Ciò che non esiste (fino a prove contrarie) non è la percezione (o concepimento) spirituale in sè, bensì l'oggetto della percezione spirituale. Ovvero - ad esempio - si può percepire spiritualmente la esistenza di Dio ma - finchè l'esistenza di Dio resta un convincimento, una fede, una emozione, un sentimento..............mancheranno le prove empiriche sia della sua esistenza che della sua inesistenza...........prove che magari ci sono ma non sono raggiungibili dalla nostra conoscenza.
Mi duole dover sempre far riferimento alla fisica quantistica e tirarla sempre in ballo, ma..gia piccola parte delle scoperte finora fatte convalidano in modo molto evidente le assunzioni della metafisica, anche se le implicazioni derivanti da queste scoperte non sono state ancora del tutto metabolizzate ed accolte a cuor pieno, cioè con l "atto di fede"( scherzi a parte) dal pensiero dei più che si occupano di questa scienza solo come scienza, o in altre parole dalla concezione ufficiale, piu o meno ben nota a tutti, anche i piu esperti. Questa la f. quantistica, è una scienza che secondo me andrebbe affiancata a quello che come è stato detto sopra "sentire interiore" ma non tutti quelli bravi che parlano di f. quantistica hanno l orecchio affinato.
Come si puo affermare l esistenza di dio se nemmeno si è sicuri se l orecchio sia posizionato nella giusta direzione?
Se la scienza ha scelta la sua strada, cosi giusto che sia altrimenti non sarebbe stata scienza allora dovrà assumersi la responsabilità di addentrarsi in un territorio a lei ostile e impervio e di correre il rischio di sbagliarsi come anche no, ma resta pur sempre il fatto che ha scelto una strada assai molto piu lunga rispetto a coloro che si affidano alle proprie "strumentazioni".
Perchè come hai detto te: esiste la percezione spirituale e non l oggetto spirituale, ma senza la percezione spirituale non esisterebbe neanche l oggetto spirituale allora, visto che la percezione e l oggetto non sono e non possono essere enti staccati, al limite si puo dire che la percezione non è allineata correttamente con l oggetto di sperimentazione e quindi non non potrà conoscere l oggetto, o se lo farà ne otterrà una conoscenza distorta e deformata.
Una mia personale opinione al riguardo è che con le strumentazioni disposte dalla scienza non si potrà giungere , almeno per ora, a delle vere conclusioni anche se in verità è gia cosi in parte, perchè gli strumenti sono insufficientemente adatti a spiegare del tutto e dare conferma ad una realtà che appartiene maggiormente al mondo interiore la quale ci si può avvicinare solamente tramite l intuizione ed il sentire altrimenti sarebbe come un bella equazione riuscita ma nessuno ha capito come è stato possibile ciò.
Le prove empiriche, sempre secondo la mia opinione, ne ha bisogno solo la scienza e quelli che ancora affidano il proprio compito ad essa, chi ha conoscenza invece non ha bisogno di prove empiriche dell esistenza di una cosa o l inesistenza di un altra, lui stesso ne è la prova e ne è il testimone.
La chiave di tutto è nascosta nel linguaggio. Tutto ciò che ci circonda è un linguaggio. Se si conoscono le parole di cui è fatto il mondo si può fare quello che si vuole.
Non si può fare la rivoluzione senza amore.