Marcel Holmes

17 ore fa, Karver ha scritto:

lo stato di ascolto e autoosservazione serve solo a imparare a capire dove si è perso il tempo e percepire meglio

l'errore che ho fatto in questi anni è quello di essere arrivato al punto di generare tanta energia ma di non sapere come usarla al meglio e così mi sono isolato

il tempo presente qui si stabilizza, in questo concetto 

Non so come tu abbia generato energia, anche perché siamo trasformatori e non generatori, però sinceramente non è che c'entri molto questa cosa col tema dell'intelligenza.

Avete entrambi un concetto piuttosto strano di intelligenza....

Addirittura l'intelligenza è autocommiserazione o capacità di mettere in discussione le proprie conoscenze e convinzioni, essere fluidi come l'acqua e avere il coraggio di mettere da parte l'ego. Essere intelligenti significa vedere il giusto e lo sbagliato in tutte le opinioni, osare di essere impopolari e avere la capacità di osservare senza ego. Infine, la vera intelligenza porta alla comprensione che molte domande non hanno risposta e ciò porta alla pace interiore e alla rilassatezza nell'accettare l'eternità del momento presente.

Se metti da parte le tue convinzioni vuol dire allora che non sono tali, al più possiamo dire che che con l'intelligenza siamo in grado di trovare ciò che include quello che prima sapevamo, che ne allarga il contesto ma non che lo invalida. Perché se non lo include non siamo stati abbastanza intelligenti da trovare qualcosa di sensatamente importante e se lo esclude, vuol dire che non eravamo così convinti di quanto avevamo scoperto.

Tutte le domande hanno una risposta, a meno che non ci dimentichiamo di mettere il punto interrogativo, allora non è una domanda ma una frase. Non c'è nessun eterno momento presente, una persona intelligente dovrebbe saperlo.