I fenomeni PSI: un'indagine sulla natura sconosciuta di determinate potenzialità umane. Intervista di Cinzia Turnaturi a Fausto Intilla
I FENOMENI PSI: UN’INDAGINE SULLA NATURA SCONOSCIUTA DI DETERMINATE POTENZIALITÀ UMANE.
Intervista di Cinzia Turnaturi a Fausto Intilla
CINZIA:
Fausto, volendo assumere per principio che i fenomeni PSI (soprattutto la telecinesi e la telepatia, nello specifico) siano "reali", saresti in grado di formulare una teoria che ne spiegherebbe la loro origine e le loro interazioni con il mondo a noi circostante?
FAUSTO:
Un'importante considerazione, alla quale giunsi qualche anno fa in merito ai cosiddetti fenomeni "paranormali"(telecinesi e telepatia, nel caso specifico), è che essi non siano affatto generati da alcuna "forza psichica" o "forza di volontà" o di "intenzionalità"; bensì da una sorta di "processo di identificazione" tra soggetto (individuo) e ambiente ad esso circostante.
In parole povere, è il modo in cui il soggetto percepisce e identifica lo spazio-tempo ad egli circostante, che gli consentirebbe di spostare o attrarre un oggetto verso se stesso (telecinesi) o di comunicare a distanza con un altro individuo senza alcun mezzo elettronico di comunicazione (telepatia).Nel caso specifico della telecinesi, ad esempio, il modo in cui il soggetto percepisce la distanza tra egli e l'oggetto in questione, è in grado di modificare momentaneamente, le coordinate spazio-temporali della realtà ad egli circostante. In teoria, nel momento in cui si determina un simile evento tra soggetto-oggetto, definito da ciò che ho precedentemente denominato "processo di identificazione", viene a crearsi una sorta di tunnel nello spazio-tempo (nel sistema soggetto- oggetto), in grado (in assenza di forze quali gravità ed elettromagnetismo, principalmente) di "veicolare" l'oggetto verso il soggetto. Tale "forza di attrazione", che sembrerebbe scaturire dal soggetto, in realtà non esiste affatto!
Non esiste alcuna forza psichica o di volontà che muoverebbe a distanza l'oggetto in questione; l'oggetto si muoverebbe in direzione del soggetto per il semplice motivo che quella: è l'unica strada che in quel determinato momento può seguire! (come non esiste quindi nessuna "colla gravitazionale" tra stelle e pianeti - e fortunatamente Einstein l'ha dimostrato più di mezzo secolo fa con la teoria della Relatività Generale - così non esiste neppure nessuna colla o forza psichica tra soggetti e oggetti). La telecinesi è quindi da considerarsi a questo punto, come una "distorsione di campo" tra soggetto-oggetto, non dovuta ad un'intenzionalità ben precisa del soggetto in questione, bensì ad un processo di identificazione del soggetto con la realtà ad egli circostante. Il modo in cui egli percepisce lo spazio-tempo ad egli circostante, è in grado di distorcere lo stesso , dando luogo appunto a fenomeni di telecinesi o di telepatia (nel caso della telepatia, è il modo in cui il soggetto percepisce il tempo, e non tanto lo spazio, a stabilire una connessione momentanea con un altro soggetto-individuo; viceversa nel caso della telecinesi, ovvero in tal caso è preponderante la percezione dello spazio).
"Non è il cucchiaio che si piega, è lo spazio ad esso circostante che si deforma" (insegna lo Zen).
Attualmente, l'unico modo che abbiamo per poter "manipolare" i parametri relativi alla percezione dello spazio-tempo di un individuo, è la cosiddetta: ipnosi regressiva. Sostituendo i parametri inconsci ordinari di un individuo, sul concetto di spazio - tempo - massa - energia, con dei parametri "artificiali" su tali concetti, sarebbe possibile quindi (a mio avviso) incrementare le "facoltà" di quest'ultimo, di interagire a distanza con oggetti o persone senza l'impiego di mezzi fisici- elettronici".
