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Esiste l'etere? E cosa si intende per esso?


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Nota bene: questo topic nasce da un OT del seguente topic: https://j324984.invisionservice.com/topic/105-le-origini-della-coscienza-non-serve-un-dio-creatore/

Il 1/2/2023 at 16:41, cincin ha scritto:

Perdonami, quindi la scienza ufficiale (che se non fosse ufficiale non sarebbe scienza), quella che ti permette di digitare dal pc o dallo smartphone, quella che ti permette di viaggiare in aereo, oppure quella che ti salva la vita dopo un incidente automobilistico, racconta bugie?

Hai detto bene, SE esiste l'etere...ma esiste? Mi pare di no. 

 

@admin spiegato bene in pochi minuti.

Mi ricorda un libro di un fisico giapponese che diceva che la teoria dei big bang ripetuti (come detto nel video) accontentava sia credenti (universo che nasce in un determinato momento) che atei (universo che c'è da sempre nel senso di universi che nascono da sempre)

Dovresti dimostrarmi tu Cincin che non esiste l'etere, dal momento che ormai universalmente accettato dalla FISICA QUANTISTICA. Tempo fa avevo scritto:

Allora, posto quanto sopra abbiamo scollegato l’energia di un corpo in quiete dalla massa e dalla velocità e così pure dal tempo. In effetti la formula esatta è E = M, senza nessuna aggiunzione. A questo punto ci si potrebbe chiedere quanta energia esprime la massa? In effetti non è facilmente quantificabile. Si potrebbe dire che la massa è espressa dal reticolo atomico del corpo in quiete, e l’energia si esprime nel momento in cui gli atomi del corpo si squantizzano cioè la loro massa non è più massa ma si diffonde nell’ambiente. Una formula che potrebbe esprimere abbastanza bene l’energia di un singolo atomo se si desquantizza potrebbe essere data da E= N(numero atomico dell’atomo ) *PA (peso atomico) * Diagramma Stechiogenetico elevato al cubo (perché chiaramente esprime il volume dell’atomo.). Chiaramente ogni atomo ha il suo peso atomico, diverso è l’idrogeno e l’uranio perché il primo ha peso atomico di 1,008, il secondo di 238,2. Ora ogni corpo può contenere atomi con diverso peso atomico, per cui calcolando la diversa percentuale di atomi si potrebbe risalire all’energia che essi esprimerebbero se si desquantizzassero. . Nella bomba atomica essi si desquantizzano e basta, non interferisce certo il tempo ma esclusivamente la massa interessata. Ora se noi prendiamo un atomo come quello dell’Idrogeno che ha numero atomico di 1 (un solo elettrone) ed un peso atomico di 1,008, ma un volume atomico di 16 otterremmo un valore di energia (nel caso si squantizzasse) di 1008 * 16^3 = 4.128.768, ciò significherebbe che l’idrogeno esprimerebbe un energia pari a 4.128.768 volte quella che esprime fintanto che ha delle “pareti”. Se consideriamo l’uranio possiamo ragionevolmente dire che esso è composto da 238 idrogenioni. Quindi l’operazione più semplice che possiamo fare è moltiplicare 4.128.768 *238 = 982.646.784. Se utilizzassimo uranio ed idrogeno nelle loro forme più semplici avremmo che i due elementi esprimono un energia equivalente a parità di peso, il primo nella fusione, il secondo nella fissione. Ma poiché dell’idrogeno utilizziamo i suoi isotopi (deuterio e trizio) che sono altamente instabili(infatti decadono spontaneamente in un tempo molto inferiore all’uranio 238), ne risulta che questi si trasformano in energia (pura) in percentuale molto maggiore (si parla del 90%) rispetto all’uranio, che nella fissione si trasforma in energia solo per il lo 0,0001% Ad esempio quasi tutto l’ uranio nell’esplosione atomica si trasforma in torio, radio, polonio, bismuto, piombo, tallio, mercurio, oro, platino, iridio, osmio, cesio e solo 1/10.000 (circa) si trasforma in energia pura( teniamo però presente che questi processi sono più legati a fenomeni probabilistici e difficilmente quantizzabili), quindi l’energia che esprime l’uranio nella fissione sarebbe di 1,6656 circa, molto inferiore a quella della fusione dell’idrogeno. Tutto questo, come già detto avviene indipendentemente dal tempo. L’ipotesi che la massa pieghi lo spazio è solo di Einstein e dei suoi cultori. Chiaramente è un ipotesi del tutto gratuita dal momento che non è mai stata dimostrata. La presunta dimostrazione che le stelle in corrispondenza di una massa piegano il loro raggio è spiegabilissima con l’ipotesi di Todeschini e di Tesla, e cioè che la massa nel suo moti di rivoluzione trascina con se un vortice di etere che inevitabilmente finisce con il piegare anche i raggi luminosi. L’ipotesi poi che ci sia una variazione del tempo in relazione alla massa ed alla velocità è ancora più paradossale. In realtà se questo fosse vero dovrebbe sfasare tutta la dinamica dell’universo. Prendiamo solo in considerazione i viaggi lunari. In orbita lunare l’attracco in orbita avrebbe dovuto essere stato dato con precisione al decimo di secondo rispetto al tempo a terra, visto che sulle astronavi avevano dei computer molto rudimentali (uguali a quelli della nostra lavatrice) e non avrebbero potuto fare questo calcolo. Pertanto il momento per un attracco veniva dato da terra (o avrebbe dovuto essere stato dato da terra). Secondo molti matematici questa operazione sarebbe stata impossibile perchè uno sfasamento anche di soli due secondi avrebbe reso non attuabile una precisione al decimo di secondo.. Ora, penso lo sappiate, la massa lunare è 81 volte inferiore a quella terrestre per cui il tempo sulla luna dovrebbe scorrere molto più lentamente essendo la massa minore. In realtà se questo fosse stato vero non sarebbe stato possibile nessun attracco in orbita. Poi il famoso fisico teorico quantistico Carlo Rovelli dice che il tempo scorre più velocemente se uno va in montagna (perché più lontano dalla massa) rispetto ad uno che va al mare, per cui se uno va al mare invecchia meno di uno che va in montagna: ma dico io, si sono cotti il cervello prima di dire simili castronerie. Alcuni fisici non considerano la massa ma la simmetria. Ricordo che avevamo avuto una lunga discussione con Rask sul “Paradosso dei Gemelli”. Ebbene egli diceva che per il gemello che stà sull’astronave il tempo scorre più lentamente del gemello che è rimasto a terra semplicemente perché l’astronave nell’accelerazione ha rotto la simmetria rispetto alla terra; questa chiaramente è una pura ipotesi di comodo perché anche la terra ha rotto la simmetria rispetto all’astronave. Eliminati massa e velocità come varianti del tempo, non resta che considerare come il tempo a se stante e da tirare in ballo non come variabile ma come elemento che esprime una costante che può essere moltiplicata, frazionata ecc. Ad esempi se io viaggio su un aereo a 1000 km/ora non è che il mio tempo si accorci o si allunghi, resta lo stesso tempo di chi è a terra, uno sfasamento di questo rapporto comporterebbe uno sfasamento di tutta la struttura universale. E’ suggestivo che molti fisici siano ancora attestati su certi paradossi della Relatività di Einstein anche se abbiamo visto bastano degli esempi banali per confutare molte cose che vengono dette. Molti fisici si sono rosolati il cervello facendo ipotesi ancora più assurde, vedi il “Trasmettitore Istantaneo” di Massimo Carbucci, e pensare che questo è considerato uno dei massimi fisici quantistici italiani o almeno lo era.

