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52 minuti fa, occhibianchi ha scritto:

 

eh si, ho la sensazione di essermi spiegato malissimo.

non era un falso risveglio, ho discreta esperienza con questo tipo di esperienze ed ho ovviamente dei metodi per verificare in che stato di coscienza mi trovo; in questo caso ero: sveglio, lucido, in stato di paralisi, con le palpebre aperte ed ho visto le coperte scorrere fino a coprirmi la testa, in quel momento, inquietato dall'evento, ho deciso di uscire dalla paralisi, non di svegliarmi perché già lo ero, e le coperte erano esattamente dove le avevo viste scorrere, dove sarebbero dovute essere? non ho ancora coperte quantistiche 😄

@Giulia ci sono dei metodi per fare piccoli movimenti in stato di paralisi senza dover necessariamente uscire da quello stato, ma dovresti adattarle al tuo modo di "essere".

questo è interessante, non ci avevo pensato prima di leggere, ho ricominciato vecchie pratiche ma senza avere la purezza necessaria per praticarle, ed effettivamente questo può generare fenomeni autonomi. grazie per lo spunto.

allora Malia, devo essere sincero, a me piace molto il modo in cui ti poni davanti alla ricerca, sono dell'idea che quando si presenta un fenomeno si abbia il dovere da una parte di fare tabula rasa di quel che si conosce (durante l'analisi) e poi con sistemi analogici relazionare il fenomeno alla nostra memoria, con l'obbligo inderogabile di non lasciarsi ossessionare dai fenomeni, che hanno importanza ZERO rispetto al lavoro interiore. Detto questo c'è molta differenza fra ente senziente interno ed esterno, una differenza che nello stato di coscienza fisico, come quello che si ha in paralisi del sonno, è molto difficile da percepire, se non impossibile, quando invece la coscienza si innalza al livello astrale la differenza fra un'estroiezione di un ente interno ed un ente esterno è palese, lo si evince dal modo che ha di vibrare e da quello che trasmette (ricordiamoci sempre che sul piano astrale la comunicazione si percepisce dall'interno di se stessi). Nel caso specifico, la deduzione a cui ero arrivato da solo prima di postare, e ora rafforzata da quello che ha detto freja, è che il fenomeno sia nato da me, anche se ignoro la motivazione. 

Per quanto riguarda le tue riflessioni sul tirare in ballo forze esterne, hai mosso dei dubbi legittimi, il più delle volte è cosi, ci si riferisce a cose di natura diversa quando non si riesce a spiegare la propria natura, oppure per imprimere più o meno inconsciamente del potere alle proprie esperienze, con tutti i risvolti psicologici del caso.

Vorrei lanciarti una sfida, nel senso buono del termine, ho la netta sensazione che tu abbia la possibilità, quando senti una presenza vicino a te, di poter anche richiamare parti molto evolute di te, fossi in te un tentativo lo farei.

Mi hanno confuso con la questione dei falsi risvegli 😄

Perché non ha senso tirarli in causa se c'è stato un riscontro reale sulle coperte che si sono veramente mosse.

Solo in caso contrario avrebbe potuto avere senso parlare di falso risveglio oppure di allucinazioni ipnagogiche. Ma in quel caso non penso ti saresti posto il dubbio. Insomma, magari creduloni lo siamo, ma cretini del tutto per ora no. 😄

 

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1 ora fa, occhibianchi ha scritto:


sveglio, lucido, in stato di paralisi, con le palpebre aperte ed ho visto le coperte scorrere fino a coprirmi la testa, in quel momento, inquietato dall'evento, ho deciso di uscire dalla paralisi, non di svegliarmi perché già lo ero, e le coperte erano esattamente dove le avevo viste scorrere, dove sarebbero dovute essere? non ho ancora coperte quantistiche 😄

@Giulia ci sono dei metodi per fare piccoli movimenti in stato di paralisi senza dover necessariamente uscire da quello stato, ma dovresti adattarle al tuo modo di "essere".

 

54 minuti fa, Freya ha scritto:

Mi hanno confuso con la questione dei falsi risvegli 😄

Perché non ha senso tirarli in causa se c'è stato un riscontro reale sulle coperte che si sono veramente mosse.

Solo in caso contrario avrebbe potuto avere senso parlare di falso risveglio oppure di allucinazioni ipnagogiche. Ma in quel caso non penso ti saresti posto il dubbio. Insomma, magari creduloni lo siamo, ma cretini del tutto per ora no. 😄

 

 

1 ora fa, occhibianchi ha scritto:

 

eh si, ho la sensazione di essermi spiegato malissimo.

non era un falso risveglio, ho discreta esperienza con questo tipo di esperienze ed ho ovviamente dei metodi per verificare in che stato di coscienza mi trovo; in questo caso ero: sveglio, lucido, in stato di paralisi, con le palpebre aperte ed ho visto le coperte scorrere fino a coprirmi la testa, in quel momento, inquietato dall'evento, ho deciso di uscire dalla paralisi, non di svegliarmi perché già lo ero, e le coperte erano esattamente dove le avevo viste scorrere, dove sarebbero dovute essere? non ho ancora coperte quantistiche 😄

@Giulia ci sono dei metodi per fare piccoli movimenti in stato di paralisi senza dover necessariamente uscire da quello stato, ma dovresti adattarle al tuo modo di "essere".

Ciao, @occhibianchi, io pur avendo subito le paralisi per una quindicina d’anni prima di scoprire le OBE, non ho mai ritenuto di esplorare quello stato, ma solo di svegliarmi. Quindi non ho fatto gli esperimenti necessari per aprire gli occhi.

Non so cosa dire sulle coperte fisiche che si sarebbero mosse da sole. Se eri paralizzato non potevi muoverle tu. Inoltre mi risulta che siano stati fatti degli esperimenti per esempio sul peso che viene rilasciato al momento del decesso (si parla di 21 grammi) e un qualcosa con quel peso non può spostare le coperte. Immagino che non sia stato il gatto. Non so cosa pensare.

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io ho scoperto un modo per gestire le paralisi e per renderle sempre più deboli

quando mi trovo in paralisi come un tempo

allora pratico il respiro spazzante

cioè muovo la testa (perchè solo quella è possibile muovere durante una paralisi) e la muovo lateralmente mentre inspiro ed espiro, recupero energia dai sogni che ne derivano e mi sveglio più di umore alto rispetto a quando le subivo passivamente

c'è stato un periodo 2012-2015 che non le provavo perchè ero abbastanza presente durante la mia giornata e allora ero consapevole anche del sognare 

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Consiglio la visione del documentario sulle paralisi del sonno, fatto molto bene, con i sottotitoli in italiano. Tutto da scoprire per chi non lo avesse ancora visto, niente spoiler 🤭

 

 

 

Edited by tornado
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Il 18/2/2023 at 15:14, occhibianchi ha scritto:

 

 

Vorrei lanciarti una sfida, nel senso buono del termine, ho la netta sensazione che tu abbia la possibilità, quando senti una presenza vicino a te, di poter anche richiamare parti molto evolute di te, fossi in te un tentativo lo farei.

