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occhibianchi

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  1. Posso rassicurarti su questo, è una dinamica "fisica" (ovviamente una fisica che risponde a leggi diverse dalle nostre), non si può evitare di rientrare, in alcun modo. Alcuni possono dirti che il pericolo sussiste, e te lo dicono perché lo hanno letto su libri newage che parlano di queste tematiche, ma è un pericolo che riguarda ESCLUSIVAMENTE chi ha ricevuto l'Iniziazione sostanziale e se l'hai ricevuta ne sei pienamente consapevole.
  2. purtroppo si 😄 , diciamo che se avessi avuto queste spiegazioni qualche anno fa, avrei perso molto meno tempo e certo, che vogliamo evitare un po di depressione?
  3. dalla descrizione sembrerebbe un luogo di culto dei defunti o di preparazione per l'oltretomba
  4. eh si, ho la sensazione di essermi spiegato malissimo. non era un falso risveglio, ho discreta esperienza con questo tipo di esperienze ed ho ovviamente dei metodi per verificare in che stato di coscienza mi trovo; in questo caso ero: sveglio, lucido, in stato di paralisi, con le palpebre aperte ed ho visto le coperte scorrere fino a coprirmi la testa, in quel momento, inquietato dall'evento, ho deciso di uscire dalla paralisi, non di svegliarmi perché già lo ero, e le coperte erano esattamente dove le avevo viste scorrere, dove sarebbero dovute essere? non ho ancora coperte quantistiche 😄 @Giulia ci sono dei metodi per fare piccoli movimenti in stato di paralisi senza dover necessariamente uscire da quello stato, ma dovresti adattarle al tuo modo di "essere". questo è interessante, non ci avevo pensato prima di leggere, ho ricominciato vecchie pratiche ma senza avere la purezza necessaria per praticarle, ed effettivamente questo può generare fenomeni autonomi. grazie per lo spunto. allora Malia, devo essere sincero, a me piace molto il modo in cui ti poni davanti alla ricerca, sono dell'idea che quando si presenta un fenomeno si abbia il dovere da una parte di fare tabula rasa di quel che si conosce (durante l'analisi) e poi con sistemi analogici relazionare il fenomeno alla nostra memoria, con l'obbligo inderogabile di non lasciarsi ossessionare dai fenomeni, che hanno importanza ZERO rispetto al lavoro interiore. Detto questo c'è molta differenza fra ente sensiente interno ed esterno, una differenza che nello stato di coscienza fisico, come quello che si ha in paralisi del sonno, è molto difficile da percepire, se non impossibile, quando invece la coscienza si innalza al livello astrale la differenza fra un'estroiezione di un ente interno ed un ente esterno è palese, lo si evince dal modo che ha di vibrare e da quello che trasmette (ricordiamoci sempre che sul piano astrale la comunicazione si percepisce dall'interno di se stessi). Nel caso specifico, la deduzione a cui ero arrivato da solo prima di postare, e ora rafforzata da quello che ha detto freja, è che il fenomeno sia nato da me, anche se ignoro la motivazione. Per quanto riguarda le tue riflessioni sul tirare in ballo forze esterne, hai mosso dei dubbi legittimi, il più delle volte è cosi, ci si riferisce a cose di natura diversa quando non si riesce a spiegare la propria natura, oppure per imprimere più o meno inconsciamente del potere alle proprie esperienze, con tutti i risvolti psicologici del caso. Vorrei lanciarti una sfida, nel senso buono del termine, ho la netta sensazione che tu abbia la possibilità, quando senti una presenza vicino a te, di poter anche richiamare parti molto evolute di te, fossi in te un tentativo lo farei.
  5. Il mio dubbio era questo, le ho viste muoversi da sole fino a coprirmi gli occhi, poi ovviamente ho deciso di uscire dalla paralisi. Non avevo paura ma sicuramente la cosa mi ha inquietato.
