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Confronto (serrato) tra utenti con vedute diverse su viaggi astrali, obe, paralisi, vibrazioni ecc.ecc.


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Il 9/4/2023 at 12:54, Giulia ha scritto:

Ciao, Malia ❤️ Una sola volta ho assistito ad un episodio di pavor nocturnus di mio figlio di due anni, e ancora mi si raggela il sangue a quel ricordo anche per la mia totale impotenza nel poterlo consolare. Mi sono documentata adesso: vedo che in genere il fenomeno si esaurisce verso i 12 anni, e in ogni caso avviene nella fase di sonno profondo NON-REM (mentre gli incubi, come anche le paralisi, si verificano nel sonno REM): non se ne conoscono bene le cause, sebbene sembrerebbe assodata l'incidenza dello stress, ma sono stati esclusi dalle cause disturbi neurologici, problematiche emotive, affettive, relazionali, esperienze di vita. Non è un attacco di panico.

Visto che il fenomeno non tende a persistere dopo i 12 anni, hai provato a sentire uno specialista?

Faccio una premessa sottolineando una cosa che ho scritto: è tipo il pavor nocturnus.

Sottolineo questa cosa perchè per me è utile ricordare che, nell'ambito dei disturbi del sonno, un evento, che di solito si verifica in una fase, si ritrova in un'altra fase. Io sono una persona il cui sonno è ampiamente disturbato, e quel genere di esperienza me la ritrovo in altre fasi. E infatti a differenza del pavor nocturnus, ne ho memoria, non urlo perchè sono in paralisi.

Non ho mai sentito uno specialista perchè la mia vita continua tranquilla, le persone che dormono con me non si rendono conto di questi episodi, non mi limito, non mi sono mai fatta male, l'ho considerata una caratteristica con cui posso vivere tranquillamente. Forse a volte ho paura di morire di infarto. Però  questa paura mi dura poco e poi me ne dimentico.

Il 8/4/2023 at 15:09, Freya ha scritto:

E perché dici che non è risolvibile?

Secondo me lo è. È la stessa cosa, solo che non prende una forma, rimane dentro di te e fa da filtro fra te e tutto il resto, impregnandolo. È un'emozione negativa (un io), che probabilmente hai dentro di te attivo anche in altri momenti e si accentua o si rende palese durante le paralisi.

Dico che non è risolvibile perchè non ha forma e perchè tutti i ragionamenti che possiamo fare hanno bisogno di forme, immagini, suoni, odori.

Non c'è niente a cui il ragionamento, la meditazione, la disciplina, ecc si può aggrappare per rimodulare l'esperienza.

La meditazione non ha presa su questa cosa.

C'è un aspetto che poi io non condivido, in generale, con diverse persone: il fatto di dover evitare la sofferenza. La mia impressione è che ci sia una specie di tendenza all'evitamento della sofferenza, alla negazione della sofferenza, come se fosse qualcosa di sbagliato o ingiusto da cui tenerersi alla larga in tutti i modi.

Lo vedo anche in queste discussioni.

 

Edited by malia
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16 minuti fa, malia ha scritto:

Faccio una premessa sottolineando una cosa che ho scritto: è tipo il pavor nocturnus.

Sottolineo questa cosa perchè per me è utile ricordare che, nell'ambito dei disturbi del sonno, un evento, che di solito si verifica in una fase, si ritrova in un'altra fase. Io sono una persona il cui sonno è ampiamente disturbato, e quel genere di esperienza me la ritrovo in altre fasi. E infatti a differenza del pavor nocturnus, ne ho memoria, non urlo perchè sono in paralisi.

Non ho mai sentito uno specialista perchè la mia vita continua tranquilla, le persone che dormono con me non si rendono conto di questi episodi, non mi limito, non mi sono mai fatta male, l'ho considerata una caratteristica con cui posso vivere tranquillamente. Forse a volte ho paura di morire di infarto. Però  questa paura mi dura poco e poi me ne dimentico.

Dico che non è risolvibile perchè non ha forma e perchè tutti i ragionamenti che possiamo fare hanno bisogno di forme, immagini, suoni, odori.

Non c'è niente a cui il ragionamento, la meditazione, la disciplina, ecc si può aggrappare per rimodulare l'esperienza.

La meditazione non ha presa su questa cosa.

C'è un aspetto che poi io non condivido, in generale, con diverse persone: il fatto di dover evitare la sofferenza. La mia impressione è che ci sia una specie di tendenza all'evitamento della sofferenza, alla negazione della sofferenza, come se fosse qualcosa di sbagliato o ingiusto da cui tenerersi alla larga in tutti i modi.

