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L'Illuminazione è...(dal vecchio forum)


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L'Illuminazione è: riConoscere il tempo presente.

Tutti noi viviamo nel tempo presente ma il ri-Conoscerlo è tutt'altra cosa. RiConoscere il tempo presente vuol dire Conoscere la nostra natura eterna, perchè solo il presente è eterno. Il presente è un punto e non ha estensione; e i punti su di una retta sono infiniti; il presente è infinito.
RiConoscere il tempo presente ci fa accedere all'infinito che già siamo ma che non sappiamo di essere. Illuminarsi vuol dire scoprire di essere eterni.

  • Confused 1
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Comunque siamo lontani quanto la distanza più grande, rispetto al Risveglio del Buddha.

Mentre quella che tu descrivi è solo un discorso filosofico, l'ideale di esistenza. Ma le avversità della vita spesso mettono a dura prova l'esistenza dell'essere umano, e non c'è calma mentale che tenga, umanamente sarebbe impossibile. Fino a quando uno se ne sta tranquillo e beato perché ha la fortuna di trascorrere una vita positiva,  allora è normale vivere nel presente. 

Quando invece non fila tutto liscio, al contrario non è normale vivere solo nel presente,  ci sarà sempre l'attenzione per il passato e per il futuro 😔 

Edited by tornado
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e si nun sai credere a felicità

suonneme nun te scetà

se l'ammor nuost e chistu ca

mo dimm tu che me lassat a fa

 

se non vuoi svegliarti per vivere il presente puoi anche vivere nel sogno nella mitote

lo fai con disciplina e non come un automa condizionato

visto che il risveglio è sofferenza preferisco dormire per tutta la vita 

  • Alien 1
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11 ore fa, tornado ha scritto:

Comunque siamo lontani quanto la distanza più grande, rispetto al Risveglio del Buddha.

Mentre quella che tu descrivi è solo un discorso filosofico, l'ideale di esistenza. Ma le avversità della vita spesso mettono a dura prova l'esistenza dell'essere umano, e non c'è calma mentale che tenga, umanamente sarebbe impossibile. Fino a quando uno se ne sta tranquillo e beato perché ha la fortuna di trascorrere una vita positiva,  allora è normale vivere nel presente. 

Quando invece non fila tutto liscio, al contrario non è normale vivere solo nel presente,  ci sarà sempre l'attenzione per il passato e per il futuro 😔 

Quello che io descrivo é ciò che è accaduto al Buddha.

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10 ore fa, tornado ha scritto:

Comunque siamo lontani quanto la distanza più grande, rispetto al Risveglio del Buddha.

Mentre quella che tu descrivi è solo un discorso filosofico, l'ideale di esistenza. Ma le avversità della vita spesso mettono a dura prova l'esistenza dell'essere umano, e non c'è calma mentale che tenga, umanamente sarebbe impossibile. Fino a quando uno se ne sta tranquillo e beato perché ha la fortuna di trascorrere una vita positiva,  allora è normale vivere nel presente. 

Quando invece non fila tutto liscio, al contrario non è normale vivere solo nel presente,  ci sarà sempre l'attenzione per il passato e per il futuro 😔 

Incredibile ma sono del tutto d'accordo con te. 

E' praticamente impossibile, tant'è che tradizionalmente lo stato dell'illuminato perfetto viene attribuito soltanto ad alcuni individui, pochissimi, che in oriente vengono chiamati Avatara, i quali avrebbero in sostanza la missione di trasmettere il dharma, le tecniche del risveglio, agli altri, e sistemare alcune questioni karmiche generali. Lo stato di risveglio, seppur inferiore a quello del buddha, viene attribuito anche ai suoi più vicini seguaci, ma non viene mai indicato come qualcosa di semplice e immediato (Siddharta stesso ha impiegato anni), nè tantomeno viene detto che il riconoscimento del presente sia la condizione esclusiva per raggiungerlo, ma semmai questo può essere annoverato fra gli effetti indiretti. Buddha indica il controllo TOTALE della mente, come prerogativa per l'illuminazione. E per mente si intende, in questo caso, tutto (emozioni e pensieri). 