Risponderò a pezzi perché non so quanto riuscirò a fare multi-citazioni e modifiche: sarò sincera pure io: il termine ''evolute'' così da solo, non rientra tanto nelle mie corde; mi sono conformata fino ad ora (in questi anni ì) perché lo consideravo un linguaggio base per poter dialogare e per paura di essere esclusa, ma mi sta troppo  stretto ormai, e non permetterò a me stessa, in cambio di un confronto su questi temi, di conformarmi a questi termini che esplicitano delle idee. Per me non c'è alto o basso, non c'è prima o dopo. Uso questi concetti nel vivere comune perché sennò manco mangio (e questa cosa mi crea disagi continui, ma pace), però almeno qui ormai non li voglio usare più. Se riuscirò a confrontarmi senza queste classifiche, ne sarò felicissima, perché sento il bisogno continuo di confronto. 

 

Io non ho una meta da raggiungere che non sia la migliore conoscenza del mio essere. Il termine ''evoluto'' a cosa si riferisce?

 

 

Il 18/2/2023 at 16:12, Freya ha scritto:

Mi hanno confuso con la questione dei falsi risvegli 😄

Perché non ha senso tirarli in causa se c'è stato un riscontro reale sulle coperte che si sono veramente mosse.

Solo in caso contrario avrebbe potuto avere senso parlare di falso risveglio oppure di allucinazioni ipnagogiche. Ma in quel caso non penso ti saresti posto il dubbio. Insomma, magari creduloni lo siamo, ma cretini del tutto per ora no. 😄

 

Rispondo anche qui, a pezzi.

Tiro in causa i falsi risvegli perchè quando sei al letto, per esempio dopo una notte, o se e ti stai in qualche modo svegliando o addormentando, i fenomeni che si presentano e che viviamo hanno sempreeeee come base, una condizoine fisica al limite e non riconoscibile al 100%.

I termini ''creduloni'' o  ''cretini'' non è quello che io ho in mente quando osservo queste esperienze. Devo sottolineare quali sfumature hanno i termini che hai usato tu ora?

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13 minuti fa, malia ha scritto:

Rispondo anche qui, a pezzi.

Tiro in causa i falsi risvegli perchè quando sei al letto, per esempio dopo una notte, o se e ti stai in qualche modo svegliando o addormentando, i fenomeni che si presentano e che viviamo hanno sempreeeee come base, una condizoine fisica al limite e non riconoscibile al 100%.

I termini ''creduloni'' o  ''cretini'' non è quello che io ho in mente quando osservo queste esperienze. Devo sottolineare quali sfumature hanno i termini che hai usato tu ora?

Non so cosa tu intenda con "condizione fisica al limite e non riconoscibile al 100%", ma mi pareva logico che, se Occhi era in paralisi, non poteva muovere le lenzuola (che si sono mosse davvero), quindi non ha senso parlare di allucinazione/sogno da falso risveglio.

Per me puoi sottolineare quello che ti pare, non ho problemi. Se ti va puoi anche buttare lì qualche allusione su quanto la gente parli male di me in privato, visto che sembra ti piaccia farlo. 

Nemmeno io, comunque, credo che tu pensi a noi in quei termini. Non mettermi in bocca parole che pensi riferisca a te. Era una boutade tutta mia, ma visto che è facile fraintendere magari la prossima volta farò presente che scherzo. 

 

Edited by Freya
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Il 18/2/2023 at 12:28, Black Sam ha scritto:

 

 

Malia, continuo a non capire che cosa stai cercando dire. Nell'altro thread hai scritto fasullo per definire il Bau Bau, la manifestazione della paura e dei complessi, è stato semplicemente un pretesto per sottolineare la parola credere, perché quando ho chiesto in altri termini cosa trai dalla guarigione dell'inganno, . Vorresti separare la percezione biologica mentre non riesci a separare la tua idiosincrasia linguistica all'interno del discorso. Eppure ho usato termini ben precisi per definire Angelo. Mentre tutto ciò ti permette una buona retorica, ti impedisce di definire un'idea. Se mettessi insieme il tuo intento, le tue idee e le tue parole, probabilmente, ti accorgeresti che né io, e nemmeno Freya, penso, neghiamo ciò che scrivi, semplicemente lo integriamo in una prospettiva multidimensionale che può o non può appartenerti.

''Vorresti separare la percezione biologica dall'interpretazione del fenomeno,''  ...no, veramente tutto il crontrario.

 

''hai scritto banalità che evidentemente non ti appartengono come "sole cuore amore". Te lo dico in pugliese: ma vafangu' in amicizia.

 

''Eppure ho usato termini ben precisi per definire Angelo'' 

 

ti riferisci a questo: ''L'Angelo è un'entità preterumana o una mia proiezione? Io penso che nella realtà psico energetica è separato, nella dimensione della coscienza quotidiana è un fuoco che arde e si manifesta nella sincronicità e in senso assoluto siamo un'unica cosa, per questo vuoti in essenza''

 

quando ho pensato di scrivere quello quello che scritto fino ad ora, il tuo post manco l'avevo letto.

Un consiglio per chi mi legge: non date per scontato che io stia a leggere tutto in ordine e a rispondere in ordine.

Ora non so perchè ma non riesco a formattare quello che scrivo nè ad  usare le funzioni del forum.

 

 

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Il 17/2/2023 at 06:14, Giulia ha scritto:

Quando studiavo per gli esami universitari fino a tarda notte, e/o mi capitava di prendere un caffè nel tardo pomeriggio, spesso mi capitava poi la notte che la mia mente si svegliava nel corpo ancora addormentato, quando i muscoli sono ancora paralizzati come avviene durante il sonno REM, per impedirci di mimare le azioni del sogno. Non riuscivo a gridare, non riuscivo neanche a sollevare di un millimetro le palpebre, e sentivo un rumore forte, come se mi trovassi all’interno di un frullatore. Avrei poi scoperto negli anni a venire che gli addetti ai lavori le chiamano vibrazioni.

Ci vollero 15 anni prima di capire che quel fenomeno era strettamente collegato alle OBE/Viaggi Astrali, ai quali mi ero nel frattempo cominciata ad interessare. Me ne accorsi una notte del 1990, quando ero molto stressata perché non riuscivo a trovare un appartamento in affitto a nel milanese e per lavoro soggiornavo ormai da 4 mesi in albergo. Il mio capo mi aveva appena messo alle strette dicendomi di trovare una soluzione immediatamente. Verso mezzanotte mi stavo assopendo quando ho cominciato a sentire in sottofondo le vibrazioni e ho sentito le gambe e le braccia che mi volavano via, e le tirai giú terrorizzata. Era l’inizio di un nuovo capitolo della mia vita che, tramite i viaggi astrali, mi avrebbe portato a scoprire nuove realtà è a espandere i miei orizzonti.

