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Cosa ci blocca? [Iniziato da Giulia, ott 27 2010 08:35]


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Buongiorno a tutti.

Mi sono decisa a sollevare questo argomento perché, nel leggere i post di questo forum e i messaggi privati che mi arrivano, mi si é presentato in modo ormai netto e chiaro il fatto che ciò che affligge sicuramente una buona parte di noi è una sorta di blocco o fase di stallo, oppure una serie di circostanze che ci spaventano, di dissuadono, ci boicottano o ci distraggono dal percorso intrapreso una volta accesosi l'interesse per le esperienze astrali. 

Non importa se questo "blocco" si presenta subito, appena sorto l'interesse, appena avute le prime esperienze, o 20 anni dopo. Nelle dimensioni non fisiche il tempo come noi lo conosciamo non esiste, e quindi la cosa é irrilevante.

Fatto sta che il problema esiste, lo lamentano in tanti, e si presenta subdolamente sotto svariate forme: "non si riesce" ad essere costanti nei tentativi, si arriva alle vibrazioni ma "non si riesce ad andare oltre", "non si riesce" più a ricordare i sogni, ci si sente non allineati con la vita di tutti i giorni, si vedono delle ombre o si percepiscono delle presenze che ci spaventano, nasce una inspiegabile paura del buio, si ha paura di "non riuscire" a rientrare, si iscrive a ripetizione al forum un esaltato con l'I.P. dinamico e semina un po' dappertutto messaggi minacciosi circa il maligno, l'inferno, la dannazione eterna per chi si avventura su questa strada ...

Ebbene, mi sono chiesta se tutti questi ostacoli non abbiano in realtà una radice comune.

Nel frattempo, é sorta una discussione su cosa ci attende dopo la morte e si é parlato di EGO, cosa che ha fatto scattare finalmente in me il desiderio di andare a fondo del problema. Preciso che traggo il termine EGO dalla letteratura spiritualista anglosassone, e che se necessario daró una piú completa descrizione dell’uso che ne faccio.

Ecco cosa ho appurato dagli scritti di diversi sensitivi, lightworkers e filosofi.

Per poter "funzionare" efficacemente nella realtà fisica di tutti i giorni dobbiamo poter "mettere a fuoco" appunto la realtà fisica, nel tempo lineare e nello spazio tridimensionale, tramite l'uso dei 5 sensi e delle cosiddette onde beta. Questo ci impedisce, almeno in stato di veglia, di avere una visione d’insieme sulla vita, su quello che c'é "oltre", e allora ci avventuriamo nei territori dell'astrale cercando di affacciarci almeno a questa finestra.

Elemento importante per permetterci di operare efficacemente nella dimensione fisica sembrerebbe essere appunto l'EGO, detto anche IO INFERIORE o meglio IO TERRENO.

A quanto dicono i ricercatori di cui sopra, nel Mondo dello Spirito, al di là del tempo lineare e dello spazio tridimensionale, noi esistiamo già in forma completa e perfetta, ma in questa forma completa e perfetta noi non potremmo vivere in questa realtà, non potremmo creare nuove dimensioni dell'esistenza come facciamo appunto in questa realtà, non potremmo realizzare il nostro progetto speciale diffondendo una miriade di nuove sfaccettature della realtà d'origine, che è puro amore.

Questo nostro IO completo e perfetto, con cui veniamo in contatto in questa vita in modo intermittente, viene chiamato IO SUPERIORE o INDIVIDUALITA'. L'Io Superiore o Individualità sarebbe costantemente connesso alla FONTE di amore infinito (altrimenti detta Dio) da cui proveniamo e di cui siamo scintille, così come sarebbe costantemente connesso ai nostri simili ed al loro Io Superiore. L'Io Superiore o Individualità vivrebbe di amore, gratitudine, comprensione, consapevolezza dell'abbondanza e del fatto che la morte non esiste.

L'EGO o Io Inferiore, invece, sarebbe quello che ci permette di vivere e creare questa realtà, sarebbe responsabile della nostra illusione di essere disconnessi dalla Fonte di amore infinito che chiamiamo Dio e gli uni dagli altri. L'Io inferiore si servirebbe fondamentalmente della paura per manipolare noi stessi e gli altri; sarebbe responsabile dei giudizi che formuliamo e dei confronti che facciamo; sarebbe responsabile dei sensi di colpa e del nostro non-amore per noi stessi e per gli altri, oltre che dell'idea di scarsità, dell'idea cioè che quello di cui abbiamo bisogno é disponibile in quantità limitate e che bisogna rubare o lottare per togliere agli altri quello che serve a noi.

