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lupus

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  1. C'erano, in un paesino, 4 ragazzi sfaccendati, che non sapevano come passarsi il tempo, il contadino della zona, impietosito, diede a loro un uovo enorme da colorare, i 4 ragazzi entusiasti si misero subito all'opera, iniziarono a colorare questo grosso uovo, e ridevano, e chiaccheravano tra loro, una vasta e assortita cerchia di ragazzi si mise à guardare questi 4 che coloravano, e c'era chi diceva loro usa il rosso qui, no il verde, no il blu, disegnami una tartaruga qui in fondo, i 4 ragazzi, inorgogliti dal loro nuovo gioco tutto per loro cominciarono a colorare sempre di più, e dicevano tra di loro, guarda quanto siamo bravi, che bell'uovo stiamo facendo Accadde però un fatto inaspettato, inizio' a piovere e l'uovo, colpito dall'acqua, perse tutti i suoi disegni e i suoi colori, i 4 ragazzi, presi dall'euforia del momento, si erano scordati di aver usato colori ad olio invece che a tempera Quando il contadino se ne accorse ormai era troppo tardi, l'uovo era tornato alla sua immagine primordiale, arrabbiatosi coi 4 ragazzi volle dare a loro un'altra opportunità, ma ormai caduto in disgrazia poté dar loro solo un uovo molto piccolo Ma i 4 ragazzi non perdettero fiducia, consapevoli di dover tornare al loro triste far niente senza l'uovo, cominciarono di nuovo a disegnare sul nuovo, stavolta usando colori a tempera invece che ad olio, e di nuovo tornarono a ridere e chiacchierare tra loro intorno a questo piccolo nuovo uovo, ma ormai la folla ad osservarli si era ridimensionata come l'uovo stesso, ma a loro non importava, desideravano solo avere qualcosa di importante per qualcuno da fare Disgrazia volle che iperverso' un temporale, e il nuovo uovo rotolo' a terra per colpa di un colpo di vento, finì così che dei 4 ragazzi e del contadino in miseria si perse memoria
  2. Perché ero io quel mangiapeccati
  3. Gesù e i gay: “Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre” DI GIACOMO · 5 MAGGIO 2016 Riflessioni bibliche pubblicate sul sito Would Jesus Discriminate? (Stati Uniti), liberamente tradotte da Silvia Lanzi Qui Gesù si riferisce a “eunuchi che sono così dalla nascita”. Questa terminologia (“nati eunuchi”) era usata nel mondo antico per riferirsi agli uomini omosessuali. Gesù indica che essere “nato eunuco” è un dono di Dio. Alcuni cristiani affermano fiduciosamente che Dio non ha creato le persone omosessuali “in quella maniera”. È importante, perché si rendono conto che se Dio avesse creato i gay “in questo modo”, rifiutarli equivarrebbe a rifiutare l’opera di Dio nella creazione. Nell’incalzare il loro “ordine della creazione”, alcuni cristiani sono soliti dire “Dio ha creato Adamo ed Eva, e non Adamo e Stefano!” Per rafforzare la loro posizione, spesso citano le parole di Gesù in Matteo 19:4-5, dove risponde ad una domanda sul fatto che il divorzio sia ammissibile: “Gesù, rispondendo, disse loro: ‘Non avete voi letto che chi li creò da principio, li creò maschio e femmina?’ E disse: ‘Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà con la propria moglie, e i due diverranno una sola carne’? Quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi’”. Da queste parole, alcuni cristiani traggono la conclusione che l’eterosessualità sia la norma della creazione e, allo stesso modo, il matrimonio eterosessuale sia l’unico modo legittimo per le persone di formare relazioni romantiche. Ironicamente, le stesse parole di Gesù, proprio nello stesso passaggio, confutano queste conclusioni. Mentre il dialogo continua, i discepoli di Gesù sono disturbati dal suo rigoroso insegnamento sul divorzio. I discepoli dicono che se il divorzio non fosse un’opzione facile, forse sarebbe meglio per l’uomo non sposare la donna. Gesù risponde: “Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca” (Matteo 19:11-12). Qui Gesù identifica tre classi di uomini che non dovrebbero sposare delle donne. Prendendo le sue categorie in ordine inverso, per primi ci sono quelli che si sono resi “eunuchi” per il Regno dei Cieli, cioè quelli che rinunciano al matrimonio per servire meglio Dio. Poi menziona quelli che sono stati “resi eunuchi da altri”, un riferimento apparente ai maschi castrati. Ma Gesù menziona una terza categoria – gli eunuchi che sono nati così. Alcuni potrebbero pensare che Gesù si stesse riferendo a maschi nati senza testicoli, ma questo caso sarebbe estremamente raro. Inoltre, questa interpretazione ignora come il termine “nati eunuchi” venga usato nelle altre letterature del tempo. Nel mondo antico, inclusa l’antica cultura ebraica (come riflesso nel Talmud), gli eunuchi “naturali” o “nati” non erano associati con testicoli mancanti,piuttosto erano associati con caratteristiche e comportamenti stereotipatamente effeminati (come i gay di oggi), che rabbi Eliezer pensava si dovessero “curare” (come i gay di oggi). Inoltre, come abbiamo visto, gli eunuchi erano comunemente associati con il desiderio omosessuale. Come ogni persona ragionevolmente informata del suo tempo, Gesù avrebbe dovuto essere a conoscenza di questa visione comune degli eunuchi. Ma, banalmente, dice che alcune persone sono nate semplicemente così. L’implicazione di questa dichiarazione è profonda – Dio ha creato le persone gay come sono! Lo dice Gesù. Diversamente da rabbi Eliezer, Gesù non sente la necessità di “curare” chi è nato eunuco. Non pronuncia parole di condanna; piuttosto elenca le persone nate gay a fianco di un’altra classe onorata (gli eunuchi per il Regno) e li accetta come parte naturale dell’ordine della creazione di Dio. Così, quando si legge Matteo 19 come un tutto unico, vediamo che Gesù insegna che la maggior parte delle persone sono create per il matrimonio eterosessuale (anche noi l’accettiamo come paradigma predominante della creazione di Dio). Ma, diversamente da alcuni cristiani moderni, Gesù non vede questo come l’unico modo onorevole di vivere. Gesù riconosce che alcuni esseri umani sono stati creati da Dio per seguire una strada meno comune, ma ugualmente legittima. Ci sono alcuni che sono eunuchi dalla nascita – creati così da Dio. Questa è una parentesi evangelica da valutare, ma che non cambia il senso del discorso e cioè la carta dei diritti fondamentali dell'uomo che vuole cancellare le discriminazioni a tutto vantaggio dell'inclusione dei diversi CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA L’articolo 21 della Carta vieta «qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale». Il presente articolo si applica solo alle situazioni in cui si applica il diritto dell’UE.
  4. Matteo 19 1 Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel territorio della Giudea, al di là del Giordano. 2 E lo seguì molta folla e colà egli guarì i malati. 3 Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». 4 Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: 5 Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? 6 Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi». 7 Gli obiettarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?». 8 Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. 9 Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio». 10 Gli dissero i discepoli: «Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». 11 Egli rispose loro: «Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. 12 Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca». In questo brano Gesù, pur rispettando la condizione secolare di una coppia moglie e marito, consiglia di rinunciare a questa condizione tirando in ballo gli eunuchi
  5. No, caro papa Francesco, non hanno bisogno di uno psichiatra, sei in errore e fai cadere in errore chi ti ascolta e poi discrimina forte delle tue parole
  6. Questa è una battaglia che porto avanti da anni, nonostante il bigottismo tenda sempre a rinchiudersi nel crepuscolo del peccato, come fa il Vaticano Non c'è niente di peccaminoso nell'amare una persona dello stesso sesso, l'amore non ha regole, la società deve tendere a evolversi nel concepire i gay come esseri umani uguali identici agli altri, senza nessuna esclusione, questa è evoluzione del pensiero e del costume Purtroppo viviamo in uno Stato con un'altro stato dentro che tende a dettare le regole della società, altre nazioni che non debbono sopportare un simile fardello, una simile palla al piede, già sono emancipati da anni su questi discorsi, come è giusto che sia Da noi purtroppo l'omosessualità è ancora vista come una malattia, un peccato, tutta colpa di quel piccolo stato romano che proteggiamo, in verità Gesù non ha mai fatto nessun accenno alla condotta sessuale da seguire, tranne nel passo dell'eunuco, dove non c'entra per nulla la differenza tra etero sessualità e omosessualità, ma si sa, viviamo tra bigotti che distorcono il messaggio di Cristo a loro piacere Non c'è nulla di male a essere gay, anzi, aggiungo io, meglio due gay che si amano veramente piuttosto che una coppia uomo e donna dove vivono di odio e di ripicche Io voglio vedere coppie omosessuali passeggiare tranquillamente nel mio paese mano nella mano senza avere gli occhi addosso di persone deviate mentalmente e ammaestrate da cosiddetti maestri della religione che in realtà non sanno nulla dell'amore
