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Il problema del male e l'ipotesi teologica


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Come già sapete nella Religione Cattolica Cristiana il problema del Bene e del Male sono visti come degli assoluti, ed infatti c’è l’inferno ed il paradiso che sono eterni, cioè per chi va all’Inferno non è possibile nessuna redenzione, egli non ha nessuna possibilità di redimersi, nessuna possibilità di chiedere indulgenza e di progredire verso Dio uscendo in tal modo dall’inferno. In questo contesto Bene e Male sono visti come “assoluti”, in tal modo c’è il Dio del Bene che è la Trinità, ed il Dio del Male che è Satana. Questa concezione rigidamente dualista deriva da alcune frasi del Vangelo nel quale si prospettano le fiamme eterne, senza considerare che tale concetto può essere più simbolico che altro. Già nei Vangeli Apocrifi ed in particolare in quello di Tommaso troviamo un superamento del male quando egli dice: “Quando farete di due uno, e farete si che l’interno sia come l’esterno e l’esterno come l’interno, e l’alto come il basso, e quando farete del maschio e della femmina una cosa sola, cosicchè il maschio non sia più maschio e la femmina non sia più femmina, e quando metterete un occhio al posto di un occhio, ed il mano al posto di una mano, ed un piede al posto di un piede ed un immagine al posto di un immagine, allora entrerete nel Regno.”” Qui chiaramente è indicato che chi “entra nel Regno” è colui che ha la concezione più ampia della realtà e mette ogni cosa al suo posto, ma per chi non entra non c’è nessun Inferno, ma solo la strada per arrivare ad una concezione precisa della realtà. Il punto è che il Vangelo secondo Tommaso dicevano che fosse stato scritto nel 200 D.C, ma scoperte recenti lo collocano fra i primi vangeli scritti, forse il primo. Egli infatti non racconta la vita di Gesù, ma riporta solo massime di questo, forse sapendo che la vita di Gesù ormai è cosa conosciuta e che non c’è nessun bisogno di raccontarla. Se andiamo avanti nella storia troviammo moltissime filosofie, ma non le conosco abbastanza per fare una diagnosi, pertanto mi astengo e riporto solo quello che conosco. Nel 1929 Kahalil Gibran scriverà, quando gli viene fatta la domanda: PARLACI DEL BENE E DEL MALE: “  Io posso parlarvi del vostro bene ma non del vostro male, perché il cattivo non è che il buono torturato dalla sua stessa fame e dalla sua stessa sete. In verità il buono affamato può cercare il cibo in una caverna oscura, ed assetato può bere un acqua morta”” Più o meno nello stesso anno Pietro Ubaldi nel suo libro”LA GRANDE SINTESI” scriverà: “” L’universo è un inestinguibile volontà di amare, di creare, di affermare, in lotta con un opposto principio di inerzia fatto di odio, di distruzione di negazione. Il primo è positivo ed attivo il secondo è negativo e ribelle. Dio e Demonio sono i due segni + e – del dualismo. E’ lotta ma è equilibrio, è antagonismo ma è creazione, perché dall’urto e dal contrasto nasce una creazione, un amore ed una creazione sempre più vasta. Il bene si serve del male per progredire, comprende il male e lo costringe ai suoi fini. Nel bene è l’avvenire dell’evoluzione ed il male è l’opposto su cui essa si appoggia per salire”. Qui come vedete c’è un superamento completo del dualismo inteso in senso assoluto. Inferno e Paradiso non esistono, ma c’è solo una scala evolutiva. Più avanti, nel Rapporto dalla dimensione X il brano dell’Entità A analizza l’Angelo decaduto, cioè Satana e dice “ Ammettiamo che quest’angelo decaduto, cioè satana, sia stato precipitato nel cosidetto Inferno. Quest’angelo decaduto, essendo eterno, non sarebbe altro che il Dio del male, in eterno conflitto con il Dio del bene e sembra che dall’eternità non sia ancora uscito un vincitore. E poi scrive: “ Quest’angelo non poteva essere che inferiore a Dio, ed allora come poteva creare una “forza di male” tale da essere potenzialmente pari a quello del Dio del bene. Ma noi già sappiamo che questo non può essere avvenuto, perché più lo spirito avanza nella sua scala evolutiva più si rende conto della sua distanza da Dio, il quale si dimostra sempre più infinito. Pertanto uno spirito evoluto non potrà mai equipararsi a Dio, in quanto si rende conto che la sua distanza da Dio è infinita. Posto questo, ritornando alla Religione Cattolica, basta poco per andare all’inferno. Il cattolicesimo ha diviso le colpe in peccati veniali e mortali, ma per commettere un peccato mortale basta poco, basta saltare una messa della domenica ecc, ecc. E poi è importante confessarsi, cosa che Gesù Cristo non aveva neppure pensato, se la sono inventata dopo, molto dopo. Come si sia giunti a simili paradossi, oltrettutto accettati senza nessun senso critico, resta un mistero.

