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Il Decimo

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  1. Ma allora parliamo di percezioni personali, non di verità. Non possiamo inculcare a forza le nostre sensazioni nella gente, chiamando idioti chi non crede alla nostra verità. Se crediamo in qualcosa, dobbiamo lottare per difendere ciò che sta dentro di noi, le nostre illuminazioni, le nostre sicurezze... che non sono per forza uguali per tutti. Dire idiota a chi non ci segue è sbagliato e prepotente, a mio avviso. Non è l'atteggiamento giusto. Poi, se una persona si stanca perchè viene attaccata, bullizzata, offesa, è un altro discorso. Nel web questo accade spesso e volentieri, purtroppo. Ma allora dobbiamo parlare di cyberbullismo e di educazione, che è un altro paio di maniche. Queste cose accadono in tutti i campi, non solo a chi parla di alieni. Giornalisti, sportivi, attivisti, politici, religiosi... oppure gente comune che si permette semplicemente di dire la sua. Quanta cattiveria leggiamo tutti i giorni in rete... Se parliamo di quest'ultimo concetto lasciamo da parte verità e idioti. Così la cattiveria viene solo alimentata.
  2. Di quale verità stiamo parlando? Siamo sicuri sia la verità, oppure è una cosa ancora in fase di studio, non dimostrata? Dire "io conosco la verità e se tu non ci credi sei brutto, cattivo e idiota", non credo sia la strada giusta. Non è la strada giusta neanche stare dall'altro lato della barricata e fare altrettanto, sia chiaro. Additare come idiota chi avanza delle teorie e cerca di approfondire in modo serio e con competenza è ugualmente sbagliato Però, se non è una cosa oggettiva, dimostrata, è normale ci sia chi non la pensa come noi. Diventa una questione di pareri, di studio e approfondimento delle fonti. Tutto sta nel dimostrare, senza possibilità di replica, che abbiamo ragione. Quindi, a mio avviso, la risposta è combattere... se crediamo di essere nel giusto. Credo che questo valga un po' per tutto, in generale.
  3. [Riprendiamo da qui la discussione iniziata nel vecchio forum - Discussione iniziata da @SauroClaudio ] Ancora nel 2015 avevo scritto questo brano che vorrei riproporre perchè può essere la soluzione di numerosi punti di domanda, e soprattutto per discutere. MATERIA. VITA E MOTO PERPETUO Nell’affrontare questi temi devo dire che mi sento abbastanza imbarazzato. In effetti non si è ancora definito cosa sia veramente la materia. Einstein dice che è energia. Ma l’essenza ultima di tale energia sfugge ai nostri sistemi logici, tanto è vero che esiste anche un antimateria, che è pur essa energia ma con valenza opposta. Ciò che ci stupisce è che le particelle subatomiche, protoni, neutroni, elettroni sono dei vuoti ripieni di questa energia o antienergia. Ma cosa si intende per energia? Ciò che risulta certo è che gli elettroni ruotano attorno al nucleo ad una velocità simile a quella della luce. E perché? Sembra che la cosa sia presa come un dato di fatto, più che come un problema. In effetti nessuno si spiega perché gli elettroni ruotano attorno al nucleo ad una velocità tanto vertiginosa. Questo spiega anche le energie che si liberano quando il nucleo viene rotto come nel caso della bomba atomica. Ma perché questo “moto perpetuo” degli elettroni. Io potrei azzardare un ipotesi, e cioè che nell’universo la legge fondamentale è la legge del moto. Vedremo poi come tale legge è alla base del principio della vita. Dalla legge del moto derivano tutte le altre leggi fisiche, la gravità, il magnetismo, l’elettricità ecc. Einstein dice che i pianeti girano attorno al sole perché lo spazio si curva. Lo stesso principio non lo possiamo applicare agli elettroni, dal momento che la gravità a livello del nucleo ha un valore irrisorio e non potrebbe curvare nessuno spazio. Potremmo pensare che lo spazio si curva per le forze elettriche, ma questo è ancora tutto da dimostrare. Ma a parte lo spazio che si curva, poniamo anche per gli elettroni, cosi come per i pianeti e per le galassie, resta da dimostrare il perché del costante moto tangenziale di ciascun corpo, compensato dal moto di attrazione che il nucleo esercita. Insomma che cos’è che imprime il moto costante agli elettroni, ed il moto costante ai corpi astronomici??? E’ un quesito che ha rotto la testa perfino a Majorana. In effetti nessuno se lo spiega. Ma con la legge del moto da me postulata, si potrebbero spiegare molti fenomeni. In effetti non intravedo altre scappatoie. La fisica attuale ama molto la teoria del BIG-BANG, cioè dell’atomo iniziale che è esploso ed ha dato origine all’universo. Tale teoria è accettata anche dai fisici più illustri, anche se contiene un tal numero di assurdità da far rizzare i capelli. Tutto