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Un’esperienza della compianta Blanchette

Inviato 06 settembre 2014 - 03:27

Cosa sia successo davvero io non l'ho mai capito.

Una notte, ero in vacanza in Spagna, io e il mio di allora fidanzato trovammo posto solo in un bilocale, li letti erano tutti singoli, eravamo stanchissimi per il viaggio e ci buttammo subito a letto

Lui partì subito per la tangente con Morfeo.

Io no, non riuscivo a prendere sonno.

Appena chiudevo gli occhi vedevo venirmi incontro persone di tutte le età, i loro visi erano in una fila interminabile, si avvicinavano a me guardandomi, qualcuno sorridendo.. non avevano l’aspetto di fantasmi ma di persone in carne e ossa, e quando mi superavano, scomparivano dietro la mia spalla destra.

Se mi assopivo qualcuno mi schiaffeggiava, ricordo un ragazzo che mi diede uno spintone come se stesse pogando.

riaprivo gli occhi, li stropicciavo, ma appena li richiudevo la stessa scena.

Volti e volti di persone in fila indiana sfilavano davanti a me.

Non capivo, eppure ero sveglissima.

Fattostà che non intendevano farmi addormentare: appena cedevo ricominciavano gli schiaffetti: fantasmi maneschi?

Alla fine mi alzai e accesi tutte le luci della stanza, il mio fidanzato ronfava bellamente e mi faceva anche un pò rabbia. Feci un giro nel soggiorno, presi un bicchiere d'acqua e cercai di distogliere i pensieri.

Poi, una volta che mi sembrava di essermi tranquillizzata, tornai a dormire.

Spensi le luci e mi infilai nel lettino, seduta, prima di addormentarmi mi feci il segno della croce e cominciai a recitare il Padre Nostro ma.. successe una cosa che mi fermò il cuore..

Insieme a me, sentii distintamente una voce di donna di media età, una voce un pò roca, fortissima come se fosse seduta al mio fianco, scandiva perfettamente ogni parola del Padre Nostro: ne percepivo la presenza fisica, il fiato.

Se era davvero un fantasma, la sua voce era molto fisica e reale: mi spaventai tantissimo, ero terrorizzata (ed intanto quell'altro se la dormiva) ma volli proseguire fino in fondo la mia preghiera, certa che avrebbe scacciato quella presenza

E invece lei con questa voce rauca e sofferente lo recitò insieme a me, tutto, non si perse neanche una parola.

credevo che il cuore mi sarebbe schizzato fuori dal petto, ma proseguivo imperterrita convinta che alla fine se ne sarebbe andata.

Invece no. Appena finii, anzi finimmo, dopo quell'attimo si sospensione LEI.. cominciò a parlare. 

CON ME.

Voleva raccontarmi qualcosa della sua.. vita, e tristemente cominciò con: 

"io, ho sofferto tanto per i miei figli.."

Era una voce carica di dolore, una voce profonda, sofferente. Autentica.

 

Lo confesso, io non volevo sentire nè sapere niente di lei e la rifiutai.

 

Volevo solo stare tranquilla volevo dormire, non volevo avere niente a che fare con fenomeni di questo genere, e le risposi con una parolaccia "e a me.. che caxxo me ne frega?". 

In tutta risposta lei mi colpì al cuore con un tonfo secco, come se fosse un pugno o una pacca molto forte.

Il mio cuore era come ricoperto da una pietra dura.

 

Stavo sull'orlo di una crisi di pianto, e così com'ero in canottiera e mutande afferrai una cosa qualsiasi per coprirmi e scappai via da quella stanza rifugiandomi nella hall dell'hotel illuminata, dove c'era il concierge notturno, e lì rimasi, sveglia e tremante raggomitolata in un divanetto, fino all'alba.

Al mattino convinsi il mio fid a cambiare albergo prima di subito, sfangai anche la colazione e non volli stare lì nemmeno un minuto di più.

 

Seppi la sera da alcuni ragazzi in discoteca che sotto quell'albergo c'erano catacombe romane, anche se sinceramente la voce che sentii non parlava latino, nè nessuna delle persone in fila mi sembravano antichi romani, però mi colpì il particolare insolito.

 

Ne parlai con un amico psichiatra un paio di anni dopo, e lui mi restò molto colpito: mi rispose che i pazzi sentono le voci sempre, ma non esiste in letteratura medica una forma di pazzia che ti faccia sentire delle voci una tantum, d'improvviso. e che per quel che lo riguardava non poteva negare che, a suo parere, il fenomeno che ho vissuto, per quanto non riuscisse a spiegarselo, potesse essere reale.

Per quanto possa essere reale una voce fantasma che esce dal nulla. 

 

Cosa ne pensate? E chi era quella donna? Cosa voleva da me? Certo avrei potuto chiederlo a lei, ma non ero nelle condizioni psicofisiche per fare una conversazione troppo serena.

  • Confused 1
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Certo devo dire bella tosta come esperienze. Nel senso che come la descrivi è stata forte come presenza nel reale, e mi sarebbe gelata la schiena al posto tuo. 

Penso anche che, quella donna o la sua voce chissà se si manifesti con tutti gli occupanti della stanza, o li sceglie, quindi ti abbia scelta per un qualche motivo. Però mi è sembrato che non volesse disturbarti e basta, ma che cercasse di comunicare in suo insoluto. 

Poi oh.. so meno di zero in queste robe, ma ripeto bella tosta quest'esperienza. 

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anche a me quando chiudevo gli occhi da piccolo dormendo capitava di vedere ombre venire verso di me

sono le cosiddette allucinazioni ipnagogiche

a volte capita anche sentirti girarti la testa

ovviamente capirai che si posso gestire rinforzando la capacità di prestare attenzione al corpo del sognatore così se non scompaiono del tutto quasi ci manca

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