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  • 2 months later...
Il 23/6/2023 at 09:59, SauroClaudio ha scritto:

Come già sapete nella Religione Cattolica Cristiana il problema del Bene e del Male sono visti come degli assoluti, ed infatti c’è l’inferno ed il paradiso che sono eterni, cioè per chi va all’Inferno non è possibile nessuna redenzione

Non è detto, non siamo noi a deciderlo, esistono le messe in suffragio i sacrifici dei martiri. Le preghiere la misericordia divina il purgatorio eccetera. 

Il 23/6/2023 at 09:59, SauroClaudio ha scritto:

in tal modo c’è il Dio del Bene che è la Trinità, ed il Dio del Male che è Satana

Non è corretto. 

Dato che parli di cattolicesimo, esiste un unico e solo Dio. L'antagonista è solo una creatura per cui interdipendente da Dio. 

Il 23/6/2023 at 09:59, SauroClaudio ha scritto:

Già nei Vangeli Apocrifi ed in particolare in quello di Tommaso troviamo un superamento del male quando egli dice

Il vero problema dei Vangeli apocrifi per cui anche del Vangelo di Tommaso, e che gli storici li datano tutti inesorabilmente ad almeno il terzo secolo dopo Cristo, ed anche il Vangelo di Tommaso viene collocato intorno al 110-120 dopo Cristo, per cui oltre a non essere in linea con il significato teologico dei Vangeli precedenti, è anche postumo ad un movimento cristiano che già con le prime comunità cristiane guidate dagli Apostoli tra i quali Pietro, con Paolo suo contemporaneo, che coon le sue lettere ci fornisce già la direzione dottrinale teologica di questo movimento nascente. 

Puoi leggere gli Atti degli Apostoli e le lettere di Paolo per constatarlo da solo. 

Per cui dato che la Chiesa cattolica si fonda non soltanto sui Vangeli canonici ma anche sulla tradizione apostolica che è quella lì, secondo me è una strana domanda chiedere come mai quel cristianesimo che già esisteva, non abbia tenuto conto di un Vangelo apocrifo che è stato scritto dopo che le carte erano già state messe in tavola da tempo. 

Il 23/6/2023 at 09:59, SauroClaudio ha scritto:

quello che conosco. Nel 1929 Kahalil Gibran scriverà,

Beh, anche in questo caso, mi fai trasecolare. 

Quale senso avrebbe che la Chiesa cattolica già esistente da duemila anni e con la propria teologia debba tenere conto di ciò che è stato scritto da un tizio arrivato nel 1929 che non era neanche credente cristiano? 

Il 23/6/2023 at 09:59, SauroClaudio ha scritto:

Più avanti, nel Rapporto dalla dimensione X il brano dell’Entità A

Anche questa faccenda, perché mai dovrebbe entrare nel bagaglio teologico cattolico? 

La Verità non può che essere Una, e per il cristianesimo Gesù Cristo È la Via la Verità e la Vita, Egli infatti dice "nessuno ascende al Padre se non per mezzo di Me". 

Per cui non c è né Tommaso né Gibrain né entità A che possa modificare o addirittura contraddire gli insegnamenti di Gesù senza cadere in piena eresia. 

Eresia significa una NON corrispondenza con quello che Gesù ha insegnato agli Apostoli sia con la predicazione che con la Pentecoste. 

Per cui, se ho capito bene, stai cercando di mettere insieme il tema del Bene e del Male relativo alla Chiesa Cattolica, chiedendoti come mai non corrisponda ad altri profeti arrivati dopo nei quali TU personalmente credi. 

Ma far tornare i conti è un problema tuo, secondo me, non del cattolicesimo. 

Cioè  dopo di te potrebbe arrivare uno che crede nel Buddha e domandare come mai il cattolicesimo non si adegui agli insegnamenti del Buddha. 

E poi potrebbe arrivare un musulmano a chiedere come mai il cattolicesimo non si adegui agli insegnamenti di Maometto. 

Certo la tua questione è un pochino più sottile perché parti da un testo che è un Vangelo Apocrifo, ma di fatto se non fa parte dei testi di riferimento cattolici, e se addirittura gli storici confermano che escluderlo è stata una scelta coerente essendo stato scritto molto dopo che la dottrina era stata delineata.. 

A quel punto i pezzetti che stai cercando di mettere insieme te li sei scelti tu, e sempre tu stabilisci di mettere Gesù Cristo sullo stesso piano di un profeta un saggio un mistico un illuminato un saggio un'entità qualsiasi. 

Ma questo non funziona per il cattolicesimo nel quale dovresti sapere anche tu che Gesù Cristo è Dio, parte della Trinità, per cui non può esserci un essere umano o una entità che possa contraddirlo senza incorrere in eresia. 

Per cui boh, magari trovi qualcuno che condivide il tuo cherry picking per cui riesce a sostenere questa stessa linea di ragionamento. 

Oppure magari ho capito proprio male io questo mettere insieme cose, per cui nel caso mi scuso in anticipo. 

 

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