Lo vedo anche in queste discussioni.

 

Nel momento in cui c'è percezione c'è già materiale per osservare ed esercitare quindi un distacco o la non-identificazione. Non si osserva col ragionamento. Semmai tutto può essere analizzato in un secondo momento, ma la meditazione e il ricordo di sè non sono ragionamenti. Se ci ragioni sei già fuori dallo stato presente, decentrata.

Non dico che sia facile, specie con emozioni che non hanno appunto un legame con niente e sembrano venire dal nulla. In determinati casi non sono nemmeno collegate a pensieri specifici, sopraggiungono e basta. Questo non significa che non si possa procedere nello stesso modo. 

Tutto questo non si fa, in genere, per evitare la sofferenza, ma per ottenere libertà dalle pressioni esterne ed interne, cioè acquisire la capacità di conoscere e controllare sè stessi. Se lo si fa solo per evitare la sofferenza, generalmente non si ottiene niente., benchè all'inizio la spinta spesso sia questa, cioè la volontà di stare meglio, di annientare il dolore. 

 

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Il 11/4/2023 at 11:35, Freya ha scritto:

Nel momento in cui c'è percezione c'è già materiale per osservare ed esercitare quindi un distacco o la non-identificazione. Non si osserva col ragionamento. Semmai tutto può essere analizzato in un secondo momento, ma la meditazione e il ricordo di sè non sono ragionamenti. Se ci ragioni sei già fuori dallo stato presente, decentrata.

Non dico che sia facile, specie con emozioni che non hanno appunto un legame con niente e sembrano venire dal nulla. In determinati casi non sono nemmeno collegate a pensieri specifici, sopraggiungono e basta. Questo non significa che non si possa procedere nello stesso modo. 

Tutto questo non si fa, in genere, per evitare la sofferenza, ma per ottenere libertà dalle pressioni esterne ed interne, cioè acquisire la capacità di conoscere e controllare sè stessi. Se lo si fa solo per evitare la sofferenza, generalmente non si ottiene niente., benchè all'inizio la spinta spesso sia questa, cioè la volontà di stare meglio, di annientare il dolore. 

 

Per me, se faccio meditazione su un puntino nero, una serie di neuroni si mettono in moto per mantenere presente l'immagine del puntino nero, un'altra serie di neuroni si attiva per far passare oltre i pensieri che si affacciano e che non hanno niente  a che vedere col puntino nero. E' un ragionamento molto meno complesso, ma sempre ragionamento è.

Comunque, per par condicio, si dovrebbe tendere ad ottenere la libertà anche dalle pressioni interne ed esterne considerate positive, tipo la luce bianca.

Non mi sembra che molte persone lo facciano; mi sembra anzi  di assistere a questo:  se vedo i mostri, ok, me ne devo liberare, se vedo gli angeli, buono, me li tengo.

I mostri che vedo durante le OBE, sono da superare; le creature col vestitino angelico, no:  quelle roba buona.

 

O mostro o angelo sempre pressione esterna è, che si ''materializza''.

 

 

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1 ora fa, malia ha scritto:

Per me, se faccio meditazione su un puntino nero, una serie di neuroni si mettono in moto per mantenere presente l'immagine del puntino nero, un'altra serie di neuroni si attiva per far passare oltre i pensieri che si affacciano e che non hanno niente  a che vedere col puntino nero. E' un ragionamento molto meno complesso, ma sempre ragionamento è.

Comunque, per par condicio, si dovrebbe tendere ad ottenere la libertà anche dalle pressioni interne ed esterne considerate positive, tipo la luce bianca.

Non mi sembra che molte persone lo facciano; mi sembra anzi  di assistere a questo:  se vedo i mostri, ok, me ne devo liberare, se vedo gli angeli, buono, me li tengo.

I mostri che vedo durante le OBE, sono da superare; le creature col vestitino angelico, no:  quelle roba buona.

 

O mostro o angelo sempre pressione esterna è, che si ''materializza''.

 

 

Un ragionamento è un processo discorsivo (interiore o esteriore) da cui si deducono dei fatti. L'attivazione di una certa area del cervello non implica per forza il ragionamento. Non tutto il cervello è implicato nel ragionamento, ma solo alcune zone. Quello di cui parli tu è una forma di concentrazione dell'attenzione, che non si serve del ragionamento. A meno che tu nel frattempo non parli con te stessa, io questo non lo so. L'osservazione è leggermente differente, al posto del puntino nero si deve mettere l'emozione, o il pensiero stesso.