Nei 15 anni in cui ho subito passivamente le paralisi notturne senza sapere che erano lo stato in cui si può tranquillamente avere un’OBE, avevo ideato un sistema per uscire da quella situazione svegliando il corpo. Immaginavo di fare un esercizio che richiede molta concentrazione: immaginavo di muovere le mani in due sensi contrari, una in senso circolare e l’altra su e giù. Questo esercizio richiedeva tanta concentrazione per cui riuscivo sempre a svegliare il corpo.

Ho citato la Old Hag Syndrome o Sindrome della Vecchia Strega di cui riporto un’immagine (ma in internet se ne trovano molte di più) perché molte persone dichiarano di sentire un’oppressione sul petto durante le paralisi, come se una creatura sinistra le stesse schiacciando, opprimendo o soffocando. Oppure ne percepiscono la presenza nella stanza e non possono reagire. In realtà leggo che alle paralisi del sonno si ricollega anche una certa fatica a respirare normalmente. Poiché il fenomeno é sempre esistito, le varie culture l’hanno interpretato in base alle proprie cognizioni, tradizioni e anche superstizioni.

In questo articolo  https://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/paralisi-del-sonno.html come tanti che ho letto, si parla diffusamente dei sintomi, ma non delle OBE, sebbene la foto inclusa vi faccia riferimento. Questi articoli di natura scientifica interpretano le percezioni che si hanno durante la paralisi come allucinazioni. Io personalmente non ne ho mai sofferto, per cui non so che dire. Personalmente non credo nell’esistenza dei demoni, se non quelli creati dai nostri stati d’animo negativi, dai conflitti con gli altri, ecc.

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Buon giorno. Ieri sera, mente mi addormentavo, forse perché avevo dormito poco la notte precedente, non appena chiudevo gli occhi, ero in un altro ambiente (ipnagogico o addirittura onirico) e vedevo non solo immagini, ma avevo accanto a me presenze. É successo più volte, istantaneamente chiudendo gli occhi. Le presenze erano sempre benevole.

Mi é venuto in mente di parlarne, anche se può sembrare una cosa ovvia per una persona deprivata di sonno, perché in uno stato di paralisi del sonno, quando mi sentivo annegare nel mio corpo paralizzato, con un rumore assordante come trovarsi in un frullatore, tali presenze avrebbero potuto benissimo presentarsi in modo sinistro, come coloro che causavano il senso di paralisi/annegamento, anche se ripeto che a me in paralisi non è mai accaduto di incontrarle, ma solo in OBE ai miei primi tentativi.

Come ho detto in un altro post prelevato dal vecchio forum, quando lavoravo come traduttrice su traduzioni noiose, ed ero anche lí deprivata di sonno, mi capitava di vedere per qualche frazione di secondo, mio marito che girava per casa facendo piccoli lavoretti, anche se era fuori a lavorare. Le chiamerei anche qui immagini ipnagogiche, ma non dubito che mio marito fosse comunque lí presente con il pensiero.

Un’ultima cosa che ho dimenticato di dire nel mio primo post é che per me le paralisi si sono in genere sempre verificate, in quei primi 15 anni, quando il corpo era esausto e la mente più fresca, o per via della caffeina o perché sovraeccitata dallo studio o dal lavoro. Idem dicasi per la mia propensione ad avere paralisi di pomeriggio, quando il corpo era stanco e la mente ancora fresca e sollecitata dagli eventi della giornata.

Edited by Giulia
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Il 17/2/2023 at 06:14, Giulia ha scritto:

In questo articolo  https://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/paralisi-del-sonno.html come tanti che ho letto, si parla diffusamente dei sintomi, ma non delle OBE, sebbene la foto inclusa vi faccia riferimento. Questi articoli di natura scientifica interpretano le percezioni che si hanno durante la paralisi come allucinazioni. Io personalmente non ne ho mai sofferto, per cui non so che dire. Personalmente non credo nell’esistenza dei demoni, se non quelli creati dai nostri stati d’animo negativi, dai conflitti con gli altri, ecc.

Sulla questione di quanto spazio possa esserci per lo scetticismo tout court, secondo me, dipende dal 3D.

Per come ha posto Giulia la questione nel 3D iniziale, è lei stessa a presentare una  lettura del fenomeno di taglio scientifico, postando un link a dimostrazione delle sue perplessità, dato che il parere della scienza nemmeno considera ogni velleità di possibile uscita dal corpo, bollando in automatico tutte le esperienze che avvengono in questa fase come “allucinatorie”.

Per cui Giulia non avendo mai sofferto di allucinazioni si pone il problema di un approccio di tipo esclusivamente materialista come lo è per forza quello scientifico.

Per cui l’opinione di una persona che ha un approccio esclusivamente materialista del fenomeno, è pertinente nella misura in cui, come è richiesto in tutte le discussioni, ci sia rispetto verso gli interlocutori

(per rispetto intendo non indulgere in sbertucciamenti delle ragioni degli altri, come lo è parlare di uscire da una Obe con le bestemmie..)

In ogni caso però non bisogna mai perdere di vista il contesto, perché chi pone la scienza al di sopra di ogni argomentazione astrale altrui, non deve nemmeno dimenticare che la scienza si tiene lontana da tutte quelle tematiche che non sono nel campo del misurabile e l’osservabile, e può rivolgersi solo a ciò che può sistemizzare.

Quelle spirituali non sono esperienze che la scienza può affermare, ma nemmeno le può negare a priori senza commettere un arbitrio ed un’invasione di campo, perché non ha le strumentazioni per verificare se quelle esperienze siano avvenute o no.

Per cui chi davvero fa scienza, semplicemente esclude dal proprio campo di indagine tutto ciò che non è dimostrabile attraverso strumentazioni o prove sperimentali.

Pur tenendo presente che è possibile sistemizzare le esperienze attraverso il metodo induttivo, che in questo caso dovrebbe prendere atto delle testimonianze prima di pronunciarsi definitivamente, così come molti stanno facendo con le NDE.

Cioe’ la risposta alla domanda del topic, secondo me, è che Giulia non può meravigliarsi del fatto che la scienza non prenda in considerazione i viaggi astrali, semplicemente non può farlo perché non può verificare sul piano fisico le testimonianze in tal senso, per cui per il momento le esclude, che non significa che tali esperienze non esistano, significa solo che non esiste uno strumento per misurarle.

(ma possono essere studiate lo stesso)

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19 ore fa, malia ha scritto:

Infatti nessuno ci obbliga a perdere tempo ed energie con chi riteniamo non utile, o con post che non riteniamo utili.

