questa ipotetica macchina non sarebbe da tarare, è già funzionante
Vuol dire che è perfetta ovvero che sarebbe infallibile, allora fai una riflessione filosofica sui seguenti punti: 1.) Accetteresti sempre e comunque il verdetto della macchina, anche quando non saresti d'accordo con il risultato di un tale test medico, ovvero anche quando non saresti d'accordo con le sue conclusioni dopo aver valutato un determinato comportamento o determinate caratteristiche bio-chimiche degli umani? Uno gnostico che conosce se stesso non ha bisogno che glielo dice qualcuno dall'esterno semmai potrebbe non ricordare dettagli del suo passato e la macchina potrebbe aiutarlo a determinare il livello del karma positivo accumulato e il livello del karma negativo accumulato nell'arco della propria esistenza. E' solo così che potrebbe risultare utile. Tuttavia questa società si basa sulla menzogna e finzione. Se quelle informazioni poi diventano di dominio pubblico nonostante le varie leggi sulla privacy, ci sarà una guerra civile. Del resto prevista nel libro dell'Apocalisse.
2.) Se non dovessi accettare il verdetto della macchina su te stesso o sugli altri, che succede? Diventeresti cattivo autoconvincendoti di essere cattivo cioè escluso (da rieducare) in quanto ribelle/ anarchico e antisistema? Oppure non cambieresti l'opinione e la percezione di te stesso, quindi smonteresti questa macchina infernale chiamandola "cattiva!"? E se dovesse dire che sei tu ad essere cattivo (oppure non sufficientemente buono che è la stessa cosa), lo ammetteresti pubblicamente? Anche se contrario alla coscienza che tu sei? Oppure, avresti protestato smettendo di fidarti della macchina? Infatti nella tua mente non sapresti chi dei due ha ragione, tu o la macchina.
3.) E se la macchina dovesse dire che, visto che siamo troppi in questo mondo, chiunque sceglie di procreare è uno cattivone, delinquente, criminale contro l'umanità etc, tu rinunceresti ad avere eredi? Solo perché lo dice la macchina? Specifico che in questo caso io sarei d'accordo con la macchina, ma gli altri? Quello che dichiara la macchina onnisciente, diventerebbe legge? Per me andrebbe benissimo. Ma per te? Nel caso tu non dovessi approvare le sue verità, secondo te sarebbe meglio costringerti ad ubbidire ciecamente oppure attendere che tu capisca il senso e la correttezza dei giudizi della macchina? Ti sentiresti "un prigioniero" se una macchina ti obbligasse a fare qualcosa che non vuoi fare, o se ti obbligasse a non fare ciò che tu vuoi fare?
4.) Quando Sempronio prende da Tizio per dare a Caio, in quel caso Sempronio è buono o cattivo? Se chiedi a Caio, Sempronio è buono, se chiedi a Tizio, Sempronio è cattivo. Secondo la Bibbia chi ha, deve condividere quello che ha con chi non ha niente (una legge cosmica..). Ora, ammettiamo che Caio era un morto di fame e che Tizio aveva troppo; l'argomentazione di Tizio è che Sempronio avrebbe rubato mentre la giustificazione di Sempronio è che doveva salvare Caio dalla morte. La macchina dovrebbe attenersi alla logica dell'amore e dare ragione a Caio oppure la macchina dovrebbe attenersi alla logica "del più forte" per dare ragione a Tizio? Chi è il buono della situazione e chi il cattivo? Era meglio sprecare e buttare il superfluo di Tizio, oppure salvare la vita di Caio con quel superfluo? Meglio dare o prendere? Arraffare o condividere? Quella macchina ha senso soltanto se l'uomo che la costruisce ha idee chiare sulla questione. Voglio dire, non è la macchina che dovrebbe guidare e programmare l'uomo ma è l'uomo che dovrebbe guidare e programmare quella macchina. Ancor prima della macchina, è l'uomo che deve chiarirsi le idee in testa.
5.) Quando una persona fa qualcosa di giusto perché pagata, quella persona è buona o cattiva? Qualcuno potrebbe dire "è buona" perché ha fatto una cosa giusta. Qualcun altro potrebbe dire "è cattiva" perché attende di essere pagata per fare una cosa giusta altrimenti non lo farebbe. Insomma, lo fa per essere pagata e non perché è cosa giusta da fare. Secondo te? Quando un governo ti impedisce di avere di che vivere, chi desidera fare una cosa giusta è costretto a farsi pagare per non morire. In questo caso chi è che mandiamo ai lavori forzati cioè alla rieducazione più o meno amorevole, un intero esecutivo, oppure quello che, per sopravvivere a causa di un'amministrazione incompetente o malvagia, deve chiedere soldi per compiere le buone opere che salvano le vite? Non basta dire voglio una macchina perfetta, sei te che dovresti programmarla. Allora sì, si potrebbe anche avere questa macchina perfetta che cura i delinquenti.