Comunque, se una cosa ti toglie energia, e un'altra invece te la da, oppure è neutra, non possono essere considerate allo stesso modo dal punto di vista dell'influenza. Determinano influenze diverse, in alcuni casi sono nulle, in altri casi sono stabilizzatrici, cioè anziché decentrare, centrano. Ovvero danno un quantitativo di energia superiore che permette di osservare con più forza.

Naturalmente più si va avanti e più si è liberi, anche dalle energie percepite come positive. Ma in un primo momento non ha alcun senso trattarle allo stesso modo.

(E poi comunque, bisognerebbe davvero valutare caso per caso, il mio è un discorso generico, per esempio se vedi un angelo e pensi di essere l'unto del Signore, non è un'influenza positiva).

 

Edited by Freya
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secondo me le emozioni che avvengono nelle paralisi del sonno si stratificano nel corpo energetico

ecco perchè durante la vita uno si blocca mentalmente e non riesce a correre, a respirare bene eccetera

bisognerebbe innanzitutto lavorare sulle paralisi e io l'ho fatto in passato recente

ma ora devo cominciare da capo

poi andare a ripulirsi dalle scorie di quelle del passato

si lavora sui riflessi per gestire il cortisolo che se è troppo alto porta alle paralisi

Edited by Karver
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io potrei raccontare delle esperienze di obe da piccolo

mi trovavo nella prima casa che ricordi (pechè quando nacqui ero in un'altra casa ancora)

e comunque mi trovai in fondo al corriodio sospeso 

la seconda esperienza di obe l'ho avuto sempre da piccolo nella mia terza casa ossia le seconda che ricordi

e anche li mi trovai sospeso davanti all'armadio di fianco al mio letto

Edited by Karver
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Il 30/3/2023 at 22:46, Pandora ha scritto:

Io sarei morta di terrore.

....

Io avrei chiesto chi cosa fosse, se non fossi già scappata

 

Il 31/3/2023 at 17:31, malia ha scritto:

Quando mi ricapita chiederò chi cosa sia. Fino ad ora non ci ho mai pensato.

Mi è ricapitato questa notte; era sempre la presenza sulla schiena; mi sono ricordata di questa conversazione e gliel'ho chiesto, di dirmi il suo nome, o chi fosse; ma niente, silenzio; poi le ho detto che se era troppo difficile poteva comunicare  con un verso arg.gif.b7f492f4483cff886733b8e27e9c3015.gif, e niente; mi ha dato un altro bacio tra le scapole, e un abbraccio, piacevole; ma io ero sempre in modalità terrore, anche se la fase acuta era passata.

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Guest Black Sam
3 ore fa, malia ha scritto:

 

Mi è ricapitato questa notte; era sempre la presenza sulla schiena; mi sono ricordata di questa conversazione e gliel'ho chiesto, di dirmi il suo nome, o chi fosse; ma niente, silenzio; poi le ho detto che se era troppo difficile poteva comunicare  con un verso arg.gif.b7f492f4483cff886733b8e27e9c3015.gif, e niente; mi ha dato un altro bacio tra le scapole, e un abbraccio, piacevole; ma io ero sempre in modalità terrore, anche se la fase acuta era passata.

Ti è capitato di percepire se nei numerosi stati del sogno della notte, questa energia aveva "artigli", fili o simili collegati a te attraverso la schiena?

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31 minuti fa, Black Sam ha scritto:

Ti è capitato di percepire se nei numerosi stati del sogno della notte, questa energia aveva "artigli", fili o simili collegati a te attraverso la schiena?

Una volta la sentivo come una cavalletta gigante e sentivo i peletti, le spine, non so come si chiamano, che hanno sulle zampe le cavallette; un'altra volta l'ho sentita come cactus, quindi sentivo le spine; però era una sensazione in superficie.

 

Ho capito perchè me lo chiedi; sto ricordando qualcosa.

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se ho capito bene

freya dice che durante le paralisi  si può essere lucidi e controllarle

se è come dico a me è successo

ora non sta più succedendo

però in passato avvertivo anche presenze, vibrazioni, e volatili che rimbalzavano

 

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12 ore fa, malia ha scritto:

 

Mi è ricapitato questa notte; era sempre la presenza sulla schiena; mi sono ricordata di questa conversazione e gliel'ho chiesto, di dirmi il suo nome, o chi fosse; ma niente, silenzio; poi le ho detto che se era troppo difficile poteva comunicare  con un verso arg.gif.b7f492f4483cff886733b8e27e9c3015.gif, e niente; mi ha dato un altro bacio tra le scapole, e un abbraccio, piacevole; ma io ero sempre in modalità terrore, anche se la fase acuta era passata.

