Eone, quando siamo chiamati ad essere o guerrieri della luce o guerrieri delle tenebre (libero arbitrio) per partecipare al passaggio ognuno con il proprio intendimento, talenti, progetti - le occasioni perdute non tornano più. Alcuni dunque creano cose positive altri distruggono cose negative tutti sono utili nessuno è indispensabile per la buona riuscita della trasformazione di questa civiltà, da primitiva e chiusa a evoluta e aperta. Non so se esiste una "fratellanza cosmica" nell'universo e sinceramente non mi interessa, ma pare logico che un essere umano 'giusto' cioè 'equilibrato' non teme i visitatori provenienti dall'ignoto quindi prima o poi le diverse civiltà si incontrano, si parlano, e ciò non diventa né un evento buono né cattivo semplicemente accade, come accade quando esci per comprare da mangiare o passeggiare e incontri gente sconosciuta per strada. C'è chi si mette ad adorare idoli religiosi umani/ e non umani, io no, anzi lo trovo molto pericoloso; a mio avviso, la fonte di saggezza (di conseguenza anche di salvezza) è dentro di me non fuori (in altri umani o divinità). Il fatto di nascere e morire non conta per gli esseri cosiddetti risvegliati o immortali ovviamente c'è chi spera invano e crede di esserlo e c'è chi lo è davvero. Se qualcuno pensa di essere stato incatenato quaggiù potrebbe chiedersi chi lo ha incatenato, una parte di Sè non elaborata o un'entità superiore esterna? E se è "superiore", allora come mai lo ha incatenato? O forse si è incatenato da solo intenzionalmente con i propri pensieri, parole, azioni perché non gli piace questa realtà? Probabilmente stiamo dicendo la stessa cosa ma dai punti di vista differenti.

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On 2/19/2024 at 5:00 PM, Undertaker said:

Per questo non dobbiamo sentirci in colpa se pensiamo alle cose terrene (...) perché è la nostra natura che vuole che siamo così

Pensandoci bene a quello che hai scritto all'inizio, sono d'accordo. Certo che ci curiamo della materia perché noi siamo materia, l'errore però è concepire la società secondo Satana perché siamo anche spirito, o Essere. Dunque, occorre farlo attenendosi alla Volontà di Colui che ha creato sia materia che spirito e che li abbraccia entrambi cioè Dio (YHWH, Allah, Eloha), non avrebbe senso farlo attenendosi alla Volontà di Colui che si limita a manipolare la sola materia priva dello spirito o intelligenza cosciente ovvero il diavolo, oppositore e distruttore (Satana). Chi può negare che l'uomo sia anche spirito? La materia ha sempre e comunque bisogno di una guida, per sussistere e sopravvivere, questa guida viene detta Essere o spirito; senza - non sarebbe possibile la nostra presenza sulla Terra, ieri come oggi. La materia non è solo "corpo" e "mente", è anche spirito in quanto lo "spirito" non è fantasticheria di qualche teologo ma una modalità concreta e misurabile di vivere che porta cambiamenti/ risultati certi e verificabili mentre lo spirito non è solo la spiritualità è anche il corpo, il quale contiene, nelle sue cellule, campi di energia, il DNA, e il software biologico, che permettono e generano (o possono generare nelle condizioni adatte) la coscienza superiore, spirito, Essere. La dicotomia non è tra materia e spirito ma tra ingiustizia e giustizia (tra squilibrio e armonia) perché non è una questione di struttura della realtà ma dell'approccio alla realtà, da parte dell'individuo. Satana non crea, osserva le opere altrui e basta. Quindi Dio include il diavolo (tentazione e la materia fine a se stessa) mentre il diavolo non include Dio (la creazione e amministrazione di ciò che esiste). Per questo motivo, per una qualunque attività umana è meglio avere come riferimento Dio piuttosto che diavolo, il primo è geniale e creativo, il secondo è noioso e ripetitivo.

Quote

è tutto vero ma venerate un Dio falso

Venerano un Dio falso, il dio di questo mondo, tutti coloro che sono attaccati alla vita e alle sue meraviglie più o meno apparenti, dimenticando la patria, il Cielo. Tuttavia il Cielo, non è soltanto un luogo, è soprattutto un atteggiamento: si può appartenere al Cielo stando sulla Terra e si può appartenere alla Terra (divisa in nazioni, in imperi diabolici) stando nel cielo - inteso come spaziotempo altro, diverso da questo pianeta. Ed è la scelta compiuta da demòni o Angeli caduti eternamente ribelli, che preferiscono sofferenza perpetua alla obbedienza alla Legge Universale (amore). Venerano un Dio falso quelli che separano la materia dallo spirito e lo spirito dalla materia senza sapere che è un tutt'uno indivisibile (per me non esiste "puro spirito"). Venerano un Dio falso quelli che si accontentano delle illusioni visibili senza mai cercare le verità invisibili. Ma le verità invisibili non sono necessariamente altrove possono benissimo trovarsi sulla Terra seppur ben nascoste e non appariscenti. La realtà simulata idolatrata dalla maggioranza, nonostante sia sostenuta e approvata dal demonio, dio di questo mondo, non è lo scopo originario del sistema solare e del cosmo, è soltanto una condizione provvisoria determinata dalla libertà offerta alla popolazione terrestre con l'obiettivo preciso di anottare tutti i nomi di coloro che "amano Dio e il loro prossimo" da una parte e di anottare tutti i nomi di coloro che distruggono la Terra e quello che esiste, dall'altra parte in attesa dei nuovi Cieli e nuova Terra, una civiltà rinnovata e/o ricreata iniziando questa volta dai soli uomini Giusti, i cosiddetti Eletti dalla Sorgente fin dal Principio.