Ma nel momento in cui dici: Tornado, questa cosa non la puoi dire perché (segue una serie di motivi....) stai già dialogando, cioè la tua attenzione è stata già catturata e stai reagendo. Non c'è niente di costruttivo, ok, in questi casi, ma neanche niente di distruttivo. In questo genere di discussioni siamo come fantasmi che tornano come in un loop sulla scena del crimine, a ripetere le stesse cose dopo anni e anni in cui le abbiamo ripetute sempre uguali;  se ci pensi, non ci siamo spostati di un millimetro dalle nostre posizioni. Il fatto di rimanere puntualmente impigliati in questo genere di discussioni vuol dire che dentro di noi ci sono cose non  risolte. E il fastidio che proviamo verso chi ha opinioni diverse, o chi nega le nostre esperienze, o chi nega la nostra capacità di distinguere le esperienze, è solo problema nostro. Non è Tornado il problema.

Una cosa che ho imparato dalle OBE, in cui mi trovavo di fronte a personaggi non esattamente inclini al dialogo in modo costruttivo, visto che me menavano e basta, è che ero io, il problema.

 

Malia, so da almeno due fonti diverse che Tornado non ha mai avuto le esperienze di cui stiamo parlando. Tu puoi provare a spiegargliele, ma non devi assolutamente pensare che sia tu il problema in un ipotetico dialogo con chi parla in base a ció che ha solo letto in giro e non ti ascolta. Non é questione di opinioni diverse, credimi.

@Pandora

“Per come ha posto Giulia la questione nel 3D iniziale, è lei stessa a presentare una  lettura del fenomeno di taglio scientifico, postando un link a dimostrazione delle sue perplessità, dato che il parere della scienza nemmeno considera ogni velleità di possibile uscita dal corpo, bollando in automatico tutte le esperienze che avvengono in questa fase come “allucinatorie”.

Per cui Giulia non avendo mai sofferto di allucinazioni si pone il problema di un approccio di tipo esclusivamente materialista come lo è per forza quello scientifico.“

Ciao, Pandora. Perdonami, ma qui c’è un equivoco. Ho citato quella fonte perché spiega bene come si presentano le paralisi del sonno. Io non mi pongo il problema in chiave esclusivamente materialista: parto da quello che la scienza é in grado di osservare e spiegare per poi dire chiaramente che l’uso della parola “allucinazioni” in termini scientifici é un’offesa alla nostra intelligenza. 

Ho parlato anche della EEG di 30 minuti fattami quasi trent’anni fa da un gruppo di studiosi, perché non ho problemi a farmi studiare dalla scienza.

Per il resto faccio delle ipotesi in base alle mie esperienze e a quelle degli altri, oltre che alle conclusioni di studiosi d’avanguardia.

Per me, nei 15 anni che ho tollerato passivamente le paralisi, era una sensazione terrorizzante di anneggare nel mio corpo, e un rumore che mi faceva pensare di trovarmi in un frullatore, e una lotta per svegliare il corpo fisico per uscire da quella situazione, perché a quell’etá era quella la mia priorità. All’epoca internet non esisteva, il problema era solo mio. Ho imparato solo tempo dopo aver cominciato ad avere OBE volontarie che durante il sonno REM c’è questa atonia muscolare. Avrei voluto saperlo prima, é per questo che condivido sempre questa informazione quando introduco l’argomento paralisi.

É stato poi nel 1990 (non a caso dopo aver cominciato a leggere molto sulle OBE) che durante una situazione analoga ho sentito gambe e braccia che mi volavano via e ho capito il potenziale delle paralisi quale trampolino delle OBE.

L’idea che sentire gambe e braccia che mi volavano via, il mio corpo che mi chiamava con voce lamentosa mentre stavo uscendo dal corpo, e poi il mio alter ego vestito di nero che, appena uscita dal corpo, cercava di strangolarmi fossero allucinazioni non mi sfiora minimamente.

Per esempio ho raccolto la testimonianza di un’amica che da piccola (2 o 3 anni) veniva abusata da suo cugino. Quando ció accadeva lei volava verso il soffitto in stato di quiete ma vedeva il suo corpicino piangere e dimenarsi. Non considero questa un’allucinazione ma un meccanismo di difesa che il nostro io multidimensionale mette automaticamente in atto in queste situazioni.

Se leggi i miei interventi sono tutti indirizzati a comprendere le presenze inquietanti che si vivono in paralisi e cosa c’è “oltre”.

Ho anche spiegato come presenze non fisiche, benevole però, come per esempio vedere mio marito che gira per casa facendo piccoli lavoretti quando era invece fuori per lavoro, mi capitavano anche mentre per esempio stavo facendo una traduzione noiosa con il pilota automatico, e come le medesime presenze (sempre benevole) le percepisco immediatamente al mio fianco se sono deprivata di sonno nel momento stesso in cui chiudo gli occhi.

Qui, l’unica cosa che sto cercando di spiegarmi onestamente sul piano materiale é lo spostamento delle coperte riferito da occhibianchi.

 

Edited by Giulia
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Il 7/3/2023 at 15:27, Pandora ha scritto:

 

Per come ha posto Giulia la questione nel 3D iniziale, è lei stessa a presentare una  lettura del fenomeno di taglio scientifico, postando un link a dimostrazione delle sue perplessità, dato che il parere della scienza nemmeno considera ogni velleità di possibile uscita dal corpo, bollando in automatico tutte le esperienze che avvengono in questa fase come “allucinatorie”.

 

No, aspe', non è proprio così. Stai usando già termini ed espressioni 'di parte'.

La scienza dice che quando una persona ha una percezione di sè in un modo il suo cervello sta funzionando in un modo, quando una persona ha la percezione di sè in altro modo il cervello sta funzionando in un altro modo.

Non bolla niente: descrive. Che poi il fatto che il termine allucinazione per qualcuno è offensivo, imbarazzante, dispregiativo, non è un problema dello scienziato. Se parli con uno scienziato non puoi pretendere che usi termini che non ti offendano. Si usa quel termine per capirsi.

 

Nella scienza la sigla OBE si usa insieme alle sigle AH e EAH. Il cervello delle persone durante queste esperienze è stato fotografato, misurato, ecc.

 

La scienza ''non dice che è possibilie l'uscita'' perchè uscire, entrare o stare fermi o girare tutto intorno,  non sono termini che usa; usa termini ed espressioni come: coincidenza o meno della percezione della posizione del corpo rispetto alla percezione dei pensieri  (riassumendo), parziale, totale, al negativo, ecc.

 

Sentirsi nel corpo, perfettamente allineati è pure quello, al parli delle allucinazioni, il risultato dato dalla somma e dall'elaborazione di diversi dati e di diversi processi. Che è una meraviglia al pari del sentirsi fuori. Solo che alla prima ci siamo abituati.

