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Se tutto il resto perisse e lui restasse, io continuerei a essere; e, se tutto il resto persistesse e lui venisse annientato, l'universo mi diverrebbe estraneo; non mi sembrerebbe di esserne parte.

Lui è sempre, sempre nella mia mente, non come un piacere, così come io non sono sempre un piacere per me, ma come il mio stesso essere.

Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la sua sono uguali.

Cime tempestose, Emily Brontë

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La cosa orribi­le dei Due Minuti d'Odio era che nessuno veniva obbligato a recitare. Evitare di farsi coinvolgere era infatti impossibile. Un'estasi orrenda, indotta da un misto di paura e di sordo rancore, un desiderio di uccidere, di torturare, di spaccare facce a martellate, sembrava attraversare come una corrente elettrica tutte le persone lì raccolte, trasformando il singolo individuo, anche contro la sua volontà, in un folle urlante, il volto alterato da smorfie. E tuttavia, la rabbia che ognuno provava costituiva un'emozione astratta, indiretta, che era possibile spostare da un oggetto all'altro come una fiamma ossidrica.“

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“Mi è sempre sembrato così ridicolo voler stare accanto alle persone solo perché attraenti.
È come scegliere i cereali per la colazione sulla base del colore invece che del gusto.”


(John Green, Città di carta)

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“Ogni atomo della tua carne mi è caro come se fosse mio. Nel dolore e nella malattia mi sarebbe ugualmente caro. La tua mente è il mio tesoro e, se dovesse perdere la ragione, continuerebbe ad essere il mio tesoro. Se divenissi pazza, ti terrei stretta tra le mie braccia e non in una camicia di forza. La tua stretta benché furibonda, sarebbe soave come un balsamo. Se ti avventassi su di me come un’ossessa, come ha fatto stamattina quella donna, ti accoglierei in un abbraccio, tenace quanto appassionato. Non indietreggerei con disgusto come ho fatto con lei. Nei tuoi momenti di calma, non avresti altro custode, altro infermiere all’infuori di me; veglierei su di te con instancabile tenerezza anche se tu non mi regalassi nessun sorriso in cambio e non mi stancherei mai di guardarti negli occhi, anche se in essi fosse scomparso per sempre, ogni barlume di riconoscimento.”

Jane Eyre, Charlotte Brontë

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35 minutes ago, psichica said:

“Ogni atomo della tua carne mi è caro come se fosse mio. Nel dolore e nella malattia mi sarebbe ugualmente caro. La tua mente è il mio tesoro e, se dovesse perdere la ragione, continuerebbe ad essere il mio tesoro. Se divenissi pazza, ti terrei stretta tra le mie braccia e non in una camicia di forza. La tua stretta benché furibonda, sarebbe soave come un balsamo. Se ti avventassi su di me come un’ossessa, come ha fatto stamattina quella donna, ti accoglierei in un abbraccio, tenace quanto appassionato. Non indietreggerei con disgusto come ho fatto con lei. Nei tuoi momenti di calma, non avresti altro custode, altro infermiere all’infuori di me; veglierei su di te con instancabile tenerezza anche se tu non mi regalassi nessun sorriso in cambio e non mi stancherei mai di guardarti negli occhi, anche se in essi fosse scomparso per sempre, ogni barlume di riconoscimento.”

Jane Eyre, Charlotte Brontë

Un libro che amo tantissimo. 

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 «Ho lottato invano. È inutile. I miei sentimenti non possono più essere soffocati. Dovete permettermi di dirvi che vi ammiro e vi amo ardentemente».

La sorpresa di Elizabeth fu indicibile. Trasalì, arrossì e tacque dubitando. Egli pensò che fosse un incoraggiamento bastante, e seguitò con un’immediata confessione di tutto quello che provava e che aveva provato da tanto tempo per lei. Parlava bene; ma vi erano altri sentimenti, oltre a quelli del cuore, che doveva esporre, e non fu meno eloquente nel dimostrare il suo orgoglio di quanto non lo fosse stato per rilevare il suo affetto. L’idea dell’inferiorità sociale di Elizabeth, per lui così umiliante, degli ostacoli familiari, per cui aveva sempre cercato di combattere la sua inclinazione verso di lei, tutto fu esposto con un calore forse dovuto ai pregiudizi che aveva la forza di vincere, ma che non era certo adatto a rendere accetta la sua domanda.

