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Incontrare volontariamente una determinata persona in astrale


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[Riprendiamo da qui la discussione iniziata nel vecchio forum - Discussione iniziata da fan]

Incontrare volontariamente una determinata persona in astrale, è relativamente facile. Ma non ho mai parlato dei motivi per i quali qualche volta il tentativo non va a buon fine.
La tecnica di base che si usa, è, sicuramente, già conosciuta da molti di voi, perciò la ripropongo per coloro che non la conoscono, poi passerò alle cause possibili di eventuali fallimenti.

Naturalmente, per attuare questa tecnica, bisogna avere già una conoscenza pratica dell'astrale, aver superato sufficientemente la paura, e saper controllare discretamente il corpo astrale.
Questa tecnica, è molto semplice, è stata usata anche da Robert Monroe, nel suo meraviglioso libro “I miei viaggi fuori dal corpo” ne troviamo documentazione, l'ho usata anch'io decine e decine di volte, con risultati molto soddisfacenti.
Ma veniamo alla tecnica: E' importante scegliere la persona che si vuole incontrare, da svegli, in modo da essere pronti per quando ci si troverà in astrale. Non si deve scegliere una persona qualsiasi, ma una con la quale c'è un legame, o comunque verso la quale si è spinti da una motivazione forte.

Una volta in astrale, qualsiasi posto ci si trovi, sia nel vostro corpo fisico, o nella vostra stanza, oppure in un luogo remoto, in qualsiasi caso è possibile mettere in atto la tecnica, purché non siate già impegnati e coinvolti attivamente in qualche esperienza.

  • bisogna concentrarsi sulla persona da incontrare, immaginarla, desiderare di raggiungerla con tutta la forza di volontà possibile, e non lasciarsi distrarre da nessun pensiero estraneo.
  • A questo punto si sente un'energia che ti avvolge tutto, e ti porta via con sé a una velocità molto elevata, il viaggio dura una manciata di secondi, ma che comunque sembrano interminabili, durante lo spostamento (di solito) non si vede niente, oppure tutto buio, durante tutto il percorso si prova una sensazione di confusione e di essere in balia completa di questa energia.
  • Poi, finalmente, la velocità diminuisce, rallenta fino a fermarsi, di solito ci si trova in un ambiente interno vicino a una porta o vicino a qualche stanza, non si vede subito la persona che si cerca, di solito dopo qualche istante la si vede uscire da una stanza, oppure ti viene spontaneo aprire una porta dietro la quale c'è chi stai cercando.

Questo succede quando tutto va bene, ma non sempre si riesce nel proprio intendo.
Qualche volta non si riesce partire:


- Può essere che non c'è una motivazione sufficientemente forte.

  • Ci si è distratti dalla concentrazione.
  • Il corpo astrale è attratto da qualcosa o qualcuno che è lì presente.

Qualche volta si parte, ma si raggiunge una destinazione diversa:

  • Il corpo astrale ha trovato maggior interesse raggiungere un altro luogo o un'altra persona.

Qualche volta la destinazione è solo apparentemente diversa:

  • La destinazione è giusta, ma non si trova la persona perché questa non gradisce la visita.
  • Qualche volta c'è, ma non la riconosciamo perché ci siamo spostati indietro nel tempo, e ci troviamo davanti a un bambino/a mentre noi cercavamo un adulto.

Qualche volta incontriamo la persona giusta, ma non ci vede, non ci sente

  • Abbiamo incontrato la persona sveglia nel suo corpo fisico, quindi, non ci può ne vedere, ne sentire.

C'è da aggiungere, che la persona che si desidera raggiungere, mai, o quasi mai, si incontra nel suo letto mentre sta dormendo, in quanto è col suo corpo astrale che possiamo comunicare e dialogare, . e quando il corpo fisico dorme, quello astrale, se ne va libero nella sua dimensione naturale che è l'astrale.

Tutto questo, è quello che risulta dalle osservazioni è dalle analisi che o fatto sulle mie esperienze astrali, e che comunque ho trovato riscontri e conferme sul libro di Monroe, e in qua e la, su altri testi, e anche su questo forum.

Per quanto riguarda l'incontro con persone non più in vita, la tecnica funziona ugualmente, bisogna dire però, che certamente ci sono maggiori difficoltà, infatti spesso in questi casi si è “aiutati” da entità astrali, lo fanno con la massima discrezione, quasi non ci si accorge della loro presenza.
Monroe, nel suo libro, racconta che ha incontrato suo padre, dopo la sua morte, e anche due suoi amici deceduti da poco tempo, in tutti tre i casi è stato “aiutato”.
Per quanto mi riguarda ho incontrato due volte, persone non più in vita, durante i miei “viaggi”, però in entrambi i casi, l'incontro e stato spontaneo, forse loro desideravano vedere me.

Mi farebbe piacere sapere se qualcuno di voi a usato questa tecnica con successo, o comunque se in parte ha provato quanto descritto sopra.

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L’Adesso è il vostro unico punto di accesso al regno senza tempo e senza forma dell’Essere - E. Tolle

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Salve! Nel 1999 mio marito era ricoverato in ospedale a 180 km da casa per un’ischemia coronarica sotto osservazione. Nostro figlio di 2 anni ed io ci trovavamo a casa. Quella sera avevo preso appuntamento telefonico con mio marito per le 7:00 del mattino dopo. Non riuscivo ad addormentarmi e quando alla fine ho cominciato ad appisolarmi, tra mezza notte e l’una, ho sentito le vibrazioni e mi sono sentita violentemente risucchiare fuori dal corpo (era una pratica che mettevo in atto volontariamente da circa 9 anni, ma mai da sola con il bambino). Alla fine ho ceduto a questo risucchio e ho deciso di andare a controllare mio marito in ospedale. Me lo sono trovato davanti sdraiato su una sorta di lettiga e non indossava il pigiama. Istintivamente ho afferrato le sue caviglie e le ho tirate forte versi di me. Dopo mi sono sentita tranquilla e libera di tornare al mio corpo.

Il mattino dopo la telefonata di mio marito non arrivava e io mi andavo preoccupando sempre di più. Ero a spasso con nostro figlio nel passeggino quando alla fine mi ha chiamato alle 10. Mi ha detto che, proprio all’ora della mia OBE aveva avuto una crisi ed era stato portato di corsa in sala operatoria. Essendo lui anche cardiologo, gli avevano detto che la sua era una situazione borderline, per cui poteva scegliere fra bypass e stent. Lui aveva scelto gli stent, intervento meno invasivo per il quale poteva rimanere sveglio.

Gli ho chiesto cosa indossava durante l’intervento e mi ha risposto: “Niente! Faceva un gran freddo”

Ho tratto la conclusione che, afferrandogli le caviglie e tirandole verso di me, ho istintivamente fatto quanto potevo per tenerlo in vita.

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2 ore fa, Pandora ha scritto:

In che senso lo hai tenuto in vita tirando le caviglie? Lui che è medico ti ha dato una spiegazione?

Dicevo che ho tratto la conclusione di aver fatto (istintivamente) quanto possibile per tenerlo in vita. É una mia sensazione. Con mio marito non parliamo di queste cose. Non hanno riscontro scientifico per quanto ne so.
 

Volevo semplicemente evidenziare un caso in cui i legami affettivi e la forte volontà di stare accanto a una persona possono manifestarsi anche in un viaggio astrale.

Di solito i miei incontri in astrale sono soprattutto con persone decedute, ma ci sono delle eccezioni, come in questo caso.

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