l’universo, secondo tale teoria era concentrato nello spazio di un neutrone. Penso che la fisica attuale dovrà camminare molto prima di capire che la materia non è comprimibile oltre un certo limite. Comunque non si capisce come da tale teoria possano essere emerse tutte le leggi successive allo scoppio dell’atomo iniziale. In particolare la legge del moto che si manifesto sempre secondo il sistema della spirale. Perché ne è emersa la legge della spirale? In effetti tale legge possiamo applicarla anche all’atomo. Poco importa se Heisenberg secondo la legge di indeterminazione quantistica ci dice che l’elettrone possiamo trovarlo indistintamente in ciascun punto dello spazio atomico. Ciò che è certo non può che manifestarsi in una spirale (immaginiamo gli anelli di Saturno) e che solo nell’ambito di detta spirale possa indistintamente trovarsi. Come si spiegherebbe altrimenti la disposizione estremamente simmetrica dei cristalli, e la disposizione cis e trans delle molecole. Basta questo per eliminare uno dei capisaldi della teoria quantistica. Possiamo eventualmente risolvere la quantistica in altro modo: gli elettroni possono trovarsi indistintamente in qualsiasi punto lungo la spirale sulla quale ruotano attorno all’atomo. E questo per un fatto molto semplice: gli elettroni ruotano in uno spazio infinitamente piccolo, attorno ad un nucleo alla velocità della luce. A questo punto possiamo pensare che a tale velocità, essendo lo spazio estremamente ristretto, la posizione dell’elettrone non sia determinabile, e questo in perfetta sintonia con la quantistica. Del resto qualsiasi sistema che tenda all’infinito può soddisfare pienamente il concetto di indeterminazione quantistica di Heisenberg.. Intendo dire che da un sistema di causalità possiamo passare ad un sistema di casualità. Immaginiamoci le onde del mare. Ogni onda sarà diversa dalla precedente e non sarà possibile determinare in modo esatto il tipo di onda che segue. E questo per un motivo estremamente semplice. Tutto il sistema che genera la formazione delle onde è un sistema che tende all’infinito; intendo dire che è la complessità che tende all’infinito. A questo punto possiamo passare da un sistema causale ad un sistema casuale, per il semplice fatto che il sistema successivo non è determinabile A questo punto la fisica quantistica non è che l’altra faccia della medaglia dell’universo. Una faccia della medaglia dell’universo è costituita dalle leggi che lo regolano, l’altra faccia è rappresentata dagli effetti che tali leggi manifestano nel reale. A questo punto c’è da aprire una parentesi: la scienza ritiene un fenomeno valido se è ripetibile. E’ indubitabile che un sasso nel vuoto cade sempre alla stessa velocità, e qui rientriamo nella fisica classica. Ma è pure indiscutibile che anche questo può essere messo in discussione. Infatti la terra, per la caduta di polvere cosmica, aumenta di peso di circa mezza tonnellata al secondo, di conseguenza varia anche la gravità. Pertanto un sasso nel vuoto cadrà apparentemente alla stessa velocità, ma con una variante minima che possiamo chiamare K. Ora questa variante non è una costante, dal momento che è imprevedibile quanta polvere cosmica cada sulla terra in ogni secondo. Pertanto anche uno dei teoremi più consolidati della fisica classica ricade in un concetto di indeterminismo, e pertanto ricadiamo inevitabilmente nel principio di indeterminazione di Heisenberg. Pertanto tutto l’universo ricade in questo principio, per il semplice fatto che non è un sistema chiuso, ma un sistema infinito nei suoi aspetti e nelle sue leggi. L’impossibilità pratica di determinare con esattezza un fenomeno anche semplice è una caratteristica dei fenomeni universali. Messo da parte questo aspetto, possiamo riprendere il concetto di moto come legge primaria che sta alla base dei fenomeni. Infatti è proprio in base a tale legge che si annulla il principio entropico tanto caro alla fisica classica. Il moto , come principio è vita in tutti i suoi aspetti. Il moto tende ad aggregare i corpi più semplici in organismi sempre più complessi. Il moto come principio tende allo psichismo. Per questo attraverso la scala evolutiva si sono sviluppati organismi sempre più complessi fino all’uomo. La soluzione naturale non è che un aspetto secondario di questa legge. Ma con ciò non abbiamo fatto altro che confermare che alla base dell’universo, come principio sta il moto che si compensa in una legge suprema di equilibrio. Pertanto se volessimo ricercare Dio, non dovremmo far altro che ricercarlo in un principio di infinito che genera il moto e si compensa nell’equilibrio. Che poi, tale equilibrio a livello umano, diventi amore questo è un altro discorso. Sono aspetti minori della Legge.