Non ti ha risposto perché il suo nome era Nessuna 

Può capitare che durante la paralisi cosciente del sonno si possono avere queste sensazioni/percezioni, che sono assolutamente reali e fisiche, razionalizzare questo da svegli può permettere di avere lo stesso corretto approccio anche durante la paralisi cosciente. L'atonia muscolare è la condizione in cui tutti i muscoli volontari del corpo sono completamente distesi e mancano di tono muscolare, si è veramente un peso morto, questo si verifica nella fase REM (ma pure negli episodi di cataplessia) Quindi a seconda della posizione a letto, gli stessi muscoli privi di tono, possono dare la sensazione di essere come schiacciati, pressati, stretti, stritolati (da qui le violenze da entità maligne, le vessazioni demoniache, e le operazioni chirurgiche da alieni, tutte false credenze popolari religiose e sociali) Alle volte possono pure fare male i reni che sono gli organi del corpo più sensibili durante la paralisi cosciente, un dolore spesso percepito come fitto e continuo quando si dorme da un fianco, la classica sensazione di un pugno al fianco in corrispondenza dei reni, il dolore aumenta all'aumentare della tensione nervosa che il soggetto stesso provoca per cercare di uscire dalla paralisi senza tuttavia riuscirci, si può quindi interpretare questa sensazione come se qualcuno ci stesse veramente prendendo a pugni ai reni.  Oppure il classico peso sul petto che lo si sente opprimente e può fare anche male, è dovuto al tentativo di coinvolgere pure i muscoli non necessari che in quel momento sono paralizzati,  in seguito ad una respirazione forzata dovuta allo stato d'ansia di quei momenti, anziché usare solo i muscoli necessari alla  respirazione che invece non si paralizzano, questo può tradursi nell'interpretare la sensazione di peso sul petto come un non definito essere che incombe sopra il petto. Infatti in generale tutte queste sensazioni/percezioni, non sono però causate direttamente dall'atonia muscolare, ma proprio dalla tensione nervosa provocata che poi è all'origine della paralisi cosciente.  Solitamente infatti la paralisi del sonno REM non si avverte quando il soggetto dorme normalmente in modo rilassato e fa sogni che non lo turbano. 

 

Esistono invece due casi in cui il soggetto diventa cosciente della paralisi : dal sogno, o passa rapidamente dalla veglia alla fase REM in modo che lo stato cosciente non si interrompa del tutto. Dal sogno accade quando il soggetto è molto agitato in seguito ad un brutto sogno o incubo, aumenta quindi la tensione nervosa fino a potere percepire il suo corpo immobile, il sogno può interrompersi e il soggetto si ritrova a letto con la paralisi poiché comunque la fase REM non è ancora terminata. 

L'altro caso è il passaggio da uno stato di veglia con scarsa attenzione o pre-addormentamento ( o in fase di addormentamento in cui il soggetto non è ancora del tutto incosciente ) alla fase REM in cui il soggetto non comincia a sognare come dovrebbe accadere normalmente, ma rimane  cosciente del proprio corpo e sente il letto dove è coricato.  L'entrata in fase REM non è immediata, ma si verificano prima una serie di segni distinti che si succedono, inizialmente si sentono come soffi d'aria, torpore e sembra come svenire, successivamente si sentono le "vibrazioni" al livello uditivo come degli acufeni : ronzii, sibili, fischi , e al livello muscolo-scheletrico come una sensazione elettrica (probabilmente è proprio attività nervosa) allo stesso tempo una sensazione di pesantezza e sprofondamento.  Se in questa fase si cerca di aprire gli occhi, le palpebre sono pesanti e si avvertono gli occhi roteare velocemente (da qui REM che significa rapid eyes movimento) mentre se si cerca di muoversi lo si fa con enorme fatica e si possono avvertire come degli intensi terremoti interiori. Se non si è ancora  superato il punto di non ritorno si può ancora interrompere questo stato, altrimenti si entra definitivamente in paralisi, il soggetto infine sente di non potersi muovere oppure di non riuscire a muoversi.

Ci sarebbe pure il terzo caso con cui si può avere la paralisi cosciente, ossia la paralisi indotta, ma non entro in merito, ma in generale è possibile che accada determinando volontariamente uno stress psico-fisico, quindi avendo una paralisi cosciente forzatamente.