L'EGO non sarebbe la nostra Identità Personale, unica e sacra, che ci contraddistingue ora e sempre. L'EGO sarebbe solo una valvola a riduzione. Al di là di questa vita fisica, dopo la morte, l'EGO svanirebbe e ci ritroveremmo con la nostra Identità Personale sacra ed unica arricchita di tutte le esperienze create in questa dimensione.

Ma torniamo al blocco. L'idea sarebbe questa: nel momento in cui noi, per un motivo o per l'altro, ci eleviamo al di là del fisico, nel momento in cui scocca per noi quella scintilla di interesse per quello che c'é oltre il fisico, e quindi anche nel momento in cui apriamo la nostra finestra sui territori del piano astrale, scateneremmo una serie di ripercussioni (qualcuno la definisce "barriera astrale") che secondo me costituiscono il tentativo estremo del nostro EGO (o IO TERRENO) e di tutte le energie di cui si nutre e che alimenta, di sabotare il nostro percorso. 

Di quali energie si nutre e quali energie alimenta l'EGO? L'abbiamo già detto tante volte: la PAURA. Paura di non riuscire, paura di non rientrare, paura che dopo la morte non ci sia niente, paura di un dio vendicativo, paura del maligno, paura delle larve, paura delle ombre, paura del buio ...

Ecco, a parer mio, chiunque si trova incamminato su questo percorso che trascende la realtà fisica prima o poi viene molestato da tentativi di sabotaggio. E' la nostra stessa natura di esseri incarnati che lo prevede. Anche Gesù nei Vangeli viene importunato più volte.

Per chi é Cristiano e legato alla figura di Gesù, vorrei richiamare l'opera del teologo ed esperto circa la traduzione e trascrizione delle sacre scritture, Igor Sibaldi, che nel suo testo "Il codice segreto del Vangelo. Il libro del giovane Giovanni" dimostra come la maggior parte delle volte in cui Gesù diceva "IO" si riferiva non a se stesso soltanto, ma all'Io Superiore di tutti gli uomini, e che nella frase tradotta "Un po' mi vedrete, un po' non mi vedrete" si riferiva in realtà all'intermittenza dei nostri contatti con l'Io Superiore.

Ecco, sentivo il bisogno di mettere il mio pensiero nero su bianco perché, anche se sono nel mezzo di faticoso progetto di lavoro, queste idee continuano a frullarmi nella mente, e ho pensato che condividerle con voi poteva essere un interessante spunto di discussione.

Un caro saluto e buona giornata,
Giulia  

 

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1 ora fa, Pandora ha scritto:

Ciao 

il mio blocco finora è dovuto alla paura di non riuscire a rientrare, pratico quindi.

Oltre al fatto di non sapere come gestire presenze disturbanti che da ragazzina mi hanno infastidito, e non poco.

Posso rassicurarti su questo, è una dinamica "fisica" (ovviamente una fisica che risponde a leggi diverse dalle nostre), non si può evitare di rientrare, in alcun modo. Alcuni possono dirti che il pericolo sussiste, e te lo dicono perché lo hanno letto su libri newage che parlano di queste tematiche, ma è un pericolo che riguarda ESCLUSIVAMENTE chi ha ricevuto l'Iniziazione sostanziale e se l'hai ricevuta ne sei pienamente consapevole.

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15 ore fa, occhibianchi ha scritto:

un pericolo che riguarda ESCLUSIVAMENTE chi ha ricevuto l'Iniziazione sostanziale e se l'hai ricevuta ne sei pienamente consapevole

Ciao, occhibianchi. Potresti spiegare meglio questo passaggio? Cosa é l’iniziazione sostanziale e perché chi l’ha ricevuta sarebbe consapevole di questo rischio (oppure di correrlo), non ho capito bene.

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6 ore fa, Giulia ha scritto:

Ciao, occhibianchi. Potresti spiegare meglio questo passaggio? Cosa é l’iniziazione sostanziale e perché chi l’ha ricevuta sarebbe consapevole di questo rischio (oppure di correrlo), non ho capito bene.