 

 

Edited by malia
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Il 17/2/2023 at 06:14, Giulia ha scritto:

Quando studiavo per gli esami universitari fino a tarda notte, e/o mi capitava di prendere un caffè nel tardo pomeriggio, spesso mi capitava poi la notte che la mia mente si svegliava nel corpo ancora addormentato, quando i muscoli sono ancora paralizzati come avviene durante il sonno REM, per impedirci di mimare le azioni del sogno. Non riuscivo a gridare, non riuscivo neanche a sollevare di un millimetro le palpebre, e sentivo un rumore forte, come se mi trovassi all’interno di un frullatore. Avrei poi scoperto negli anni a venire che gli addetti ai lavori le chiamano vibrazioni.

Ci vollero 15 anni prima di capire che quel fenomeno era strettamente collegato alle OBE/Viaggi Astrali, ai quali mi ero nel frattempo cominciata ad interessare. Me ne accorsi una notte del 1990, quando ero molto stressata perché non riuscivo a trovare un appartamento in affitto a nel milanese e per lavoro soggiornavo ormai da 4 mesi in albergo. Il mio capo mi aveva appena messo alle strette dicendomi di trovare una soluzione immediatamente. Verso mezzanotte mi stavo assopendo quando ho cominciato a sentire in sottofondo le vibrazioni e ho sentito le gambe e le braccia che mi volavano via, e le tirai giú terrorizzata. Era l’inizio di un nuovo capitolo della mia vita che, tramite i viaggi astrali, mi avrebbe portato a scoprire nuove realtà è a espandere i miei orizzonti.

Nei 15 anni in cui ho subito passivamente le paralisi notturne senza sapere che erano lo stato in cui si può tranquillamente avere un’OBE, avevo ideato un sistema per uscire da quella situazione svegliando il corpo. Immaginavo di fare un esercizio che richiede molta concentrazione: immaginavo di muovere le mani in due sensi contrari, una in senso circolare e l’altra su e giù. Questo esercizio richiedeva tanta concentrazione per cui riuscivo sempre a svegliare il corpo.

Ho citato la Old Hag Syndrome o Sindrome della Vecchia Strega di cui riporto un’immagine (ma in internet se ne trovano molte di più) perché molte persone dichiarano di sentire un’oppressione sul petto durante le paralisi, come se una creatura sinistra le stesse schiacciando, opprimendo o soffocando. Oppure ne percepiscono la presenza nella stanza e non possono reagire. In realtà leggo che alle paralisi del sonno si ricollega anche una certa fatica a respirare normalmente. Poiché il fenomeno é sempre esistito, le varie culture l’hanno interpretato in base alle proprie cognizioni, tradizioni e anche superstizioni.

In questo articolo  https://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/paralisi-del-sonno.html come tanti che ho letto, si parla diffusamente dei sintomi, ma non delle OBE, sebbene la foto inclusa vi faccia riferimento. Questi articoli di natura scientifica interpretano le percezioni che si hanno durante la paralisi come allucinazioni. Io personalmente non ne ho mai sofferto, per cui non so che dire. Personalmente non credo nell’esistenza dei demoni, se non quelli creati dai nostri stati d’animo negativi, dai conflitti con gli altri, ecc.

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Ciao Giulia, io, come forse sai, ho un approccio abbastanza scientifico su questi fenomeni, però mi piace discuterne con chi li crede fenomeni paranormali (non so se sia un termine corretto), perché sono dell'idea che le cose stiano sempre un po' a metà tra le due posizioni.

Ti chiedo, visto che citi due momenti stressanti della tua vita (università e lavoro) non pensi che gli episodi di paralisi notturne siano da ascrivere a questa causa, cioè lo stress psichico? 

Quando siamo stressati l'organismo reagisce elevando i picchi di cortisolo; e quando questo accade di notte, la mente si potrebbe svegliare prima del corpo (il corpo è stanco e vorrebbe riposare ancora). Hai mai provato a controllare i livelli di cortisolo? Tra i sintomi del cortisolo elevato ci sono i disturbi del sonno, ma anche iperglicemia, stanchezza cronica, ritenzione idrica e altro. Ciao.

P.s. solo una volta nella mia vita ho avuto paralisi nel prerisveglio.

P.s.2 a tutti: rimaniamo sul tema specificato nel titolo senza divagare in altri fenomeni.

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23 minuti fa, cincin ha scritto:

Ciao Giulia, io, come forse sai, ho un approccio abbastanza scientifico su questi fenomeni, però mi piace discuterne con chi li crede fenomeni paranormali (non so se sia un termine corretto), perché sono dell'idea che le cose stiano sempre un po' a metà tra le due posizioni.

Ti chiedo, visto che citi due momenti stressanti della tua vita (università e lavoro) non pensi che gli episodi di paralisi notturne siano da ascrivere a questa causa, cioè lo stress psichico? 

Quando siamo stressati l'organismo reagisce elevando i picchi di cortisolo; e quando questo accade di notte, la mente si potrebbe svegliare prima del corpo (il corpo è stanco e vorrebbe riposare ancora). Hai mai provato a controllare i livelli di cortisolo? Tra i sintomi del cortisolo elevato ci sono i disturbi del sonno, ma anche iperglicemia, stanchezza cronica, ritenzione idrica e altro. Ciao.

P.s. solo una volta nella mia vita ho avuto paralisi nel prerisveglio.

Io pero' cin, non sono mica cos convinta che lo stato clinico del momento esaurisca del tutto il discorso paranormale, mi giungerebbe nuova scoprire che le uniche esperienze paranormali da prendere in considerazioni siano quelle di chi è in ottime condizioni psicofisiche, non si tratta micadi prestazioni sportive.

Anzi casomai potrebbe darsi il caso avvenga l'esatto opposto, che possa essere proprio uno stato di squilibrio fisico o psichico o di stress, ad innescare più facilmente delle risorse che stanno in corsia di emergenza, in fondo succede così anche per le intuizioni.

Altrimenti sarebbe anche difficile spiegare certi fenomeni come percezione del pericolo o della morte altrui per esempio tra gemelli o madre e figli. 

Per esempio a me solo pochi giorni fa é capitato per la prima volta il riscontro di aver probabilmente fatto un viaggio astrale insieme ad altre due persone, ci siamo trovati nello stesso luogo vedendo facendo e dicendo le stesse cose

fatto sta che io quel giorno avevo la febbre.

Oppure I sogni premonitori li ho quasi sempre fatti  nei giorni peggiori del ciclo.

Cioè tu chiedi a Giulia giustamente, ma non sono mica sicura che il malessere fisico sia escludente, in fondo e banalmente anche le migliori intuizioni spesso arrivano sotto stress. 

