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Ci vogliono qualità particolari per percepire gli altri mondi?


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[Riprendiamo da qui la discussione iniziata nel vecchio forum - Discussione iniziata da @diamanda]

 

"Il fisico estende nell’immaginazione lo spazio e il tempo umani al di là del mondo sensibilmente percepibile dall’uomo fino all’infinito. QUESTO SPAZIO E QUESTO TEMPO, SOLTANTO PENSATI, SONO CHIAMATI DAL FISICO “SPAZIO REALE” E “TEMPO REALE”. Il biologo invece vede nello spazio e nel tempo solo la cornice e i pilastri del suo mondo sensibilmente percepibile. Oltre i suoi sensi anche lo spazio e il tempo, come tutte le altre qualità sensoriali, non hanno alcun senso. Per il biologo il “mondo reale” è il mondo sensibilmente percepibile. Il fisico, nella sua immaginazione, costruisce un mondo consistente esclusivamente di elementi disposti nello spazio che agiscono meccanicamente l’uno sull’altro. Il biologo, consapevole che IL PENSARE PER SUA NATURA VA SEMPRE AL DI LÀ DELL’OSSERVATO (IL PENSARE STESSO PER ESEMPIO CREA I LIMITI DI SOGGETTIVO E OGGETTIVO) sa comunque che è impossibile liberarsi del proprio spazio e del proprio tempo, perché anche perfino nel proprio immaginare è vincolato alle condizioni fondamentali della propria sensibilità. SPAZIO E TEMPO COSTITUISCONO DUNQUE PER L’UOMO DUE PILASTRI CHE INCORNICIANO ANCHE IL MONDO PENSATO. Ciò nonostante, il biologo riconosce che esistono mondi sensibili che sono sostenuti da un diverso spazio e da un diverso tempo, poiché oltre agli esseri umani vi sono pure altri soggetti con altre sensibilità, che quindi devono essere circondati da altri mondi."

Dunque altri mondi richiedono certe capacità biologiche per esser percepiti? Capacità psichiche o fisiche? Il cervello ha caratteristiche diverse nei soggetti che riescono a vedere questi altri mondi?

 

L’Adesso è il vostro unico punto di accesso al regno senza tempo e senza forma dell’Essere - E. Tolle

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  • 6 months later...
Il 26/1/2023 at 19:40, mystery1967 ha scritto:

[Riprendiamo da qui la discussione iniziata nel vecchio forum - Discussione iniziata da @diamanda]

 

"Il fisico estende nell’immaginazione lo spazio e il tempo umani al di là del mondo sensibilmente percepibile dall’uomo fino all’infinito. QUESTO SPAZIO E QUESTO TEMPO, SOLTANTO PENSATI, SONO CHIAMATI DAL FISICO “SPAZIO REALE” E “TEMPO REALE”. Il biologo invece vede nello spazio e nel tempo solo la cornice e i pilastri del suo mondo sensibilmente percepibile. Oltre i suoi sensi anche lo spazio e il tempo, come tutte le altre qualità sensoriali, non hanno alcun senso. Per il biologo il “mondo reale” è il mondo sensibilmente percepibile. Il fisico, nella sua immaginazione, costruisce un mondo consistente esclusivamente di elementi disposti nello spazio che agiscono meccanicamente l’uno sull’altro. Il biologo, consapevole che IL PENSARE PER SUA NATURA VA SEMPRE AL DI LÀ DELL’OSSERVATO (IL PENSARE STESSO PER ESEMPIO CREA I LIMITI DI SOGGETTIVO E OGGETTIVO) sa comunque che è impossibile liberarsi del proprio spazio e del proprio tempo, perché anche perfino nel proprio immaginare è vincolato alle condizioni fondamentali della propria sensibilità. SPAZIO E TEMPO COSTITUISCONO DUNQUE PER L’UOMO DUE PILASTRI CHE INCORNICIANO ANCHE IL MONDO PENSATO. Ciò nonostante, il biologo riconosce che esistono mondi sensibili che sono sostenuti da un diverso spazio e da un diverso tempo, poiché oltre agli esseri umani vi sono pure altri soggetti con altre sensibilità, che quindi devono essere circondati da altri mondi."

