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Perché sono vegetariana


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Questi OT provengono da qui:

https://www.cosenascoste.com/topic/1877-qual-è-lalimentazione-che-seguiamo/

 

Sono vegetariana e lo sarò finchè non crepo, perchè trovo che mangiare animali sia moralmente (ed esteticamente) sgradevole, oltre che assolutamente non necessario.

Inoltre trovo assurdo e impensabile che una persona con una certa dose di buonsenso sia complice indiretta dello scempio negli allevamenti intensivi. Quindi penso sia riprovevole in particolare mangiare carne al giorno d'oggi. 

 

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21 ore fa, Freya ha scritto:

Sono vegetariana e lo sarò finchè non crepo, perchè trovo che mangiare animali sia moralmente (ed esteticamente) sgradevole, oltre che assolutamente non necessario.

Inoltre trovo assurdo e impensabile che una persona con una certa dose di buonsenso sia complice indiretta dello scempio negli allevamenti intensivi. Quindi penso sia riprovevole in particolare mangiare carne al giorno d'oggi. 

 

 

Non mangi neppure pesce (molluschi, crostacei) ? 😔 

Pure la pesca e l'allevamento della fauna marina, ti sembrano così crudeli ? ☹️ 

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38 minuti fa, tornado ha scritto:

 

Non mangi neppure pesce (molluschi, crostacei) ? 😔 

Pure la pesca e l'allevamento della fauna marina, ti sembrano così crudeli ? ☹️ 

No, neanche il pesce, compresi molluschi e crostacei. Se e quando posso evito pure di mangiare troppo formaggio, perché il latte vaccino proviene dagli stessi metodi di tortura. Cerco di rispettare gli animali insomma, perché hanno il diritto di vivere una vita serena come noi. Potrei nutrirmene solo se entrassi in forte dissonanza cognitiva, cioè se davanti al piatto di carne la mia mente oscurasse l'orrore da cui proviene e lo mangiassi meccanicamente, come un automa, per inerzia e abitudine.

Ah, non ho mai avuto bisogno di integratori, nemmeno in gravidanza.

Edited by Freya
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Ciao @Freya

Guarda sono d'accordo con te sugli allevamenti intensivi, sono solo dei lager squallidi nei quali non c'è nessun rispetto non solo per la morte degli animali, sopratutto per la loro vita. 

Devo anche dirti che prima i miei nonni e ora gli zii in Sardegna, erano e sono ancora coltivatori e sopratutto allevatori, alla vecchia maniera, quella in cui le esigenze degli animali sono al primo posto. Anche se l'allevamento di bestiame ha ragioni economiche. 

Ecco. Sono rimasta un po' male del tuo intervento, perché insomma non è detto che se uno fa una scelta sia per forza una persona di merda, ognuno ha le proprie ragioni personali per decidere di intraprendere certe battaglie e non altre.

Ma non ci sono gare a chi è migliore, e se ci fossero, non gareggerei.

Di sicuro non siamo qui a dare i voti su chi è più spirituale e chi meno.

Per cui pur condividendo alcune cose che dici, ci sono cause che per me sono più fattibili e sostenibili, ed altre lo sono meno.

In generale non è riprovevole mangiare animali nella mia religione, impuro é ciò che esce dalla bocca, non ciò che entra, è riprovevole invece la collaborazione al male, e che gli allevamenti intensivi in batteria siano un male non ci piove. Su questo hai ragione. Touche'. 

Ma ognuno di noi sceglie le battaglie in cui impegnarsi e quelle in cui non se la sente, o non ce la fa, o non è ancora pronto. 

In questo momento ho ripreso a mangiare la carne perché ne sento il bisogno, mi fa stare meglio e anche mi piace, ma se devo giustificarmi con qualcuno rispetto agli allevamenti intensivi, è con la mia coscienza e il mio discernimento, non con terze persone. Scusa eh. 

Altrimenti riproponiamo la stessa moralizzazione farisaica dei fanatici vaccinisti che si ergevano sul piedistallo dei giusti sentendosi migliori degli altri, condannando apertamente e vomitando odio contro i recalcitranti e i dubbiosi, e seminando un tale  odio sociale che solo quello annullava tutta la presunta superiorità morale della quale si rivestivano. 

Che poi è ciò di cui viene accusata la Chiesa, giustamente.

