Stando a un sondaggio di una decina di anni fa, un po' più della metà degli italiani dà credito all'astrologia. Crede, cioè, che esista qualche influenza degli astri sulla nostra vita. Secondo Piero Angela, l'idea che il nostro destino sia influenzato dagli astri ha sempre affascinato, sin dai tempi più antichi, la fantasia degli uomini. In passato, quando poco si conosceva del nostro universo, gli astri erano infatti considerati delle divinità, degli dèi che dallo spazio sorvegliavano e regolavano le faccende terrestri. E, sempre secondo questo giornalista scientifico: le predizioni astrologiche si «avverano» seguendo il meccanismo di tutte le altre profezie e previsioni fatte da veggenti e cartomanti: come sempre, infatti, il cliente inconsciamente «seleziona» i risultati, si identifica con certe descrizioni caratteriali che si adatterebbero a molte altre persone, ricorda solo le cose azzeccate, «interpreta» le altre ecc.
Ma io non vorrei entrare in un argomento così vasto e complesso; volevo solo ricordare alcune riflessioni di una delle principali figure intellettuali del pensiero psicologico, psicoanalitico e filosofico, lo svizzero Carl Gustav Jung, che mi ha molto incuriosito:
"Così si spiegano le influenze stellari sostenute dagli astrologi; esse non sono altro che percezioni introspettive incoscienti dell’attività dell’inconscio collettivo."
"Sembra che le stelle abbiano delle qualità che s’inseriscono bene nella nostra psicologia. Ciò accade in ragione del fatto che, originariamente, l’astrologia era una proiezione sulle stelle della psicologia umana inconscia."
"Sembra che ciò che possediamo, come conoscenza più intima e segreta di noi stessi, sia scritto nei cieli. Per conoscere il mio carattere più individuale e più vero devo frugare i cieli, non riesco a vederlo direttamente in me stesso."
"Il cielo stellato è il libro aperto della proiezione cosmica."
"Il fatto che proiettiamo qualcosa sulle stelle significa che possediamo qualcosa che appartiene anche alle stelle. Facciamo veramente parte dell’universo."
"Siamo nati in un determinato momento, in un dato luogo e, come i vini d’annata, abbiamo le qualità dell’anno e della stagione in cui siamo nati."
(Carl Gustav Jung)