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Cicap e viaggi astrali


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3 ore fa, malia ha scritto:

E' una cosa che personalmente non mi fa patire, nè quello del cicap, nè quello delle religioni, nè quello delle tradizioni.

Credo che il principio di autorità abbia, su una persona, un potere commisurato alla ''paura dell'autorità''.

Nel caso di un qualsiasi se pur noto ed eminente membro del Cicap, il principio di autorità al quale mi riferisco è quello della scienza in un campo della conoscenza che se anche rispondesse a delle leggi, non ci sono note. 

Gli strumenti o le condizioni sperimentali sempre uguali e controllate che sono proprie del metodo scientifico applicato al mondo fisico, riescono a dare delle indicazioni solo su ciò che avviene fisicamente, ma non sono in grado di sistemizzare la sfuggente ragione per la quale chi vive queste esperienze può attingere ad informazioni che gli erano sconosciute o vedere luoghi in cui il soggetto non era mai stato, per cui questo aspetto viene eluso, minimizzato o addirittura negato, quando invece è l'aspetto più eclatante di chi dice di avere vissuto questi fenomeni.

3 ore fa, malia ha scritto:

Per quanto riguarda tutte le mie esperienze OBE, oggi, dopo averci riflettuto tanto, dico di poterle ricondurre tutte a fenomeni di telepatia (che non considero conseguenza di esperienze fuori dal corpo) associate alla dispercezione della fase descritta da Tornado

Non sono sicura al 100% ma credo che il Cicap non ritenga provata nemmeno la telepatia. 

Comunque è una cosa che ho pensato anche io. 

Il problema però è che io non ho dispercezione ne sensazioni di uscire dal corpo, mi ricordo al mattino di avere visto luoghi che attribuisco a sogni che ultimamente poi trovano dei riscontri in altre persone un po' come mi sembra capiti anche a te con i sogni. 

Per cui mi domando: ma se telepatia e visioni remote avvengono nei sogni, allora non hanno nessun bisogno della dispercezione o della sensazione di uscire dal proprio corpo. 

Dunque perché per alcuni queste visioni dono associate alla sensazione di uscita dal corpo, se per sognare il futuro non serve? 

  • Confused 1
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18 ore fa, Pandora ha scritto:

Nel caso di un qualsiasi se pur noto ed eminente membro del Cicap, il principio di autorità al quale mi riferisco è quello della scienza in un campo della conoscenza che se anche rispondesse a delle leggi, non ci sono note. 

Gli strumenti o le condizioni sperimentali sempre uguali e controllate che sono proprie del metodo scientifico applicato al mondo fisico, riescono a dare delle indicazioni solo su ciò che avviene fisicamente, ma non sono in grado di sistemizzare la sfuggente ragione per la quale chi vive queste esperienze può attingere ad informazioni che gli erano sconosciute o vedere luoghi in cui il soggetto non era mai stato, per cui questo aspetto viene eluso, minimizzato o addirittura negato, quando invece è l'aspetto più eclatante di chi dice di avere vissuto questi fenomeni.

Non sono sicura al 100% ma credo che il Cicap non ritenga provata nemmeno la telepatia. 

Comunque è una cosa che ho pensato anche io. 

Il problema però è che io non ho dispercezione ne sensazioni di uscire dal corpo, mi ricordo al mattino di avere visto luoghi che attribuisco a sogni che ultimamente poi trovano dei riscontri in altre persone un po' come mi sembra capiti anche a te con i sogni. 

Per cui mi domando: ma se telepatia e visioni remote avvengono nei sogni, allora non hanno nessun bisogno della dispercezione o della sensazione di uscire dal proprio corpo. 

Dunque perché per alcuni queste visioni dono associate alla sensazione di uscita dal corpo, se per sognare il futuro non serve? 

 

Il CICAP è semplicemente obiettivo 🙏🏻 I presunti poteri o esperienze paranormali, o sarebbero e accadrebbero a tutti, o a nessuno.  Mentre il fatto che invece il paranormale sarebbe e accadrebbe a pochi, non sarebbe vero. 

Pertanto la sensazione di uscire dal corpo, di trovarsi fuori dal corpo, e rientrare nel corpo, fanno parte delle percezioni che tutti possono avere e sperimentare,  praticamente tutti nel corso della vita andranno incontro a questo tipo di percezioni, ed è il cervello che li provoca. Il CICAP infatti non nega il fenomeno OBE come sensazione, ma nega che sia possibile realmente e veramente che si possa stare fuori dal corpo, tantomeno meno possa intraprendere un viaggio astrale e avere una corrispondenza nella realtà fisica. 

