Diari di febbraio
Caro diario,
ti sto scrivendo con la mente, così non mi distraggo.
Ci crederesti? L'ho fatto.
All'inizio sentivo la follia che mi frizzava dentro le vene, ma poi è diventato tutto così dolce e fiacco.
È stato bello questo nostro incontro. In una città senza bordi, nel cuore della notte, una qualunque.
Ho avuto voglia di bere. Così da diventare molesta, più felice.
Ma poi ho scelto di no. L'ho tenuta chiusa dentro.
Ha detto diverse parole ma è solo su quelle più consumate e logore, che ho deciso.
Come si prendono le decisioni? O da ubriachi o su un battito di ciglia.
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