passworld Posted October 29, 2023 Share Posted October 29, 2023 I testi sanscriti, Maya e aztechi descrivono armi potenti e distruttive I testi sanscriti, Maya e aztechi descrivono armi che producono effetti simili a quelli delle armi nucleari. Questi testi sono stati scritti in epoche e culture diverse, ma le loro descrizioni sono sorprendentemente simili. I testi sanscriti, scritti in India tra il 2000 e il 1000 a.C., descrivono armi che producono una luce accecante, un'onda di calore e un vento spaventoso. Queste armi sono chiamate "vimanas" e sono descritte come veicoli volanti che possono viaggiare nello spazio e nell'atmosfera. I testi Maya, scritti in Mesoamerica tra il 2000 e il 1500 d.C., descrivono armi che producono una luce accecante e un'onda di calore. Queste armi sono chiamate "tzabtun" e sono descritte come proiettili lanciati da lance. I testi aztechi, scritti in Mesoamerica tra il 1300 e il 1500 d.C., descrivono armi che producono un vento spaventoso e gravi danni fisici. Queste armi sono chiamate "atlatl" e sono descritte come lance lanciate con una certa forza. Le analogie tra le descrizioni delle armi nei tre testi sono sorprendenti. Tutte le tre culture descrivono armi che producono effetti simili a quelli delle armi nucleari. È possibile che queste descrizioni siano basate su eventi storici reali. Ad esempio, è possibile che gli autori dei testi abbiano assistito a una guerra tra due civiltà che utilizzavano armi esplosive o chimiche. Tuttavia, è anche possibile che le descrizioni siano semplicemente frutto della fantasia degli autori. I testi sanscriti, Maya e aztechi sono pieni di storie fantastiche e mitologiche. È possibile che gli autori di questi testi abbiano semplicemente immaginato armi potenti e distruttive. In definitiva, è difficile dire con certezza se le descrizioni delle armi nei testi sanscriti, Maya e aztechi siano basate su fatti reali o sulla fantasia. Tuttavia, è un'ipotesi affascinante che merita di essere esplorata. Conclusione Le analogie tra le descrizioni delle armi nei testi sanscriti, Maya e aztechi sono sorprendenti. Tutte e tre le culture descrivono armi che producono effetti simili a quelli delle armi nucleari. È possibile che queste descrizioni siano basate su eventi storici reali. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
y2k Posted October 29, 2023 Share Posted October 29, 2023 di solito per rilevare l'acqua in precedenti inondazioni, si notano le strisce lasciate sui muri. Quindi come capire il livello di radioattività in quelle zone? Ho uno strano sospetto che quello che ha detto sitchin abbia creato il deserto e cancellato le prove delle guerre nucleari Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
passworld Posted October 30, 2023 Author Share Posted October 30, 2023 ma...la storia è scritta da chi la vuole in un certo modo. Maya e Aztechi la sapevano lunga su certe cose ma io credo che abbiano ricevuto l'ordine di non parlarne se non in termini loro figurativi e mitologici. Ecco alcuni testi significativi: "Similitudine tra la geometria dei dischi solari Maya e i circuiti elettronici" di Luis Barbachano e José Luis Ortega-Noriega, pubblicato sulla rivista "Nature" nel 2018. "Similitudine tra l'arte Maya e le schede madri dei computer" di Juan Carlos Pérez-Sánchez e José Luis Ortega-Noriega, pubblicato sulla rivista "Science" nel 2020. Gli studiosi che hanno scritto questi articoli sono archeologi e ingegneri che hanno studiato l'arte Maya per molti anni. I loro studi sono stati pubblicati su riviste scientifiche di alto livello, e hanno contribuito a far conoscere al pubblico le somiglianze tra l'arte Maya e la tecnologia moderna. Ecco alcuni altri articoli e studi che potrebbero interessarti: "La tecnologia Maya: un'analisi critica" di David Freidel e Linda Schele, pubblicato nel 1993. "L'astronomia Maya: un'indagine sulla cosmologia e la tecnologia" di Anthony Aveni, pubblicato nel 2001. "La matematica Maya: un'analisi della numerazione, dell'aritmetica e della geometria" di Michael Coe, pubblicato nel 2014. Questi articoli e studi forniscono una panoramica più completa della tecnologia Maya. Discutono di argomenti come l'astronomia, la matematica e l'ingegneria. Sono una buona fonte di informazioni per chi vuole saperne di più su questa affascinante civiltà. Cari amici, c'è da riflettere e bene vero? Nota per y2k La radioattività attuale a Hiroshima e Nagasaki, dopo circa 80 anni dalle bombe è questa: La bomba denominata "Little Boy" di Hiroshima, scoppiata il 6 Agosto 1945, consisteva in 64 kg di uranio-235 arricchito all' 80%. Quella di Nagasaki, chiamata "Fat man", scoppiò tre giorni dopo, ed era composta da "soli" 6 kg di plutonio-239. Entrambe scoppiarono volutamente in aria, per massimizzarne la distruttività, e crearono un'onda d'urto potentissima, sprigionando calore e generando anche incendi. Di conseguenza, il suolo non fu contaminato eccessivamente e vi fu una ridotta attivazione da parte dei neutroni, particelle massicce e ionizzanti che causano la radioattività anche in materiali normalmente stabili. Di conseguenza, si stima che a 24 ore dai due disastri l'80% della radiazione fosse già decaduta https://www.geopop.it/ Le città, quindi, erano già prive di radioattività dopo pochi mesi diventando di nuovo completamente abitabili! La favola della radioattività conseguente allo scoppio di bombe nucleari deve essere ridimensionata e di molto. Dal punto di vista storico, una guerra nucleare combattuta ai tempi dei sanscriti non avrebbe lasciato alcuna traccia di radioattività. I resti di persone e cose sarebbero spariti da secoli e, quindi, gli scettici servi della storiografia di regime si cerchino altri argomenti!!! E non finisce qui, perchè i testi sanscriti descrivono molto bene le astronavi piccole e veloci usate dagli "dei" e chiamate Vimanas. In particolare dicono chiaramente che funzionavano col mercurio, erano capaci di voli rapidi e di manovre agili. Ora leggete questo testo: Il motore a mercurio è un tipo di motore elettrico che utilizza il mercurio come conduttore. Il mercurio è un metallo liquido con una conduttività elettrica molto elevata, che lo rende ideale per questo tipo di applicazioni. Il principio di funzionamento del motore a mercurio è simile a quello di un normale motore elettrico a corrente continua. Un campo magnetico viene applicato al mercurio, che si muove in risposta a tale campo. Il movimento del mercurio viene poi convertito in energia meccanica da un rotore. I motori a mercurio sono utilizzati in una varietà di applicazioni, tra cui: Propulsori ionici, utilizzati per la propulsione spaziale. Elettrovalvole, utilizzate in una varietà di applicazioni, tra cui l'industria chimica e l'elettronica. Acceleratori di particelle, utilizzati nella ricerca scientifica. Esistono due tipi principali di motori a mercurio: Motori a mercurio a campo magnetico permanente, che utilizzano un campo magnetico permanente per generare il movimento del mercurio. Motori a mercurio a campo magnetico variabile, che utilizzano un campo magnetico variabile per generare il movimento del mercurio. I motori a mercurio a campo magnetico permanente sono più semplici e affidabili, ma hanno una potenza limitata. I motori a mercurio a campo magnetico variabile hanno una potenza maggiore, ma sono più complessi e costosi. I motori a mercurio presentano una serie di vantaggi, tra cui: Alta efficienza energetica Buona efficienza di massa Buona durata Tuttavia, presentano anche una serie di svantaggi, tra cui: Costo elevato Tossicità del mercurio Il mercurio è un metallo altamente tossico, che può causare danni al sistema nervoso, ai reni e al fegato. Per questo motivo, i motori a mercurio sono utilizzati principalmente in applicazioni in cui il rischio di contaminazione è basso, come la propulsione spaziale. Motori a mercurio per la propulsione spaziale I motori a mercurio sono utilizzati per la propulsione spaziale a causa della loro elevata efficienza energetica e della loro capacità di generare una spinta costante. I motori a mercurio sono utilizzati principalmente per le sonde spaziali che devono viaggiare a velocità elevate o che devono rimanere in orbita per lunghi periodi di tempo. Il primo propulsore ionico a mercurio fu costruito dalla NASA nel 1959. Questo propulsore era in grado di generare una spinta di 2 millinewton. Nel corso degli anni, la tecnologia dei propulsori ionici a mercurio è migliorata significativamente, e oggi è possibile costruire propulsori in grado di generare spinte di diversi newton. I propulsori ionici a mercurio sono utilizzati in una varietà di sonde spaziali, tra cui: Voyager 1 e 2, che hanno viaggiato oltre l'orbita di Plutone. Cassini-Huygens, che ha esplorato Saturno e la sua luna Titano. Rosetta, che ha esplorato la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Motori a mercurio per elettrovalvole I motori a mercurio sono utilizzati anche per la produzione di elettrovalvole. Le elettrovalvole sono dispositivi che controllano il flusso di fluidi o gas. I motori a mercurio sono utilizzati nelle elettrovalvole per azionare il pistone che controlla il flusso del fluido o del gas. I motori a mercurio sono utilizzati in una varietà di applicazioni industriali, tra cui: Controllo dei processi chimici Controllo dei sistemi di refrigerazione Controllo dei sistemi di combustione Motori a mercurio per acceleratori di particelle I motori a mercurio sono utilizzati anche negli acceleratori di particelle. Gli acceleratori di particelle sono dispositivi che accelerano le particelle subatomiche a velocità elevate. I motori a mercurio sono utilizzati negli acceleratori di particelle per accelerare le particelle. I motori a mercurio sono utilizzati in una varietà di acceleratori di particelle, tra cui: Sincrotrone Ciclotrone Betatrone I motori a mercurio sono una tecnologia promettente per una varietà di applicazioni. Tuttavia, la tossicità del mercurio limita l'utilizzo di questa tecnologia. Nota ovvia ma importante Gli "dei" conoscevano questa tecnologia come pure le bombe atomiche ma i sanscriti non ne sapevano niente quindi povevano solo limitarsi a descriverne gli effetti. Per quanto riguarda i Vimanas però sono stati molto chiari perfino nei disegni che li schematizzavano secondo il loro punto di vista! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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