Neppure i sogni,  pensieri e memorie, possono essere provati da un'apparecchiatura, ma poiché ogni individuo sogna, pensa e ricorda, allora i sogni, i pensieri e le memorie esistono veramente. 

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2 minuti fa, tornado ha scritto:

 

Il CICAP è semplicemente obiettivo 🙏🏻 I presunti poteri o esperienze paranormali, o sarebbero e accadrebbero a tutti, o a nessuno.  Mentre il fatto che invece il paranormale sarebbe e accadrebbe a pochi, non sarebbe vero. 

 

Ma perchè?

Tutti possono suonare il violino come Paganini, scoprire la relatività, comporre come Mozart e Beethoven, scrivere romanzi bellissimi? Tutti hanno le qualità e i talenti di tutti? Che bella cazzata.

Siccome accade a pochi, allora non esiste, bel ragionamento. Una logica impeccabile. 

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20 ore fa, Pandora ha scritto:

Non sono sicura al 100% ma credo che il Cicap non ritenga provata nemmeno la telepatia. 

Pace.

 

Cita

 

Comunque è una cosa che ho pensato anche io. 

Il problema però è che io non ho dispercezione ne sensazioni di uscire dal corpo, mi ricordo al mattino di avere visto luoghi che attribuisco a sogni che ultimamente poi trovano dei riscontri in altre persone un po' come mi sembra capiti anche a te con i sogni. 

Per cui mi domando: ma se telepatia e visioni remote avvengono nei sogni, allora non hanno nessun bisogno della dispercezione o della sensazione di uscire dal proprio corpo. 

Dunque perché per alcuni queste visioni dono associate alla sensazione di uscita dal corpo, se per sognare il futuro non serve? 

 

Non so se ho capito il tuo dubbio e quindi la tua domanda.

Per una questione fisiologica? Cioè la condizione fisica in cui la telepatia avviene viene percepita meglio da alcuni in determinate circostanze, in modo più nitido.

 

 

 

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Il 22/5/2023 at 17:24, Freya ha scritto:

Semmai visione remota. Non c'è sempre uno che trasmette e uno che riceve, nella maggior parte dei casi si vedono soltanto luoghi.

Io non saprei escludere il fatto che non ci sia uno che trasmette, inconsciamente. In nessun caso, neanche se avessi una visione del cocuzzolo del polo nord.

 

Cita

Ma che differenza c'è, in sostanza, fra il distacco dal corpo e l'allargamento della propria percezione? Per espandere la consapevolezza è necessario sempre e comunque superare il limite fisico. Non è insolito che questo fenomeno venga percepito come un "distacco dal corpo". È impossibile vedere un luogo distante centinaia di km se si rimane entro le coordinate fisiche normali.

Boh, non so.

 

Cita

La condizione base è una limitata consapevolezza ancorata al corpo fisico, in certi casi essa sbalza al di fuori del corpo fisico.

Io non mi trovo col concetto di consapevolezza che si espande e quindi con il concetto di consapevolezza limitata.

Penso che nella maggior parte del tempo siamo bombardati di dati che vengono dalla percezione; il fatto è che per la maggior parte del tempo non siamo concentrati su nessuno di questi dati; a volte siamo più concentrati su alcuni dati piuttosto che altri; come se vedendo un film, e togli l'audio, si notano più cose, se toglii le immagini, noti altre, ecc. La consapevolezza non sbalza fuori dal corpo: ti stai facilitando, senso per senso, il lavoro di memorizzazione di quello che avevi inconsapevolmente percepito.

 

O forse parliamo della stessa cosa in termini diversi.

 

Cita

La telepatia è differente. Quello è un pacchetto di informazioni già confezionato da qualcun'altro, non si deve far altro che aprirlo e inglobarlo.

Si, d'accordo.

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44 minuti fa, malia ha scritto:

Io non saprei escludere il fatto che non ci sia uno che trasmette, inconsciamente. In nessun caso, neanche se avessi una visione del cocuzzolo del polo nord.

 

Boh, non so.

 

Io non mi trovo col concetto di consapevolezza che si espande e quindi con il concetto di consapevolezza limitata.

Penso che nella maggior parte del tempo siamo bombardati di dati che vengono dalla percezione; il fatto è che per la maggior parte del tempo non siamo concentrati su nessuno di questi dati; a volte siamo più concentrati su alcuni dati piuttosto che altri; come se vedendo un film, e togli l'audio, si notano più cose, se toglii le immagini, noti altre, ecc. La consapevolezza non sbalza fuori dal corpo: ti stai facilitando, senso per senso, il lavoro di memorizzazione di quello che avevi inconsapevolmente percepito.