Nonostante la ormai convinta antipatia che nutriva per Darcy, Elizabeth non poteva rimanere insensibile a sentirsi oggetto d’amore per un uomo come lui e, benché non esitasse un istante di fronte ai propri sentimenti, non poté fare a meno di essere spiacente all’idea della pena che stava per infliggergli; alla fine però, il risentimento provocato dalle sue ultime parole mutò questa compassione in vivo sdegno. Cercò nondimeno di ricomporsi per potergli rispondere il più gentilmente possibile, quando fosse venuto il momento. Egli concluse esponendo la violenza di un sentimento che, nonostante tutti i suoi tentativi, non era stato capace di vincere, ed esprimendo la speranza di esserne ricompensato ottenendo la sua mano. Mentre diceva così, Elizabeth poté facilmente accorgersi come lui non dubitasse affatto di ricevere una risposta favorevole. Parlava di apprensione e di ansia, ma il suo contegno denotava un’effettiva sicurezza. Questo non fece che esasperare Elizabeth, che disse arrossendo: «Credo che in questi casi sia regola di squisita educazione dichiarare la propria riconoscenza per i sentimenti manifestati, anche se non sono ricambiati. Forse sarebbe naturale sentire anche della gratitudine, e, se io provassi questo sentimento, dovrei ringraziarvi. Ma non posso. Non ho mai aspirato alla vostra stima e voi me l’avete concessa molto a malincuore. Sono desolata di avervi causato un dolore. Tuttavia se questo è avvenuto, è stato involontariamente da parte mia e credo durerà poco. I sentimenti che, come mi avete detto, vi hanno così a lungo impedito di mostrarmi il vostro affetto, dopo questa spiegazione sapranno spegnerlo facilmente».

Orgoglio e Pregiudizio, Jane Austen

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–"Ma tu mi ami?" chiese Alice.

–"No, non ti amo" rispose il Bianconiglio.

Alice corrugò la fronte ed iniziò a sfregarsi nervosamente le mani, come faceva sempre quando si sentiva ferita.

– "Ecco, vedi?"disse Bianconiglio. –"Ora ti starai chiedendo quale sia la tua colpa, perché non riesca a volerti almeno un po’ di bene, cosa ti renda così imperfetta, frammentata. Proprio per questo non posso amarti. Perché ci saranno giorni nei quali sarò stanco, adirato, con la testa tra le nuvole e ti ferirò. Ogni giorno accade di calpestare i sentimenti per noia, sbadataggine, incomprensione. Ma se non ti ami almeno un po’, se non crei una corazza di pura gioia intorno al tuo cuore, i miei deboli dardi si faranno letali e ti distruggeranno. La prima volta che ti ho incontrata ho fatto un patto con me stesso: mi sarei impedito di amarti fino a che non avessi imparato tu per prima a sentirti preziosa per te stessa. Perciò Alice no, non ti amo. Non posso farlo."

Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll

Edited by psichica
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Quando ci si innamora, accade una momentanea follia. Qualcosa erompe come un terremoto, e poi sprofonda. E quando sprofonda devi prendere una decisione. Devi capire se le vostre radici devono diventare così unite tra di loro che non vi sia possibile separarvi mai più. Perché questo è l’ Amore. Amore non è essere senza fiato, non è eccitazione, non è il desiderio di unirsi ogni secondo della giornata. Non è giacere a letto la notte, immaginando che lui baci ogni parte del vostro corpo. No, non arrossite… Vi sto dicendo la verità. Perché questo è solo l’innamoramento. L ’Amore è ciò che rimane quando l’innamoramento è sfumato. Non suona molto eccitante, vero? Eppure lo è.

_Il mandolino del capitano Corelli, Louis de Bernières.

 

Edited by psichica
  • 1 year later...
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L'amore riprendeva con una furia pari a quella del litigio. Era difatti la stessa cosa, ma Cosimo non ne capiva niente.

- Perché mi fai soffrire?
- Perché ti amo.
Ora era lui ad arrabbiarsi: - No, non mi ami. Chi ama vuole la felicità, non il dolore.
- Chi ama vuole solo l'amore, anche a costo del dolore.
- Mi fai soffrire apposta, allora.
- Sì, per vedere se mi ami.

La filosofia del barone si rifiutava d'andar oltre.

- Il dolore è uno stato negativo dell'anima.
- l'amore è tutto.
- Il dolore va sempre combattuto.
- l'amore non si rifiuta a nulla.
- Certe cose non le ammetterò mai.
- Sì che le ammetti, perché mi ami e soffri.

 

Il barone rampante 

I. Calvino

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  • 3 weeks later...
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"Invano il sognatore rovista nei suoi vecchi sogni, come fra la cenere, cercandovi una piccola scintilla per soffiarci sopra e riscaldare col fuoco rinnovato il proprio cuore freddo, e far risorgere ciò che prima commuoveva la sua anima."

- Dostoevskij

  • 1 month later...

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