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38 minuti fa, Pandora ha scritto:

Io pero' cin, non sono mica cos convinta che lo stato clinico del momento esaurisca del tutto il discorso paranormale, mi giungerebbe nuova scoprire che le uniche esperienze paranormali da prendere in considerazioni siano quelle di chi è in ottime condizioni psicofisiche, non si tratta micadi prestazioni sportive.

Anzi casomai potrebbe darsi il caso avvenga l'esatto opposto, che possa essere proprio uno stato di squilibrio fisico o psichico o di stress, ad innescare più facilmente delle risorse che stanno in corsia di emergenza, in fondo succede così anche per le intuizioni.

Altrimenti sarebbe anche difficile spiegare certi fenomeni come percezione del pericolo o della morte altrui per esempio tra gemelli o madre e figli. 

Per esempio a me solo pochi giorni fa é capitato per la prima volta il riscontro di aver probabilmente fatto un viaggio astrale insieme ad altre due persone, ci siamo trovati nello stesso luogo vedendo facendo e dicendo le stesse cose

fatto sta che io quel giorno avevo la febbre.

Oppure I sogni premonitori li ho quasi sempre fatti  nei giorni peggiori del ciclo.

Cioè tu chiedi a Giulia giustamente, ma non sono mica sicura che il malessere fisico sia escludente, in fondo e banalmente anche le migliori intuizioni spesso arrivano sotto stress. 

Ma nel mio post non c'era generalizzazione, Pandora.

Nel caso specifico, le paralisi notturne, mi chiedevo se lo stress non potesse giocare un ruolo fondamentale visto che esso induce elevati livelli di cortisolo; e il cortisolo è uno dei responsabili del risveglio precoce. Ora, se il cervello si sveglia anzitempo é possibile che il corpo non sia ancora pronto.

Quanto al tuo "viaggio astrale" durante uno stato febbrile ciò non mi meraviglia e molti dicono che proprio in quello stato hanno avuto una esperienza simile e io non lo nego, come non nego la paralisi notturna (anch'io ne ho avuta una, come detto) solo che io do una spiegazione più razionale che paranormale. 

Ma questa non è la sede per parlare di viaggi astrali, ci dovremmo spostare.

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54 minuti fa, cincin ha scritto:

Ma nel mio post non c'era generalizzazione, Pandora.

Nel caso specifico, le paralisi notturne, mi chiedevo se lo stress non potesse giocare un ruolo fondamentale visto che esso induce elevati livelli di cortisolo; e il cortisolo è uno dei responsabili del risveglio precoce. Ora, se il cervello si sveglia anzitempo é possibile che il corpo non sia ancora pronto.

Quanto al tuo "viaggio astrale" durante uno stato febbrile ciò non mi meraviglia e molti dicono che proprio in quello stato hanno avuto una esperienza simile e io non lo nego, come non nego la paralisi notturna (anch'io ne ho avuta una, come detto) solo che io do una spiegazione più razionale che paranormale. 

Ma questa non è la sede per parlare di viaggi astrali, ci dovremmo spostare.

No ma non intendo parlare di viaggi astrali, ne ho già parlato altrove di quell'esperienza, né di telepatia, il mio era solo un esempio, quello che volevo dire è che il fatto che ci siano delle condizioni fisiche particolari scientificamente testabili, che é il dubbio espresso nel post di apertura di Giulia, nel momento in cui si fanno esperienze "strane" che interpretiamo come paranormali, soprattutto se queste poi trovano riscontro nel reale,  significano solo una cosa: che la spiegazione scientifica o l'individuazione della patologia, o per dire, l'esame della bilirubina, qualunque cosa sia, non spiegano come sia possibile che in seguito alla paralisi misurata con i sensori tu possa incontrare lo zio morto che ti dice che giovedi alle tre non devi andare in tangenziale perché ci sarà un incidente e poi l'incidente avviene, perché quando si parla di riscontri si parla di questo, per cui la situazione medica è interessante, ma bisogna anche prendere atto del fatto che in alcuni casi specifici, non in tutti, c'è poco da fare, è una spiegazione insufficiente. 

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17 ore fa, cincin ha scritto:

Ciao Giulia, io, come forse sai, ho un approccio abbastanza scientifico su questi fenomeni, però mi piace discuterne con chi li crede fenomeni paranormali (non so se sia un termine corretto), perché sono dell'idea che le cose stiano sempre un po' a metà tra le due posizioni.

Ti chiedo, visto che citi due momenti stressanti della tua vita (università e lavoro) non pensi che gli episodi di paralisi notturne siano da ascrivere a questa causa, cioè lo stress psichico? 

Quando siamo stressati l'organismo reagisce elevando i picchi di cortisolo; e quando questo accade di notte, la mente si potrebbe svegliare prima del corpo (il corpo è stanco e vorrebbe riposare ancora). Hai mai provato a controllare i livelli di cortisolo? Tra i sintomi del cortisolo elevato ci sono i disturbi del sonno, ma anche iperglicemia, stanchezza cronica, ritenzione idrica e altro. Ciao.

P.s. solo una volta nella mia vita ho avuto paralisi nel prerisveglio.

P.s.2 a tutti: rimaniamo sul tema specificato nel titolo senza divagare in altri fenomeni.

Ciao, CinCin ❤️ In realtà, più che ai livelli di stress, attribuisco quei primi 15 anni di paralisi vissute senza neanche sapere cosa fosse l’atonia muscolare del sonno REM, ai livelli di caffeina. Se bevevo il caffè di pomeriggio/sera, per poter studiare senza addormentarmi sui libri, o se per lo sfinimento facevo un sonnellino pomeridiano (a casa nostra si prendeva il caffè dopo pranzo) si creava uno stato per il quale il corpo era esausto ma la mente ancora fresca. Risultato: mente sveglia in corpo addormentato e dunque constatazione in stato di mente sveglia della paralisi di quasi tutti i muscoli. Quando nei tardi anni ottanta ho cominciato a leggere di tutto e di piú sui viaggi astrali, ho capito che quel meccanismo di mente sveglia in un corpo addormentato poteva portare alla libertà di abbandonare il veicolo fisico per viaggiare nel mondo non fisico, fatto che la prima volta é successa a tarda sera quando avevo 29 anni. É stato quando ho capito il meccanismo e deciso di indurre volontariamente quello stato che ho incontrato parti di me che cercavano di boicottarmi, cercando finanche di strangolare il mio corpo astrale. Allora battevo in ritirata, ma l’entusiasmo per quell’avventura era più forte dei boicottaggi, e ho continuato per quella strada. Le uniche persone che mi riferivano di episodi di paralisi in quegli anni in cui internet non esisteva ancora erano studenti ed atleti, persone che come me venivano più facilmente a trovarsi con mente sveglia in un corpo sfinito dalla stanchezza.