Domanda fondamentale, grazie per averla posta. Visto il tenore della domanda preferisco risponderti in privato. 

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Il 25/2/2023 at 12:00, Giulia ha scritto:

Ma torniamo al blocco. L'idea sarebbe questa: nel momento in cui noi, per un motivo o per l'altro, ci eleviamo al di là del fisico, nel momento in cui scocca per noi quella scintilla di interesse per quello che c'é oltre il fisico, e quindi anche nel momento in cui apriamo la nostra finestra sui territori del piano astrale, scateneremmo una serie di ripercussioni (qualcuno la definisce "barriera astrale") che secondo me costituiscono il tentativo estremo del nostro EGO (o IO TERRENO) e di tutte le energie di cui si nutre e che alimenta, di sabotare il nostro percorso. 

Perchè si pensa  che il blocco venga dall'io terreno per sabotarci e non dal sè superiore per proteggerci?

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13 ore fa, malia ha scritto:

Perchè si pensa  che il blocco venga dall'io terreno per sabotarci e non dal sè superiore per proteggerci?

Hai ragione, Malia. Questo è un post del 2010, e sul tema ho molto riflettuto/elaborato successivamente. L'ho copiato dal vecchio forum per non perderlo e tenerlo come spunto di riflessione.

In un successivo post del 2012 che ti linko in calce, sono stata bloccata da un angelo mentre stavo per usare la mia potenza in una maniera non propriamente allineata con la mia spiritualità.

Anche chi, come ad esempio @Freya (ma tante persone che hanno NDE) si è trovata su propria richiesta a cospetto di un disco/punto di passaggio bianco dopo aver chiesto di vedere Dio, è stata fermata dalla cognizione che attraversando quel passaggio poteva morire. Ecco il link all'esperienza del 2012

 

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  • 2 weeks later...

quello che ci blocca o almeno a me

è la fretta

perchè anche io amo sognare tanto ma purtroppo quando sono sul letto mi agito

basta che l'ego conosce una tecnica e si sostituisce alla consapevolezza manipolandola e manovrandola come gli pare e piace

 

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Il 13/3/2023 at 14:10, Karver ha scritto:

quello che ci blocca o almeno a me

è la fretta

perchè anche io amo sognare tanto ma purtroppo quando sono sul letto mi agito

basta che l'ego conosce una tecnica e si sostituisce alla consapevolezza manipolandola e manovrandola come gli pare e piace

 

Ciao, Kerver. Sí, quello che chiamo Ego é sempre pronto a boicottare. Hai provato mai a far caso a come ti senti a prima mattina dopo una nottata di sonno? C’è sempre questo senso di fretta?

Edited by Giulia
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5 minuti fa, Giulia ha scritto:

Ciao, Kerver. Sí, quello che chiamo Ego é sempre pronto a boicottare. Hai provato mai a far caso a come ti senti a prima mattina dopo una nottata di sonno? C’è sempre questo senso di fretta?

dipende dalle giornate

ad esempio dato che prendo medicinali guaritrici se dormo tanto mi sveglio stanco

se dormo il giusto mi sveglio in forma

ma dipende anche se so cogliere l'attimo

ad esempio ieri mattina o meglio la giornata appena trascorsa verso le 8 volevo alzarmi ero pronto per farlo ma qualcosa mi ha spinto a restare un altro po' nel letto, dopo un po' ho dormito fino a tardi

quindi un consiglio che do quando capita di volervi alzarvi fatelo subito altrimenti resterete nel letto a lungo!

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Non so che medicinali prendi e quindi non posso commentare. Quello che volevo capire peró era se al mattino eri condizionato dalla fretta oppure no. Sembra di no, da quello che dici. Forse in un fine settimana o in un giorno in cui non devi studiare/lavorare potresti usare quel tempo in più in cui la fretta non ti blocca.

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  • 3 weeks later...
Il 25/2/2023 at 14:23, occhibianchi ha scritto:

Posso rassicurarti su questo, è una dinamica "fisica" (ovviamente una fisica che risponde a leggi diverse dalle nostre), non si può evitare di rientrare, in alcun modo. Alcuni possono dirti che il pericolo sussiste, e te lo dicono perché lo hanno letto su libri newage che parlano di queste tematiche, ma è un pericolo che riguarda ESCLUSIVAMENTE chi ha ricevuto l'Iniziazione sostanziale e se l'hai ricevuta ne sei pienamente consapevole.

