passworld Posted October 4 Share Posted October 4 (edited) Scienza del Québec Rivista fondata nel 1962 SCIENZA I Denisovani, esseri umani preistorici che ci stanno facendo riscrivere la storia della nostra specie BRUNO LAMOLET 03-10-2024 CONDIVIDI Illustrazione: Robert Carter A più di 30.000 anni dalla loro estinzione, la popolazione denisoviana sopravvive in noi. Questi esseri umani preistorici hanno cambiato la visione della nostra evoluzione. Una falange di un anulare, un alluce, un frammento di cranio, alcuni denti, mezza mascella inferiore e un pezzo di costola. Questi fossili, che entrerebbero in una piccola scatola di scarpe, sono le uniche ossa riconosciute di una stirpe umana ormai scomparsa: la stirpe denisoviana. Di questa popolazione "fantasma" sappiamo ancora molto poco, in termini di aspetto, stile di vita, cultura e persino di scomparsa. Sappiamo però che questi intriganti esseri umani hanno vissuto accanto ai Neanderthal, i nostri "cugini" preistorici, e ai nostri antenati Homo sapiens, riproducendosi addirittura con loro! E lo hanno fatto fino ad appena il 30.000 a.C.! Tanto che le popolazioni odierne portano nel loro DNA geni di origine denisoviana. Ecco quanto sono intrecciate le nostre storie! Questa mescolanza sta rimescolando le carte della storia umana. I paleoantropologi stanno intensificando le analisi molecolari e, soprattutto, gli sforzi per portare alla luce fossili più completi, al fine di tracciare un ritratto migliore della famiglia denisoviana. La loro ricerca è iniziata alla fine del 2000 nella grotta di Denisova, nel cuore dei monti Altai in Siberia. Bence Viola, paleoantropologo dell'Università di Toronto, conosce bene questa grotta. Vi ha studiato i fossili di Neanderthal durante il suo dottorato all'Università di Vienna, in Austria. Nel 2009, per la sua formazione post-dottorato, si è recato a Lipsia, in Germania, dove si è unito al team di Svante Pääbo, il pioniere del sequenziamento del DNA fossile. Pääbo riceverà il Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina nel 2022. La prima e-mail che ho ricevuto durante il mio tirocinio", racconta Bence Viola, "era di Svante che mi chiedeva di venire a dare il mio parere su alcuni strani risultati ottenuti da Johannes [Krause], un genetista del laboratorio. Si trattava di una sequenza di DNA estratta da una falange dall'aspetto umano, ma non classificabile, datata tra 77.000 e 52.000 anni fa e ritrovata nella grotta di Denisova un anno prima". Una storia incisa nel DNA Cosa ci dice questo DNA? Che non apparteneva a un Neanderthal o a un Homo sapiens, ma a un essere umano sconosciuto, distinto e geneticamente vicino ai primi due. "Il mio ruolo di paleoantropologo è stato quello di aiutare a interpretare questi risultati nel contesto dell'evoluzione umana", aggiunge Bence Viola. Gli scienziati hanno pubblicato il genoma completo di questa nuova stirpe umana in due articoli su Nature nel 2010. Paradossalmente, le nostre conoscenze genetiche su questo nuovo ramo sono insufficienti per dargli un nome scientifico di specie, come Homo sapiens. Per farlo, dovremmo essere in grado di descriverlo in modo minimale, cosa impossibile a causa dell'esiguo numero di fossili attualmente disponibili. Si parla quindi di "denisoviani". Tradotto da Québec Science,ottima rivista scientifica canadese, con DeepL, uno dei migliori traduttori senza i limiti di battute di Google e altri: https://www.deepl.com/app/?utm_source=android&utm_medium=app&utm_campaign=share-translation Edited October 4 by passworld Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
passworld Posted October 6 Author Share Posted October 6 L'umanità è nata da un problema scheletrico di primati antichi. Dovendo sopravvivere con quella strana incidentale postura a semi quattro zampe,quei primati hanno utilizzato darwinianamente ogni mutazione seppur minima in direzione del raddizzamento. Indietro non potevano certo andare ....eh eh eh Per poter gestire la complessità della dinamica e statica posturale e finzionalizzarvi organi e metabolismo, hanno dovuto svilupparse un sistema nervoso della Mad....a In altre parole un SNC con cerebro performante. Tutto qui. Il resto fa parte di questo processo evolutivo. Ancora oggi l'essere umano deve passare almeno otto ore dormendo per restaurare la meccanica neurale. Si siede di giorno e sviluppa problemi scheletrici,articolari e muscolari che nessun animale conosce. Quindi,questa strana e incidentata specie si dia una calmata....mentale. Hanno già dovuto ideare l'informatica e l'AI ,illudersi con gli hardware quantistici,tirar fuori le ...stringhe dalle scarpe quantorelativistiche... Se continuano di questo fatto confermeranno uno strano fatto studiato da decenni: ilQI medio negli ospedali psichiatrici è più altro di quello all'esterno. Parlo di quello dei pazienti.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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