P.S.: Lo sapevi che i pensieri e le azioni di tutti gli uomini della Terra vengono registrati - dal loro concepimento fino alla morte? Dopo di che una macchina extraterrestre gigantesca fa bilancio automatico per ognuno di noi, se nettamente positivo hai il diritto alla ricreazione scientifica o vita eterna in un mondo paradisiaco senza delinquenti, presso la nostra Sorgente. In certa letteratura esoterica, questa macchina che sorveglia tutti gli Esseri viene denominata "computer cosmico centrale".
immagina uno strumento, tipo una radio, che riuscisse a misurare la frequenza vibratoria dell'anima, e ti potesse dire, come un contatore Geiger, la % di bontà del tuo essere spirituale ... io sono buono al 35%, tu sei buono al 48%, tu sei buono al 3%, quell'altro è buono al 89%, etc tu vorresti saperlo?
In un libro "esoterico" ho letto che quando il sig. Satana ti assume come dipendente, dopo aver firmato il solito contratto ti regala uno strumento simile a un televisore portatile su quale puoi vedere lo stato spirituale di ognuno, ovvero ad esempio se un credente cristiano che hai davanti è un vero cristiano oppure un ipocrita come il suo dio, praticamente ti indica in percentuale la sua evoluzione interiore. Allora il diavolo tramite lo stregone di turno cerca di attaccare "con i suoi poteri" i soli veri cristiani mentre lascia stare gl'ipocriti, dato che quelli sono già suoi. E perduti. Il non saperlo - fa parte del percorso del principiante, è un gradino che non può essere saltato.
Il problema di quello che consideri un fraintendimento è che le premesse che poni, ovvero che la bontà possa essere una caratteristica oggettiva e misurabile, è che questa visione cancella dallo scenario ciò che invece è realmente quella che si chiama bontà, cioè il frutto di un processo decisionale, non un oggetto in se stesso che ti appartiene oppure no.
Cioè fare cose buone o cattive è una scelta, e tu puoi contare e misurare o punire solo le scelte già fatte e che portano a risultati negativi, ma non puoi misurare il concetto astratto di bontà o cattiveria insita in ciascuno di noi, non prima ancora che la cattiva azione venga compiuta, altrimenti vivremmo in una distopia alla Minority Report.
La scelta circa le singole decisioni, non esiste una volta che si è scelta la direzione globale altrimenti si prende in giro se stessi credendo di avere il potere di modificare la direzione globale attraverso piccoli cambiamenti non radicali e le decisioni spicciole quotidiane.
Matteo 7,16-20
16 Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17 Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; 18 un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. 19 Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. 20 Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.
Luca 6,43-45
43 Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. 44 Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. 45 L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
Quindi, attenzione a non seguire la propria dottrina pensando di seguire il Cristo.
Tanto è vero che ci sono uomini di Chiesa che hanno provocato grandi scandali, mentre di tutti quegli uomini che, nonostante vivano in condizioni che incoraggerebbero scelte negative, cercano invece di fare scelte buone e giuste, nessuno ne parla mai.
Se poi invece vuoi parlare di tutte quelle persone che le.cattive azioni le hanno già compiute, nonostante esistano tribunali carceri e case di correzione, nemmeno isolarle socialmente mette “i buoni” davvero al riparo da tutti i possibili pericoli, perché ognuno di quelli che si ritiene buono ha la possibilità di scegliere di non esserlo più in ogni singolo momento della sua vita.
Dagli esempi sopra riportati si evince che non basta l'ambiente per migliorare o peggiorare una persona. Ma quando si vuole camminare nella buona direzione (amore, giustizia, saggezza) le scelte devono essere profonde e non superficiali. Le scelte profonde modificano l'Essere che siamo, nella direzione della nostra vera natura spirituale. A quel punto si diventa "albero buono che produce frutti buoni". Quanto alla rieducazione, la malattia del crimine è una malattia mentale che può essere curata, non con il carcere (raramente funziona) ma con amore e verità (realtà).
Le persone non sono cattive nè buone, cattivi e buoni sono al massimo i comportamenti, non tutti e non sempre. Identificare una persona con un comportamento è un errore, marchiarla, valutarla solo in base ad un aspetto, è errato, controproducente, costituisce una rottura pericolosa con la realtà.
Quella macchina ovviamente dovrebbe fare la somma dell'insieme, e non semplicemente fermarsi su singoli aspetti singole azioni singoli comportamenti. Si guarda la tendenza, ed anche la direzione, soprattutto la più recente.