CINZIA:
Fausto, francamente non mi è chiaro il discorso sull’assenza di gravità ed elettromagnetismo, in un processo “psico-fisico” come quello da te esposto. Come possono queste due forze fondamentali della natura, presenti ovunque nell’Universo, annullarsi a vicenda in tale contesto o comunque non essere presenti, non interagire con il soggetto in questione?
FAUSTO:
Chiaramente tutte queste mie idee partono da un ipotetico assunto di base, del tutto discutibile e al confine tra fisica e metafisica, ovvero: La telecinesi è un fenomeno reale (difficilmente osservabile ma reale). Partendo da questa premessa, ho quindi cercato delle possibili cause che definissero il manifestarsi di tale fenomeno; ossia il modo in cui tale fenomeno si "innesca" ed appare in seguito, ad un potenziale osservatore.
In natura, come ben sappiamo, non può esistere uno spazio "vuoto di campo"; dire quindi che il fenomeno della telecinesi si inneschi solo in assenza di forze quali gravità ed elettromagnetismo (ti do ragione), è sicuramente un pochino aleatorio. Ciò che io intendevo dire, con quella frase, è che in un simile evento (telecinesi), si assiste ad un cambiamento radicale delle simmetrie interne relative alle componenti dei campi presi in considerazione, la cui conseguenza da luogo ad una sostanziale mutazione di campi a noi noti (gravitazionale ed elettromagnetico), in altri modelli di campo a noi sconosciuti. L'assenza di gravità ed altri campi affini, durante questo fenomeno, è da intendersi quindi come il risultato di una "mutazione di campo", che non ha nulla a che vedere con i classici modelli standard (minkowskiani) della realtà, dai quali è possibile partire per poi studiare qualsiasi altra struttura spazio-temporale; una mutazione quindi, che molto probabilmente va a toccare altre dimensioni a noi ancora sconosciute, e delle quali non abbiamo ancora nessun riscontro sperimentale in grado di dimostrarne un'eventuale esistenza. I campi non si annullano mai,...semplicemente mutano (nel pieno rispetto delle leggi di conservazione dell'energia).
Una piccola parentesi su queste due forze fondamentali della natura:
I campi elettromagnetici e gravitazionali, sono caratterizzati da particelle quantistiche prive di massa, e sono in grado di estendersi su grandi distanze. Tali campi si possono quindi distinguere (in base alla classificazione di Wigner), grazie ad un differente tipo di massa e spin (ad esempio quello elettromagnetico ha spin 1, quello di Dirac 1⁄2, e via dicendo). Nello stesso modo in cui è possibile correlare lo spin di un campo alla sua simmetria spazio-temporale, così è possibile relazionare le stesse cariche dei campi a determinati tipi di simmetrie, dette: “Simmetrie interne”. La somma di più campi definiti da masse e spin del tutto uguali, da come risultato un campo “unificato”, ma con componenti interne diverse. Tali componenti in genere si trasformano l’una nell’altra, lasciando così invariata l’energia totale del campo ( a mutare è semplicemente l’intensità del campo “unificato”, in determinati punti). È grazie quindi a questa “ Legge Universale” di invarianza nelle operazioni di simmetria, che delle grandezze quali la carica elettrica, ad esempio, possono conservarsi ed associarsi al campo “unificato” (a più componenti).
CINZIA:
Vorrei riprendere un attimino le tue parole, Fausto; tu dici che:
“Nel caso specifico della telecinesi, ad esempio, il modo in cui il soggetto percepisce la distanza tra egli e l'oggetto in questione, è in grado di modificare momentaneamente, le coordinate spazio-temporali della realtà ad egli circostante”.
Potresti essere un po' più esplicativo?
Quale può essere un modo di percezione della distanza tra il soggetto e l'oggetto?
FAUSTO:
Ripeto, questo è un argomento a carattere assai speculativo, al confine tra la fisica e la "metafisica". Un'interpretazione di tale percezione, ovvero una sua descrizione in termini del tutto oggettivi è pressoché impossibile; tutto dev'essere inteso in termini soggettivi. Ogni soggetto che esperisce un simile evento (assumendo che sia realmente concesso dalla natura della Realtà in cui viviamo),avrà quindi un diverso "modus operandi" e diversi parametri di percezione che gli consentiranno di alterare in maggior o minor misura la Realtà ad esso circostante.