Infine suggerirei di non fare peso alle sensazioni fisiche durante la paralisi cosciente, e se si volesse avere tale esperienza, se dovesse capitare, in modo sereno e senza timore, è necessario che si abbia la determinazione a farlo a partire da quando si è svegli, in modo che questa determinazione possa mettersi in pratica durante la paralisi cosciente. Questo perché durante la paralisi cosciente, non si sarebbe in grado di sapere come comportarsi se non lo si apprendesse e acquisisse quando si è svegli, per il  motivo che durante la paralisi cosciente manca la determinazione attiva, può essere presente solo la determinazione passiva che tuttavia non necessita che il soggetto sia lucido e vigile per attuarla. Anche gli errori commessi durante la paralisi cosciente, se riconosciuti dopo essersi svegliati e che quindi non bisogna commetterli, questo può fare in modo che al prossimo episodio di paralisi cosciente non si commettano gli stessi errori come il classico errore di sforzarsi a muoversi, e quello di rimanere in tensione (sebbene ci si ricasca spesso poiché non si è ancora sufficientemente determinati, o perché si sta vivendo un intenso stato ipnagogico per cui il desiderio di uscire dalla paralisi supera la determinazione) 

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14 ore fa, tornado ha scritto:

Non ti ha risposto perché il suo nome era Nessuna 

 

Altre volte però ''ha interagito''.

Altre volte ha interagito fino ad un certo punto.

 

Racconto quella di questa notte. Sognavo, un sogno che ricordo benissimo, piacevole. All'improvviso mi sveglio come se avessi sentito qualcuno che mi tirava la manica della maglia che indossavo, all'altezza del gomito, avevo sentito proprio il ritorno dell'elastico, una bottarella che appunto mi aveva fatto svegliare; questa sensazione era completamente estranea alle immagini del sogno. Una volta uscita dalle immagini del sogno che stavo facendo,  mi rendo conto di avere il gomito fuori dalle coperte e la maglia tirata sul gomito; rimetto il gomito sotto le coperte, cerco di calmarmi, perchè a me svegliarmi di botto durante un sogno fa venire la tachicardia e sento, sull'altro gomito, che era sempre stato disteso lungo il fianco, un piccolo movimento dei muscoli, tipo bolle che scoppiano; il tempo di pensare ''mi si sta assestando il tono muscolare dei gomiti'', che fa ridere, sento la stessa sensazione prima sul ginocchio sinistro e poi su quello destro.

Mi sono detta:  era il tono muscolare delle 4 giunture.

Non so se ci sia qualcosa/qualcuno che trova utile  toccare le mie articolazioni, di notte; per me era roba solo muscolare;

del resto non voglio che passi inosservata la roba della presenza dietro la schiena, perchè in qualche modo, senza scendere nei dettagli, ''era stata vista'' da qualcuno.

 

 

 

Edited by malia
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2 ore fa, malia ha scritto:

del resto non voglio che passi inosservata la roba della presenza dietro la schiena, perchè in qualche modo, senza scendere nei dettagli, ''era stata vista'' da qualcuno.

Interessante, se non lo hai ancora fatto, dovresti allora vedere il film sulla paralisi del sonno "Slumber - il demone del sonno" magari ti ci ritrovi 

Ecco il trailer 

 

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provo a dire quello che ho scoperto con le mie ricerche

si parla sempre di punto di unione

i sogni lucidi esistono ma secondo tornando no

infatti è stato detto da lui stesso più volte anche nelle conversazioni in privato che sono dicerie

e poi enfatizza le paralisi

in realtà le paralisi sono una patologia

i sogni lucidi no

perchè nei sogni lucidi il punto di unione è fluido

nelle paralisi il punto di unione si blocca

per avere un quadro maggiore bisogna capire che più ci blocchiamo nei movimenti. corpo, mente di supeficie e mente profonda più le paralisi avvengono

bisogna fare una pulizia totale

e quando avviene questo ci isoliamo anche dalla realtà 

perciò cincin mi consiglia di fare sempre sport

io non posso correre tanto per strada però comunque cerco di fare tanto in casa 

Edited by Karver
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Il 19/4/2023 at 17:50, malia ha scritto:

non voglio che passi inosservata la roba della presenza dietro la schiena, perchè in qualche modo, senza scendere nei dettagli, ''era stata vista'' da qualcuno.

 

Beh, le percezioni contemporanee da parte di terze persone o molto più efficacemente da parte di animali domestici i quali pur non potendo parlare reagiscono a quella che noi interpretiamo come una presenza, costituiscono un ottimo riscontro perché a quel punto non è più tutto confinabile "onlyinmymind". 