Edited by Giulia
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Sì, c'era anche la questione caffè che volevo menzionarti ma poi me ne sono dimenticata, @Giulia e anche questo può contribuire alle paralisi. Quindi mi daresti conferma che le paralisi notturne dipendono da un particolare stato psico-fisico.

Quanto al resto, cioè ai viaggi astrali mi esprimerò in sede adatta (qui saremmo OT) sempre che avrò qualcosa da dire. Come sai io non ho idee o concetti precostituiti e le mie teorie nascono sempre al momento, in base a ciò che leggo.

Ciao 🙂

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7 minuti fa, cincin ha scritto:

Sì, c'era anche la questione caffè che volevo menzionarti ma poi me ne sono dimenticata, @Giulia e anche questo può contribuire alle paralisi. Quindi mi daresti conferma che le paralisi notturne dipendono da un particolare stato psico-fisico.

Quanto al resto, cioè ai viaggi astrali mi esprimerò in sede adatta (qui saremmo OT) sempre che avrò qualcosa da dire. Come sai io non ho idee o concetti precostituiti e le mie teorie nascono sempre al momento, in base a ciò che leggo.

Ciao 🙂

 

Non necessariamente. Può capitare anche in condizioni normali.

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22 ore fa, cincin ha scritto:

Sì, c'era anche la questione caffè che volevo menzionarti ma poi me ne sono dimenticata, @Giulia e anche questo può contribuire alle paralisi. Quindi mi daresti conferma che le paralisi notturne dipendono da un particolare stato psico-fisico.

Quanto al resto, cioè ai viaggi astrali mi esprimerò in sede adatta (qui saremmo OT) sempre che avrò qualcosa da dire. Come sai io non ho idee o concetti precostituiti e le mie teorie nascono sempre al momento, in base a ciò che leggo.

Ciao 🙂

 

Ciao CinCin. Caffè a parte, a me capitava sempre quando il  corpo era più stanco della mente e si produceva uno stato di mente sveglia in corpo addormentato. Ti ho fatto degli esempi. Poi capita che una persona sia più sensibile e portata di altri, ma il succo è che ho un enorme interesse per la materia e, quando l'ho approfondita con le giuste letture, sono andata avanti anche senza il caffè. C'è anche la tecnica del sonno interrotto che tanti usano. Puntano la sveglia nel cuore della notte (quando sono nel sonno profondo) si alzano, lavano il viso con acqua fredda, leggono un po' e poi tornano a letto. Questo facilita l'induzione del medesimo stato: mente sveglia in corpo che dorme.

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10 ore fa, Giulia ha scritto:

Ciao CinCin. Caffè a parte, a me capitava sempre quando il  corpo era più stanco della mente e si produceva uno stato di mente sveglia in corpo addormentato. Ti ho fatto degli esempi. Poi capita che una persona sia più sensibile e portata di altri, ma il succo è che ho un enorme interesse per la materia e, quando l'ho approfondita con le giuste letture, sono andata avanti anche senza il caffè. C'è anche la tecnica del sonno interrotto che tanti usano. Puntano la sveglia nel cuore della notte (quando sono nel sonno profondo) si alzano, lavano il viso con acqua fredda, leggono un po' e poi tornano a letto. Questo facilita l'induzione del medesimo stato: mente sveglia in corpo che dorme.

Sicuramente anche alle paralisi notturne ci si allena. Però, permettimi, io lo sconsiglierei perché dormire non bene non è un toccasana. Del resto lo dice anche l'articolo da te linkato nel post iniziale: le paralisi del sonno accadono per lo più a persone con problemi del sonno. Io sono per non disturbare il suo ciclo. Anche perché, come dicevo nel mio primo post, dormire poche ore fa innalzare i livelli di cortisolo e quando accade in modo continuativo si innalza la glicemia, si perde massa muscolare e altre cose.

Ma mi fermo 🙂

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12 ore fa, cincin ha scritto:

Sicuramente anche alle paralisi notturne ci si allena. Però, permettimi, io lo sconsiglierei perché dormire non bene non è un toccasana. Del resto lo dice anche l'articolo da te linkato nel post iniziale: le paralisi del sonno accadono per lo più a persone con problemi del sonno. Io sono per non disturbare il suo ciclo. Anche perché, come dicevo nel mio primo post, dormire poche ore fa innalzare i livelli di cortisolo e quando accade in modo continuativo si innalza la glicemia, si perde massa muscolare e altre cose.

Ma mi fermo 🙂

Ciao, CinCin. Ho aperto la discussione con lo scopo primario di aiutare chi ha queste esperienze (e sono in larga parte giovani o giovanissimi), specie se accompagnate dalla percezione di presenze inquietanti, a comprenderle e possibilmente superare le percezioni inquietanti.

Avrei voluto incontrare la me stessa di oggi, con il bagaglio di nozioni che ho, quando a 14 anni sono cominciate.

Io la vedo grosso modo così: esiste una dimensione fisica (dove mi puoi parlare di caffè, cortisolo, iperglicemia e parasonnie) ed esiste una dimensione (molto più complessa, che in base alle mie ricerche ed esperienze abbraccia anche il fisico) che chiamo per semplicità non fisica, che possiamo esplorare per così dire da disincarnati mentre il corpo dorme, sebbene il cervello farà sempre da filtro dell'esperienza fintantoché siamo in vita.

Il mio parere, basato sulle mie esperienze, è che la paralisi del sonno (come anche i sogni e i sogni lucidi) costituisce lo spartiacque fra le due dimensioni, che sono solo apparentemente separate. Di qui le presenze talora inquietanti, che a parer mio costituiscono i guardiani della dimensione disincarnata, che, sempre a parer mio, si alimentano dei nostri pregiudizi, della cultura secondo la quale ci siamo formati, ecc. ecc. Nel caso specifico di Don Bosco, che è stato qui richiamato, ritengo che possa averne fatto esperienza, ma che, essendo lui Santo,  vi abbia proprio incontrato il maligno che con la sua Santa Vita combatteva, Santa Vita in cui i sogni si sono rivelati molto importanti e premonitori.

Ti ho citato la tecnica della sveglia solo per spiegarti come alcuni praticanti di viaggi astrali inducono gli stessi, non per uscire dal tema che stiamo trattando, ma per meglio spiegarlo.

Non sto consigliando a nessuno di indurre il fenomeno. Anzi, da 25 anni che offro supporto alle persone a lutto in particolare, sconsiglio anche le OBE.

Avrei voluto conoscere don Bosco in quei due anni, e parlarci assieme, perché lo ammiro molto. Spero che lui guardi con comprensione il mio sforzo di tutelare chi ha episodi involontari, perché della sua Santità non ho dubbi, e a questa attribuisco le prove che ha dovuto affrontare, che non si limitano certo solo a questo tema.