Anche quando prima o poi ci si sveglia completamente, può capitare come è successo a me che si rimanga intrappolati nella propria mente e si può vivere con disagio e ansia,  alle volte anche provando paura. In una mia esperienza che ho raccontato nel forum (irrecuperabile 😑) nel tentativo dolce di rientrare poiché mi sentivo come esausto, sono invece rimasto nella mia gabbia mentale 😀 solitamente il tentativo dolce ha sempre funzionato, ossia quello di lasciarsi andare come se si svenisse adagiandosi in quello che si crede sia il letto in cui si sta dormendo (anche se alle volte invece dormo realmente nel divano 😀 o da tutt'altra parte ) Invece quella volta il tentativo è fallito, non ricordo di averci riprovato, resta il fatto che credetti di essere morto e mi prese male 🙏🏼 Meno male che avevo a disposizione il tentativo B , ossia il tentativo forzato di rientrare, che consiste nel determinare un'intensa tensione nervosa e per fare questo bisogna come scuotersi, e si dovrebbe rientrare rapidamente o istantaneamente. Ovviamente con entrambi i tentativi, solitamente si rimane ancora in paralisi, il sonno REM non termina in automatico, e quindi pazientare per uscire dalla paralisi o ritornare a giocare 😀 

Comunque sia può veramente capitare di sentirsi intrappolato in una realtà non fisica, e temere o avere il pensiero che il corpo fisico sta soffrendo, o sta avendo un malore che lo mantiene in uno stato di incoscienza, o addirittura che si sta morendo o si è già morti clinicamente (arresto cardiaco) 

A proposito ora che ricordo perché non volevo più pensarci, poco tempo fa ho avuto un'esperienza molto spiacevole e per certi aspetti terrificante. Credo di essere entrato in paralisi direttamente dalla veglia, ma non era come le altre volte, ho sentito il mio cuore come rallentare e non sentirlo più, e poi sentire come se la mia mente si stava spegnendo come perdere conoscenza a poco a poco, nonostante ebbi il pensiero che stavo per andarmene e che ormai era fatta 🙁 d'altro canto non provai neppure a muovermi per reagire perché mi sentivo fisicamente privo di forze. Ma meno male che sono uscito da questa situazione dopo pochi secondi, probabilmente è stata una brevissima fase REM, e dovetti alzarmi da letto perché mi prese un attacco d'ansia ☹️ ma almeno constatai che il cuore accelerò improvvisamente e comincio a battere velocemente.

Quindi la paura di @Pandora non è del tutto ingiustificata, se da una parte è vero che non si muore, da una parte si possono avere situazioni e sensazioni che possono spaventare 🙏🏻

Edited by tornado
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Il 25/2/2023 at 12:25, Pandora ha scritto:

Ciao 

il mio blocco finora è dovuto alla paura di non riuscire a rientrare, pratico quindi.

Oltre al fatto di non sapere come gestire presenze disturbanti che da ragazzina mi hanno infastidito, e non poco.

Ciao, Pandora. Scusa il ritardo con cui rispondo. Anch'io avevo la paura di restare "chiusa fuori" all'inizio, e per un certo numero di anni. Quando facevo i primi esperimenti di uscita volontaria i cellulari non esistevano, ma mi assicuravo sempre di aver staccato telefono e citofono.  Inoltre avvertivo una sorta di elastico psicologico che mi legava al corpo fisico e mi ricordava che quella esperienza era temporanea. Solo in eventi particolarmente importanti o mistici (incontro con la figlia 14enne di un collega, con un amico di famiglia morto prematuramente e con mio padre, per esempio) non sentivo più l'elastico psicologico, ma permaneva la consapevolezza di dover rientrare. Mi sono tolta questa paura quando una volta il telefono è squillato proprio nel corso di una esperienza di OBE: a quel punto, mi sono istantaneamente riallineata con il corpo fisico ormai del tutto sveglio. 

Riguardo alle presenze disturbanti, abbiamo approfondito molto nel 3D sulla sindrome della Vecchia Strega. Per me si tratta di ostacoli posti dalla nostra cultura per boicottarci, ostacoli che personalmente ho superato fra il 1990 e il 1994, in un periodo in cui Internet era agli inizi, non c'erano certo i Forum per parlarne, e quindi ho dovuto fare ricorso a tutti i libri che trovavo sull'argomento. 

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