Dieta vegana contro dieta onnivora

[cincin]

Giorni fa, su rai scuola, hanno fatto un servizio sull'alimentazione vegana dicendo, tra le altre cose, che essa è benefica perché evitando la carne evita l'acido arachidonico (AA), che é malefico per la salute.
Verissimo. Però, intanto piccole quote di AA servono all'organismo. Ma la cosa più importante, e che non hanno detto, é che l'organismo lo produce da sé l'AA a partire dall'acido diomo gamma linolenico (DGLA). 
Il percorso con cui l'organismo produce AA é il seguente:

-Omega-6 ( principalmente acido linoleico AL)
-tramite l'enzima delta-6-desaturasi AL si trasforma in acido gamma linolenico (GLA)
-e il GLA si trasforma in DGLA

Ora, il DGLA può prendere due vie: una é quella salutare e cioè la produzione degli eicosanoidi buoni; l'altra é quella non salutare e ciò la produzione di eicosanoidi cattivi.
La produzione degli eicosanoidi cattivi é mediata dall'enzima delta-5-desaturasi; ed esso viene attivato dall'insulina mentre viene inibito dal glucagone e dagli omega 3 a catena lunga, cioè quelli presenti nei pesci di acque fredde e pesce azzurro (gli omega 3 a catena corta presente nei vegetali non è altrettanto efficace).

Cosa vuol dire tutto questo? Che possiamo anche non mangiare carne per la presenza di AA, precursore degli eicosanoidi cattivi, ma se la nostra dieta è ricca di omega 6, e una dieta vegana lo é per forza poiché essi si trovano in quasi tutti gli alimenti vegetali, il risultato sarà che sarà l'organismo a produrre AA, sia direttamente grazie all'elevato apporto di omega 6 sia indirettamente grazie al basso apporto di omega 3 a catena lunga.

Come detto anche l'insulina concorre ad attivare la delta-5-desaturasi; e se l'alimentazione è ricca di carboidrati (che stimolano l'insulina, che attiva l'enzima) e povera di proteine (che stimolano il glucagone, inibitore dell'enzima) la via che prende il DGLA é quella dell'AA e quibdi degli eicosanoidi cattivi.

P.s. più le carni sono magre e meno AA contengono.

[Filippo]

Non a caso la dieta a zona prevede che ad ogni pasto si assumano corrette porzioni di proteine e carboidrati, nelle giuste proporzioni (ho semplificato molto ma il succo è questo).

Perchè il glucagone possa bilanciare l'insulina mantenendo il nostro corpo in una "zona" di quiete antinfiammatoria

[cincin]

3 ore fa, Filippo ha scritto:

Non a caso la dieta a zona prevede che ad ogni pasto si assumano corrette porzioni di proteine e carboidrati, nelle giuste proporzioni (ho semplificato molto ma il succo è questo).

Perchè il glucagone possa bilanciare l'insulina mantenendo il nostro corpo in una "zona" di quiete antinfiammatoria

Hai riassunto in modo perfetto.

Aggiungo, in relazione al mio post, che l'AA si trova nel grasso animale; é sufficiente scegliere carni magre per minimizzare l'apporto di AA.

Il mio topic non vuole mettere in cattiva luce la dieta vegana; però bisogna sapere come stanno esattamente le cose. Perché é vero che la carne (ma anche il tuorlo d'uovo e le frattaglie) hanno elevati contenuto di AA però é anche vero che praticamente tutti gli alimenti vegetali contengono omega 6 (e nella dieta vegana si mangiano solo vegetali); che, se non bilanciati da sufficiente glucagone e omega 3 a catena lunga, e da bassi livelli di insulina, si trasformano in AA.

[GufoOscuro]

Mi sfugge sempre il senso di paragonare diete differenti tra loro:

Quando macro e micro nutrienti sono rispettati (ergo la dieta è equilibrata), cosa cambia tra una dieta vegetariana, onnivora o vegana? 

Sì può giusto dibattere di etica, intolleranze, comodità, gusto o impatto ambientale. Il resto è da complottisti alimentari e niente più. 

La cosa migliore - ripeto - è seguire una dieta equilibrata; possono esserlo tutte e tre. Così dice la scienza. Il resto è fanboysmo da tavola. 

[Filippo]

Beh non proprio fanboysmo da tavola. Ogni dieta, o meglio regime alimentare diverso, ha un impatto diverso sugli organismi che non rispondono tutti alla stessa maniera. 
Una certa persona potrebbe alimentarsi in maniera adeguata in quantità e qualità ed avere comunque infiammazioni sistemiche dovute all’assunzione di un qualche nutrimento che per lui è dannoso. 
Ma è argomento complesso. Ed è giusto affrontarlo se ci sono le basi di cultura necessarie (ma non sempre sufficienti) per poterlo fare. 
Sapessi quanti non “fanboy alimentari” prendono medicine ogni giorno per ignoranza..

[GufoOscuro]

Il 9/2/2024 at 15:41, Filippo ha scritto:

Ma è argomento complesso. 

Soprattutto un piano alimentare non lo basi su nozioni (spesso anche mal interpretate) lette su internet, ne tanto meno su esperienze personali (che dicono tutto e niente o sfociano in veri e propri bias di conferma). Ci sono professionisti per questo. 