 

O forse parliamo della stessa cosa in termini diversi.

 

Si, d'accordo.

Ok. Prendiamo il caso di visione di un luogo distante km durante un'esperienza di OBE

Dove vengono memorizzate, eventualmente, tutte le informazioni riguardanti questo luogo? Ma soprattutto, con cosa vengono memorizzate, se i sensi fisici non lo hanno mai visto, toccato, annusato ecc? 

Andrebbe anche spiegato il mezzo con cui vengono condivise informazioni da due soggetti distanti km da loro. 

Se due cervelli sono distanti, come fa uno a leggere alcune informazioni dell'altro? Qual è, a livello pratico, il meccanismo che consente il collegamento di due persone? 

Non può essere assimilato all'onda elettromagnetica di una radio o di qualsiasi altro apparecchio, perchè in tal caso essa dovrebbe propagarsi nell'aria e influenzare tutte le persone che rientrano nel suo campo d'azione. Invece ne influenza solo una o due, c'è un punto di incontro, una sorta di volontà specifica. 

 

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12 minuti fa, Freya ha scritto:

Ok. Prendiamo il caso di visione di un luogo distante km durante un'esperienza di OBE

Dove vengono memorizzate, eventualmente, tutte le informazioni riguardanti questo luogo? Ma soprattutto, con cosa vengono memorizzate, se i sensi fisici non lo hanno mai visto, toccato, annusato ecc? 

Andrebbe anche spiegato il mezzo con cui vengono condivise informazioni da due soggetti distanti km da loro. 

Se due cervelli sono distanti, come fa uno a leggere alcune informazioni dell'altro? Qual è, a livello pratico, il meccanismo che consente il collegamento di due persone? 

Non può essere assimilato all'onda elettromagnetica di una radio o di qualsiasi altro apparecchio, perchè in tal caso essa dovrebbe propagarsi nell'aria e influenzare tutte le persone che rientrano nel suo campo d'azione. Invece ne influenza solo una o due, c'è un punto di incontro, una sorta di volontà specifica. 

 

Per  me, e ci pensavo mentre scrivevo il post di prima, la cosa più ''vicina'' a quello che penso è proprio il funzionamento della radio.

 

Il mezzo, non so quale sia.

 

E' qualcosa che arriva addosso a tante persone, ma sono alcune sono in modalità ricettiva, e di queste con quasi nessuna abbiamo giornalmente modo di confrontarci in modo serio, per estrarre ''dati''.

 

Io, sulla volontà, non so, non ci scommetterei. Non per principio, ma alla luce di cose che ho sperimentato insieme a tante persone, e in cui la volontà era nulla. Ovvio, che non fa testo quello che ho sperimetato io. Più che volontà, direi, affinità, istantanea, di qualcosa che non so definire. La volontà, per quanto mi riguarda, era una cosa che remava contro.

Edited by malia
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4 minuti fa, malia ha scritto:

Per  me, e ci pensavo mentre scrivevo il post di prima, la cosa più ''vicina'' a quello che penso è proprio il funzionamento della radio.

 

Il mezzo, non so quale sia.

 

E' qualcosa che arriva addosso a tante persone, ma sono alcune sono in modalità ricettiva, e di queste con quasi nessuna abbiamo giornalmente modo di confrontarci in modo serio, per estrarre ''dati''.

Mettiamo che sia così.

Io e te siamo distanti 500 km circa credo. Nel raggio di 500 km secondo te, statisticamente, quante persone ricettive ci sono durante una notte? Siamo milioni, magari qualche migliaia di ricettive ci sono. Ecco, secondo te è plausibile che in quel raggio d'azione ci siano migliaia di persone che lo scorso 9 (mi pare) maggio hanno sognato di pregare l'angelo custode?

4 minuti fa, malia ha scritto:

 

Io, sulla volontà, non so, non ci scommetterei. Non per principio, ma alla luce di cose che ho sperimentato insieme a tante persone, e in cui la volontà era nulla. Ovvio, che non fa testo quello che ho sperimetato io. Più che volontà, direi, affinità, istantanea, di qualcosa che non so definire. La volontà, per quanto mi riguarda, era una cosa che remava contro.

Affinità mi piace.

Adesso, Anarko ha scritto:

Per ogni tipologia di campo elettromagnetico, c'è un'antenna ad hoc.

P.S. C'è chi pensa che il DNA sia una sorta di antenna.  Non ricordo dove l'ho letto.

