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Fu lo studioso greco Teofrasto nel VI secolo a c. 

Teofrasto decomponeva l'acqua attraverso un processo chiamato distillazione. La distillazione è un processo che separa i componenti di una miscela liquida in base alla loro volatilità. I liquidi più volatili, che hanno un punto di ebollizione più basso, evaporano più facilmente dei liquidi meno volatili.

Teofrasto utilizzava un alambicco, un dispositivo che consente la distillazione. L'alambicco consisteva in un recipiente, chiamato bollitore, in cui veniva riscaldata l'acqua da distillare. Il vapore acqueo prodotto dal bollitore veniva poi condensato in un altro recipiente, chiamato refrigerante.

Teofrasto osservava che il vapore acqueo prodotto dalla distillazione dell'acqua si separava in due strati. Lo strato superiore era costituito da un gas infiammabile. Lo strato inferiore era costituito da un gas incolore e inodore.

Quindi Teofrasto intuì la struttura molecolare dell'acqua ma, naturalmente,non la poteva ancora capire e spiegare.

Tuttavia, le sue osservazioni furono fondamentali per lo sviluppo della chimica moderna.

Ecco un resoconto dettagliato del processo di distillazione utilizzato da Teofrasto:

L'acqua da distillare veniva versata nel bollitore dell'alambicco.

Il bollitore veniva riscaldato a fuoco lento.

Il vapore acqueo prodotto dal bollitore veniva condotto attraverso un refrigerante, dove si condensava in acqua distillata.

L'acqua distillata veniva raccolta in un recipiente separato.

Teofrasto osservava che l'acqua distillata prodotta dal suo processo era più leggera dell'acqua originale. Questo lo portò a concludere che l'acqua distillata era composta da una sostanza più semplice dell'acqua originale.

La scoperta di Teofrasto fu un passo importante nello sviluppo della chimica moderna. Essa ha dimostrato che l'acqua non è un elemento fondamentale, ma è composta da due sostanze più semplici.

Fu il chimico Lavoisier, nel lontano 1783, a coniare il  termine "idrogeno" derivandolo  dal greco ὕδωρ (hydor), che significa "acqua", e γένος (genōs), che significa "generatore". 

Lavoisier scoprì,infatti, che l'idrogeno si combina con l'ossigeno per formare l'acqua. Il nome "idrogeno" riflette questa proprietà dell'idrogeno, che è un generatore di acqua.

Il chimico francese  coniò anche il nome ossigeno derivandolo dal greco  ὀξύς (oxys), che significa "acido", e γένος (genōs), che significa "generatore". Il nome fu coniato dal chimico francese Antoine Lavoisier nel 1778.

Lavoisier scoprì che l'ossigeno è un elemento chimico essenziale per la combustione e la respirazione. Il nome "ossigeno" riflette questa proprietà dell'ossigeno, che è un generatore di acidi.

Edited by passworld

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