Intorno a questo argomento sono sorti tantissimi maestri che hanno insegnato e diffuso questa sorta di illuminazione for dummies, che a conti fatti, non funziona. 

In realtà il motivo è molto semplice, anche se non voglio addentrarmi più di tanto, perchè ci vorrebbero paginate di spiegazioni. Nel buddismo essoterico si tratta la mente come un'entità a sè stante che può essere trascesa in blocco. Mancano le spiegazioni più approfondite, com'è logico che sia, dal momento che i testi si rivolgono a tutti, alla massa. 

Prima di trascendere l'EGO infatti, l'EGO bisogna averlo. Cosa significa? Significa che nello stato ordinario l'uomo non ha un IO, ma ha una coscienza frammentata, su cui non ha alcun controllo e che in larga parte lavora inconsciamente. In uno stato normale questa frammentarietà dà l'illusione di una continuità del proprio essere, in casi patologici invece no (vedi schizofrenia). Tuttavia la ripartizione dell'uomo in più IO è una cosa che può essere osservata tranquillamente da tutti, con un po' di meditazione e di onestà. 

Per risvegliarsi allo stato buddhico, quindi il massimo grado di risveglio, occorrerebbe portare alla luce, dall'inconscio, ogni frammento di coscienza, riunirlo in un'unica entità e SUCCESSIVAMENTE, trascenderlo (in alcuni casi non viene trasceso, ma permane con la volontà di incarnarsi molte volte con fini benevoli: bodhisattva). 

Questo lavoro è immenso, e per l'uomo ordinario non è proprio fattibile. Per quanto uno si sforzi di stare nel presente, riconoscere il presente, sarà sempre e comunque uno sforzo mentale sostenuto da uno di questi IO, che potrà dare brevi illusioni di risveglio, o anche una lunga illusione di risveglio. 

  • Folded Hands 1
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L'Illuminazione è: riConoscersi.

L'uomo ha una conoscenza di sè che si può chiamare sapere: egli sa come si chiama, sa cosa fa, sa dove abita, sa chi sono i suoi genitori, sa quale lavoro gli piacerebbe fare, e così via. Questo tipo di conoscenza è in relazione agli altri e al mondo oggettivo; egli si riconosce in relazione all'esterno. Ma questo tipo di conoscenza appartiene al cervello e più precisamente alla mente; è, dunque, un conoscere superficiale ma non in senso morale, bensì proprio fisico. La mente, infatti, occupa una delle due estremità del corpo umano, la testa, e quindi è periferica.
Ma c'è una conoscenza che nulla a che vedere con le facoltà intellettuali e che è più profonda; è una conoscenza che non ha un organo di elezione come quello intellettuale e si potrebbe dire che appartiene a tutto il corpo; sì, perchè quando emerge questo tipo di conoscenza è tutto il corpo che risponde e sembra quasi la memoria del corpo; ecco, potremmo dire che la conoscenza profonda è la memoria del corpo. La prima, quella superficiale, è la memoria della mente, la seconda, quella più profonda, è la memoria del corpo; la prima è di una entità fisica, la seconda di una entità immateriale.
E questa memoria profonda compare quando non c'è quella superficiale; quando c'è quella superficiale non c'è quella profonda.
Ma l'uomo è talmente abituato a vivere nella memoria superficiale, quella della mente, che non sa cosa sia la memoria profonda, quella del corpo; ed è questa che deve riconquistare (sì, perchè l'ha semplicemente perduta) se vuole elevarsi alle alte vette della spiritualità. Che paradosso: per elevarsi spiritualmente bisogna farlo attraverso la materia, il corpo.
Questa identità profonda è la vera identità dell'uomo perchè egli l'aveva sempre avuta e l'ha solo perduta "a causa" della identità superficiale, cioè quella della mente; e quella della mente non è reale perchè, appunto, è stata acquisita. Tutto ciò che si acquisisce non è reale e può essere trasceso; e tutto ciò che si ha da sempre è reale perchè non può essere trasceso. E' reale solo ciò che non può essere trasceso, tutto il resto è fittizio.