 

Vale lo stesso discorso di prima. È troppo generico secondo me. Vorrebbe dire che a me possono leggermi solo malia o Pandora e viceversa ad esempio.

Io la vedo più come una condizione momentanea semmai. In determinati momenti si è ricettivi verso alcune persone/luoghi. Non è questione di antenne altrimenti varrebbe sempre e comunque e sarebbe un fenomeno che non varia, sempre fra gli stessi soggetti.

Per quel che riguarda il mezzo di trasmissione io non faccio testo e me ne rendo conto. Vedendo una discreta quantità  di "roba ulteriore" mi viene facile attribuire il collegamento a questa forma di energia. Che poi semplifica anche di molto la comprensione di questi fenomeni, senza bisogno di tirare in ballo antenne fatte di DNA. Ma mi rendo conto che la mia esperienza personale non può e non deve essere il metro di misura per tutti, nemmeno per chi mi conosce bene. Del resto potrei essere anche una sciroccata.

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Lo siamo tutti.

Riguardo all'antenna (dimentichiamoci del DNA) la vedo più come una predisposizione.

Poi c'è il processo di sintonizzazione e pulizia del segnale.

Che possiamo chiamarlo volontà o condizione momentanea.

Io per mia esperienza personale, so che la mia volontà non ha mai contato granché. Ho viceversa subito l'influsso di altre persone che magari erano trasmettitori potenti. Sul perché lo erano, non lo so dire.

Ed in qualche modo avvicinandomi a loro ho fatto esperienze che non riesco a ripetere. Poi chiaro, non pratico, non medito. Rifletto solamente.

 

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43 minuti fa, Anarko ha scritto:

Lo siamo tutti.

Riguardo all'antenna (dimentichiamoci del DNA) la vedo più come una predisposizione.

Poi c'è il processo di sintonizzazione e pulizia del segnale.

Che possiamo chiamarlo volontà o condizione momentanea.

Io per mia esperienza personale, so che la mia volontà non ha mai contato granché. Ho viceversa subito l'influsso di altre persone che magari erano trasmettitori potenti. Sul perché lo erano, non lo so dire.

Ed in qualche modo avvicinandomi a loro ho fatto esperienze che non riesco a ripetere. Poi chiaro, non pratico, non medito. Rifletto solamente.

 

Chiaro che non si tratta di volontà conscia. Semmai una volontà inconscia, o un bisogno non consapevole di sintonizzarsi con alcune persone. O magari, in certi casi, perfino una sorta di risonanza (sempre fra persone che in qualche modo si conoscono ovviamente).

In ogni caso qui si parla nello specifico dei viaggi astrali, che possono essere accompagnati alla telepatia o anche no.

Per me non sono spiegabili con la sola telepatia, per diversi motivi. Uno è quello che ha fatto presente Pandora: che bisogno c'è di avere la percezione del distacco dal corpo per captare un segnale col cervello?

Ma poi perchè uno dovrebbe spostarsi nello spazio per leggere un'informazione che può benissimo apprendere in forma di parole o immagini passive? Cioè senza esserci dentro.

Non è più semplice ipotizzare che la coscienza di sè, per quanto di solito sia momentanea, ridotta a pezzi, parziale, in certi momenti si sposti dal corpo fisico? E che vi sia un "campo di energia" dentro il quale può muoversi, (di solito abbastanza a ca**o)?

Cioè non capisco bene per quale motivo, pur vivendo in prima persona certi fenomeni non proprio ordinari (seppur naturali quando subiti) alcuni li vogliano confinare per forza nei limiti dall'ordinario: è solo il cervello, è la coperta, è la peperonata, è il respiro, sono i rutti notturni, e così via.

Da un lato c'è chi è scettico perché ha sperimentato poco o niente, e questo è perfettamente comprensibile. Dall'altro c'è chi ha fatto molte esperienze però, come ad esempio malia.

Io osservando questa cosa dal mio punto di vista, ho la sensazione che a volte (non solo per malia eh, ma anche altri) ci sia una sorta di paura di darsi troppa importanza o troppo potere. Magari uno si conosce bene e dice "no io se inizio a pensare di potermi muovere davvero nel piano astrale poi mi sento un supersayan e questo non è compatibile con il fatto che in realtà sono una merda cosmica". In realtà basterebbe avere un po' di equilibrio, abbastanza da permettersi di studiare sè stessi e i fenomeni che ci succedono con umiltà e apertura, ma anche con quel minimo di grazia e di meraviglia che ci consentono di andare avanti e crescere senza costringersi in una struttura limitata e greve. Aprirsi allo stra-ordinario senza diventare scemi, è possibile.