Il fatto è che se ogni forte convinzione etica, invece di imparare dagli errori del passato e trovare altri modi, li ripropone tali e quali, usando apertamente parole di condanna senza appello verso chi non si è adeguato ai principi che noi personalmente riteniamo fondamentali, per quanto siano questi encomiabili, forse usare toni e modi aggressivi giudicanti e inflessibili diminuisce proprio quel progresso spirituale che si persegue. 

Insomma, c'è modo e modo di dire le cose e di porsi. 

Ovviamente, secondo me, eh. 

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43 minuti fa, Pandora ha scritto:

Ciao @Freya

 

Ecco. Sono rimasta un po' male del tuo intervento, perché insomma non è detto che se uno fa una scelta sia per forza una persona di merda, ognuno ha le proprie ragioni personali per decidere di intraprendere certe battaglie e non altre.

Ma non ci sono gare a chi è migliore, e se ci fossero, non gareggerei.

Di sicuro non siamo qui a dare i voti su chi è più spirituale e chi meno.

 

Queste sono tutte cose di cui ti sei sentita accusata, ma io non ho detto una parola su di te nè su altri. Ho solo detto come la penso, e se una cosa per me è moralmente riprovevole non trovo altri termini per descriverla, e non vedo nemmeno perchè dovrei addolcirla. 

Ognuno deve fare i conti con la sua coscienza infatti, non con me. Se uno si sente a posto, basta così. Che c'entro io? Io sono uno dei tanti che passa di qua, mica il Padre eterno. E non l'ho detto con l'intento di gareggiare o di apparire migliore, ma solo con il desiderio di mettere davanti agli occhi di chi legge una realtà che osservo io. Se poi chi legge si sente offeso dalla realtà che osservo io, non è un mio problema. 

Edited by Freya
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2 minuti fa, Freya ha scritto:

Queste sono tutte cose di cui ti sei sentita accusata, ma io non ho detto una parola su di te nè su altri. Ho solo detto come la penso, e se una cosa per me è moralmente riprovevole non trovo altri termini per descriverla, e non vedo nemmeno perchè dovrei addolcirla. 

Ognuno deve fare i conti con la sua coscienza infatti, non con me. Se uno si sente a posto, basta così. Che c'entro io? Io sono uno dei tanti che passa di qua, mica il Padre eterno. E non l'ho detto con l'intento di gareggiare o di apparire migliore, ma solo con il desiderio di mettere davanti agli occhi di chi legge una realtà che osservo io. Se poi chi legge si sente offeso dalla realtà che osservo io, non è un mio problema. 

Beh. Chi pone un'etica come assoluta affermando che chi non ha fatto le sue stesse scelte è "riprovevole" , é consapevole di indurre chi non ha fatto le sue stesse scelte a sentirsi giudicato "riprovevole". 

Per cui poi non può fingere che quell'altro si sia fatto un suo film dicendo che è un problema suo. 

L'input arriva da te. 

Se non fosse stato questo l'obiettivo, ci sarebbero stati molti altri modi per raccontare una propria scelta etica senza far sentire giudicato chi non la condivide. 

Per cui non è vero che è un problema solo di chi risponde, se é stato chi afferma un'etica che ha  scelto di usare una modalità giudicante, usando parole sprezzanti verso chi non si impegna come lui per le stesse battaglie. 

Poi oh, chissenefrega, hai anche scritto cose giuste, ma di certo non è un film che ho scritto da sola. 

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11 minuti fa, Pandora ha scritto:

Beh. Chi pone un'etica come assoluta affermando che chi non ha fatto le sue stesse scelte è "riprovevole" , é consapevole di indurre chi non ha fatto le sue stesse scelte a sentirsi giudicato "riprovevole". 

Per cui poi non può fingere che quell'altro si sia fatto un suo film dicendo che è un problema suo. 

L'input arriva da te. 

Se non fosse stato questo l'obiettivo, ci sarebbero stati molti altri modi per raccontare una propria scelta etica senza far sentire giudicato chi non la condivide. 

Per cui non è vero che è un problema solo di chi risponde, se é stato chi afferma un'etica che ha  scelto di usare una modalità giudicante, usando parole sprezzanti verso chi non si impegna come lui per le stesse battaglie. 

Poi oh, chissenefrega, hai anche scritto cose giuste, ma di certo non è un film che ho scritto da sola. 

Ma la mia non è un'etica assoluta, il mio testo è pieno di "trovo che" e "penso che". Si capisce che è un mio pensiero. 