  7. Cin cin cin cin, ricoprimi di baci, cin cin cin cin, diventeremo amici...
  8. La verità è che probabilmente i ricchi potranno continuare a mangiare costolette d' agnello o fiorentine al sangue, mentre alla plebe verrà riservato un frugale pasto a base di grilli, locuste e larve, tutto un fattore di piramide sociale
  9. dal blog https://21bites.it/blogs/blog/edible-insects-flour "Nel lungo percorso dell’homo sapiens, l’agricoltura è un fenomeno tutto sommato recente. Tra le prime colture addomesticate dall’uomo ci sono sicuramente i cereali, spesso questi venivano ridotti in polvere con pietre e mortai, ma già millenni donne e uomini si erano messi in testa che ridurre le cose in polvere fosse conveniente. Miglior digeribilità, più semplice stoccaggio e una più lunga conservazione, i vantaggi erano davvero molti. Bastava poi aggiungere un pochetto d’acqua e tutto ricambiava forma di nuovo, il gioco era presto fatto. Nei secoli sono stati centinaia i prodotti che l’uomo ha provato a ridurre in polvere. Non solo semi, anche ossa, minerali e altri derivati di origine vegetale. Oggi siam qui a parlare di insetti che diventano farina. Vedrete, il risultato sarà un prodotto duttile e in grado di superare le resistenze del più scettico degli assaggiatori; ma andiamo con ordine. Intanto abbiamo detto farina di insetti, ma quali? Gli insetti più spesso impiegati nella produzione di farina sono: grilli, cavallette e tenebrionidi (larve di tenebrio molitor e di alphitobius diaperinus). Dal punto di vista della produzione le farine di insetti sono composte da animali disidratati e poi ridotti in polvere per mezzo di processi meccanici. Durante il processo lo scarto è quasi zero, tutto il corpo dell’animale diventa farina, non si butta via nulla. Siam sempre a ripetere che gli insetti sono una fonte di proteine ecosostenibile, e quindi lo ripetiamo anche qua. Mettetevelo per bene in testa: pochissime emissioni, pochissima superficie di suolo coinvolto per l’allevamento e pochissima acqua necessaria per la crescita degli animali. Ecco l’abbiamo detto di nuovo, sono imbattibili da questo punto di vista. Scendendo invece sul fronte nutrizionale quello che si nota subito è l’elevatissimo contenuto di proteine; ma non solo, c’è tanto altro. Fibre (fondamentali per una corretta digestione) e un bilancio lipidico fantastico: molti grassi insaturi (quelli che fanno bene, oleico e linoleico) e pochi grassi saturi (quelli che invece fanno infartare). Vitamine e minerali come potassio, ferro e fosforo chiudono il cerchio. Inoltre la farina di insetti non contiene glutine ed è quindi adatta anche per le persone che non possono, o non vogliono, mangiarne. “Si, va bene tutto, ma vuoi dirci come si mangiano queste benedette farine?” Hai ragione mio puntiglioso amico immaginario, ecco qua un po’ di consigli pratici. Partiamo da un postulato molto semplice: puoi aggiungere farina di insetti in tutte le preparazioni dove useresti già della farina di cereali. Di base è una questione di creatività. Nell’impasto della pizza, per fare delle crêpes, nelle tagliatelle che nonna ti ha insegnato a tirare col mattarello. Un consiglio utile è quello di mantenersi tra il 10 e il 20% di farina di insetti rispetto al totale: vuoi fare un impasto da un