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La realtà non esiste? Cosa intendi per realtà?

Intendi la vera natura dell'essere umano?

Intendi la tua vera natura?

Intendi avvenimenti esterni all'uomo?

Intendi avvenimenti interni?

Se interni, quelli automatici uguali per tutti?

Oppure ...quelli creativi e diversi per ognuno?

Intendi il modo di percepire il Tutto?

Intendi lo scopo dell'esistenza?

La vera natura dell'essere umano è sperimentare la libertà, a differenza di animali e robot, cui natura è eseguire gli ordini di altri.

La tua vera natura è quella che scegli sia, partendo dalle informazioni (carattere, talenti) inscritte nel tuo DNA.

Avvenimenti esterni all'uomo fanno parte della "realtà complessiva" ma non della "realtà essenziale", è un contorno e a volte il contesto del percorso di un individuo.

Avvenimenti interni: sono gli unici che contano, poiché non importa affatto cosa accade fuori ma quello che accade dentro di noi.

Quelli automatici uguali per tutti sono poco interessanti, è materia di studio di un biologo, di un genetista, di un antropologo, di un filosofo etc.

Quelli creativi diversi per ognuno sono materia di studio di un "guerriero" o colui che tende alla perfezione senza essere perfezionista; il centrato, il giusto (equilibrato) e il sapiente.

Il modo di percepire il Tutto cambia con l'evoluzione spirituale, con elevazione della coscienza "superiore" perciò non esiste una "realtà assoluta", c'è però quella relativa allo spaziotempo interno ed esterno, o assenza di tempo e di spazio a seconda dei casi.

Lo scopo dell'esistenza non c'è, ci basta Essere. Ecco, questo potrebbe essere lo scopo.

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La realtà è un ologramma come le persone che si incontrano  in diverse linee di tempo e come incontri versioni di te stesso su differenti dimensioni. L unica cosa reale è l osservatore ovvero la coscienza, quella presenza che permea tutto il corpo o tutti i corpi. 

"S'immerse all'interno della vasca riponendo totale fiducia nel potere della piena opera.
Nel vento e nel suo farsi moto;
Nella terra e nella sua conduttività;
Nel fuoco e nel suo calore;
Nell'acqua e nel suo essere corrente. 
Intonó un canto e dalla parola fu trasportato e con solenne attesa si dispose a ricevere i doni e la grazia offerti dal calice del suo stesso altare. 
Di unico suono tutto il tempio si rivestì e la grande divinità si sollevò in cielo. Così mise i suoi abiti, e colmo di regalità salutó il popolo in segno di rispetto e gratitudine, e verso l'orizzonte pregno d'immortalità si ridiresse."

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la ricapitolazione per come l'ho studiata

permette questo...

ovvero permette di manovrare la realtà a proprio piacimento

faccio un esempio

se ho un bicchiere sulla mia scrivania e ricordo dove stava prima allora è un piccolo spostamento 

permette di andare nell'ignoto 

ovviamente per fare questo bisogna essere inaccessibili o meglio perdere la capacità di essere prevedibili ma ovviamente se non la si padroneggia bene diventa tutto inutile perchè capire nel profondo la tecnica permette di muoverti sempre in più mondi a volontà 

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