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Il 14/4/2023 at 01:39, Karver ha scritto:

si lavora sui riflessi per gestire il cortisolo che se è troppo alto porta alle paralisi

Ciao, Karver. Io francamente non condivido il fatto che le paralisi siano una patologia e dipendano dai livelli di cortisolo. La vedo da un punto di vista spirituale, come uno spartiacque che la società ci obbliga a superare con il suo indottrinamento fra l'io terreno (io socialmente indottrinato) e Io Superiore (il nostro vero io), con il quale nasciamo consci di essere spirito e un tutt'uno con tutti gli altri esseri spirituali e il mondo dello spirito. Non è un caso che tu abbia avuto le tue OBE da piccolo. Le OBE spontaneee sono frequenti soprattutto fra i 4 e i 12 anni, con un netto calo nell'adolescenza, quando siamo stati convinti a credere di immedesimarci soltanto con il nostro io fisico. Anch'io da giovane facevo meditazioni per proteggermi da energie negative (e lì era perchè sono molto sensibile per natura) o da eventuali scorie. Fare sport sarà utile, ma per me non c'entra niente con il privilegio di vivere la paralisi da adulti, visto l'accesso diretto che danno alle OBE e altre esprienze spiritualmente trasforamtive. Oggi posso dirti che esistono modi per ripulirsi istantaneamente da pensieri e preconcetti negativi, perchè sono loro a creare ansie, paure e mostri vari. 

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1 ora fa, Pandora ha scritto:

Beh, le percezioni contemporanee da parte di terze persone o molto più efficacemente da parte di animali domestici i quali pur non potendo parlare reagiscono a quella che noi interpretiamo come una presenza, costituiscono un ottimo riscontro perché a quel punto non è più tutto confinabile "onlyinmymind". 

Gli animali hanno la capacità di percepire le variazioni delle sostanze chimiche prodotte nel nostro corpo o variazioni del ritmo cardiaco, e quindi, se io, per esempio ho un attacco di terrore notturno e il cane reagisce, anche se io sono immobile paralizzata, potrebbe aver reagito al cambiamento delle sostanze prodotte da me e non alla eventuale presenza. Vedi i cani di allerta epilessia o allerta diabete o allerta attacchi di panico.

 

Se la presenza reagisce, anche lì, per me non vuol dire troppo, e senza tirare in ballo patologie, potrebbero essere i vari io che si fanno un discorso tra di loro, cosa che avviene sempre durante il giorno.

 

Certo, se io vedo in paralisi un puffo rosa e un'altra persona sveglissima lo vede nello stesso momento,  diventa difficile parlare di coincidenza.

 

@Giulia

Il fatto di vedere le paralisi da un punto di vista spirituale, non dovrebbe comportare però la negazione  delle condizioni  fisiologiche associate. Non chiamiamole ''patologie'', ok, però la negazione di questo aspetto non mi sembra utile.

Cita

Anch'io da giovane facevo meditazioni per proteggermi da energie negative

 

Con la meditazione abbassi i livelli di cortisolo; se non hai l'ansia vedi in modo meno negativo energie, presenze, ecc.

Edited by malia
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24 minuti fa, malia ha scritto:
1 ora fa, Pandora ha scritto:

 

Gli animali hanno la capacità di percepire le variazioni delle sostanze chimiche prodotte nel nostro corpo o variazioni del ritmo cardiaco, e quindi, se io, per esempio ho un attacco di terrore notturno e il cane reagisce, anche se io sono immobile paralizzata, potrebbe aver reagito al cambiamento delle sostanze prodotte da me e non alla eventuale presenza. Vedi i cani di allerta epilessia o allerta diabete o allerta attacchi di panico.

 

Si questo è vero. 

Intendevo se l'animale reagisce ad una presenza. 

Per esempio se noi vediamo una figura ai piedi del letto/nell'angolo a destra della stanza/sulla porta/in corridoio/alla finestra/sul soffitto, e il cane abbaia verso i piedi del letto/nell'angolo a destra della stanza/sulla porta/in corridoio/alla finestra/sul soffitto. 

Anche se potrebbe esserci un rapporto empatico talmente stretto che l'animale potrebbe interpretare il pericolo nella direzione che ci terrorizza fidarsi di noi e voler scacciare il baubau che noi percepiamo. 

Succede però che a volte gli animali minaccino il nulla e ringhino fissando un punto nel vuoto nonostante noi siamo tranquilli. 

Ma qui con la casistica andremmo OT. 