chilo? Prova con 800 grammi di farina di frumento e 200 di farina di cavallette. Il limite del 20% non è da considerare come insormontabile. Diciamo però che più si andrà oltre questa soglia e più il risultato potrebbe, visti gli alti valori nutrizionali del prodotto, apparire come un pochetto pesante; io vi ho avvisato, poi vedete voi, alla fine son gusti… Un altro suggerimento interessante è rivolto a tutte le persone sportive, agoniste o dilettanti, che seguono una dieta iperproteica. Dico a voi, vi ho visto mangiare cose terribili senza battere ciglio pur di poter raggiungere le grammature di proteine che vi eravate prefissati. Consumare ogni anno centinaia di petti di pollo di dubbia provenienza e preparare bibitoni di polverine tutt’altro che rassicuranti. Non sarebbe meglio fare colazione con dei pancake che contengono un pochetto di farina insettosa inzuppati di sciroppo d’acero? No? Ma il gusto? Di che sanno queste farine? La risposta è una: dipende. Dipende dalla specie di insetto e dipende dall’alimentazione degli animali. Quello che possiamo dire è di non immaginare sapori strani e inadatti alla stragrande maggioranza dei palati. Delicatezza con note di frutta secca, un po’ mandorla, un po’ pinoli. Le barriere che ci separano dal consumare questi prodotti sono tutte mentali, il cibo del futuro è a portata di click. Se vi va provate, vi garantiamo che non ne rimarrete delusi, e chissà che non piacciano anche alla nonna le tagliatelle di grilli… ok, magari diteglielo dopo che le ha mangiate…"
  10. Odio i leccaculo dei potenti
  11. Odio le cose abitudinarie, anche se rappresentano la mia zona confort
  12. Humus nel senso di concime?
  13. [1]Io ho detto in cuor mio: «Vieni, dunque, ti voglio mettere alla prova con la gioia: Gusta il piacere!». Ma ecco anche questo è vanità. [2]Del riso ho detto: «Follia!» e della gioia: «A che giova?». [3]Ho voluto soddisfare il mio corpo con il vino, con la pretesa di dedicarmi con la mente alla sapienza e di darmi alla follia, finché non scoprissi che cosa convenga agli uomini compiere sotto il cielo, nei giorni contati della loro vita. [4]Ho intrapreso grandi opere, mi sono fabbricato case, mi sono piantato vigneti. [5]Mi sono fatto parchi e giardini e vi ho piantato alberi da frutto d'ogni specie; [6]mi sono fatto vasche, per irrigare con l'acqua le piantagioni. [7]Ho acquistato schiavi e schiave e altri ne ho avuti nati in casa e ho posseduto anche armenti e greggi in gran numero più di tutti i miei predecessori in Gerusalemme. [8]Ho accumulato anche argento e oro, ricchezze di re e di province; mi sono procurato cantori e cantatrici, insieme con le delizie dei figli dell'uomo. [9]Sono divenuto grande, più potente di tutti i miei predecessori in Gerusalemme, pur conservando la mia sapienza. [10]Non ho negato ai miei occhi nulla di ciò che bramavano, né ho rifiutato alcuna soddisfazione al mio cuore, che godeva d'ogni mia fatica; questa è stata la ricompensa di tutte le mie fatiche. [11]Ho considerato tutte le opere fatte dalle mie mani e tutta la fatica che avevo durato a farle: ecco, tutto mi è apparso vanità e un inseguire il vento: non c'è alcun vantaggio sotto il sole. C'è sempre Qoèlet ad apparirmi nei giorni no
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