  6. Ho avuto un'esperienza recentemente che vorrei condividere con voi, nella speranza di chiarirmi le idee. Premetto che ho avuto un'infinità di risvegli in paralisi del sonno, ho sperimentato molte allucinazioni, moltissime volte ho avuto paura e mi sono svegliato, altre volte mi sono svegliato con dei meccanismi mentali miei ed altre volte ho sfruttato le paralisi come rampa di lancio per uscire dal corpo. Domenica mattina, orario stimato 10:30, mi sono svegliato in paralisi dopo una dormita infinita da solo nel letto, ero pienamente consapevole di essere in paralisi ed ero molto tranquillo, avevo gli occhi aperti e vedevo la luce entrare dalle fessure della serranda quando ho avuto la sensazione che le coperte mi stessero soffocando (molto simile alla sensazione della strega seduta sul petto) ed ho pensato, letteralmente, "sti cazzi, è un'allucinazione", ho chiuso poi gli occhi per tornare a dormire ma ho sentito chiaramente un peso poggiarsi sul letto, alla sinistra del mio corpo, ho pensato subito che il gatto fosse entrato e che fosse venuto a svegliarmi per i croccantini, mi sono guardato intorno (sempre in paralisi) ma del gatto nessuna traccia, almeno per quello che riuscivo a vedere con la testa bloccata, in quel momento ho sentito il peso spostarsi, la sensazione era quella di qualcuno che si metteva a cavalcioni su di me ed ho visto chiaramente le coperte muoversi fino a coprirmi la testa; ho avuto paura e sono uscito dalla paralisi, mi sono tolto le coperte dalla testa e la stanza era vuota, ho ricominciato a dormire nella speranza di tornare in paralisi, ma nulla. escludendo l'allucinazione, pensate all'interazione con un ente esterno o con una parte di me?
  7. hai vissuta un'esperienza molto importante, tienila stretta
  8. Di Teosofia non so molto, ma anche nel gruppo orientale che frequentavo erano previste scuole di questo tipo, ma non sono mai riuscito a raggiungerle, almeno non consapevolmente. Secondo me è plausibile, il concetto di "Gerarchia" è sempre stato una costante nelle esperienze che ho avuto, mi sembra di essermi confrontato con te sul tema grado/colore all'interno della Gerarchia, credo che il colore non indichi solamente o, specificamente, il grado quanto invece la specializzazione del singolo ente. Non so se per te sia stato cosi o meno, ma nel mio caso gli spiegoni ( 😄 ) di Gesù sono stata l'ultima tappa del percorso formativo.
  9. ho controllato i miei appunti ed ho sbagliato questo dettaglio nel raccontare, ce ne erano due: una del mio stesso "livello", era in piedi insieme a me, ma a questa persona non l'ho mai raccontato, la seconda persona, che invece era seduta, non ricordava di aver partecipato ad una lezione, ma ricordava il nome del maestro, che ti assicuro non è possibile conoscere se non ti è stato riferito. si, ti capisco, il problema principale, che è stato anche il mio, è che se non li vivi pensi siano solamente sogni, forse solo molto vividi e lucidi, non avendone esperienza li cataloghi come pura esperienza onirica, vivendoli invece capisci che è uno stato diverso della coscienza, come lo è il sonno, come lo è la veglia. Come ben sai anche io ho una certa riluttanza verso l'autorità, ma in questo caso era diverso. mentre scrivevo questa risposta ho pensato per almeno cinque minuti come descrivere la diversità che percepivo, alla fine penso che la reale differenza sia il nucleo che costituiva il rapporto Maestro\allievo, il Maestro irradiava amore e ricevere l'istruzione era come ricevere amore, non era in nessun modo possibile per me rifiutare questa struttura informativa, tutti sorridevano di un sorriso frutto di gioia, forse può essere definita come estasi, non è paragonabile a nessun sistema terreno che io conosca. I simbolismi erano presenti, ma non era un'esperienza simbolica.
  10. Anche a me è capitato molto spesso di partecipare a delle lezioni durante i miei "sogni", il luogo è sempre stato lo stesso: una radura nel mezzo di un florido bosco, gli allievi sedevano a terra ed erano tutti vestiti nello stesso modo, il maestro era sempre vestito con una veste dorata. In questi sogni sono stato sia allievo che, durante una sorta di adunata di molte classi, qualcosa tipo capoclasse, ero in piedi dietro al maestro con altre persone, una delle quali conosciuta da me anche nella realtà. Molte volte ho avuto "sogni" simili anche a quelli di malia, dove alla classe venivano insegnate particolari tecniche di combattimento, di natura non ordinaria.
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