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1 ora fa, malia ha scritto:

@Giulia

Il fatto di vedere le paralisi da un punto di vista spirituale, non dovrebbe comportare però la negazione  delle condizioni  fisiologiche associate. Non chiamiamole ''patologie'', ok, però la negazione di questo aspetto non mi sembra utile.

Sono d'accordo con te, Malia. Vedere la vita da un punto di vista spirituale é una mia scelta. E' ovvio che lo spirituale deve calarsi nel mondo fisico e creare una catena di circostanze che rendano fisicamente possibile un fatto di natura spirituale. Per esempio: come si è passati dalla scimmia all'uomo? Non c'entra nulla, lo so. Ma magari tu hai la risposta anche a questa domanda. Purtroppo molti sono scettici sul mio punto di vista, e questo, a mio modo di vedere, preclude loro esperienze meravigliose e appaganti.

Tu dici: "Con la meditazione abbassi i livelli di cortisolo; se non hai l'ansia vedi in modo meno negativo energie, presenze, ecc."

Io ti chiedo come facevo ad avere le paralisi praticando regolarmente la meditazione se le paralisi sono causate dai livelli alti di cortisolo? Per risponderti, con e senza meditazione, ho trovato pochissimi ostacoli sul mio cammino, partendo dalla mia prospettiva.

Edited by Giulia
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8 ore fa, Giulia ha scritto:

Ciao, Karver. Io francamente non condivido il fatto che le paralisi siano una patologia e dipendano dai livelli di cortisolo. La vedo da un punto di vista spirituale, come uno spartiacque che la società ci obbliga a superare con il suo indottrinamento fra l'io terreno (io socialmente indottrinato) e Io Superiore (il nostro vero io), con il quale nasciamo consci di essere spirito e un tutt'uno con tutti gli altri esseri spirituali e il mondo dello spirito. Non è un caso che tu abbia avuto le tue OBE da piccolo. Le OBE spontaneee sono frequenti soprattutto fra i 4 e i 12 anni, con un netto calo nell'adolescenza, quando siamo stati convinti a credere di immedesimarci soltanto con il nostro io fisico. Anch'io da giovane facevo meditazioni per proteggermi da energie negative (e lì era perchè sono molto sensibile per natura) o da eventuali scorie. Fare sport sarà utile, ma per me non c'entra niente con il privilegio di vivere la paralisi da adulti, visto l'accesso diretto che danno alle OBE e altre esprienze spiritualmente trasforamtive. Oggi posso dirti che esistono modi per ripulirsi istantaneamente da pensieri e preconcetti negativi, perchè sono loro a creare ansie, paure e mostri vari. 

ti propongo una questione

tra il 2012 e il 2015 ho avuto sogni controllati

cioè vedevo tramite l'addome e gli occhi flash o addirittura film e quando mi svegliavo capitava che mi svegliavo con un corpo forte

dormivo con un corpo forte

da alcuni anni sento sempre un corpo fisico debole

ma quello è dovuto alla mancanza di sostanza ovvero di una capacità di dormire senza paure e senza caos mentale

la notte poi ovvero il sogno è un modo per modificare l'assetto totale di quello che è percepicibile il giorno dopo

ovvero ogni giorno ti svegli in un modo ma dipende dai sogni che fai e da chi spiritualmente interviene nel tuo sonno

ma questo è dovuto in larga parte a come ti comporti durante la giornata

se fai pensieri puri e li mantieni, se sei onesto con te stesso e con gli altri

 

le obe non le ho approfondite ma potrebbero essere una proiezione

io ho frequentato e lo frequento ancora

un forum dove approcciano scientificamente sogni lucidi controllati e non controllati

e li non danno una chiara visione alle obe

 

 

 

 

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comunque il ricercatore baston che su youtube mette video su argomenti toltechi parla spesso di importanza personale

ovvero di quanto un essere è imprigionato nella sua testa

ora non dico che bisogna fare quello che si pare

non condivido tutto

estendersi va bene

ma bisogna cercare di coordinare questo con altre tecniche

le paralisi potrebbero dipendere anche da quanta importanza personale si da alle cose 