 

Edited by Giulia
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2 ore fa, Giulia ha scritto:

Ciao, CinCin. Ho aperto la discussione con lo scopo primario di aiutare chi ha queste esperienze (e sono in larga parte giovani o giovanissimi), specie se accompagnate dalla percezione di presenze inquietanti, a comprenderle e possibilmente superare le percezioni inquietanti.

Avrei voluto incontrare la me stessa di oggi, con il bagaglio di nozioni che ho, quando a 14 anni sono cominciate.

Io la vedo grosso modo così: esiste una dimensione fisica (dove mi puoi parlare di caffè, cortisolo, iperglicemia e parasonnie) ed esiste una dimensione (molto più complessa, che in base alle mie ricerche ed esperienze abbraccia anche il fisico) che chiamo per semplicità non fisica, che possiamo esplorare per così dire da disincarnati mentre il corpo dorme, sebbene il cervello farà sempre da filtro dell'esperienza fintantoché siamo in vita.

Il mio parere, basato sulle mie esperienze, è che la paralisi del sonno (come anche i sogni e i sogni lucidi) costituisce lo spartiacque fra le due dimensioni, che sono solo apparentemente separate. Di qui le presenze talora inquietanti, che a parer mio costituiscono i guardiani della dimensione disincarnata, che, sempre a parer mio, si alimentano dei nostri pregiudizi, della cultura secondo la quale ci siamo formati, ecc. ecc. Nel caso specifico di Don Bosco, che è stato qui richiamato, ritengo che possa averne fatto esperienza, ma che, essendo lui Santo,  vi abbia proprio incontrato il maligno che con la sua Santa Vita combatteva, Santa Vita in cui i sogni si sono rivelati molto importanti e premonitori.

Ti ho citato la tecnica della sveglia solo per spiegarti come alcuni praticanti di viaggi astrali inducono gli stessi, non per uscire dal tema che stiamo trattando, ma per meglio spiegarlo.

Non sto consigliando a nessuno di indurre il fenomeno. Anzi, da 25 anni che offro supporto alle persone a lutto in particolare, sconsiglio anche le OBE.

Avrei voluto conoscere don Bosco in quei due anni, e parlarci assieme, perché lo ammiro molto. Spero che lui guardi con comprensione il mio sforzo di tutelare chi ha episodi involontari, perché della sua Santità non ho dubbi, e a questa attribuisco le prove che ha dovuto affrontare, che non si limitano certo solo a questo tema.

 

Vorrei approfondire il tema del guardiano della soglia, perchè mi sembra interessante inserirlo nel giusto contesto.

Questa figura, secondo la tradizione, emerge prima dell'iniziazione, e può essere considerata come un agglomerato di tutti i difetti presenti nella persona. Difetti che impediscono al praticante di accedere alla conoscenza dei mondi spirituali. 

Naturalmente l'emersione del guardiano della soglia non è appannaggio esclusivo delle paralisi e dei viaggi astrali, ma di qualsiasi pratica. Dipende da quanto una persona conosce sè stessa. Supponendo infatti che il primo guardiano sia l'insieme di tutti i difetti residui, è chiaro che per vederlo bisogna averli saputi osservare e accorpare in un'unica entità. La mia ipotesi infatti è che le figure mostruose, soprattutto nei casi in cui appaiono dal nulla, a persone che non hanno mai fatto queste genere di pratiche (osservazione),e soprattutto non hanno alcuna seria intenzione di interagire coi piani superiori e comprenderne le leggi, non siano il vero e proprio guardiano ma degli aspetti di esso. E' comunque meglio di niente: nel senso, più roba esce e più ci sono possibilità di trascendere il proprio stato ordinario e avere conoscenza diretta dei mondi spirituali. 

Addirittura si presuppone l'esistenza di più guardiani della soglia, ognuno più spaventoso e terribile dell'altro, a seconda della propria preparazione e delle proprie capacità. 

Non è detto però che appaiano soltanto durante le paralisi o i viaggi astrali. Come ho già detto, possono essere visti, percepiti e risolti anche in altre maniere.

Per quel che riguarda la mia esperienza in astrale, ne ho soltanto una degna di nota sull'ipotetico guardiano. Nel mio caso non identifico nel guardiano le varie figure mostruose o presenze sinistre che ho percepito nel corso del tempo, quelli per me sono aspetti singoli della mia personalità o forze esterne che infastidiscono.

Per me questa figura è emersa durante un'esperienza in cui stavo entrando in una cattedrale, ma proprio sul lato sinistro, c'era una figura umana maschile che galleggiava in aria e non mi lasciava entrare. Mi prese (non so come) e mi portò in una grotta, stesa su una pietra che sembrava una di quelle pietre in cui si facevano i sacrifici. Aveva uno strumento simile a una spada fatta di luce brillantissima, che inserì per tre volte nel mio petto. Il dolore che ho provato in quella situazione credo di non averlo mai più provato, probabilmente neanche durante il parto. Un dolore acuto, lancinante, pazzesco. Infatti pensavo che sarei morta, e anche lui mi sembrava abbastanza sicuro che sarei morta. Invece non riusciva ad uccidermi, ogni volta quel che lui cercava di annientare ritornava al suo posto (la sensazione che avevo era esattamente questa). Dopo la terza volta mi ha lasciata entrare, con un certo disappunto, nel senso che mi voleva uccidere, ma non c'era riuscito. 

 

 

 

  • Love 2
  • 1 month later...
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di solito per dormire io mi metto in posizione fetale abbracciando il cuscino e non riesco a stare per piiù di 10 minuti in modo supino...quando dormo ho invece un sonno molto profondo e nessuno mi potrebbe svegliare, non ho cognizione del momento in cui mi addormento. Per me le uniche paralisi potrebbero essere un brusco risveglio....diciamo che quando dormo sembra quasi di entrare in coma e la mattina mi sveglio senza nessun problema 

  • Alien 1
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1 ora fa, y2k ha scritto:

di solito per dormire io mi metto in posizione fetale abbracciando il cuscino e non riesco a stare per piiù di 10 minuti in modo supino...quando dormo ho invece un sonno molto profondo e nessuno mi potrebbe svegliare, non ho cognizione del momento in cui mi addormento. Per me le uniche paralisi potrebbero essere un brusco risveglio....diciamo che quando dormo sembra quasi di entrare in coma e la mattina mi sveglio senza nessun problema 

 

Nessuno ha cognizione del momento in cui si addormenta 😀 ossia passando dallo stato di veglia al sonno non REM

Mentre al limite è possibile percepire coscientemente il passaggio dalla veglia (scarsamente vigile però) al sonno REM.  Quindi alle volte è possibile entrare nuovamente in sogno REM  dopo un risveglio, senza passare dal sonno non-REM, può capitare per svariati motivi che non sto qui a spiegare. 

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