  4. [Riprendiamo da qui la discussione iniziata nel vecchio forum - Discussione iniziata da @Ombra gitana ] Ho messo un titolo altisonante, tipico di certi convegni pretenziosi. Perché pretenzioso è l'atteggiamnto di tutti gli attuali soggetti politici. Tutti, governo e opposizione, e anche quella parte che sta al governo ma si diletta a fare opposizione, cioè la combriccola di Renzi, tanto per non fare nomi. La disputa, azi il pulviscolo di dispute nelle quali si accaniscono i partiti - assecondati dagli editoriali, nei giornali e nei blog - riguardano l'Italia visibile, cioè i garantiti, i precari conosciuti, gli indipendenti classificati, cioè commercianti e imprese. Il criterio dell'interesse è proporzionato al danno subito dai vari soggetti - in conseguenza del Covid, e delle restrizioni relative - il che significa che più è grande il danno, maggiore è la preoccupazione, e di conseguenza il "ristoro" verso il quale indirizzare le risorse (reali o presunte) concordate in sede europea, e tradotte in provvedimenti specificamnte italiani. Ma l'Italia visibile è solo la metà dell'Italia. Si parla di reddito di cittadinanza, di reddito di inclusione, di redditi mancati, lucro cessante di artigiani e imprendtori - dal barista del piccolo bar al gestore degli impianti di skylift - fingendo di ignorare che esistono milioni di anziani che vivono - sono costretti a vivere - con poche centinaia di euro, in un contesto socio-economico in cui gli affitti e le bollette per i servizi (luce, gas, telefono, acqua) mettono in difficoltà anche famiglie che hanno uno stipendio regolare e ben più sostanzioso di quelle pensioni. Fingendo di ignorare che ci sono precari e irregolari che alimentano il grosso mercato del lavoro che non solo è "nero", ma sotto-sotto- pagato. Al di là delle cifre - che come tutti i numeri, a cominciare da quelli scritti nei bilanci e nelle dichiarazioni dei redditi, nascondono più di quanto non dicano - c'è una metà dell'Italia che non solo "non ha" (e questo per molti è un dramma quotidiano) ma nemmeno è in grado di pensare che "potrebbe avere" - ragazzi che considerano inutile la ricerca stessa di un lavoro sul cosiddetto "mercato", persone che non hanno un'attività da salvare, un negozietto da rianimare, un progetto che abbia la probabilità di essere iniziato, un finanziamnto che ha la vaga possibilità di essere erogato dalla Signora Banca. Fingendo di ignorare le Aziende di servizi che hanno contratti capestro, truffaldini, senza che nessuno ci metta una pezza. Estorsori legalizzati. Banche che non fanno credito - mentre ci si appresta a rendere legge un aggravamento delle regole che consentono di inserire i cittadini insolventi negli elenchi dei "cattivi pagatori". Edilizia popolare diventata ormai un lontanissimo ricordo. Speculazione edilizia e abitativa nelle mani della finanza. Con una mano si fanno leggi e leggine contra la "povertà", mentre con l'altra si consente che multe e tariffe e imposte indirette abbiano costi grottescamnte sproporzionati agli stipendi miserabili di lavoratori pendolari, e precari. Si parla di commercio e di lavoro, di economia e di socialità, e si legifera di conseguenza, misurando pensieri e parole su una metà dell'Italia che si muove e che spende il proprio tempo libero e il proprio denaro in "consumi", mentre si finge di ignorare che c'è l'altra metà che sta solo a guardare, perché non si può permettere un cazzo di niente. Non si può risanare in pochi mesi una situazione squinternata da decenni di ingiustizia sociale. Nemmeno con i cento o duecento miliardi di "emergenza". Ma almeno esistessero le intenzioni. Un progetto di cambiamento - una svolta radicale. Al liberismo della speculazione privata si cerca - come massimo di cambiamento - di contrapporre uno statalismo classista, caritatevole, e con gli occhiali burocratici appannati. Le democrazie occidentali stanno morendo, impiccate all'eterno e mai troppo sputtanato "inseguimento al centro".
  5. Descriviamo, con poche parole, il nostro stato d'animo.
  6. Parliamo di cinema. Recensioni, opinioni, tecniche cinematografiche...
  7. Grazie per il consiglio. Caso molto interessante che seguo da tempo. Molto difficile dare dei pareri, ogni documento nuovo sul caso alimenta dubbi ma allo stesso tempo fornisce elementi su cui riflettere.
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