CINZIA:
Andiamo per citazioni, quindi. In quest’altra affermi che:
“Il modo in cui egli percepisce lo spazio-tempo ad egli circostante, è in grado di distorcere lo stesso , dando luogo appunto a fenomeni di telecinesi o di telepatia (nel caso della telepatia, è il modo in cui il soggetto percepisce il tempo, e non tanto lo spazio, a stabilire una connessione momentanea con un altro soggetto- individuo)”.
E secondo te quella facoltà di percezione è spontanea, nel soggetto, o indotta?
FAUSTO:
A mio avviso potrebbe verificarsi sia in modo spontaneo (non controllabile),che per auto-induzione (controllabile dal soggetto stesso grazie a delle facoltà fisico - psichiche ancora più evolute, complesse ed organizzate di coloro che solo casualmente entrerebbero in tali stati percettivi).
CINZIA:
Capisco. Passiamo ora a questa tua ennesima considerazione. In quest’ultima frase tu dici che: “Attualmente, l'unico modo che abbiamo per poter "manipolare" i parametri relativi alla percezione dello spazio-tempo di un individuo, è la cosiddetta: ipnosi regressiva. Sostituendo i parametri inconsci ordinari di un individuo, sul concetto di spazio - tempo – massa - energia, con dei parametri "artificiali" su tali concetti,(...)”
Ossia, tu dici che sottoponendo a ipnosi regressiva il soggetto, le sue facoltà di telecinesi / telepatia ne verrebbero incrementate, giusto?
FAUSTO:
Sì, questa è una mia supposizione (ma solo con determinate tecniche di ipnosi, specifiche e ben mirate allo scopo che si intende raggiungere). Tali tecniche potrebbero benissimo far parte (o essere inserite),a mio avviso, nel contesto di quella che viene comunemente chiamata: ipnosi regressiva.
CINZIA:
E quale sarebbe la differenza tra parametri inconsci ordinari, e parametri inconsci artificiali?
FAUSTO:
A questo punto, credo che sia necessario un piccolo esempio:
Come tutti sappiamo, una legge fondamentale della natura, la gravità, "obbliga" tutti i corpi presenti sulla Terra, a cadere verso il basso qualora non poggino sulla terra ferma. Ebbene questa è una legge che va a modificare i nostri parametri della percezione della realtà, sin dai primi mesi di vita! Nessuno ce la insegna, ma tutti la conosciamo grazie alla semplice esperienza della vita stessa, che ci impone di interagire con il resto del mondo secondo determinati schemi o modelli
comportamentali, comuni a qualsiasi essere animale. Si creano quindi a livello psichico (inconscio),delle convinzioni o dati di fatto del tutto "assoluti" e "indiscutibili"; e come ben sappiamo sono proprio le nostre convinzioni a modificare la realtà che ci circonda. Con l'ipnosi regressiva, a mio avviso, è possibile andare ad "intaccare" anche le convinzioni più assolute, basilari per la sopravvivenza di qualsiasi specie animale (anche un cavallo, un cammello o una giraffa, non avrebbero alcun dubbio sul fatto che se lasciassero andare il pezzo di legno che serrano tra i denti, esso cadrebbe inevitabilmente per terra). Ma cosa accadrebbe se andassimo a modificare, con determinate tecniche di ipnosi, proprio queste convinzioni radicate nel nostro DNA sin dalla notte dei tempi? Forse alcuni soggetti, semplicemente, impazzirebbero...altri invece potrebbero iniziare a sviluppare delle vere e proprie facoltà "paranormali".
Solo col tempo ovviamente, si potrà capire se queste mie teorie abbiano un minimo di fondatezza, o siano del tutto ...”campate in aria”; io in ogni caso, se e quando questo mistero verrà finalmente risolto, non sarò più tra i vivi ...di questo ne sono assolutamente certo.
CINZIA:
Grazie per la tua pazienza e collaborazione, Fausto.
- 1
- 1
2 Comments
Recommended Comments