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L'uomo è cibo per la Luna


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Partirò da alcune considerazioni tratte dalla Quarta via di Ouspensky, che ha avuto il merito di rendere note le teorie di Gurdjieff, per passare poi ad analizzare il rapporto fra la vita organica terrestre e la Luna, rapporto dal quale, secondo diversi autori, dipende la nostra assoluta mancanza di consapevolezza. 

Cito dal libro "La quarta via": 

- La prima bugia che diciamo a noi stessi è quando diciamo 'io'. È una bugia perché, dicendo 'io', presumiamo determinate cose: presumiamo una certa unità e un certo potere. E se io dico 'io' oggi e dico 'io' domani, questo è supposto essere lo stesso 'io' mentre in realtà non c'è rapporto tra loro. Ci troviamo nello stato presente a causa di certi ostacoli o certi fatti in noi stessi e il fatto più importante che non comprendiamo è che non abbiamo il diritto di dire 'io' perché sarà una bugia. Quando cominciate ad osservare voi stessi vedrete che è proprio così: esistono 'io' in voi che non si cono­scono l'un l'altro e non vengono mai a contatto. Per esempio, comin­ciate a studiare le vostre simpatie e antipatie e vedrete che vi può pia­cere una cosa in un dato momento ed un'altra in un altro momento, e che le due sono talmente opposte tra loro da farvi capire immediata­mente che questi 'io' non si incontrano mai. Se osservate le vostre decisioni, vedrete che un 'io' è quello che decide ed un altro 'io' è quello che esegue la decisione, e quest'ultimo o non vuole eseguirla o non ne ha mai sentito parlare. Se scoprite una sola cosa sulla quale non mentite a voi stessi, sarete eccezionalissimi. Noi, circondati da queste bugie, nati ed educati in queste bugie, non possiamo essere diversi da come siamo; siamo proprio il risultato, il prodotto, di queste menzogne.-

e ancora, da "Vedute sul mondo reale" di Gurdjieff: 

-Tutti noi consideriamo in modo completamente automatico. Noi reagiamo a tutto ciò che ci colpisce dall'esterno. Obbediamo a degli ordini... Quella donna è gentile, e io sono gentile; essa è scortese, e io sono scortese. Io sono come lei vuole che sia, sono una marionetta. [...]
Dobbiamo smettere di reagire interiormente. Se qualcuno si comporta male verso di noi, non dobbiamo reagire interiormente. Chi ci riuscirà, sarà più libero.-

 

Lo stato di sonno, che può essere definito anche di meccanicità o di identificazione, è ciò che ci rende schiavi dei tumulti e delle considerazioni interiori, a loro volta scatenati dalle pressioni esterne. Fra queste pressioni vi sono anche le influenze planetarie, e una delle influenze più forti, secondo diversi autori, è quella esercitata dalla Luna. 

Per Gurdjieff l'uomo è una sorta di macchina in grado di ricevere e diffondere in maniera automatica l'energia che riceve. Fra quelle presenti sulla terra, è certamente la più sofisticata, ma condivide col resto della vita organica il suo scopo: filtrare energia cosmica. Il sonno dell'uomo non sarebbe quindi un accidente, una casualità, o come dicono alcune strampalate teorie new age, una lezione per poi risvegliarsi, ma una condizione necessaria affinchè il nostro sistema cosmico mantenga il suo equilibrio ( nel nostro caso in particolare il sistema solare). 

Dove va a finire l'energia che l'uomo inconsapevolmente filtra e disperde con la sua meccanicità? Secondo alcuni autori, va a nutrire la Luna. Sarebbe meglio dire che nutre la parte sottile della Luna.

Il nostro satellite, come già diceva Gurdjieff, è con ogni probabilità un residuo della Terra, staccatosi in seguito ad un cataclisma di proporzioni gigantesche nel periodo in cui la Terra era ancora sufficientemente calda. Da qui, il rapporto di interdipendenza a livello sottile. La Terra deve necessariamente nutrire la Luna. 

Per destarsi dal sonno l'uomo deve quindi trattenere per sè l'energia che riceve, cominciando con piccole quantità, fino ad arrivare a trattenerne quanto basta per ottenere il risveglio completo e la liberazione definitiva da qualsiasi influenza, Luna compresa.

La Luna sarebbe, a livello sottile, l'equivalente di ciò che spesso viene definito basso astrale, mentre in altre tradizioni corrisponderebbe ad una sorta di purgatorio. Tuttavia è opinione diffusa che l'uomo abbia rapporti casuali e nessun contatto particolare con questa dimensione, mentre in realtà la sua stessa esistenza dipenderebbe interamente dall'energia sottratta dalla vita organica terrestre. 

Steiner definisce la dimensione lunare "ottava sfera", ovvero il luogo da cui si insinuano, nei corpi sottili umani, le tendenze negative, con lo scopo preciso di rubare energia. (nota mia personale: non sono i voladores castanediani, ovvero non sono parassiti, ma entità estremamente più potenti, parti di un sistema complesso e strutturato alla perfezione).

Nella sua opera, "Gnosis", Boris Mouravieff sostiene:

-Come cellula della vita organica sulla Terra, l’uomo ha un ruolo nello sviluppo del Raggio della Creazione. Dare vita alla Luna, quel feto cosmico, è un aspetto di questo sviluppo. Ciò richiede delle considerevoli quantità di energia, che sono prodotte in particolare dalla parte umana della vita organica. L’illusione (La Legge Generale), che gioca un ruolo importante nel risveglio della coscienza dell’uomo, fu introdotta in quello stato affinché egli possa accettare questo aspetto del lavoro cosmico, partecipandovi senza ribellione. La quantità di forza necessaria per genuinamente opporsi all’influenza della Luna è già considerevole. Il primo imperativo è dunque quello di smettere di sprecare questa forza, chiudere i rubinetti che fanno perdere inutilmente quest’energia; emozioni sterili, in particolare negative; fantasie spinte da un’immaginazione incontrollata, scoordinate ginnastiche mentali, pettegolezzi e chiacchiericcio. Dobbiamo agire come un saggio ministro delle finanze ed economizzare attentamente le nostre energie, senza però rendere sterili le nostre attività o la nostra intelligenza. Al contrario, dobbiamo conservare e, quanto più possibile, incrementare queste forze per creare riserve. Questi sono i due principali aspetti del primo obiettivo che dobbiamo conseguire -

Ma potete trovare numerosi riferimenti alla "Luna divoratrice" in molti altri autori.

Dunque se a livello essoterico si parla di tentazioni demoniache, a livello esoterico invece, credo che il termine più corretto sia "furto". 

Il sistema così composto spiega anche facilmente per quale motivo la famigerata illuminazione è appannaggio di pochissimi, soprattutto nello stesso momento. Se tutti potessero liberarsi da questa influenza nello stesso tempo, ne risulterebbe uno squilibrio cosmico di proporzioni immense. 