Dunque altri mondi richiedono certe capacità biologiche per esser percepiti? Capacità psichiche o fisiche? Il cervello ha caratteristiche diverse nei soggetti che riescono a vedere questi altri mondi?

 

Ciao, credo che le caratteristiche biologiche per poter percepire le altre dimensioni le abbiano tutti. Altrimenti sarebbe ingiusto. Credo faccia la differenza la nostra intenzione nel voler davvero percepire. A patto, naturalmente, di essere evoluti il tanto che basta per ammettere la possibilità che esistano altre dimensioni da percepire.

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Il 26/1/2023 at 19:40, mystery1967 ha scritto:

[Riprendiamo da qui la discussione iniziata nel vecchio forum - Discussione iniziata da @diamanda]

 

"Il fisico estende nell’immaginazione lo spazio e il tempo umani al di là del mondo sensibilmente percepibile dall’uomo fino all’infinito. QUESTO SPAZIO E QUESTO TEMPO, SOLTANTO PENSATI, SONO CHIAMATI DAL FISICO “SPAZIO REALE” E “TEMPO REALE”. Il biologo invece vede nello spazio e nel tempo solo la cornice e i pilastri del suo mondo sensibilmente percepibile. Oltre i suoi sensi anche lo spazio e il tempo, come tutte le altre qualità sensoriali, non hanno alcun senso. Per il biologo il “mondo reale” è il mondo sensibilmente percepibile. Il fisico, nella sua immaginazione, costruisce un mondo consistente esclusivamente di elementi disposti nello spazio che agiscono meccanicamente l’uno sull’altro. Il biologo, consapevole che IL PENSARE PER SUA NATURA VA SEMPRE AL DI LÀ DELL’OSSERVATO (IL PENSARE STESSO PER ESEMPIO CREA I LIMITI DI SOGGETTIVO E OGGETTIVO) sa comunque che è impossibile liberarsi del proprio spazio e del proprio tempo, perché anche perfino nel proprio immaginare è vincolato alle condizioni fondamentali della propria sensibilità. SPAZIO E TEMPO COSTITUISCONO DUNQUE PER L’UOMO DUE PILASTRI CHE INCORNICIANO ANCHE IL MONDO PENSATO. Ciò nonostante, il biologo riconosce che esistono mondi sensibili che sono sostenuti da un diverso spazio e da un diverso tempo, poiché oltre agli esseri umani vi sono pure altri soggetti con altre sensibilità, che quindi devono essere circondati da altri mondi."

Dunque altri mondi richiedono certe capacità biologiche per esser percepiti? Capacità psichiche o fisiche? Il cervello ha caratteristiche diverse nei soggetti che riescono a vedere questi altri mondi?

 

Basta l’occhio dimensionale, ma sono qualità che costano anche milioni se non siete sacerdoti shintoisti 

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  • 4 months later...
Il 26/1/2023 at 19:40, mystery1967 ha scritto:


Dunque altri mondi richiedono certe capacità biologiche per esser percepiti? Capacità psichiche o fisiche? Il cervello ha caratteristiche diverse nei soggetti che riescono a vedere questi altri mondi?

 

 

Diciamo che ci sono persone più predisposte a vedere in modo naturale, ma ci sono anche metodi (pericolosi) validi praticamente per tutti. Quando si ha un contatto con l'oltre, il contatto rimane fino a quando non lo si chiude.

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per andare in altri stati di coscienza prima di tutto bisogna lavorare sulle paure

l'energia che ricavi dalle paure o meglio l'attenzione, viene canalizzata in diversi modi

poi esistono le piante di potere o meglio un po' come gli psicofarmaci che prendo io da anni e che sono fiero di prenderli perchè mi fanno dominare l'attenzione 

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