 

 

Edited by Freya
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mi sono lasciato abbindolare dai viaggi astrali con scrittori come buhlman...che per quanto riguarda...se dicevo dei viaggi astrali alla mia psicologa, le sedute le avrebbe pagate lui tramite il mio avvocato...perchè ragionando ho capito che le vibrazioni hanno una spiegazione così come il racconto di "città astrali" . 

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2 ore fa, y2k ha scritto:

mi sono lasciato abbindolare dai viaggi astrali con scrittori come buhlman...che per quanto riguarda...se dicevo dei viaggi astrali alla mia psicologa, le sedute le avrebbe pagate lui tramite il mio avvocato...perchè ragionando ho capito che le vibrazioni hanno una spiegazione così come il racconto di "città astrali" . 

 

Nel libro di William Bulhman "Come uscire fuori dal corpo" , racconta di avere visto in astrale la corda d'argento del suo gatto addormentato 😂 con il corpo astrale allontanato dalla sua forma fisica 😯 però non era un cordone come quello umano, ma tipo una ragnatela perché lui dice che quella dei gatti è così 🤗 Comunque pure lui ex  seguace di Robert Monroe, l'autore primordiale dei libri di fantascienza sui suoi viaggi astrali (Astral Projection originariamente) che ha pure inventato l'acronimo OOBE 

Edited by tornado
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On 5/19/2023 at 8:29 AM, Freya said:

Questa è la tua opinione, vedi come è bello scrivere secondo me? Peccato che il CICAP non lo fa. Sentenzia senza conoscere. Io penso che il CICAP dovrebbe occuparsi di altri fenomeni, come appunto i ciarlatani che chiedono soldi per farti parlare con la prozia. Occuparsi di qualsiasi affermazione che vada contro ciò che fino ad ora sappiamo essere possibile, e pretendere di metterci un punto, è molto arrogante.
La metafisica è oggetto di discussione da millenni, i fenomeni cosiddetti paranormali e la spiritualità, hanno costituito una parte essenziale nello sviluppo sociale umano. Bollare tutto come impossibile e buttare nello stesso calderone wanna marchi e tizio che fa le obe per me non è indice di un lavoro intelligente.

Il cicap prende alcuni aspetti di un fenomeno ignorando altri aspetti, cosa inaccettabile, questo è il primo errore. Inoltre il cicap pensa che 'spiegando' qualcosa in un determinato modo, non sia possibile spiegarlo in altri modi ed è il secondo errore. Alcuni dicono che sia pagato per nascondere parte della realtà. Ma non c'è bisogno di essere pagati, sarebbe sufficiente ragionare nella modalità (troppo) semplificata, tipo : "perché dovrei perdere tempo a spiegare qualcosa che è già stato spiegato?".  Tale pensiero superficiale non è l'esclusiva del comitato, bensì sono le fondamenta dell'intera società, il cui prodotto è appunto il cicap.

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Se dici "Quando è spontaneo, spesso interviene la Sorgente, soprattutto nel caso dei credenti", come fai poi a sostenere che non serve a niente?
Magari serve a qualcosa che vuole la Sorgente.

Chiedevo a cosa serve chiamare questo fenomeno con un altro nome. Se sono sogni, non sono altro. E in quanto sogni, non sarebbero una novità. La domanda era a cosa serve parlare di novità se esistono già i sogni nei quali la Sorgente può liberamente intervenire a guidarci, a disseminare frammenti di conoscenza, a farci fare esperienze più o meno importanti. Anche a tentarci o testarci perché no. Fantasticare che sia altro, potrebbe farci deviare dall'obiettivo.

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Io, d'altra parte, penso invece che i casi isolati non abbiano alcun fine preciso, ma siano fenomeni che accadono, come ne accadono tanti altri di altra natura, e che hanno certamente una causa, ma questa causa non è l'intervento diretto di una divinità.

Chiaro, ed è vero soprattutto per i non credenti. Ma per il 'diavolo' (con il quale il credente interagisce quotidianamente) ogni occasione è 'adatta' per suggerire cose 'proibite', per occupare la mente del fedele con avvenimenti insignificanti e marginali spacciati per "grandi misteri dell'universo".

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Diverso è se capita con una certa frequenza, e questa frequenza di accadimenti porta a formulare qualche tipo di dubbio interno del tipo: se mi stacco, con cosa mi sono staccato? Che cosa è che riesce a distaccarsi da me? Che differenza c'è fra questi fenomeni e la morte vera e propria? Ecc.

Poi uno può anche arrivare alla conclusione che si tratti di un'illusione, ma intanto ha integrato l'esperienza e ha cercato di capire cosa sia.