Se volete, potete cominciare a notare se i giorni immediatamente precedenti o seguenti alla Luna nuova o la Luna piena (momenti di picco dell'attività), avete dei litigi o dei tumulti emotivi più frequenti, fino ad avere un qualche tipo di statistica valida. Per il resto, non ho scritto questo post per avere opinioni, anche perchè chi non è avvezzo alla materia lo troverà sicuramente delirante. Se qualcuno però vuole aggiungere qualcosa, postare altri autori o sue considerazioni personali, oppure ha delle domande per me, ben venga. 

 

Edited by Freya
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1 hour ago, Freya said:

presumiamo una certa unità e un certo potere...

Sono assolutamente d'accordo, questi 'io' che non si parlano fra loro, impediscono all' "uomo" ordinario di progredire un millimetro essendo costantemente in opposizione uno rispetto all'altro, questi sono un prodotto 'casuale' (o causale) della mente che tira a indovinare non sapendo nulla della vera realtà e dell'Essere. Ma un Uomo tendente all'evoluzione non fa simili errori ovviamente.

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Dobbiamo smettere di reagire interiormente.

Se ci pensi bene, chi è che reagisce interiormente? Solamente quello che ha bisogno di considerazione e di approvazione - purtroppo la maggioranza, non colui che è padrone delle proprie decisioni in quanto ha sperimentato l'Essere.

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vi sono anche le influenze planetarie

La somma di tutte le influenze, esterne ed interne, guidano l'uomo ordinario finché non sceglie (meglio il prima possibile ad esempio da bambini ) di cercare o di riconoscere la vera natura dei Mondi e dei suoi abitatori. In quel caso tali influenze  smettono di avere un ruolo determinante nella quotidianità degli esseri coscienti di se stessi e delle interazioni del tutto con tutto.

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è opinione diffusa che l'uomo abbia rapporti casuali e nessun contatto particolare con questa dimensione, mentre in realtà la sua stessa esistenza dipenderebbe interamente dall'energia sottratta dalla vita organica terrestre

Non solo, un uomo ordinario inconsciamente sa che nello stato in cui versa non è diverso da un banale  ingranaggio meccanico di una macchina -infernale- che deve alimentare dal concepimento alla morte, ma visto che non intende svegliarsi non vede il problema, tanto meno vuole scoprire gli altarini rendendosi al suo pubblico immaginario ridicolo e inutile. Semplicemente non lo ammette. L'energia sottratta appunto va da qualche parte, non viene mai perduta.

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con lo scopo preciso di rubare energia

Mi sembra giusto: chi non la merita non ha diritto di "accumularla" e di manipolarla, farebbe danni a se stesso e all'ambiente.

  • Alien 1
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  • The title was changed to L'uomo è cibo per la Luna
Il 9/4/2023 at 13:51, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

 

Non solo, un uomo ordinario inconsciamente sa che nello stato in cui versa non è diverso da un banale  ingranaggio meccanico di una macchina -infernale- che deve alimentare dal concepimento alla morte, ma visto che non intende svegliarsi non vede il problema, tanto meno vuole scoprire gli altarini rendendosi al suo pubblico immaginario ridicolo e inutile. Semplicemente non lo ammette. L'energia sottratta appunto va da qualche parte, non viene mai perduta.

 

Io non credo che sia possibile "sapere" qualcosa inconsciamente. Se è inconscia, appunto, è impossibile rendersene conto, è lì, determina la vita dell'individuo senza che esso ne sia consapevole (un saggio ha detto "rendi cosciente l'inconscio, altrimenti sarà l'inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino", no?).

Non penso nemmeno che all'essere umano sia attribuibile una volontà precisa di "non svegliarsi", dal momento che non è un'unità, e non ha appunto volontà vera, che colpa può avere nel non riuscire a svegliarsi? 

Non c'è neanche qualcosa che si fa fatica ad ammettere, perchè questo implicherebbe sempre e comunque sapere qualcosa, invece l'uomo nel suo stato ordinario non sa quasi niente, nè di sè stesso nè del mondo.

Semmai, quel che si può dire è che presume di sapere. Chiunque ritiene di essere cosciente, di avere un io, di essere consapevole e soprattutto di avere libertà e controllo di sè stesso. In qualche caso invece si bea di non avere controllo, perchè considera l'espressione di qualsiasi pensiero e stato d'animo come un aspetto benefico, qualcosa di assolutamente naturale e perfino raccomandabile, compreso il crogiolarvisi dentro. 

Ma questi sono tutti aspetti della meccanicità. Non ci sono colpe da attribuire, o almeno, io non la vedo così. 

Se una macchina senza autista, che va da sola, è fatta male e funziona a singhiozzo o va pianissimo, o magari sbatte su un pino perchè non si può controllare, è colpa della macchina o di chi l'ha costruita?

Edited by Freya
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1 ora fa, Pandora ha scritto:

Io non capisco molto bene il concetto di essere "cibo" per la luna

Comunque si, a seconda delle fasi lunari ho notato più nervosismo 

 

Secondo questa teoria, i pianeti, i satelliti, le stelle, avrebbero una determinata forza vitale. La Luna, di per sè, ne sarebbe priva, se non prendesse energia dalla vita organica terrestre. 

Secondo Gurdjieff, il fine sarebbe quello di rendere la Luna un pianeta, proprio come la Terra, cioè arrivare ad un punto tale di energia sufficiente a far sviluppare la vita organica. Altri autori parlano invece esclusivamente di nutrimento sottile, di rapporto "vampirico", che non ha come scopo quello di creare vita, ma soltanto di mantenere un determinato livello vibratorio. 

Sarebbe anche interessante parlare del parallelismo fra energia femminile e Luna, parallelismo che secondo me ha generato inconsciamente tutta una serie di conseguenze negative per le donne. 

Edited by Freya
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45 minuti fa, Freya ha scritto:

Sarebbe anche interessante parlare del parallelismo fra energia femminile e Luna, parallelismo che secondo me ha generato inconsciamente tutta una serie di conseguenze negative per le donne. 

A cosa ti riferisci?

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43 minuti fa, malia ha scritto:

A cosa ti riferisci?

Se ci fai caso, in molte culture, permeate dalle credenze religiose, le donne erano viste come "tentatrici", esseri inferiori, causa di dispersione di energia (seme), collaboratrici del demonio, e chi più ne ha più ne metta. Per molti la donna è più soggetta a cambiamenti d'umore, ha meno autocontrollo, poca disciplina, perchè è più sensibile (ma a cosa? alla Luna ovviamente, per simbiosi). Alcune di queste credenze permangono ancora oggi in molte società e il fatto che la mente femminile sia più ballerina è opinione diffusa anche fra gli uomini del nostro ipercivilizzato occidente.