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12 ore fa, Karver ha scritto:

ti propongo una questione

tra il 2012 e il 2015 ho avuto sogni controllati

cioè vedevo tramite l'addome e gli occhi flash o addirittura film e quando mi svegliavo capitava che mi svegliavo con un corpo forte

dormivo con un corpo forte

da alcuni anni sento sempre un corpo fisico debole

ma quello è dovuto alla mancanza di sostanza ovvero di una capacità di dormire senza paure e senza caos mentale

la notte poi ovvero il sogno è un modo per modificare l'assetto totale di quello che è percepicibile il giorno dopo

ovvero ogni giorno ti svegli in un modo ma dipende dai sogni che fai e da chi spiritualmente interviene nel tuo sonno

ma questo è dovuto in larga parte a come ti comporti durante la giornata

se fai pensieri puri e li mantieni, se sei onesto con te stesso e con gli altri

 

le obe non le ho approfondite ma potrebbero essere una proiezione

io ho frequentato e lo frequento ancora

un forum dove approcciano scientificamente sogni lucidi controllati e non controllati

e li non danno una chiara visione alle obe

 

 

 

 

Ciao, Karver, per evitare di creare una diramazione OFF TOPIC, ti propongo di postare questo messaggio in OBE e Sogni Lucidi e di iniziare una nuova discussione, così siamo tutti più tranquilli di poter ben sviscerare quello che mi dici, e che può sicuramente interessare anche altri utenti. Ti dico solo che io le paralisi le ho avute per 15 anni, quando non avevo idea di cosa fossero le OBE, e poi ancora per circa 6 anni, ma in modo sempre meno significativo: sentivo cioè solo una sorta di vibrazione e poi partivo con il viaggio astrale.

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Il 21/4/2023 at 23:05, Karver ha scritto:

provo a dire quello che ho scoperto con le mie ricerche

si parla sempre di punto di unione

i sogni lucidi esistono ma secondo tornando no

infatti è stato detto da lui stesso più volte anche nelle conversazioni in privato che sono dicerie

e poi enfatizza le paralisi

in realtà le paralisi sono una patologia

i sogni lucidi no

perchè nei sogni lucidi il punto di unione è fluido

nelle paralisi il punto di unione si blocca

per avere un quadro maggiore bisogna capire che più ci blocchiamo nei movimenti. corpo, mente di supeficie e mente profonda più le paralisi avvengono

bisogna fare una pulizia totale

e quando avviene questo ci isoliamo anche dalla realtà 

perciò cincin mi consiglia di fare sempre sport

io non posso correre tanto per strada però comunque cerco di fare tanto in casa 

 

Cosa intendi per "enfatizza le paralisi" ? 🤔

Le paralisi di per sé non sono una patologia, poiché si manifestano sempre durante la fase REM

Mentre possono costituire un disagio quando invece si percepiscono, ma pure le paralisi coscienti, vista la loro natura ossia servono per impedire di fare gesti inconsulti mentre si sta sognando, non possono essere considerate una patologia, invece costituiscono un sintomo legato allo stress e all'eccessiva tensione nervosa, non sono quindi un indicatore di un buon sonno. 

Fatto sta che le paralisi coscienti possono causare una serie di fenomeni, ossia determinare una realtà illusoria, un movimento illusorio e un corpo illusorio.  La percezione come di distacco, di fluttuare, di vedere la camera, il letto e alle volte il corpo, di percepire come un secondo corpo identificato come anima,  può indurre il soggetto a credere di stare sperimentando un'esperienza extracorporea. 

Da qui sono nate tutte le fantasie astrali, così la realtà illusoria viene considerata il piano astrale, il movimento illusorio viene chiamato viaggio astrale (proiezione astrale, sdoppiamento astrale) e il corpo illusorio viene considerato il corpo astrale.  Con questo tipo di esperienze, sono sorte pure tendenze "spirituali" , così l'OBE viene considerata come la possibilità di spiare la gente in astrale, di darsi appuntamenti astrali, e addirittura di incontrare i morti 🙏🏻 o per i più "esperti" di visitare l'aldilà. Su questo si sono scritti tantissimi libri, inizialmente come libri di fantasia, però ormai da decenni vengono spacciati per verità. 

Concludendo, è importante e necessario razionalizzare le sensazioni extracorporee che si possono provare durante le paralisi, parrebbe impossibile farlo nel momento in cui si stanno avendo poiché manca il conscio e quindi non si può avere lucidità, ma al termine della paralisi e quindi essersi svegliati,  bisognerebbe immediatamente affermare che nulla di tutto di quello che si è provato era reale, che si è trattato solo di un inganno del cervello. 

Infatti le esperienze, le percezioni e le sensazioni che si possono avere e provare durante le paralisi coscienti, sono sempre le medesime,  può essere differente solo l'interpretazione fornita razionale che è quella corretta, e fantastica che ovviamente è quella non corretta 😐  

 

Edited by tornado
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