La maggior parte delle persone a cui capitano 1 o 2 OBE nella vita se ne fregano e basta, lo ritengono niente più che un fenomeno bizzarro.

 

Io, ragionando, mi sono dato risposte a simili domande. La morte per me non c'entra con NDE e tanto meno con le OoBE, è semplicemente un "interruzione del servizio" (dell'esistenza) di solito improvvisa, e sarebbe come addormentarsi però in questo caso si tratta di un sonno definitivo. Non si prova niente di particolare. Nelle NDE invece si sogna un 'film', quello della vita del soggetto per prepararlo alla possibilità di morire. Alcuni ricevono 'visioni e messaggi' dall'alto - come nelle OoBE ovvero sogni - il che non significa che il passaggio sia già avvenuto. Sul perché durante un sogno ci si distacca o almeno si ha quell'impressione, per me è un stratagemma psicologico adoperato dal cervello, che fa parte della fiction del "viaggio". Servirebbe a farci capire che il viaggio immaginario è iniziato e che in quel preciso momento bisogna "abbandonare il corpo" (materialità) ovverosia entrare nella coscienza (spirito), ed è la seconda fase dell'esperienza onirica. Non discuto l'importanza di quelle esperienze ma come vengono prodotte. Che sia un fenomeno terrestre, o extraterrestre, o divino il vissuto resta e viene integrato, a volte a livello conscio altre volte a livello inconscio.

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  • 2 weeks later...

Video che spiega con un esperimento da mentalista (riproducibile da chiunque se si riesce a provocare la suggestione) come la coscienza sarebbe in grado di "uscire fuori dalla mano"  che poi sarebbe quello che accade durante le OBE con tutto il corpo 🙏🏻

Buona Visione 🙂 (ho compresso il video poiché l'originale era troppo grande per caricarlo nel forum, mantenendo però la qualità, ma potete vedere l'originale non compresso su  facebook https://fb.watch/l5-FdA_e2R/  ) 

 

 

 

Edited by tornado
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1 ora fa, tornado ha scritto:

Video che spiega con un esperimento da mentalista (riproducibile da chiunque se si riesce a provocare la suggestione) come la coscienza sarebbe in grado di "uscire fuori dalla mano"  che poi sarebbe quello che accade durante le OBE con tutto il corpo

È un video molto carino e conoscevo l'esperimento, ma non ho capito l'analogia, perché qui inganni il cervello con una mano di gomma e delle azioni reali, nei viaggi astrali non ho capito quale sarebbe "la mano di gomma" e le azioni su di essa. 

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19 ore fa, Pandora ha scritto:

È un video molto carino e conoscevo l'esperimento, ma non ho capito l'analogia, perché qui inganni il cervello con una mano di gomma e delle azioni reali, nei viaggi astrali non ho capito quale sarebbe "la mano di gomma" e le azioni su di essa. 

Nell'esperimento proposto, si è generata una mano virtuale, illusoria 🙏🏻 collocata nello spazio occupato dalla mano finta 

Allo stesso modo nelle OBE allo stato puro, il soggetto percepisce come un secondo corpo, in grado di interagire mentalmente con esso, e quindi generare dei movimenti che nonostante illusori, appaiono  assolutamente realistici, con apparente controllo di ogni sua parte, di ogni sua membra.  I sostenitori direi ingenui dei viaggi astrali (poiché ci sono gli approfittatori che fanno credere che esistano)  asseriscono ovviamente che si tratti del corpo astrale, perché l'OBE appare veramente reale. Nell'esperienza completa il soggetto è come se si alzasse dal letto con questo corpo, percepisce proprio quello che dovrebbe essere il letto e ogni sua parte mentre si alza (inizialmente non vede nulla, ma sente tutto con il tatto virtuale) e poi mette i piedi a terra sentendo quello che dovrebbe essere il pavimento, e alla fine si mette come in piedi. Poi comincia come a muoversi e camminare nella stanza mantenendo un apparente senso di orientamento nello spazio illusorio, a questo punto dovrebbe cominciare a vedere la sua realtà illusoria. Poi esce come dalla stanza, e a questo punto l'esperienza comincia a perdere staticità, e poi uscito come di casa per intraprendere il "viaggio astrale" presto si trasforma in un sogno ancora molto vivido dalle sensazioni fantastiche, volare, percorrere lunghe distanze rapidamente, e raggiungere luoghi naturali o tipo paese delle meraviglie (il viaggio astrale per eccellenza 🤗 )  sono spesso frequenti. Al contrario del sogno "lucido" (che non esiste veramente) dove si sogna di stare sognando, durante l'OBE invece solitamente il soggetto sente di stare vedendo e percependo la realtà fisica, mantenendo almeno inizialmenta la sensazione di essere fuori dal corpo (che però non è consapevolezza, errore commesso anche al riguardo dei sogni "lucidi" , che non si tratterebbe di consapevolezza di stare sognando, ma bensì la sensazione di stare sognando, che io definisco sognare di stare sognando)  Durante l'OBE al limite si è  veramente convinti che questa realtà sia assolutamente quella fisica, con la sensazione di percepirla con il corpo illusorio e di credere che questo corpo sia reale. Durante l'OBE il soggetto parrebbe osservare nella stanza ogni particolare, ogni oggetto, mobili, soprammobili, quadri, e altri oggetti appesi al muro, al soffitto e quelli messi a terra, veramente convinto che sia tutto esattamente identico alla realtà e se ne meraviglia pure. Ma al risveglio scoprirà che non era poi così identico, e alle volte la stanza che aveva visto durante l'OBE era addirittura diversa da quella in cui si trovava veramente 😓 