Ma anche a livello esoterico c'è una discriminazione, che in certi casi arriva a negare l'iniziazione al se**o femminile, sulla base della convinzione che non possa raggiungere lo stato solare. Tutte queste sono idiozie, ovviamente, ma ben radicate. 

Secondo me alla base c'è una qualche forma di associazione nascosta a livello inconscio fra la donna e la Luna. Associazione che poi si riflette in tutta la simbologia esoterica anche, e che fa presupporre (a chi dorme, cioè più o meno tutti) una sorta di superiorità maschile (Sole) sul femminile (Luna). 

In realtà dal punto di vista tecnico, le due macchine, femminile e maschile, sono uguali, almeno in termini di dispersione dell'energia. Ciò che varia è la modalità di dispersione dell'energia sessuale. Mentre la mente, le emozioni, il dialogo interno, e tutto il corredo di "io", funzionano allo stesso modo. Non è possibile assimilare la femmina al polo negativo e l'uomo al polo positivo, ciò non ha alcun senso. Questa ripartizione dovrebbe essere usata esclusivamente per classificare le energie interne ad ogni individuo e gli influssi cosmici, ma invece è stata associata proprio al genere sessuale, creando grandissimi equivoci.

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Credo che siano termini usati da un osservatore ''maschile'', entrati nella normalità per una quesione strettamente culturale, niente di inconscio. Credo che l'associazione della Luna al femminile sia pure quella  una questione culturale, non credo che sia il contrario.
 

Edited by malia
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8 minuti fa, malia ha scritto:

Credo che siano termini usati da un osservatore ''maschile'', entrati nella normalità per una quesione strettamente culturale, niente di inconscio. Credo che l'associazione della Luna al femminile sia pure quella  una questione culturale, non credo che sia il contrario.
 

L'inconscio viene prima della cultura. La cultura è plasmata dalla mente delle persone, è fatta di norme sociali e credenze che in un primo momento sono convinzioni interne agli individui e poi si concretizzano. Non esiste niente nella cultura che non venga dall'interiorità umana. 

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1 ora fa, lois ha scritto:

Le fasi lunari influiscono sulle maree, c'è correlazione tra il periodo di una lunazione con il ciclo mestruale, è come se la terra e luna fossero "agganciate" e di conseguenza noi e quindi anche tutti coloro che eseguono riti in fase calante, piena, crescente, pensando di usuifuire dell'energia della luna, alla fine sono invece loro a fornire la propria...
 

Premesso che usufruire dell'energia lunare, secondo questa teoria, è un controsenso totale, chi parla della Luna in termini di sottrazione di energia di solito crede che le pratiche "pericolose" siano altre.

C'è tutto un aspetto della medianità che secondo questi autori ha a che fare con la Luna. Secondo alcuni, evocare i morti o peggio far parlare i morti attraverso il proprio corpo (e in generale tutto lo spiritismo), sono pratiche che predispongono ancora di più al vampirismo lunare. Nel senso che quello che viene richiamato non è mai il defunto, è un'altra cosa, che arriva per farsi una scorpacciata. 

Edited by Freya
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7 ore fa, Freya ha scritto:

L'inconscio viene prima della cultura. La cultura è plasmata dalla mente delle persone, è fatta di norme sociali e credenze che in un primo momento sono convinzioni interne agli individui e poi si concretizzano. Non esiste niente nella cultura che non venga dall'interiorità umana. 

 

Io immagino che l'inconscio non sia popolato da immagini/concetti con un aggettivo accanto,  tipo sole buono, luna no buona, immagini/concetti da cui possano derivare conseguenze negative per il femminile o positive per il maschile.

Io questo sbilancimento lo attribuisco appunto all'uomo, alla sua cultura.

 

Tipo: ragionamento e intuizione, il primo attribuito al sole, il secondo alla luna, prese così non dicono niente di negativo o positivo.

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16 minuti fa, malia ha scritto:

 

Io immagino che l'inconscio non sia popolato da immagini/concetti con un aggettivo accanto,  tipo sole buono, luna no buona, immagini/concetti da cui possano derivare conseguenze negative per il femminile o positive per il maschile.

Io questo sbilancimento lo attribuisco appunto all'uomo, alla sua cultura.

 

Tipo: ragionamento e intuizione, il primo attribuito al sole, il secondo alla luna, prese così non dicono niente di negativo o positivo.

Esiste l'archetipo della madre divoratrice invece (parte della Grande Madre), che è molto accentuato soprattutto nell'inconscio maschile, in genere. Questo secondo le psicanalisi junghiana, si intende. 

A livello esoterico è più corretto parlare di come si formano gli archetipi, cioè bisogna guardare prima, alle cause primordiali, e questo meccanismo di sottrazione di energia probabilmente c'entra qualcosa.

Ovviamente non voglio trasformare questa discussione in un dibattito su chi sia nato prima, l'uovo o la gallina. Il mio era solo uno degli innumerevoli spunti che fornisce un tema così complesso. 

Edited by Freya
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On 4/13/2023 at 8:35 AM, Freya said:

Io non credo che sia possibile "sapere" qualcosa inconsciamente. Se è inconscia, appunto, è impossibile rendersene conto, è lì, determina la vita dell'individuo senza che esso ne sia consapevole (un saggio ha detto "rendi cosciente l'inconscio, altrimenti sarà l'inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino", no?).

Non penso nemmeno che all'essere umano sia attribuibile una volontà precisa di "non svegliarsi", dal momento che non è un'unità, e non ha appunto volontà vera, che colpa può avere nel non riuscire a svegliarsi? 

Non c'è neanche qualcosa che si fa fatica ad ammettere, perchè questo implicherebbe sempre e comunque sapere qualcosa, invece l'uomo nel suo stato ordinario non sa quasi niente, nè di sè stesso nè del mondo.

Semmai, quel che si può dire è che presume di sapere. Chiunque ritiene di essere cosciente, di avere un io, di essere consapevole e soprattutto di avere libertà e controllo di sè stesso. In qualche caso invece si bea di non avere controllo, perchè considera l'espressione di qualsiasi pensiero e stato d'animo come un aspetto benefico, qualcosa di assolutamente naturale e perfino raccomandabile, compreso il crogiolarvisi dentro. 

Ma questi sono tutti aspetti della meccanicità. Non ci sono colpe da attribuire, o almeno, io non la vedo così. 

Se una macchina senza autista, che va da sola, è fatta male e funziona a singhiozzo o va pianissimo, o magari sbatte su un pino perchè non si può controllare, è colpa della macchina o di chi l'ha costruita?