In un momento in cui si è senza memoria superficiale; in un momento in cui la mente è quieta; in un momento in cui si è fuori della mente, all'improvviso si può divenire Consapevoli della memoria profonda, quella che niente ha a che vedere con la mente e pur tuttavia è più intensa e vivida di quella superficiale. Quella memoria profonda siamo noi.
E quando finalmente ci riConosciamo non possiamo dire chi o cosa siamo e possiamo solo prenderne atto. In quel momento capiamo che ci sbagliavamo sulla nostra identità e che è questa quella vera. Quella, cioè, che nessuno niente e nessuno potrà cancellare, nemmeno la morte.
L'illuminazione è riConoscere la nostra vera identità

  • Alien 1
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5 ore fa, cincin ha scritto:

Quello che io descrivo é ciò che è accaduto al Buddha.

 

Quindi credi a Buddha 🙏🏻

Mentre credi quello che è accaduto a Gesù 🙏🏻 che si è sacrificato ed è morto 😥 per farti illuminare ? 🙄 

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va bene

ho scoperto che anche cincin è un'altra asservita

lo scopo della realizzazione dell'io è liberarsi da tutti i condizionamenti

il maestro di da la tecnica ma poi non devi seguirlo come se fosse il vate 

per quanto riguarda tornado

spara stronzate da 30 anni e mi spamma anche su facebook

chi vi capisce son bravi

Edited by Karver
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13 ore fa, cincin ha scritto:

L'Illuminazione è: riConoscersi.

L'uomo ha una conoscenza di sè che si può chiamare sapere: egli sa come si chiama, sa cosa fa, sa dove abita, sa chi sono i suoi genitori, sa quale lavoro gli piacerebbe fare, e così via. Questo tipo di conoscenza è in relazione agli altri e al mondo oggettivo; egli si riconosce in relazione all'esterno. Ma questo tipo di conoscenza appartiene al cervello e più precisamente alla mente; è, dunque, un conoscere superficiale ma non in senso morale, bensì proprio fisico. La mente, infatti, occupa una delle due estremità del corpo umano, la testa, e quindi è periferica.
Ma c'è una conoscenza che nulla a che vedere con le facoltà intellettuali e che è più profonda; è una conoscenza che non ha un organo di elezione come quello intellettuale e si potrebbe dire che appartiene a tutto il corpo; sì, perchè quando emerge questo tipo di conoscenza è tutto il corpo che risponde e sembra quasi la memoria del corpo; ecco, potremmo dire che la conoscenza profonda è la memoria del corpo. La prima, quella superficiale, è la memoria della mente, la seconda, quella più profonda, è la memoria del corpo; la prima è di una entità fisica, la seconda di una entità immateriale.
E questa memoria profonda compare quando non c'è quella superficiale; quando c'è quella superficiale non c'è quella profonda.
Ma l'uomo è talmente abituato a vivere nella memoria superficiale, quella della mente, che non sa cosa sia la memoria profonda, quella del corpo; ed è questa che deve riconquistare (sì, perchè l'ha semplicemente perduta) se vuole elevarsi alle alte vette della spiritualità. Che paradosso: per elevarsi spiritualmente bisogna farlo attraverso la materia, il corpo.
Questa identità profonda è la vera identità dell'uomo perchè egli l'aveva sempre avuta e l'ha solo perduta "a causa" della identità superficiale, cioè quella della mente; e quella della mente non è reale perchè, appunto, è stata acquisita. Tutto ciò che si acquisisce non è reale e può essere trasceso; e tutto ciò che si ha da sempre è reale perchè non può essere trasceso. E' reale solo ciò che non può essere trasceso, tutto il resto è fittizio.

