Cominciamo dall'inizio...
Pronuncia di Ah Muzen Cab: la trascrizione è quella USA, per così dire, in spagnolo e quindi nelle terre Maya attuali si trascrive Aj Muzencab, questo perché la "h" in spagnolo è muta mentre in inglese indica una specie di aspirazione che in spagnolo si trascrive "j".
Le divinità Maya legate alle api erano almeno 2, l'altra è Nohyumcab. In particolare, Nohyumcab era la divinità dell'alveare, Aj Muzencab quella del miele.
Le due specie di api che elenchi sono quelle presenti tutt'ora nell'America centrale, in forma selvatica. Non hanno pungiglione e costruiscono i loro favi all'interno delle cavità dei grandi alberi.
Avendo vissuto nella casa di una famiglia di agricoltori del Costa Rica, spesso la mattina arrivavano i braccianti con pezzi di favi di api selvatiche e ho mangiato più volte il loro miele, o meglio, ho succhiato il miele dalle celle dei favi, molto gustoso perché appunto selvatico e quindi ricco di tutti i sapori/profumi dei fiori della foresta, e poi ho masticato i favi stessi, è come masticare gomma molto saporita, perché c'è di tutto, la carta resistente prodotta dalle api, il miele residuo, la cera e la propoli.
Le divinità legate alle api sono nella cultura Maya una "inferenza" arrivata dal Messico centrale. Per quanto ne so, prima del crollo della società Maya cosiddetta "classica", avvenuto tra il IX e il X sec., non c'è traccia di quelle divinità.
Idem dicasi di Kukulcan, l'uccello-serpente trasposizione del tolteco Qutzalcòatl.
Come hai trovato, nelle lingue Maya è spesso presente il fenomeno della polifonia e quando scrivevano ai Maya piaceva molto giocare con questo.
In epoca classica, k'an, a volte trascritto khan o semplicemente kan se non can, significa cielo, serpente o Via Lattea, a seconda del contesto. Successivamente, dato che il kan-serpente celeste-via lattea era collegato alla sacra ceiba-axis mundi (vedi la raffigurazione sulla lastra di Pacal), passò ad indicare anche la croce a bracci uguali, col significato di "4 direzioni".
In origine, il k'an-serpente era un crotalo. Quando arrivarono i Putùn, dopo il 1000, portarono con loro il mito di Quetzaltcòatl, chiamato in lingua Maya tolteca/yucateca Kukulcan.
Quetzalcóatl è una divinità tolteca, il suo nome è composto dalle parole della lingua nahuatl "quetzal", che è il nome di un uccello, e còatl, che significa serpente.
Kuk in Maya yucateco significa "pappagallo ara" e kan appunto significa serpente.
Il pappagallo ara, o meglio, una delle specie di ara ha lunghe penne caudali di colore verde brillante, così come il maschio del quetzal, ecco quindi spiegata l'associazione tra il Maya kuk e il nahuatl quetzal.
Uno dei pezzi che hai pubblicato parla di Gukumatz-Kukulcan: in realtà Gukumatz è l'uccello posato sulla punta della sacra ceiba, in pratica è la divinità di quella che noi chiamiamo Orsa Maggiore.
Non mi chiedere spiegazioni legate alle caratteristiche esoteriche di queste divinità, non sono in grado di dartene.
L'unica cosa che posso aggiungere è che la pelle del crotalo, come ho già scritto, ha disegni a rombi. Per tutte le popolazioni della Mesoamerica precolombiana, questi rombi erano una rappresentazione della terra che coltivavano, quando durante la stagione secca il terreno, asciugandosi sotto il cocente sole tropicale, forma una crosta molto dura che si frattura in zolle abbastanza regolari, di forma romboidale il cui disegno richiama il carapace delle testuggini, il dorso dei coccodrilli e la pelle del crotalo, tutte specie animali legate all'umidità se non addirittura all'acqua e che durante la stagione secca si rifugiano sotto terra.
Per questo motivo erano legate alle divinità ctonie, cioè sotterranee, e alla fertilità del terreno, dato che ricomparivano quando iniziavano le piogge.
La Grande Tartaruga, cioè la nostra costellazione dei Gemelli, comparve in cielo nel giorno del Primo Atto Creativo e sosteneva la Terra sul suo dorso. Il Grande Coccodrillo, Itzamnaj, era uno dei simboli della Via Lattea e a sua volta in alcuni miti cosmologici sostiene la Terra sul suo dorso. E la Via Lattea è anche il Grande Serpente a sonagli.
In tutto questo sembrano esserci delle contraddizioni.
Il fatto è che è sbagliato pensare ai Maya come ad un popolo, peggio ancora una nazione.
In realtà, l'esempio più vicino a noi che si può trovare è quello delle città-stato greche del periodo classico.
Avevano una lingua comune e condividevano molti tratti culturali, ma erano anche formate da popoli di diversa provenienza (Achei, Dori, Ioni, Eoli... si battezzarono Elleni, ma erano popoli di origine differente), parlavano la stessa lingua ma con accenti, grafia e significati differenti per molti vocaboli, erano spesso in guerra tra loro, avevano forme di governo e religiose, miti e leggende differenti.
Le divinità di Atene non erano quelle di Sparta, quelle di Tebe si avvicinavano alle ateniesi ma con accenti differenti su molte caratteristiche...
Rendo l'idea?
Ah, dimenticavo, a Tulum i templi dedicati al dio discendente sono 2, quello di cui tu hai pubblicato la foto è sull'acropoli, di fianco al tempio principale, dette El Castillo.
Ce n'è un altro, molto più grande, nella spianata sotto l'acropoli
http://mundomaya.tra...m_edificios.jpgPurtroppo, attualmente è più malridotto di come lo vedi nella foto, il colonnato è sorretto da una serie di pilastrini in acciaio perché l'edificio rischia di crollare.
Oltre ad essere invasa dai turisti che affollano la bellissima costa che da Cancùn scende fino al Belize, Tulum è proprio in riva all'Oceano e l'aria salsa dei venti che salgono dalle acque corrode la pietra.