Quando si analizza un umano ordinario e le ragioni del suo comportamento, si dovrebbe osservare come costui percepisce se stesso e non come è realmente - tanto non sa come è realmente. La parte che gli è accessibile fa 'ragionamenti', sceglie tra opzioni che gli vengono imposte, decide di lamentarsi o di stare zitto. In ogni caso sperimenta che il progresso comporta cambiamenti che di solito non accetta dunque può esprimere volontà precisa di "non svegliarsi". Che sia una scelta "giusta" o "sbagliata" è un altro discorso. La consapevolezza delle conseguenze arriva dopo. Che cos'è l'uomo risvegliato se non un dormiente che ha riconosciuto la sua vera natura? E che cos'è un uomo dormiente se non un uomo potenzialmente risvegliato? Il che vuol dire che gli ingredienti sono sempre lì, basta attingere dall'interno, l'unico posto dove possono trovarsi. Non è che ad un certo punto vengono aggiunti dall'esterno. Non c'è niente da inventare, solo da scoprire quello che già c'è, e riconoscere. L'inconscio filtra verso la coscienza sotto varie forme. Uomo ordinario non sa molte cose nel senso che non le riconosce esplicitamente ma si accorge di come potevano andare eventi che lo riguardano, il loro significato spirituale/ esoterico. La coscienza collettiva -appena disponibile- entra nell'inconscio dell'individuo e da qui progressivamente passa al conscio, frammento per frammento, in modo indiretto e in simboli, un processo lunghissimo nell'uomo ordinario, molto più rapido anche istantaneo a volte negli esseri tendenti all'evoluzione. Conosci il detto "non è vero ma ci credo"? Non solo gli adepti progrediscono ma ogni vivente, anche se la velocità differisce notevolmente. Io distinguerei una chiara visione della realtà da quella approssimativa, ma sempre 'conoscenza' è, ed è sufficiente per sapere di lavorare per il nemico. Sanno anche di non potersi liberare e che "devono" fare quello che fanno, è il loro ruolo seppur temporaneo (ribellarsi = morire), fino al cambiamento della direzione. Una parte dell'umanità mantiene la struttura, l'altra parte dell'umanità rivoluziona la struttura. Non c'è qui una via di mezzo e non si salta da un schieramento all'altro. C'è chi prende l'energia e c'è chi la immette nel circolo; entrambi hanno un regno, regole, simbologia, ministri, influenze associate. Volgarmente i primi vengono denominati "demoni", i secondi sarebbero "angeli", "profeti", etc. Quando ho scritto che è meglio che venga rubata l'energia a chi non la merita intendevo che sarebbe più vantaggioso cambiare direzione, una volta pronti, piuttosto che forzare l'accumulo di energia che per il momento non saprebbero gestire. Chi partecipa alle 'tenebre' non è da biasimare perché fa parte integrante della trasformazione della materia. Non si parla di colpe ma di idoneità. Qualcuno disse: «Come il fiore di loto che nasce dal fango, noi dobbiamo onorare le parti più oscure di noi stessi e le esperienze più dolorose della nostra vita, perché sono ciò che ci permette di generare il nostro io più bello.» Sarà vero? Ognuno viene attratto e "guidato" dalle forze cosmiche adatte alla missione che svolge in un determinato spaziotempo e nello stato di non spazio e non tempo. Non c'è niente di "assoluto" (statico) nell'universo, tutto scorre, alcuni ricevono altri trasmettono. Poi si scambiano i ruoli. Non esiste il bene assoluto come non esiste il male assoluto. Non serve ammettere questo o quello e non serve sapere quanto non ci compete in un dato contesto. Accade però che ogni tanto qualcuno si trova nella necessità di cambiare direzione essendo pronto; il resto è il risultato automatico di quel cambiamento voluto dal fato. Non c'è colpa nel stare da questa o quella parte bensì nel non fare correttamente ciò che si deve fare, nel tuo contesto. E dalla qualità del lavoro svolto in un qualsiasi contesto specifico, che dipende la tua 'promozione' oppure 'licenziamento'. L'uomo ordinario non può decidere di svegliarsi, può solo fare bene ciò che sta facendo quindi il capo-progetto decide di spostarlo altrove ovvero di cambiare il suo contesto il che lo conduce al risveglio volente o nolente. Non ha importanza se in questa fase transitoria di riadattamento il suo sapere risulta autentico o illusorio, totale o parziale. Tutto cambia. Non è che la macchina sia difettosa, è che quel poco che uno sa fare bene nell'esistenza terrestre - preferisce fare male pur potendolo fare bene, e dopo la ripetizione dello stesso errore il danno è fatto, la stradina neuronale è diventata autostrada quindi non c'è ritorno per eoni. «Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?»

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6 ore fa, G.a.b.r.i.e.l ha scritto:

Quando si analizza un umano ordinario e le ragioni del suo comportamento, si dovrebbe osservare come costui percepisce se stesso e non come è realmente - tanto non sa come è realmente. La parte che gli è accessibile fa 'ragionamenti', sceglie tra opzioni che gli vengono imposte, decide di lamentarsi o di stare zitto. In ogni caso sperimenta che il progresso comporta cambiamenti che di solito non accetta dunque può esprimere volontà precisa di "non svegliarsi". Che sia una scelta "giusta" o "sbagliata" è un altro discorso. La consapevolezza delle conseguenze arriva dopo. Che cos'è l'uomo risvegliato se non un dormiente che ha riconosciuto la sua vera natura? E che cos'è un uomo dormiente se non un uomo potenzialmente risvegliato? Il che vuol dire che gli ingredienti sono sempre lì, basta attingere dall'interno, l'unico posto dove possono trovarsi. Non è che ad un certo punto vengono aggiunti dall'esterno. Non c'è niente da inventare, solo da scoprire quello che già c'è, e riconoscere. L'inconscio filtra verso la coscienza sotto varie forme. Uomo ordinario non sa molte cose nel senso che non le riconosce esplicitamente ma si accorge di come potevano andare eventi che lo riguardano, il loro significato spirituale/ esoterico. La coscienza collettiva -appena disponibile- entra nell'inconscio dell'individuo e da qui progressivamente passa al conscio, frammento per frammento, in modo indiretto e in simboli, un processo lunghissimo nell'uomo ordinario, molto più rapido anche istantaneo a volte negli esseri tendenti all'evoluzione. Conosci il detto "non è vero ma ci credo"? Non solo gli adepti progrediscono ma ogni vivente, anche se la velocità differisce notevolmente. Io distinguerei una chiara visione della realtà da quella approssimativa, ma sempre 'conoscenza' è, ed è sufficiente per sapere di lavorare per il nemico. Sanno anche di non potersi liberare e che "devono" fare quello che fanno, è il loro ruolo seppur temporaneo (ribellarsi = morire), fino al cambiamento della direzione. Una parte dell'umanità mantiene la struttura, l'altra parte dell'umanità rivoluziona la struttura. Non c'è qui una via di mezzo e non si salta da un schieramento all'altro. C'è chi prende l'energia e c'è chi la immette nel circolo; entrambi hanno un regno, regole, simbologia, ministri, influenze associate. Volgarmente i primi vengono denominati "demoni", i secondi sarebbero "angeli", "profeti", etc. Quando ho scritto che è meglio che venga rubata l'energia a chi non la merita intendevo che sarebbe più vantaggioso cambiare direzione, una volta pronti, piuttosto che forzare l'accumulo di energia che per il momento non saprebbero gestire. Chi partecipa alle 'tenebre' non è da biasimare perché fa parte integrante della trasformazione della materia. Non si parla di colpe ma di idoneità. Qualcuno disse: «Come il fiore di loto che nasce dal fango, noi dobbiamo onorare le parti più oscure di noi stessi e le esperienze più dolorose della nostra vita, perché sono ciò che ci permette di generare il nostro io più bello.» Sarà vero? Ognuno viene attratto e "guidato" dalle forze cosmiche adatte alla missione che svolge in un determinato spaziotempo e nello stato di non spazio e non tempo. Non c'è niente di "assoluto" (statico) nell'universo, tutto scorre, alcuni ricevono altri trasmettono. Poi si scambiano i ruoli. Non esiste il bene assoluto come non esiste il male assoluto. Non serve ammettere questo o quello e non serve sapere quanto non ci compete in un dato contesto. Accade però che ogni tanto qualcuno si trova nella necessità di cambiare direzione essendo pronto; il resto è il risultato automatico di quel cambiamento voluto dal fato. Non c'è colpa nel stare da questa o quella parte bensì nel non fare correttamente ciò che si deve fare, nel tuo contesto. E dalla qualità del lavoro svolto in un qualsiasi contesto specifico, che dipende la tua 'promozione' oppure 'licenziamento'. L'uomo ordinario non può decidere di svegliarsi, può solo fare bene ciò che sta facendo quindi il capo-progetto decide di spostarlo altrove ovvero di cambiare il suo contesto il che lo conduce al risveglio volente o nolente. Non ha importanza se in questa fase transitoria di riadattamento il suo sapere risulta autentico o illusorio, totale o parziale. Tutto cambia. Non è che la macchina sia difettosa, è che quel poco che uno sa fare bene nell'esistenza terrestre - preferisce fare male pur potendolo fare bene, e dopo la ripetizione dello stesso errore il danno è fatto, la stradina neuronale è diventata autostrada quindi non c'è ritorno per eoni. «Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?»

Hai ragione, Gabriel, non è corretto dire che la macchina umana è difettosa, perchè porta avanti il suo scopo. 

C'è una spiegazione di Gurdjieff che a me piace molto, perchè afferma che la natura sviluppa l'uomo solo fino ad un certo punto e non oltre. Il resto deve farlo da sè, attraverso sforzi coscienti. 

 

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Guest Black Sam

Sono dell'idea che si debba armonizzare con la Luna come con i restanti Navagraha. L'impatto che la Luna ha sulla vita umana in senso Spirituale è enorme. Un epiteto, o un nome Divino, ha valore e forza in base al contesto in cui viene enunciato, ed è proprio in virtù del suo enorme impatto sull'essere umano che in tantissime culture la Luna ha nomi ed epiteti sia maschili che femminili. È così per gli antichi Egizi, per i Mexica, nel Sanatana Dharma e in tutto ciò che da questi si è sviluppato. La Luna comprende il femminile ed il femminile comprende la Luna, ma entrambi vanno oltre a questo avvicendarsi. Che abbia degli aspetti oscuri è ovvio; nel sistema Qabbalistico la Sfera di Yesod ha una controparte nelle Qlephoth. In altri sistemi sempre Occidentali, per ogni pianeta c'è uno Spirito/intelligenza, un Arcangelo e un Demone, e si tratta di forze cosmiche nella stessa Coscienza.

La Luna corrisponde anche* all'astrale e l'inconscio personale quando guardiamo lo specchio; quello collettivo è oltre Binah/Saturno, anch'esso considerato femminile nella Qabbalah: sono le due Heh del Tetragramma. Per i Mexica, la Luna è legata anche* al Nahual, la coscienza del sogno, e si dice che siamo ciò che sogniamo e sogniamo ciò che siamo, questo è il sonno, dunque si cerca di creare i propri sogni unendo Tonal - coscienza di veglia - con il Nahual per destarsi dal sonno e dal destino. Si unisce Yod e la seconda Heh. È lo stesso principio che sta alla base della Magia; nessun cambiamento potrebbe avvenire se non venisse operato nella Sfera Astrale. La Luna consuma e crea, prende il seme e ne fà carne; posso decidere cosa darle, o rimanere vittima, come spararmi un colpo in testa e definirmi illuminato.

Io credo che ci sia una forza di trascendenza nella macchina Cosmica, ma poche volte è individuale e l'uomo riesce a prenderne consapevolezza, e ancora più difficilmente raggiunge la libertà ed il controllo dei suoi sogni al di là della speculazione intellettuale ed il sognatore "lucido" del weekend che interpreta, semplicemente e passivamente.

Ridestarsi dal sonno è divenire anti cosmico e avversario. I Cristiani Gnostici erano ciò che oggi definiremo Satanisti, avversari, veri e propri anticonformisti, tant'è che Sophia chiamò Cristo Abaramentho, un nome che nei papiri Ellenici viene usato per indicare Tifone, letteralmente l'avversario anti cosmico, o Satana precristiano, una forza che è carburante per il processo che porta all'essere auto Divinizzato, marchiato come Caino e libero come Seth. Non c'è dunque da stupirsi che molti degli esoteristi come Gurdjieff sono visti come Maghi Neri dagli intellettuali vittime di del Dio altrui; il colpo in testa è accettarlo come il proprio.

 

Comunque, la manifestazione degli yeyelli quando vengono percepiti, è proprio l'emozione distruttiva, il fantasticare vano ed pensiero dannoso che intrappolano nello schema ripetitivo di sogno/realtà, realtà/sogno; è una forza distorta della coscienza che crea, attira e lega all'inorganico dannoso. Non è visibile a meno che non si entri nell'inframondo volontariamente o per risonanza; fino a quel momento lo si chiama persino virtù. Vi è ignoranza della coscienza ed è chiamata in molti modi, Asura e Arconte tra questi; è un potenziale della coscienza che nelle diverse mappe viene correlato ad un serie di emanazioni e forze principali - matematiche e geometrica - sulla quale si forma il sogno individuale e la carne, ma la legge prevede anche questa trasformazione da Carpa in Drago. Non c'è differenza tra potenziale Demoniaco o Angelico, è potenziale, capacità di creare e servire; se il piede destro non rubasse la gloria del sinistro ed sinistro del destro, non ci sarebbe alcun movimento e nessun essere. La Luna permette questo movimento così come la stagnazione.