In un momento in cui si è senza memoria superficiale; in un momento in cui la mente è quieta; in un momento in cui si è fuori della mente, all'improvviso si può divenire Consapevoli della memoria profonda, quella che niente ha a che vedere con la mente e pur tuttavia è più intensa e vivida di quella superficiale. Quella memoria profonda siamo noi.
E quando finalmente ci riConosciamo non possiamo dire chi o cosa siamo e possiamo solo prenderne atto. In quel momento capiamo che ci sbagliavamo sulla nostra identità e che è questa quella vera. Quella, cioè, che nessuno niente e nessuno potrà cancellare, nemmeno la morte.
L'illuminazione è riConoscere la nostra vera identità

 

Quello che hai espresso, può essere similare a quanto scritto da Paolo nella lettera agli Efesini ? 🙏🏻

<< 🙏🏻 Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani nella vanità della loro mente, accecati nei loro pensieri, estranei alla vita di Dio a causa dell'ignoranza che è in loro, e per la durezza del loro cuore. Diventati così insensibili, si sono abbandonati alla dissolutezza, commettendo ogni sorta di impurità con avidità insaziabile. Ma voi non così avete imparato a conoscere Cristo, se proprio gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, per la quale dovete deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima, l'uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera  🙏🏻 >>  

Ricordo che Osho avendo letto 80 mila libri, sicuramente si sarà fatta anche una bella cultura cristiana e cristiana cattolica 🤗 seppure io lo accuso sempre di mistificazione delle verità rivelate 😌 

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11 ore fa, tornado ha scritto:

Quello che hai espresso, può essere similare a quanto scritto da Paolo nella lettera agli Efesini ?

No. Paolo chiede agli uomini di riconoscersi in qualcun altro; l'illuminazione é riConoscersi,  Conoscere la propria essenza.

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  • The title was changed to L'Illuminazione è...(dal vecchio forum)
2 ore fa, cincin ha scritto:

No. Paolo chiede agli uomini di riconoscersi in qualcun altro; l'illuminazione é riConoscersi,  Conoscere la propria essenza.

 

Già l'individuo è in grado normalmente di riconoscersi allo specchio, come accadrebbe pure ad alcune specie animali, in chi altro dovresti riconoscerti ? 🙏🏻  Tanto quanto uno nasce tondo, non può morire quadro 😥

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2 ore fa, tornado ha scritto:

 

Già l'individuo è in grado normalmente di riconoscersi allo specchio, come accadrebbe pure ad alcune specie animali, in chi altro dovresti riconoscerti ? 🙏🏻  Tanto quanto uno nasce tondo, non può morire quadro 😥

Dovrebbe riconoscersi nello Spirito (per i cristiani) o nella Consapevolezza (per i non credenti) che egli é; sono entrambi la stessa cosa, per quanto mi riguarda.

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Il 13/5/2023 at 14:15, cincin ha scritto:

Dovrebbe riconoscersi nello Spirito (per i cristiani) o nella Consapevolezza (per i non credenti) che egli é; sono entrambi la stessa cosa, per quanto mi riguarda.

Non capisco mai questo accostamento forzato tra  cattolici/cristiani e seguaci di Osho 🤔 Che poi mi hai detto che Paolo dice altre cose rispetto a quello che dici tu 🙄

Ma supponiamo che uno non si illumini mai ☹️ cosa accadrebbe 🤔 a quali conseguenze nefaste andrebbe contro ? 🙏🏻 

Ecco cosa si racconta in Atti degli Apostoli 

🙏🏻 Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi  🙏🏻

 

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L'illuminazione é: comprendere che non siamo il nostro Io, il nostro ego, la nostra mente; e che abbiamo passato la vita a identificarci con una una entità effimera. Effimera perché non appena la "osservi" scompare; si scioglie come neve al sole.

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secondo me l'unico modo per alleggerirsi e illuminarsi è lasciare che l'ego si disciolga da solo

e per farlo bisogna intervernire sul corpo fisico con le cose migliori che possiamo fare 

tipo alimentazione, contemplazione di se stessi, uscire in ambienti ad alta vibrazione

essere sempre in forma

senza per forza fare tecniche particolari

 

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20 ore fa, tornado ha scritto:

Non capisco mai questo accostamento forzato tra  cattolici/cristiani e seguaci di Osho 🤔 Che poi mi hai detto che Paolo dice altre cose rispetto a quello che dici tu 🙄

Ma supponiamo che uno non si illumini mai ☹️ cosa accadrebbe 🤔 a quali conseguenze nefaste andrebbe contro ? 🙏🏻 

Non conosco seguaci di Osho.