[cincin]

Il 9/2/2024 at 14:29, GufoOscuro ha scritto:

Quando macro e micro nutrienti sono rispettati (ergo la dieta è equilibrata), cosa cambia tra una dieta vegetariana, onnivora o vegana? 

Nulla. Ma le varie diete sono equilibrate in macro e micronutrienti? Dai miei studi quarantennali no. Alcune diete sono scarse in proteine e hanno troppi carboidrati, altre scarseggiano in micronutrienti e hanno troppi grassi saturi e omega 6, altre scarseggiano in carboidrati e hanno troppe proteine ecc.

Ovviamente come punto di riferimento prendo la dieta che studio e seguo da oltre 20 anni ne ho seguite e studiate molte) perché la ritengo la migliore equilibrata in macro e micronutrienti, appunto.

 

Il 9/2/2024 at 15:41, Filippo ha scritto:

Una certa persona potrebbe alimentarsi in maniera adeguata in quantità e qualità ed avere comunque infiammazioni sistemiche

Se mangi in maniera adeguata in quantità e qualità non sopraggiungono infiammazioni.

Le infiammazioni si attivano quando l'alimentazione è ricca di carboidrati raffinati, acidi grassi omega 6 e scarsa di fibre fermentabili.

E le infiammazioni diventano un problema allorché l'organismo non è in grado di risolverle. 

[Filippo]

2 ore fa, cincin ha scritto:

Nulla. Ma le varie diete sono equilibrate in macro e micronutrienti? Dai miei studi quarantennali no. Alcune diete sono scarse in proteine e hanno troppi carboidrati, altre scarseggiano in micronutrienti e hanno troppi grassi saturi e omega 6, altre scarseggiano in carboidrati e hanno troppe proteine ecc.

Ovviamente come punto di riferimento prendo la dieta che studio e seguo da oltre 20 anni ne ho seguite e studiate molte) perché la ritengo la migliore equilibrata in macro e micronutrienti, appunto.

 

Se mangi in maniera adeguata in quantità e qualità non sopraggiungono infiammazioni.

Le infiammazioni si attivano quando l'alimentazione è ricca di carboidrati raffinati, acidi grassi omega 6 e scarsa di fibre fermentabili.

E le infiammazioni diventano un problema allorché l'organismo non è in grado di risolverle. 

Le infiammazioni possono avere origine anche dalle intolleranze se non da vere e proprie allergie. Spesso molto più subdole di quanto si pensi. (ci si può incappare anche alimentandosi correttamente)

Seppur semplificando molto volevo sostenere la tesi che un pò di attenzione (non definibile fanboysmo) è necessaria.

Condivido che una dieta debba essere prescritta da una persona competente (ma penso ci si rivolga già ad un quadro patologico)

Si può ragionevolmente prevenire la sfera delle patologie alimentari con della buona informazione. Siamo nel 2024, ogni informazione è accessibile a tutti. La differenza sta solo nel volerle reperire

[cincin]

15 minuti fa, Filippo ha scritto:

Le infiammazioni possono avere origine anche dalle intolleranze se non da vere e proprie allergie.

L'infiammazione da intolleranza o allergia si risolve eliminando gli alimenti incriminati. Sarebbe da stupidi continuare a mangiare un alimento sapendo che ti fa male.

Ma, come dicevo sopra, l'infiammazione diventa un problema quando l'organismo non riesce a risolverla. E come la risolve? Invertendo il rapporto omega 6/omega 3, aumentando la quota di fibre fermentabili e di polifenoli, eliminando l'assunzione di carboidrati raffinati in favore di carboidrati a basso indice e carico glicemico.

[GufoOscuro]

18 ore fa, cincin ha scritto:

Nulla. Ma le varie diete sono equilibrate in macro e micronutrienti? Dai miei studi quarantennali no. Alcune diete sono scarse in proteine e hanno troppi carboidrati, altre scarseggiano in micronutrienti e hanno troppi grassi saturi e omega 6, altre scarseggiano in carboidrati e hanno troppe proteine ecc.

 

Bisogna sempre partire dal presupposto che "dieta bilanciata" vuol dire... dieta bilanciata. Se è bilanciata non scarseggia in nulla, e ripeto: può essere onnivora, vegetariana o vegana. È un dato di fatto. Questo dice la scienza, il resto sono cavilli (inventati sul nulla) da estremisti.

Per ora l'unico strumento efficace sono le linee guide; i pareri e le esperienze personali sono interessanti e legittime, ma non hanno un valore scientifico significativo. Inoltre il rischio di bias di conferma è altissimo quando anteponiamo le nostre esperienze su tutto il resto. Nell'alimentazione il rischio si aggrava notevolmente perché c'è un fattore psicologico non indifferente. 

 

[cincin]

10 ore fa, GufoOscuro ha scritto:

Bisogna sempre partire dal presupposto che "dieta bilanciata" vuol dire... dieta bilanciata.

Dieta bilanciata é un termine che non ha alcun valore se non dai dei numeri nei macronutrienti. Per esempio, io potrei dire la dieta mediterranea non è bilanciata perché é ricca di carboidrati. Eppure molti definiscono la dieta mediterranea bilanciata. Ma qui ci stiamo allontanando dal tema.