Ora, fermarsi, guardare
Sempre più spesso ci sentiamo punti dall'esigenza di tenersi occupati, fare cose, uscire, occuparsi, distrarsi. FARE.
Siamo immersi in un mondo che ci dice di fare. Di riempire. Che ci mette in colpa se non facciamo o riempiamo. E ogni cosa che facciamo risponde a questo disagio dell'essere come gli altri vorrebbero che fossimo.
Eppure non ci rende felici. No. Al massimo tamponi amo momentaneamente il vuoto, ma ogni soddisfazione temporanea non riesce a riempirci di eternità, a dissetarci, il nostro bisogno di tamponare la solitudine ed il vuoto emotivo tornerà presto a farsi sentire, ma non vogliamo ascoltarlo.
E pur cambiando i ruoli e i copioni, ci ritroviamo sempre allo stesso punto.
Mentre la vita passa.
Ci vuole un atto di coraggio per guardare nella voragine della nostra anima, per accettare che esista, per conviverci.
Ma solo accettando di conviverci possiamo capire che solo lasciando andare l'ostinazione conformista e la volontà di controllo potremmo vedere all'orizzonte paesaggi davvero diversi.
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