Se uno non si illumina non gli succede niente. Se tu non mangi una caramella che piace a un altro non ti succede nulla. 

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  • 2 months later...

L'illuminazione é: trascendenza, superamento della mente.

Quando il Buddha, osservando nel cielo notturno una stella ebbe il cosiddetto Risveglio, semplicemente trascese la sua mente: d'improvviso si accorse che egli non era la sua mente ma qualcosa che é al di sopra della mente. Questo qualcosa era la "sua" Consapevolezza. Consapevolezza che ci accompagna da sempre, prima ancora che in noi nasca l'io. Poi l'io ci nasconde la Consapevolezza e il nostro lavoro (il lavoro di chi è interessato) é quello di "ricordare" quella Consapevolezza che non ci ha mai abbandonato ma che non riuscivamo a vedere perché sepolta sotto il nostro io, il nostro ego, la nostra mente.

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Il 16/7/2023 at 10:49, cincin ha scritto:

L'illuminazione é: trascendenza, superamento della mente.

Quando il Buddha, osservando nel cielo notturno una stella ebbe il cosiddetto Risveglio, semplicemente trascese la sua mente: d'improvviso si accorse che egli non era la sua mente ma qualcosa che é al di sopra della mente. Questo qualcosa era la "sua" Consapevolezza. Consapevolezza che ci accompagna da sempre, prima ancora che in noi nasca l'io. Poi l'io ci nasconde la Consapevolezza e il nostro lavoro (il lavoro di chi è interessato) é quello di "ricordare" quella Consapevolezza che non ci ha mai abbandonato ma che non riuscivamo a vedere perché sepolta sotto il nostro io, il nostro ego, la nostra mente.

Ma devi considerare che la favola che ci raccontano su Suddharta Gautama, non corrisponde alla realtà

L'illuminazione o risveglio come lo chiami tu, non è un evento che avviene nello spazio-tempo. Non è che un individuo può illuminarsi o risvegliarsi ad un certo punto della sua esistenza. L'illuminarsi o il risvegliarsi non si verifica, ma costituisce pura illusione. Tu invece parli dell'illuminazione e la descrivi come se dovesse accadere un fatto, ossia quello di accorgersi di non essere la mente (la mente non è di nessuno, quindi è errato dire "la sua mente" ) No, non funziona così. Non avviene nessuna illuminazione, essa può solo esistere da sempre e per sempre, senza inizio e senza fine. Tu invece consideri l'illuminazione come un qualcosa che ha un inizio e persiste senza che lo stato mentale si modifichi. 

Ora sinceramente non capisco da dove derivano le tue fantastiche convinzioni  su Osho e Tolle, poiché è da loro che derivano i tuoi concetti e idee sull'illuminazione, anzi non capisco come tu faccia a credere a loro due 😑😑 Ovviamente non otterrò mai nessuna risposta da te 🤤 come quando anni fa dicesti ed affermasti che la depersonalizzazione è un'illuminazione inconsapevole 😶

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32 minuti fa, tornado ha scritto:

Ovviamente non otterrò mai nessuna risposta da te

E come posso competere con chi sa già tutto? Non potrei mai 😘

Al massimo posso fare delle precisazioni perché, come al solito capisci quello che ti pare: quando scrivo mente intendo io. O ego. Almeno questo lo devo per chi legge.

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41 minuti fa, cincin ha scritto:

E come posso competere con chi sa già tutto? Non potrei mai 😘

Al massimo posso fare delle precisazioni perché, come al solito capisci quello che ti pare: quando scrivo mente intendo io. O ego. Almeno questo lo devo per chi legge.

Devi capire che la luce esiste indipendentemente dalle stelle, dal Sole e dalla lampadine  🙂 forse un giorno lo capirai  😁 

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