Inoltre il mio giudizio è sull'atto, non sull'interezza di una persona. Guarda che è una differenza abissale che proprio tu, da buona cattolica, dovresti aver colto al volo. Io non trovo riprovevole chi mangia carne, io trovo riprovevole il mangiare carne. La maggior parte di chi mangia carne non lo fa perchè è riprovevole o cattivo, ma più probabilmente per abitudine, inerzia, appagamento dei sensi, paura di avere problemi di salute. Poi c'è anche qualcuno a cui non frega un beneamato dei lager/allevamenti, ma a conti fatti, penso si tratti di una minoranza. 

Penso anche che tu abbia reagito così perchè dentro di te, la tua coscienza personale, vorrebbe forse che tu facessi una scelta del genere, ma la trovi faticosa. Guarda che lo capisco, e non ti giudico per questo. Però secondo me dovresti cercare di capire cosa ti ha dato veramente fastidio di ciò che ho scritto, perchè di solito, chi si infastidisce ha una sensibilità diversa, sente il bisogno di giustificarsi (come hai fatto tu) perchè in cuor suo non vorrebbe mangiare carne. Ti abbraccio comunque. 

Edited by Freya
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Io seguo su facebook la Dott.ssa Susanna Bramante 😐 che invece incoraggia a mangiare carne e pesce senza scrupoli e sensa sensi di colpa 😮 infatti viene spesso criticata da vegetariani e vegani 😔 

Ci vorrebbe Mike Bongiorno per difendere entrambe le parrocchie 🙏🏼

 

 

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  • 10 months later...

Se c'è un argomento che suscita facilmente discussioni appassionate, è il rapporto tra esseri umani e animali. Da una parte, l'essere umano spesso manifesta un sentimento ancestrale di superiorità sugli animali, mentre dall'altra cresce sempre di più il desiderio di riconoscere loro diritti. Purtroppo, questa dualità spesso si traduce in posizioni estreme, simili alle rivalità tra tifoserie di calcio.

In questi anni ho riflettuto sul fatto che discutere di etica potrebbe essere in parte inutile. Spiegare perché maltrattare un animale è sbagliato può avere senso fino a un certo punto. Tuttavia, è più significativo sottolineare che amare gli animali è un vantaggio evolutivo per gli esseri umani, e dovrebbe essere coltivato innanzitutto per migliorare la nostra condizione.

Ecco alcuni esempi concreti:

- Le diete prevalentemente vegetali non solo favoriscono la salute, ma riducono anche l'impatto ambientale sul nostro pianeta.

- Prendersi cura o osservare gli animali aiuta a ridurre lo stress e l'ansia, migliorando il nostro umore e riducendo il senso di solitudine.

- I bambini che hanno un rapporto armonioso con gli animali tendono a sviluppare prima empatia e sensibilità.

- La salvaguardia della biodiversità arricchisce la terra di risorse vitali.

- La promozione del benessere degli animali crea nuove opportunità economiche e di sviluppo.

- La cooperazione tra gli Stati per la protezione delle specie a rischio di estinzione, come i Koala o i Panda, promuove la solidarietà e la collaborazione internazionale.

In conclusione, è essenziale coltivare l'amore per gli animali. Se un tempo potevamo permetterci di evitarli, oggi è necessario avvicinarci a loro. Abbiamo acquisito gli strumenti necessari per comprendere i benefici che gli animali portano alla nostra sopravvivenza. Anche se ci sono molte sfide e contraddizioni, ci sono anche molte certezze che ci spingono a migliorare e a costruire un mondo migliore per tutte le specie. È insomma un Win-Win. D'altronde anche Platone diceva che l'uomo fa del male solo per ignoranza, non conoscendo quanto sia vantaggioso il bene. Con la questione animale è vero il doppio. 

Edited by GufoOscuro
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1 hour ago, GufoOscuro said:

è essenziale coltivare l'amore per gli animali.

Ma chi è che non ama gli animali e la natura? Amare gli animali non significa necessariamente non mangiarli, semmai non maltrattarli quando sono viventi. Lo stesso vale per le piante. Bisogna capire, secondo me, che coloro che li fanno soffrire - ad esempio negli allevamenti intensivi, non è che "odiano gli animali" in particolare, semplicemente odiano tutti gli esseri, la vita, e se stessi. Un criminale di solito spegne la coscienza per "non sapere" e "non vedere" quello che progetta di fare (comodo). Io penso, che non servono studi scientifici per accorgersi dell'ovvio, e cioè che l'uomo e la natura sono indivisibili, che tutto è uno, che amare la natura l'infinito il tutto fa parte delle basi per un'esistenza saggia e felice, giusta.

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