Edited by tornado
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Io non provo queste certezze.

Proprio questa notte ne ho avuta una: mentre la vivevo mi ci dovevo impegnare mentalmente a tenerla su, con uno sforzo della mente, altrimenti sarei passata in uno stato di coscienza che non mi avrebbe consentito di viverla nel modo in cui l'ho vissuta. Io lo trovo ''impegnativo'' e non scontanto, non automatico; non penso affatto che tutto sia identico alla realtà, anzi.

Però sono d'accordo sul fatto che le percezioni fisiche possano essere ''hackerate''. Quello che mi chiedo e  se possano essere hackerate anche altre percezioni. Io sono curiosa da questo punto di vista.

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1 ora fa, tornado ha scritto:

 

Allo stesso modo nelle OBE allo stato puro, il soggetto percepisce come un secondo corpo, in grado di interagire mentalmente con esso, e quindi generare dei movimenti che nonostante illusori, appaiono  assolutamente realistici, con apparente controllo di ogni sua parte, di ogni sua membra.  I sostenitori direi ingenui dei viaggi astrali (poiché ci sono gli approfittatori che fanno credere che esistano)  asseriscono ovviamente che si tratti del corpo astrale, perché l'OBE appare veramente reale. Nell'esperienza completa il soggetto è come se si

Il motivo per cui non riesco a vedere l'analogia è che nell'esperimento chi lo conduce ti mette una mano finta, e nasconde la mano vera, apposta. 

Nella OBE invece chi o che cosa fornisce un corpo finto, provocherebbe la percezione di un corpo finto? 

 

 

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Il 12/6/2023 at 21:20, Pandora ha scritto:

Il motivo per cui non riesco a vedere l'analogia è che nell'esperimento chi lo conduce ti mette una mano finta, e nasconde la mano vera, apposta. 

Nella OBE invece chi o che cosa fornisce un corpo finto, provocherebbe la percezione di un corpo finto? 

 

 

 

Hai presente il corpo del sogno 🤔 è il medesimo 😀 spacciato per il corpo astrale nelle OBE e nei "viaggi astrali" 🤗

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  • 2 months later...

Ecco cosa racconta una partecipante anonima di un gruppo facebook di OBE e NDE con apparente riscontro oggettivo (chiederei di commentare @Freya e @occhibianchi se lo volessero) 

Il racconto originale ""Sono in vacanza , mia figlia ventenne a casa a due ore di macchina . 
Ieri pomeriggio mentre dormivo forse ero in dormiveglia, ho sentito piegarsi il letto come se qualcuno salisse sopra , poi ho visto il viso di mia figlia leggermente rivolto verso di me mentre si sdraiava vicino a me, seria ,come se non mi vedesse e intorno ricordo un alone bianco 
Mi sono svegliata e non mi sentivo bene,  con il cuore in cardiopalma .
Mi sono alzata e subito le ho mandato dei messaggi con l’intento di raccontarle il fatto e per chiederle dove si trovava  
Mi confermava di essere essere sul mio letto e si era coricata esattamente nei minuti in cui l’avevo vista nell’atto di sdraiarsi di schiena e alla mia sinistra , cioè tutto corrispondeva..
Mi sono ripresa dal malessere generale ma ho avuto brividi di freddo a lungo per il resto della giornata"" 

