La sensazione di terrore, i brividi che ho provato li ho così impressi nella memoria che mi sembra di percepirli ancora parlandone.
Una sera eravamo al piano terra con mio papà, dovevamo andare a fare la spesa in macchina. Siamo andati in garage, al buio quasi completo, lui è andato ad aprire la serranda e io sono entrato in macchina. Appena seduto ho chiuso la portiera e alzato lo sguardo.
Davanti alla macchina, fluttuante, a pochi centimetri dal muro, c'era una figura incappucciata con le braccia allargate. Tipo classico di fantasma, per farci capire. Non mi ricordo di aver scorto un viso. Non ho nemmeno avuto il coraggio di guardare meglio, ho abbassato lo sguardo chiudendo gli occhi e aspettando che mio padre si girasse e la vedesse. Invece lui è entrato lentamente in auto, è partito e ha fatto uscire l'auto dal garage. Io non riuscivo ad aprire gli occhi. Avevo il terrore di rivederla.
Solo quando ha parcheggiato ho abbozzato un'occhiata. Ma nulla, era tutto normale. Non gli ho nemmeno chiesto se l'avesse vista anche lui. La sera e i giorni seguenti ho avuto il terrore di rivederla e la mattina sono andato a vedere se c'era qualcosa che poteva avermi tratto in inganno, magari un impermeabile appeso o un vestito. Ma, come sempre. c'era solo il muro spoglio.
Me la sono spiegata (da adulto) come un'allucinazione visiva, forse un lampo di luce dovuto al riflesso di qualcosa sulla lamiera del garage. E la fantasia di un bambino ha fatto il resto. Sono sicuro, comunque, che niente si è ripresentato e niente altro mi è successo di strano. Ma la sensazione di aver assistito a qualcosa di paranormale è stata completamente reale. E l'ho raccontata a tutti, a scuola e agli amici, sempre con le lacrime agli occhi dall'emozione.