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3 ore fa, Black Sam ha scritto:

Sono dell'idea che si debba armonizzare con la Luna come con i restanti Navagraha. L'impatto che la Luna ha sulla vita umana in senso Spirituale è enorme. Un epiteto, o un nome Divino, ha valore e forza in base al contesto in cui viene enunciato, ed è proprio in virtù del suo enorme impatto sull'essere umano che in tantissime culture la Luna ha nomi ed epiteti sia maschili che femminili. È così per gli antichi Egizi, per i Mexica, nel Sanatana Dharma e in tutto ciò che da questi si è sviluppato. La Luna comprende il femminile ed il femminile comprende la Luna, ma entrambi vanno oltre a questo avvicendarsi. Che abbia degli aspetti oscuri è ovvio; nel sistema Qabbalistico la Sfera di Yesod ha una controparte nelle Qlephoth. In altri sistemi sempre Occidentali, per ogni pianeta c'è uno Spirito/intelligenza, un Arcangelo e un Demone, e si tratta di forze cosmiche nella stessa Coscienza.

La Luna corrisponde anche* all'astrale e l'inconscio personale quando guardiamo lo specchio; quello collettivo è oltre Binah/Saturno, anch'esso considerato femminile nella Qabbalah: sono le due Heh del Tetragramma. Per i Mexica, la Luna è legata anche* al Nahual, la coscienza del sogno, e si dice che siamo ciò che sogniamo e sogniamo ciò che siamo, questo è il sonno, dunque si cerca di creare i propri sogni unendo Tonal - coscienza di veglia - con il Nahual per destarsi dal sonno e dal destino. Si unisce Yod e la seconda Heh. È lo stesso principio che sta alla base della Magia; nessun cambiamento potrebbe avvenire se non venisse operato nella Sfera Astrale. La Luna consuma e crea, prende il seme e ne fà carne; posso decidere cosa darle, o rimanere vittima, come spararmi un colpo in testa e definirmi illuminato.

Io credo che ci sia una forza di trascendenza nella macchina Cosmica, ma poche volte è individuale e l'uomo riesce a prenderne consapevolezza, e ancora più difficilmente raggiunge la libertà ed il controllo dei suoi sogni al di là della speculazione intellettuale ed il sognatore "lucido" del weekend che interpreta, semplicemente e passivamente.

Ridestarsi dal sonno è divenire anti cosmico e avversario. I Cristiani Gnostici erano ciò che oggi definiremo Satanisti, avversari, veri e propri anticonformisti, tant'è che Sophia chiamò Cristo Abaramentho, un nome che nei papiri Ellenici viene usato per indicare Tifone, letteralmente l'avversario anti cosmico, o Satana precristiano, una forza che è carburante per il processo che porta all'essere auto Divinizzato, marchiato come Caino e libero come Seth. Non c'è dunque da stupirsi che molti degli esoteristi come Gurdjieff sono visti come Maghi Neri dagli intellettuali vittime di del Dio altrui; il colpo in testa è accettarlo come il proprio.

 

Comunque, la manifestazione degli yeyelli quando vengono percepiti, è proprio l'emozione distruttiva, il fantasticare vano ed pensiero dannoso che intrappolano nello schema ripetitivo di sogno/realtà, realtà/sogno; è una forza distorta della coscienza che crea, attira e lega all'inorganico dannoso. Non è visibile a meno che non si entri nell'inframondo volontariamente o per risonanza; fino a quel momento lo si chiama persino virtù. Vi è ignoranza della coscienza ed è chiamata in molti modi, Asura e Arconte tra questi; è un potenziale della coscienza che nelle diverse mappe viene correlato ad un serie di emanazioni e forze principali - matematiche e geometrica - sulla quale si forma il sogno individuale e la carne, ma la legge prevede anche questa trasformazione da Carpa in Drago. Non c'è differenza tra potenziale Demoniaco o Angelico, è potenziale, capacità di creare e servire; se il piede destro non rubasse la gloria del sinistro ed sinistro del destro, non ci sarebbe alcun movimento e nessun essere. La Luna permette questo movimento così come la stagnazione.

Mi piace molto quello che hai scritto. In particolare mi fa venire in mente quanto il lavoro interiore sia sempre caratterizzato da una forza controcorrente, contraria alla tendenza naturale del sonno, e che in certi casi può essere percepita come minacciosa, sbagliata, sovversiva.

Molte delle opinioni negative su Gurdjieff (penso ad esempio a Guenon), derivano dall'impossibilità di comprendere il suo approccio al risveglio. Metteva i suoi studenti in situazioni di disagio, a volte estremo (come del resto faceva don Juan, visto che citi il nagualismo). Sapeva bene che senza shock la macchina non si sveglia. Le dottrine sole cuore amore (cit.) non fanno altro che perpetrare gli automatismi.

Ovviamente non mi riferisco agli insegnamenti di Cristo, sia chiaro, ma a tutte le ingenuità new age sugli abbracci di luce (abbracci di luce online e bestemmie ai semafori, nella maggior parte dei casi).

Anzi, l'insegnamento di Cristo è molto duro, amare i propri nemici è uno sforzo incredibile, totalmente fuori dalla meccanicità, come la capacità di non reagire agli insulti. Diciamo che può essere portato a compimento solo da svegli, e infatti il Vangelo è pieno di riferimenti al sonno e all'essere desti, svegli. Ma non penso sia stato capito.

Edited by Freya
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2 minuti fa, sakura ha scritto:

“Sappiamo bene che in ogni persona vivono molte persone, quindi in noi il pieno senso di responsabilità in realtà non esiste.
Ciò che un determinato io afferma in un certo momento non può assolutamente essere preso seriamente per il fatto concreto che un qualsiasi altro io può affermare esattamente il contrario in un qualsiasi altro momento.
Siccome ogni io ha il suo criterio, la sua mente, le sue idee, questo cambiamento di pareri, questo passare continuamente da un’organizzazione a un’altra, da un ideale all’altro e così via è pressoché normale.
La persona, in sé, non è altro che una macchina pronta a servire da veicolo a un io come a un altro.
Poiché esiste dentro noi tutta una molteplicità di io, non può esistere un centro di gravità permanente.
La creazione dell’uomo solare non è possibile se prima non stabiliamo un centro di gravità permanente dentro di noi.”
[...] 
“La creazione di uomini solari è possibile quando si lotta per rendersi indipendenti dalle forze lunari. Non c’è dubbio che tutti gli io che abbiamo nella nostra psiche sono di tipo esclusivamente lunare.
È assolutamente impossibile liberarci dalla forza lunare se prima non stabiliamo in noi un centro di gravità permanente.
Come possiamo dissolvere tutto l’io pluralizzato se non abbiamo continuità di propositi? In che modo possiamo avere continuità di propositi senza prima aver stabilito un centro di gravità permanente nella nostra psiche?
Siccome la razza attuale, invece di rendersi indipendente dall’influenza lunare, ha perso ogni interesse per l’intelligenza solare, indubbiamente si è condannata da sola all’involuzione e alla degenerazione. Non siamo altro che macchine controllate da diversi io. Serviamo all’economia della natura e non abbiamo un’individualità definita. Solo lavorando su noi stessi con autentica continuità di propositi e pieno senso di responsabilità morale possiamo trasformarci in uomini solari. Non è così facile diventare un uomo solare quando abbiamo la luna dentro di noi (l’ego è lunare).
La Terra ha due lune; la seconda è chiamata Lilith, ed è un po’ più distante della luna bianca.
Gli astronomi vedono Lilith grande quanto una lenticchia poiché è di dimensioni piccolissime. È la luna nera.
Le forze più sinistre dell’ego arrivano sulla Terra da Lilith e producono risultati psicologici infraumani e bestiali. La duplice influenza lunare, rappresentata nell’essere umano dall’ego che ha dentro di sé, fa di noi un vero fallimento.
Se non vediamo l’urgenza di dedicare l’intera nostra esistenza al lavoro su noi stessi per poterci liberare dalla duplice influenza lunare, finiremo ingoiati dalla Luna, involvendo, degenerando sempre di più in certi stati che possiamo ben definire incoscienti e infracoscienti.
La cosa più grave di tutto questo è che non possediamo una vera individualità; se avessimo un centro di gravità permanente lavoreremmo veramente sul serio fino a raggiungere lo stato solare. Tuttavia il piccolo margine di libero arbitrio che abbiamo e l’insegnamento gnostico orientato verso il lavoro pratico possono servirci da base per i nostri nobili propositi riguardo all’esperimento solare.”
S. Aun Weor

Giustamente anche le correnti neognostiche sostengono più o meno le stesse cose. Grazie per averlo postato. 

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Guest Black Sam
2 ore fa, Freya ha scritto:

Mi piace molto quello che hai scritto. In particolare mi fa venire in mente quanto il lavoro interiore sia sempre caratterizzato da una forza controcorrente, contraria alla tendenza naturale del sonno, e che in certi casi può essere percepita come minacciosa, sbagliata, sovversiva.

Molte delle opinioni negative su Gurdjieff (penso ad esempio a Guenon), derivano dall'impossibilità di comprendere il suo approccio al risveglio. Metteva i suoi studenti in situazioni di disagio, a volte estremo (come del resto faceva don Juan, visto che citi il nagualismo). Sapeva bene che senza shock la macchina non si sveglia. Le dottrine sole cuore amore (cit.) non fanno altro che perpetrare gli automatismi.

Ovviamente non mi riferisco agli insegnamenti di Cristo, sia chiaro, ma a tutte le ingenuità new age sugli abbracci di luce (abbracci di luce online e bestemmie ai semafori, nella maggior parte dei casi).

Anzi, l'insegnamento di Cristo è molto duro, amare i propri nemici è uno sforzo incredibile, totalmente fuori dalla meccanicità, come la capacità di non reagire agli insulti. Diciamo che può essere portato a compimento solo da svegli, e infatti il Vangelo è pieno di riferimenti al sonno e all'essere desti, svegli. Ma non penso sia stato capito.

Penso che più la coscienza si illumina, più sono grandi le ombre che proietta, è la danza d'amore di Radha e Krishna.
Nei testi delle Piramidi c'è un particolare inno ad una Divinità Maschile della Luna, Khonsu, colui che uccide e fa a pezzi gli altri Dèi affinché il Faraone possa cibarsi delle loro carne per acquisirne la forza, ed è un tema ricorrente in molte culture quello di cannibalizzare l'avversario, così come cibarsi del Sacro o di ciò che ci disgusta. È la Luna che permette questa integrazione, che è una forma di Amore assoluto e comprende le maschere più complesse del Daimon e dell'Ombra, fino a quelle più essenziali - ma non per questo più semplici, anzi - come partner, parenti e amici. Se idealizzi il tuo Daimon, sia che esso si mascheri da Cristo e Krishna, non vedrai mai che è sempre stato affianco a te. È una possibilità che ci concede Maya con l'illusione della molteplicità; Satana è il Dio degli stranieri. Ciò che viene proiettato nella dinamica Astrale, Lunare, può venire scomposto, consumato e integrato, e mentre tutto smette di essere apparentemente "esterno" (meglio indipendente), nella dinamica psico energetica la coscienza si espande raggiungendo una grado di unione con Pan (Tutto) attraverso il quale (in stati alterati) percepisce la sua stessa volontà più profonda, il destino che noi stessi stiamo tessendo; tutti i sogni inconsapevoli che diamo alla Luna e che manifesta nella nostra vita. Questa forza Lunare ha dunque due orizzonti, solo uno è per gli iniziati; l'altro intrappola nel mondo dei fantasmi, idoli, che si tratti di morti, tradizioni, Dei, Maestri o materia morta.

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Guest Black Sam

Brrr. Samael Aun Weor, si credeva Maitreya Buddha ed ha passato la vita a copiare e incollare. Il suo insegnamento tutt'altro che innovativo porta alla rinuncia della vita e dell'individualità, non esiste. È il classico esempio di come chi vive in stati infernali mascherati di luce, cerca di distruggere la vita altrui in nome di un fantasma. Ogni volta che leggo il suo nome rabbrividisco, quando leggo quello di Gurdjieff invece mi diverte; l'altro giorno ho messo sulla testa il cazzillo di plastica che regge l'uovo di Pasqua, ed ero uguale a Gurdjieff con i capelli lunghi 😂😂😂 devo tagliarmi assolutamente la barba. Scusate l'OT, un po' di cibo alla Luna.

Edited by Black Sam
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9 minuti fa, Black Sam ha scritto:

Brrr. Samael Aun Weor, si credeva Maitreya Buddha ed ha passato la vita a copiare e incollare. Il suo insegnamento tutt'altro che innovativo porta alla rinuncia della vita e dell'individualità, non esiste. È il classico esempio di come chi vive in stati infernali mascherati di luce, cerca di distruggere la vita altrui in nome di un fantasma. Ogni volta che leggo il suo nome rabbrividisco, quando leggo quello di Gurdjieff invece mi diverte; l'altro giorno ho messo sulla testa il cazzillo di plastica che regge l'uovo di Pasqua, ed ero uguale a Gurdjieff con i capelli lunghi 😂😂😂 devo tagliarmi assolutamente la barba. Scusate l'OT, un po' di cibo alla Luna.