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Si, stavo pensando a questo argomento l'altro giorno, e cioè al fatto che probabilmente gli esseri umani sono legati al ciclo di nascita e morte finché non saranno compiuti nel loro insieme 

Finché saremo attaccati alle cose di questo mondo al momento della morte la nostra anima non riuscirà a superare i cieli superiori ma sarà indotta a reincarnarsi nuovamente in un ciclo infinito con cui il demiurgo ci tiene incatenati a questo mondo 

Il ciclo delle reincarnazioni non sono in contrasto con gli insegnamenti del Cristo dove in un passaggio dice agli apostoli un messaggio che letto bene si rivolge proprio al ciclo delle reincarnazioni 

Lo scopo ultimo dell'uomo è fare sì che questa sia l'ultima delle presenze sul pianeta del proprio essere, superare le catene del ciclo di morte e rinascita 

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In fondo le due teorie hanno risvolti ultimi equivalenti.
Un Dio cattivo (o limitato) crea gli uomini schiavi, poi interviene un Dio buono per liberarci dall'errore o "peccato" originale.
Oppure.
Un Dio buono crea gli Esseri liberi poi interviene un Dio cattivo (o limitato) per confondere gli uomini e ostacolare o impedire il loro naturale percorso di perfezionamento (presa di autocoscienza).
In entrambi i casi c'è un'ente evoluto che ama le creature ed un altro ente invidioso che odia le creature.
Sapere che è vera l'una o l'altra teoria sembra marginale, dato che in entrambi i casi il lavoro interiore necessario per sfuggire alle catene spirituali è esattamente lo stesso.
A mio avviso, soltanto alla fine si conoscerà con certezza, prove alla mano chi aveva ragione.
Credere possibile o probabile l'una o l'altra ipotesi è un po' la stessa cosa, nulla cambia perché le caratteristiche delle due Entità nelle due concezioni sono assolutamente uguali. L'unica differenza è capire il dettaglio, di chi ha agito per primo e chi secondo.
Il problema non è la conoscenza di tali dettagli più o meno insignificanti ma il fatto che l'uomo ha smesso di cercare la Gnosi ovvero l'essenza.

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Perchè attribuite delle qualità a Dio? Non è buono, non è cattivo. Non muta pensiero. Dio, o quello che noi possiamo percepire di Lui è "la somma di tutto". Satana ne sarebbe quindi una creatura, un parte. Come lo sono io che scrivo e tu che leggi. Adorare Satana quindi vorrebbe dire adorare una parte del tutto. Solo una parte, di conseguenza, della Verità. Come posso divenire creatura completa se adoro solo una parte del Creatore? Ergo.. adorare Satana non ha senso e non porta a completa evoluzione

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Sì, esatto secondo l'esegesi standard delle religioni del libro Satana sarebbe una creatura, ma esistono anche altre interpretazioni. Ad esempio se Satana è semplicemente una creatura, per di più "ribelle" o "caduta", come mai Dio biblico perde tempo a discutere con lui sul futuro dell'umanità ad esempio in Giobbe 1:6? Se fosse una creatura ribelle/ caduta non avrebbe alcun senso chiedere la sua opinione, parlare con lui, consultarlo, considerarlo. E non sarebbe un immortale. Eppure, evidentemente Satanael è o era una divinità abbastanza potente in antichità (attualmente non è più potente di YHWH comunque) che ha un ruolo preciso nel creato, per questo motivo c'è chi pensa che sia Dio anche lui, alla pari del padre di Gesù. Concorrenza, insomma. La cosa non sorprende, perché in alcune dottrine neppure YHWH è Dio - nella religione mormone "Dio Padre, cioè il Padre Celeste, è un ex uomo che ha ottenuto la perfezione divina, e ha stabilito la propria residenza nei pressi di un ipotetico pianeta, Kolob." Nell'Induismo, la Trimurti (tre forme, in sanscrito), spesso definita anche "trinità indù" indica i tre principali aspetti divini, manifestati nelle forme di tre importanti Deva archetipi: Brahmā è il Creatore. Vishnu è il Conservatore. Shiva è il Distruttore. Quindi altre visioni della Storia sacra sono sempre possibili.

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1 ora fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

come mai Dio biblico perde tempo a discutere con lui sul futuro dell'umanità ad esempio in Giobbe 1:6? Se fosse una creatura ribelle/ caduta non avrebbe alcun senso chiedere la sua opinione, parlare con lui, consultarlo, considerarlo

Beh, lo fa anche con noi che siamo in pratica "nulla". Probabilmente il libero arbitrio non è facoltà solo degli uomini. Noi però possiamo fare danni relativamente piccoli e, di conseguenza, ci lascia usare il giocattolo. Satana avrebbe possibilità di danni ben maggiori, e quindi ci contratta

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