A me è capitata una cosa a metà dello scorso anno. Ma non ne parlerò qui. Stando a quella cosa dovrei avere la certezza matematica della sua veridicità il 15 novembre 2020. Ovvero quando switcherò nei 36 anni. Visto che questa cosa dovrebbe capitare durante i miei 35 anni. Ma non ho idea di cosa sia. Non so neanche se sarà brutta o bella; la cosa bizzarra è che mi ha cambiato la visione del futuro. Da una parte penso sia - come sempre - auto-suggestione, ma una parte più interiore è già postadata "oltre", dà quell'avvenimento per certo (è una sensazione tranquillizzante, devo ammetterlo).
Chi mi conosce un minimo sa anche che non mi sono mai sbilanciato troppo in questi argomenti, me li sono sempre tenuti per me. Ora diciamo che voglio sfidare il fato. Al limite riderò di questo post.
Mi è tornato in mente questo post, ergo aggiornamento definitivo:
Il 2020 ovviamente non è stato un anno qualunque, di conseguenza gran parte del mio trentacinquesimo anno sono stati un po' caotici (per usare un eufemismo). Tralascerò quindi cambi di attitudine comportamentale o altro, essendo indicativo ma non sostanzioso.
Premetto che quella sensazione "tranquillizzante" permane, sarà uno switch chimico dovuto all'età che avanza? Anyway, cose sono successe, ma non saprei se definirle così importanti da essere un'annata con un punto di svolta.
In primis potrebbe essere rilevante segnalare una sorta di rapporto "riallacciato" con mia madre, dopo 18 anni. Se fossi un essere umano empatico la metterei tra le cose importanti, invece... Meh... Tuttavia è doveroso segnalarlo. Soprattutto aver superato lo shock di ricordare un parente giovane e vederlo vecchio. Che sembra una stronzata ma fa il suo effetto, fidatevi.
La seconda cosa importante riguarda il lavoro. A dispetto di un anno totalmente drammatico anche sul punto di vista economico, sono riuscito a strappare ben due contratti importanti con un editore. Tuttavia per vederne i frutti bisogna aspettare ancora qualche mese.
Terzo, diciamo che sono successe cose anche riguardo a relazioni con altri bipedi. No, tranquilli, sono ancora asessuale.
Quarto, cosa più futile e conseguenziale, dettaglio quasi puerile che però mi ha fatto pensare. La prima comparsa dei capelli bianchi. una revisione del mio passato, una strana sensazione di leggerezza e distacco. Un po' di malinconia. In generale però la consapevolezza che - ancora più di prima - non voglio perdere la mia vita a fare cose che odio.
In definitiva: un anno che non mi ha portato conferme nette su quella sensazione, chiamiamola voce interiore. Non ha risposto alle mie domande. Eppure le cose sembrano continuare a ruotare in quella direzione, ovvero di "non preoccupazione".