Beh ha tratto quasi tutto da Gurdjieff, praticamente. Però ha un'impostazione parecchio dualistica, troppo, secondo me.

Fine OT 

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Guest Black Sam
17 ore fa, sakura ha scritto:

Non mi consigli di leggere i suoi libri?

A mio avviso bisogna fare come la Luna, va bene Samael Aun Weor, persino Fabio Volo. Personalmente parlando, ho un rapporto speciale con alcuni libri e con la lettura in generale che per me è una grande forma di rinnovamento, esprimono più di ogni altra cosa le impressioni inconsce che mi spingono in maniera occulta in un dato momento. Sono proprio le forze Lunari di cui parla questo Topic. Se ti attrae Aun Weor, ti attrae Gurdjieff o il Cristianesimo Gnostico, ci sono motivi davvero profondi, perché è evidente, non è normale! nella massa è una piccolissima minoranza a fare queste letture, e lo stesso topic si riferisce a questa minoranza.

Sono sistemi iniziatici complessi, qualcosa che se spinti da una vera fame di conoscenza o dalla profonda necessità di "svegliarsi", cerchi per stravolgere la "verità" che hai costruito, e paradossalmente costruirne un'altra più resistente. Non leggi un libro di Aun Weor per caso o semplice curiosità, sarebbe una percezione superficiale di ciò che sta accadendo. Non ti consiglierei mai di non leggere un libro, e non mi piace dare consigli; parlo per me, in alcuni momenti mi piace fare un grande respiro pensando al cielo stellato notturno e ispirato dall'immensità, riconoscere il vampiro in me e negli altri. Siamo nel Kali Yuga ed oggi più che mai io leggo nell'essere umano la morte dei Maestri e delle tradizioni, un terreno di cremazione che trovo più che necessario. Con tutti i Maestri e gli iniziati che ho conosciuto personalmente, o intellettualmente ed emotivamente con i Libri, mi è ormai chiaro che quasi tutti cercheranno di toglierci qualcosa, e solo pochissimi si e ci ricordano che anche l'esoterismo serve per vivere a pieno la propria vita al servizio della verità e del potenziale personale. Per gli orientali, noi occidentali siamo Diavoli, e concordo, i peggiori. Sono dell'idea che uno Gnostico non copia, ha bensì una nuova e personale interpretazione e non va avanti a citazioni. È letteralmente il Diavolo Occidentale che nel Kali Yuga porterà alla distruzione ogni "vera" tradizione favorendo una verità personale con il pieno favore dello Spirito collettivo.

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"Il potere che governa il destino di ogni vivente è chiamato Aquila, non perché sia un'aquila, o abbia a che fare con un'aquila, ma perché appare al veggente come una immensa aquila nera come l'ebano, eretta come stanno erette le aquile, così alta da arrivare all'infinito.

Quando il veggente contempla il nero d'ebano dell'Aquila, quattro lame di luce rivelano quale sia il suo aspetto ... E il quarto e ultimo bagliore gli rivela quello che l'Aquila sta facendo. L'Aquila sta divorando la consapevolezza di quelle creature che - un attimo prima vive sulla terra e ora morte - si sono lasciate trasportare dall'aria come un interminabile sciame di lucciole, fino al suo rostro, per incontrare il loro padrone, la loro ragione di vita. L' Aquila libera queste fiammelle, le spiana, come un conciatore stende una pelle, e poi le consuma; poiché la consapevolezza è il cibo dell'Aquila (...)

E solo dalle azioni dell’Aquila che un veggente può capire quello che essa desidera. L'Aquila, per quanto non si lasci toccare dalle condizioni di nessun essere vivente, concede a ciascuno di essi un dono. Ognuno, secondo i propri desideri e diritti, ha il potere, se vuole, di mantenere la fiamma della consapevolezza, il potere di disobbedire al richiamo della morte e della consunzione.

A ciascun essere vivente è concesso il potere, se vuole, di cercare un passaggio verso la libertà, e di usarlo. Al veggente che scorge quel passaggio, e alle creature che lo attraversano, è evidente che l'Aquila ha concesso tale dono per perpetuare la consapevolezza."

Come si vede, è espresso in termini diversi, non ci sono riferimenti diretti alla Luna, ma solo percezioni sottili. Si tratta però della stessa cosa. 

(Questo è scritto nel libro di Carlos Castaneda "Il dono dell'Aquila")

Edited by Freya
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A proposito di sonno spirituale 

 

39Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. 40Giunto sul luogo, disse loro: “Pregate, per non entrare in tentazione”. 41Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: 42“Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. 43Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. 44In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. 45Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. 46E disse loro: “Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione”.

 

Lc 22,39-46

 

32Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: “Sedetevi qui, mentre io prego”. 33Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. 34Gesù disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate”. 35Poi, andato un po’ innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell’ora. 36E diceva: “Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu”. 37Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: “Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un’ora sola? 38Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. 39Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. 40Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli.

41Venne la terza volta e disse loro: “Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. 42Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino”.

 

Mc 14,32-42

 

Nella versione di Marco mi pare ancora più chiaro che non si tratta di un sonno fisico, visto e considerato che l'ultima frase contiene un controsenso (dormite pure/alzatevi). Inoltre è del tutto fuori luogo che in una situazione simile e dopo aver ascoltato le preoccupazioni di Gesù, i discepoli si mettano a dormire tranquilli. 

Semmai erano entrati in uno stato di totale sconforto, nel sonno spirituale, nella meccanicità. Avevano cioè messo il pilota automatico, dormivano anzichè vegliare. 

 

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Il 21/4/2023 at 10:19, Freya ha scritto:

 

Semmai erano entrati in uno stato di totale sconforto, nel sonno spirituale, nella meccanicità. Avevano cioè messo il pilota automatico, dormivano anzichè vegliare. 

Eppure parla proprio di occhi appesantiti, e afferma che lo spirito e' pronto ma la carne e' debole.

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21 minuti fa, Pandora ha scritto:

Eppure parla proprio di occhi appesantiti, e afferma che lo spirito e' pronto ma la carne e' debole.

In Marco; nella versione di Luca parla di dormire per la tristezza. Non mi pare verosimile dormire per la tristezza, non è umano dormire per la tristezza, non c'azzecca niente. In realtà è tutto inverosimile, dal momento che la situazione non conciliava il sonno fisico. Ricordiamoci che queste persone avevano seguito Gesù in ogni luogo, avevano una fiducia totale nel loro Maestro, lo amavano. Tu, se una persona che ami sta rischiando la vita e manifesta ansietà, ti metti a dormire? 

La debolezza della carne non si riferisce sempre solo ed esclusivamente a debolezze di natura fisica, ma anche a tentazioni di natura più sottile. 

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