 

P.S Recentemente avevo fatto la considerazione come l’ENERGIA STRUTTURATA della MASSA non possa essere strutturata che configurandosi come FORMA DI SPIRALE. Questo è deducibile dal fatto che l’atomo si configura come spirale ed io credo che anche le strutture subatomiche si configurino sempre come SPIRALE. In sostanza sia nel MACROCOSMO (STELLE, GALASSIE, SISTEMI DI GALASSIE), che nel MICROCOSMO la struttura è sempre la stessa. Questo credo sia abbastanza ovvio in quanto il MICROCOSMO RICALCA IL MACROCOSMO. In un simile contesto ci si potrebbe chiedere quale sarà l’energia che si configura quando la SPIRALE SI ROMPE E SI CONFIGURA IN ONDE ( CALORE). Chiaramente l’energia resta sempre la stessa, eventualmente ci si potrebbe chiedere quanto sarà il CALORE che deriva dalla rottura della SPIRALE??? Io potrei formulare un ipotesi: l’ENERGIA MISURABILE COME CALORE sarà la stessa energia della SPIRALE, elevata però al CUBO. E questo per una deduzione logica semplicissima, perché un volume, quello della spirale, non può essere espresso che da un cubo.

 

 
Edited by cincin
Aggiunta nota iniziale.
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