Mio commento nel forum : la donna è convinta di avere avuto la conferma da sua figlia, di averla veramente vista da tutt'altra parte 🤨 complice il fatto che un paio di utenti le hanno risposto che ha avuto (forse uno di loro) un viaggio astrale 😮 e quindi la donna parrebbe essersi tolta il dubbio che se lo sia immaginato o sognato come lei stessa ha risposto 😬 Ma analizzando il racconto, non c'è alcun motivo per pensare o lontanamente ipotizzare che veramente la donna sia andata a trovare in astrale la figlia e averla vista mettersi a letto, solo perché la figlia le avrebbe confermato che l'orario fosse lo stesso quando lei l'avrebbe vista 

😳

 

Ecco invece la mia risposta al racconto della donna nel post Facebook (che ancora non mi ha a sua volta risposto) 

""Si è trattato di un episodio di paralisi cosciente del sonno, e la visione di tua figlia è stata un'allucinazione ipnagogica che è frequente durante la paralisi (anche se non sempre si verificano, dipende dallo stato di relativa lucidità) Non c'è assolutamente nessuna corrispondenza tra l'avere visto tua figlia che lo hai semplicemente immaginato, e il fatto che in quel momento tua figlia si sarebbe messa a letto. Non farti suggestionare, le allucinazioni ipnagogiche sono molto frequenti nella popolazione, il senso di realtà è notevole, ma non sono vere tantomeno una visione remota di quello che sta accadendo da tutt'altra parte,  sono solo un prodotto del cervello. E non sono assolutamente spia di un disturbo psicotico, possono capitare in periodi di stress e insonnia, nel tuo caso probabilmente la paralisi e le allucinazioni ipnagogiche sono state provocate dal malessere, i brividi sono causati solitamente dalla febbre, ricordo che è in corso un'epidemia di COVID , e secondo le testimonianze l'attuale variante Omicron potrebbe causare la paralisi del sonno""

Ecco, a mio parere, quelli che si ritengono essere stati dei risconti oggettivi, sono solo frutto del caso, oltre ovviamente frutto del cervello e nulla di più 😐 

 

Edited by tornado
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34 minuti fa, tornado ha scritto:

Sono in vacanza , mia figlia ventenne a casa a due ore di macchina . 
Ieri pomeriggio mentre dormivo forse ero in dormiveglia, ho sentito piegarsi il letto come se qualcuno salisse sopra , poi ho visto il viso di mia figlia leggermente rivolto verso di me mentre si sdraiava vicino a me, seria ,come se non mi vedesse e intorno ricordo un alone bianco 
Mi sono svegliata e non mi sentivo bene,  con il cuore in cardiopalma .
Mi sono alzata e subito le ho mandato dei messaggi con l’intento di raccontarle il fatto e per chiederle dove si trovava  
Mi confermava di essere essere sul mio letto e si era coricata esattamente nei minuti in cui l’avevo vista nell’atto di sdraiarsi di schiena e alla mia sinistra , cioè tutto corrispondeva..

 

35 minuti fa, tornado ha scritto:

tantomeno una visione remota di quello che sta accadendo da tutt'altra parte,

 

Eppure in quella che tu chiami "solo allucinazione", "solo nel suo cervello", "se lo è solo immaginato", non si può negare corrisponda esattamente a quello che in quel momento, di pomeriggio, stava accadendo a sua figlia. 

E non si può negare nemmeno che questa che chiami allucinazione abbia riprodotto esattamente le azioni che la figlia faceva. 

Stai negando minimizzando ed eludendo la corrispondenza sia temporale, cioè in quel preciso istante, sia situazionale, cioè il vedere compiere quelle precise azioni che si stavano facendo. 

Invece sono proprio questi riscontri eclatanti che contano, per chi dice di avere vissuto questi fenomeni.

Certo, potrebbe essere una coincidenza. 

Ma per chi non è abituato ad avere allucinazioni ipnagogiche, se proprio quella volta che ne ha vede scene che si stanno ripetendo esattamente altrove

Per quale cavolo di motivo dovrebbe pensare sia solo una coincidenza? 

Le coincidenze sono corrispondenze che avvengono sui grandi numeri, puoi parlare di coincidenze se ogni 1000 allucinazioni ipnagogiche che hai, un paio di volte vedi cose che corrispondono a vere situazioni. 

 Ma se ad persona le allucinazioni ipnagogiche non avvengono mai, se proprio quella volta che ne ha una in quarant'anni, vede cose che stanno avvenendo uvuali realmente altrove, la statistica è uno su uno.

Un caso su uno significa statisticamente il 100%.

Per cui col 100% di riscontro non si può più parlare né di coincidenze né di causalità, ammesso che si intenda restare sempre nei confini della logica matematica. 

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